Volontaria giurisdizione e successione mortis causa: chiamato all'eredità, erede beneficiato, eredità giacente, istituzione condizionale e dei nascituri, sostituzione fedecommissaria, esecutore
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| Hauptverfasser: | , |
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| Format: | Buch |
| Sprache: | Italian |
| Veröffentlicht: |
Padova
CEDAM
2000
|
| Schriftenreihe: | Enciclopedia
44 |
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ELENCO DELLE PRINCIPALI ABBREVIAZIONI PAG. XXI
INTRODUZIONE XXIII
PARTE PRIMA
PROCEDIMENTI DI VOLONTARIA GIURISDIZIONE
IN MATERIA SUCCESSORIA
CAPITOLO PRIMO
TEMPO E LUOGO DI APERTURA DELLA SUCCESSIONE
1. APERTURA DELLA SUCCESSIONE PAG. 3
2. TEMPO DELL APERTURA DELLA SUCCESSIONE 4
3. PROVA DELLA MORTE 6
4. PRESUNZIONE DI COMMORIENZA 7
5. ASSENZA E MORTE PRESUNTA 10
5.1. IL PROCEDIMENTO DI DICHIARAZIONE DELLA MORTE PRESUN-
TA 13
6. LUOGO DI APERTURA DELLA SUCCESSIONE 17
6.1. RILIEVO DEL LUOGO DI APERTURA DELLA SUCCESSIONE NELLA VI-
CENDA SUCCESSORIA 19
6.2. SUCCESSIONE DEL CITTADINO ITALIANO APERTASI ALL ESTERO . 21
CAPITOLO SECONDO
LA FISSAZIONE E LA PROROGA DEI TERMINI
E VACTIO INTERROGATORIA
1. LA FISSAZIONE E LA PROROGA DEI TERMINI PAG. 25
1.1. RECLAMO CONTRO L ORDINANZA EX ART. 749 C.P.C 27
VILI INDICE - SOMMARIO
2. IL TERMINE ORDINARIO DI ACCETTAZIONE DELL EREDITA PAG. 30
3. ABBREVIAZIONE DEL TERMINE ORDINARIO DI ACCETTAZIONE DEL-
L EREDITA MEDIANTE VACUO INTERROGATORIA: NATURA, SCOPO ED
AMBITO DI APPLICAZIONE 33
3.1. LEGITTIMAZIONE ATTIVA ZWACTIO INTERROGATORIA 35
3.2. LEGITTIMAZIONE PASSIVA AWACTIO INTERROGATORIA 37
3.3. FORMA DELL ACCETTAZIONE DA PARTE DEL DESTINATARIO DEL
TERMINE FISSATO CON VACUO INTERROGATORIA 38
3.4. ASPETTI PROCESSUALI DTIVACTIO INTERROGATORIA 40
4. LA CONDIZIONE SOSPENSIVA POTESTATIVA SENZA TERMINE 43
5. LA FISSAZIONE AL LEGATARIO DEL TERMINE PER LA RINUNZIA AL LE-
GATO 45
CAPITOLO TERZO
LA STILLAZIONE
1. LA SIGILLAZIONE: PRESUPPOSTI SOSTANZIALI E FUNZIONE PAG. 47
2. ACCETTAZIONE DELL EREDITA E SIGILLAZIONE. RAPPORTO TRA SIGIL-
LAZIONE E SEQUESTRO 50
3. DELAZIONE DELL EREDITA E SIGILLAZIONE: DALLA SANINE AIVADITIO 52
3.1. DELAZIONE DELL EREDITA E SIGILLAZIONE: IL CHIAMATO POS-
SESSORE E NON POSSESSORE 55
4. LA SIGILLAZIONE PRESSO TERZI 57
5. NATURA DEL PROCEDIMENTO DI SIGILLAZIONE 59
6. GIUDICE COMPETENTE ALLA SIGILLAZIONE 61
7. LEGITTIMAZIONE ALLA SIGILLAZIONE: L ESECUTORE TESTAMENTARIO 63
7.1. LEGITTIMAZIONE ALLA SIGILLAZIONE: COLORO CHE POSSONO
AVERE DIRITTO ALLA SUCCESSIONE 65
7.2. LEGITTIMAZIONE ALLA SIGILLAZIONE: COABITANTI E ADDETTI
AL SERVIZIO DEL DEFUNTO 68
7.3. LEGITTIMAZIONE ALLA SIGILLAZIONE: I CREDITORI 69
8. LA SIGILLAZIONE OFFICIOSA E AD ISTANZA DEL PUBBLICO MINISTERO 70
9. INTRODUZIONE DEL PROCEDIMENTO, CONTENUTO DEL RICORSO ED
INSTAURAZIONE DEL CONTRADDITTORIO 72
10. IL PROVVEDIMENTO DI SIGILLAZIONE: FORMA, ESECUTIVITA, IMPU-
GNABILITA, REVOCABILITA 77
10.1. IL PROVVEDIMENTO DI SIGILLAZIONE: LATITUDINE DELLA VALU-
TAZIONE DEI PRESUPPOSTI 79
11. ATTUAZIONE DELLA SIGILLAZIONE 81
12. LA RIMOZIONE DEI SIGILLI 83
12.1. OPPOSIZIONE ALLA RIMOZIONE DEI SIGILLI 86
13. RAPPORTO TRA SIGILLAZIONE E INVENTARIO 87
14. SPESE DEL PROCEDIMENTO DI APPOSIZIONE E RIMOZIONE DEI SI-
GILLI 89
INDICE - SOMMARIO IX
CAPITOLO QUARTO
L INVENTARIO
1. L AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE
DELL INVENTARIO PAG. 91
2. LA COLLOCAZIONE SISTEMATICA DELL INVENTARIO NEL PROCEDIMEN-
TO DI SUCCESSIONE 93
3. NOZIONE, FUNZIONE ED EFFICACIA PROBATORIA DELL INVENTARIO . 95
4. NATURA DEL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELL INVENTARIO .. 97
5. GIUDICE COMPETENTE 98
6. L INVENTARIO PREVISTO DALL ART. 48, 6 CO., D.LG. 31 OTTOBRE
1990, N. 346 98
7. LEGITTIMAZIONE ALLA RICHIESTA DI FORMAZIONE DELL INVENTARIO:
RINVIO 101
8. INTRODUZIONE DEL PROCEDIMENTO 102
8.1. LO IUS POSTULARTELI DEL NOTAIO 103
9. IL DECRETO CHE ORDINA L INVENTARIO: FORMA, ESECUTIVITA, IMPU-
GNABILITA, REVOCABILITA 105
10. FORMALITA PRELIMINARI ALLA FORMAZIONE DELL INVENTARIO .... 107
10.1. EFFETTI DELL INOSSERVANZA DELL ART. 772 C.P.C 108
11. NOMINA DI STIMATORI ED ALTRI AUSILIARI 112
12. INIZIO DELL INVENTARIO. RINVIO DELLE OPERAZIONI. CONCLUSIO-
NE DELL INVENTARIO 114
13. IL CONTENUTO DEL VERBALE DI INVENTARIO: LA SUA TENDENZIALE
COMPLETEZZA ED IL RILIEVO DELLE PASSIVITA EREDITARIE 115
13.1. GLI IMMOBILI 117
13.2.1 MOBILI 119
13.3. LE MONETE 120
13.4. LE ALTRE ATTIVITA E PASSIVITA 120
13.4.1. LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE 121
13.4.2. LE AZIENDE 123
13.5. LE CARTE RELATIVE ALLO STATO ATTIVO E PASSIVO 124
13.6. LE CONTESTAZIONI DEGLI INTERESSATI 124
14. I POTERI DEL PUBBLICO UFFICIALE NELLA FORMAZIONE DELL INVEN-
TARIO. GLI INCIDENTI. IL CASO DEL RINVENIMENTO DI UN TESTA-
MENTO OLOGRAFO 126
15. LA NOMINA DEL CUSTODE 129
16. LE SPESE DEL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELL INVENTARIO . 133
17. INVALIDITA DELL INVENTARIO 135
18. INVENTARIO ED IMPOSTA DI SUCCESSIONE 136
X INDICE - SOMMARIO
CAPITOLO QUINTO
VAUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA
DEI BENI EREDITARI
1. LA FORMULAZIONE ATTUALE DELL ART. 747,1 CO., C.P.C. ED I DUB-
BI SULL INDIVIDUAZIONE DEL GIUDICE COMPETENTE AD AUTORIZZA-
RE LA VENDITA DEI BENI EREDITARI PAG. 139
2. AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI AUTORIZZAZIO-
NE DI CUI ALTART. 747 C.P.C 142
3. L ART. 747 C.P.C. E GLI ATTI DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA 144
4. L ART. 747,2 CO., C.P.C. E LA VEXATA QUAESTIO DEL SUO COORDI-
NAMENTO CON L ART. 320 C.C 147
5. L INDIVIDUAZIONE DEL MOMENTO DI CESSAZIONE DELLA PROCE-
DURA DI EREDITA BENEFICIATA AI FINI DEL RIPARTO DEGLI AMBITI
DI APPLICAZIONE DEGLI ARTT. 747 C.P.C. E 320 C.C 151
6. ASPETTI PROCEDURALI CONNESSI ALL APPLICAZIONE DELL ART. 747
C.P.C 153
7. FORMA DELLA VENDITA 158
8. EFFETTI DELL INOSSERVANZA DELL ART. 747 C.P.C 161
CAPITOLO SESTO
LA PUBBLICAZIONE DEI TESTAMENTI
1. LA PUBBLICAZIONE DEI TESTAMENTI PAG. 165
2. LA PUBBLICAZIONE E L ESECUZIONE DEL TESTAMENTO 167
3. OBBLIGATORIETA DELLA PUBBLICAZIONE 169
4. IL PATTO DI NON PUBBLICAZIONE 170
5. LE SPESE 171
6. LA PUBBLICAZIONE DEL TESTAMENTO INVALIDO 172
7. IL TERMINE PER LA PUBBLICAZIONE 173
7.1. LA FISSAZIONE DEL TERMINE 174
8. PUBBLICAZIONE SENZA PRESENTAZIONE 175
9. IL PROCEDIMENTO DI PUBBLICAZIONE 177
9.1. I TESTIMONI 178
9.2. IL VERBALE DI PUBBLICAZIONE 179
10. CANCELLAZIONE DI PERIODI O FRASI 180
10.1. GIUDICE COMPETENTE, PROCEDIMENTO E MODALITA DI CAN-
CELLAZIONE 181
11. LA PUBBLICAZIONE DEL TESTAMENTO SEGRETO 183
INDICE - SOMMARIO XI
PARTE SECONDA
L AMMINISTRAZIONE DEI BENI EREDITARI
CAPITOLO PRIMO
I POTERI DEL CHIAMATO
PRIMA DELL ACCETTAZIONE
1. IL CONTRASTO DOTTRINALE SULLA TITOLARITA, DA PARTE DEL CHIAMA-
TO ALL EREDITA, DELLA CURATELA DI DIRITTO DEI BENI EREDITARI... PAG. 187
2. DALLA SAISINE ALLA ADITIO: RINVIO 192
2.1. LE AZIONI POSSESSORIE 193
3. CONTENUTO DELL AMMINISTRAZIONE DEL CHIAMATO 195
3.1. ATTI CONSERVATIVI 197
3.1.1. LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DEL CHIAMATO .... 202
3.2. ATTI DI VIGILANZA 207
3.3. ATTI DI AMMINISTRAZIONE TEMPORANEA 208
4. RESPONSABILITA DEL CHIAMATO 210
5. CHIAMATO ALL EREDITA E NOMINA DEL CURATORE 211
CAPITOLO SECONDO
L ACCETTAZIONE DELL EREDITA
CON BENEFICIO DI INVENTARIO
1. LEGITTIMAZIONE ALL ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCETTARE L EREDI-
TA CON BENEFICIO DI INVENTARIO PAG. 215
2. L ACCETTAZIONE BENEFICIATA DEGLI INCAPACI 216
3. FORMA DELTACCETTAZIONE BENEFICIATA E CONVERSIONE DELL AC-
CCTTAZIONE BENEFICIATA NULLA IN ACCETTAZIONE PURA E SEMPLI-
CE 219
3.1. PUBBLICITA DELL ACCETTAZIONE BENEFICIATA: ISCRIZIONE NEL
REGISTRO DELLE SUCCESSIONI E TRASCRIZIONE PRESSO L UFFI-
CIO DEL REGISTRO. MENZIONE ED ANNOTAZIONE DEL COM-
PIMENTO DELL INVENTARIO 221
3 2. EFFETTI DELLA PUBBLICITA DELL ACCETTAZIONE BENEFICIATA . 224
4. RAPPORTI TRA ACCETTAZIONE BENEFICIATA E FORMAZIONE DELL IN-
VENTARIO 225
4.1. RIFLESSI DELLA NATURA DEL COLLEGAMENTO TRA ACCETTAZIONE
BENEFICIATA ED INVENTARIO 228
4.2. L INVENTARIO FATTO DA UN DIVERSO CHIAMATO O DA UN TER-
ZO 230
5. TERMINI PER LA FORMAZIONE DELL INVENTARIO: LA NOZIONE MINI-
MA DI POSSESSO DI BENI EREDITARI QUALE MERA DETENZIONE DI
UN SOLO BENE 231
XII INDICE - SOMMARIO
5.1. TERMINI PER LA FORMAZIONE DELL IN VENTANO: CONNOTA-
ZIONE SOGGETTIVA RICHIESTA AL POSSESSO PAG. 234
5.2. TERMINI PER LA FORMAZIONE DELL INVENTARIO: ESTENSIO-
NE E COLLOCAZIONE TEMPORALE DEL POSSESSO 235
5.3. TERMINI PER LA FORMAZIONE DELL INVENTARIO: LA DIVERSA
DISCIPLINA DEGLI ARTT. 485 E 487 C.C.. EFFETTO DEL FALLI-
MENTO DEL DE CUIUS SUL DECORSO DEL TERMINE 238
5.4. TERMINI PER LA FORMAZIONE DELL INVENTARIO: LA PROROGA
DI CUI AGLI ARTT. 485 E 487 C.C 241
5.5. NATURA DEL MECCANISMO DI ACQUISTO DELLA QUALITA DI
EREDE PURO E SEMPLICE CONTEMPLATO DAGLI ARTT. 485 E
487 C.C 245
6. IL PROBLEMA DELLA GIUSTIFICAZIONE DOGMATICA DEGLI EFFETTI DEL
BENEFICIO DI INVENTARIO A PARTIRE DAL RILIEVO CHE L EREDE BE-
NEFICIATO E VERO E PROPRIO EREDE 247
6.1. LA RAGIONE POLITICA DEL BENEFICIO DI INVENTARIO E LA
SPIEGAZIONE TRADIZIONALE DEI SUOI EFFETTI 249
6.2. L ACCETTAZIONE BENEFICIATA COME NEGOZIO PROCESSUALE 250
6.3. LA SUCCESSIONE NEI DEBITI 251
6.4. L EREDITA BENEFICIATA COME PATRIMONIO SEPARATO .... 253
6.5. RAPPORTI TRA EREDE ED EREDITA 254
6.5.1. DOMANDA DELL EREDE CONTRO L EREDITA 257
6.6. LA LIMITAZIONE DI RESPONSABILITA DELL EREDE BENEFICIA-
TO. RESPONSABILITA INTRA VIRES E RESPONSABILITA CUM VI*
RIBUS 259
6.6.1. LA NOZIONE GIURISPRUDENZIALE DI DEBITI EREDITA-
RI DI CUI ALL ART. 490,2 CO., N. 2, C.C 262
6.6.1.1. LA NOZIONE DI DEBITI EREDITAVI DI CUI
ALL ART. 490, 2 CO., N. 2, C.C, NELL IN-
DAGINE DELLA DOTTRINA. I DEBITI EREDI-
TARIO-PERSONALI. I DEBITI PREDEDUCIBILI 265
6.6.1.2. LA NOZIONE DI DEBITI EREDITATI DI CUI AL-
L ART. 490,2 CO., N. 2, C.C, IN RELAZIONE
AL MOMENTO DELLA LORO INSORGENZA .. 266
6.6.1.3. RAPPORTI A PRESTAZIONI CORRISPETTIVE
E BENEFICIO DI INVENTARIO 269
6.6.1.4. L AMMINISTRAZIONE DELL IMPRESA CADU-
TA IN SUCCESSIONE 271
6.6.2. PAGAMENTO DEI CREDITORI EREDITARI CON DENARO
PROPRIO DELL EREDE BENEFICIATO E SURROGAZIONE
LEGALE 272
6.6.3. LA LEGITTIMAZIONE PASSIVA DELL EREDE BENEFICIA-
TO NEI GIUDIZI PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI ERE-
DITARI 274
6.7. LA PREFERENZA SUL PATRIMONIO EREDITARIO DEI CREDITORI
DELL EREDITA E DEI LEGATARI 277
INDICE - SOMMARIO XIII
6.8. ALTRI EFFETTI DEL BENEFICIO DI INVENTARIO. GLI EFFETTI SUI
CONTRATTI STIPULATI DAL DE CUIUS ED IN CORSO AL MOMENTO
DELL APERTURA DELLA SUCCESSIONE PAG. 279
6.9. LA RINUNCIA AL BENEFICIO DI INVENTARIO 281
6.10. LA MORTE DELL EREDE BENEFICIATO 282
7. L AMMINISTRAZIONE DELL EREDE BENEFICIATO IN GENERALE .... 283
7.1. CONTENUTO DELL AMMINISTRAZIONE 287
7.2. RESPONSABILITA DELL EREDE NELL AMMINISTRAZIONE. RE-
SPONSABILITA PER SPESE PROCESSUALI 289
7.3. L IMPOSIZIONE DELLA GARANZIA 292
7.4. L AUTORIZZAZIONE ALLE ALIENAZIONI: SCOPO ED INTERESSE
TUTELATO 294
7.4.1. LA MANCANZA DI AUTORIZZAZIONE, L ATTO NON AU-
TORIZZATO E LA DECADENZA DAL BENEFICIO DI INVEN-
TARIO 296
7.4.2. AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PROCEDIMENTO DI
AUTORIZZAZIONE. GLI ATTI DI STRAORDINARIA AMMI-
NISTRAZIONE 297
7.4.3. CONDIZIONI PER L AUTORIZZAZIONE. GLI ATTI CHE
NON POSSONO ESSERE AUTORIZZATI 300
7.4.4. LEGITTIMAZIONE A FAR VALERE LA DECADENZA DAL
BENEFICIO E SUA EFFICACIA 302
7.4.5. PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE E NORME PER IL
COMPIMENTO DELL ATTO AUTORIZZATO 303
7.5. OMISSIONI O INFEDELTA DELL INVENTARIO 305
8. LE DUE FORME DI LIQUIDAZIONE 309
9. IL TERMINE DI CUI ALL ART. 495 C.C. PER L INIZIO DELLA LIQUIDA-
ZIONE INDIVIDUALE 310
9.1. LIQUIDAZIONE INDIVIDUALE E PLURALITA DI EREDI BENEFI-
CIATI IN COMUNIONE EREDITARIA 313
9.2. IL PAGAMENTO DEI CREDITORI E LEGATARI A MISURA CHE SI
PRESENTANO E L AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO
DELLA PAR CONDICIO CREDITORUM 315
9.3. IL LIMITATO RILIEVO DEI DIRITTI DI POZIORITA 318
9.4. PROCEDURE ESECUTIVE INDIVIDUALI, CREDITI A TERMINE E
CONDIZIONALI, INTERESSI 320
9.5. RAPPORTI TRA CREDITORI E LEGATARI 323
9.6. CAUSE NORMALI ED ANORMALI - RINUNCIA E DECADENZA -
DI CESSAZIONE DELLA LIQUIDAZIONE INDIVIDUALE. RENDI-
CONTO 326
9.7. IL SECONDO COMMA DELL ART. 497 C.C 330
10. L OPPOSIZIONE ALLA LIQUIDAZIONE INDIVIDUALE E L INIZIO DELLA
LIQUIDAZIONE CONCORSUALE CON L ASSISTENZA DEL NOTAIO 330
10.1. LA LIQUIDAZIONE CONCORSUALE AD INIZIATIVA DELL EREDE
BENEFICIATO 333
10.1.1. IL CASO CHE VI SIANO PIU EREDI CON BENEFICIO . . 335
XIV INDICE - SOMMARIO
10.2. EFFETTI DELL APERTURA DELLA LIQUIDAZIONE CONCORSUALE:
IL DIVIETO DI ESEGUIRE PAGAMENTI INDIVIDUALI. LA SO-
SPENSIONE DEI DEBITI TRIBUTARI PAG. 336
10.2.1. EFFETTI DELL APERTURA DELLA LIQUIDAZIONE CON-
CORSUALE: IL DIVIETO DI AZIONI ESECUTIVE INDIVI-
DUALI E LA SUA INESTENSIBILITA ALLE AZIONI DI CO-
GNIZIONE 338
10.2.2. LIQUIDAZIONE CONCORSUALE E FALLIMENTO 342
10.2.3. EFFETTI DELL APERTURA DELLA LIQUIDAZIONE CONCOR-
SUALE: I CREDITI A TERMINE E GLI INTERESSI 343
10.3. LE DICHIARAZIONI DI CREDITO. DECORRENZA DEL TERMINE
PER LA PRESENTAZIONE. LE DICHIARAZIONI TARDIVE 346
10.4. L ACCERTAMENTO DEL PASSIVO MEDIANTE L ESAME DELLE DI-
CHIARAZIONI DI CREDITO ED IL PROBLEMA DELLA SUA ESCLU-
SIVITA. L AMMISSIBILITA DI CREDITI NON DICHIARATI 349
10.5. L AUTORIZZAZIONE ALLE ALIENAZIONI NECESSARIE E LA FOR-
MAZIONE DELLO STATO DI GRADUAZIONE. SORTE DELLE IPO-
TECHE E DEI PRIVILEGI 352
10.5.1. I CRITERI DIRETTIVI DELLA FORMAZIONE DELLO STATO
DI GRADUAZIONE. RAPPORTO TRA CREDITORI, LEGA-
TARI DI SPECIE E LEGATARI DI QUANTITA 356
10.5.2. IL RIPARTO PARZIALE 358
10.6. LA FISSAZIONE DEL TERMINE PER LA LIQUIDAZIONE. INAM-
MISSIBILITA DELLA FISSAZIONE DI TERMINI DISTINTI 359
10.7. I RECLAMI CONTRO LO STATO DI GRADUAZIONE 364
10.8. LA DEFINITIVITA DELLO STATO DI GRADUAZIONE ED IL PAGA-
MENTO DEI CREDITORI E LEGATARI 367
10.9. LA RIPARTIZIONE DEL RESIDUO 368
10.10. LA DECADENZA DAL BENEFICIO DI INVENTARIO 370
10.11. LA LIQUIDAZIONE PROSEGUITA SU ISTANZA DEI CREDITORI O
LEGATARI 373
10.11.1 PROCEDIMENTO DI NOMINA DEL CURATORE DI CUI
ALL ART. 509 C.C. E ADEMPIMENTI DI PUBBLICITA 377
11. NATURA ED EFFETTI DEL RILASCIO DEI BENI AI CREDITORI E LEGATARI
379
11.1. CONDIZIONI PER IL RILASCIO 383
11.2. FORME E MODALITA DEL RILASCIO. L INOPPONIBILITA DEGLI
ATTI DI DISPOSIZIONE COMPIUTI A RILASCIO AVVENUTO .... 386
11.3. IL RILASCIO COME ATTO ECCEDENTE L ORDINARIA AMMINI-
STRAZIONE. RIFLESSI SUL RILASCIO DA PARTE DI COEREDI. RE-
QUISITI DI CAPACITA 390
11.4. IL PROCEDIMENTO DI NOMINA DEL CURATORE E LE FORMALI-
TA COLLEGATE 391
11.5. RILASCIO E FALLIMENTO 393
11.6. POTERI DEL CURATORE 396
11.7. LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DEL CURATORE DEI BENI RI-
LASCIATI E DELL EREDE RILASCIARNE 398
INDICE - SOMMARIO XV
11.8. L ATTRIBUZIONE DEL RESIDUO PAG. 404
11.9. CESSAZIONE DELLA CURATELA DEI BENI RILASCIATI 405
12. L EFFETTO ESTENSIVO DEL BENEFICIO DI INVENTARIO 407
13. LE SPESE DIPENDENTI DAL! ACCETTAZIONE BENEFICIATA 412
CAPITOLO TERZO
L EREDITA GIACENTE
1. VACANZA E GIACENZA DELL EREDITA. NATURA E FUNZIONE DELL ERE-
DITA GIACENTE PAG. 416
2. PRESUPPOSTI DELLA GIACENZA: MANCANZA DI ACCETTAZIONE. IL
CHIAMATO IGNOTO 419
3. PRESUPPOSTI DELLA GIACENZA: ASSENZA DEL POSSESSO DI BENI E-
REDITARI 424
4. ALTRI PRESUPPOSTI DELLA GIACENZA 426
5. EREDITA GIACENTE PRO QUOTA 427
6. EREDITA GIACENTE E FALLIMENTO 431
7. EREDITA GIACENTE E SEPARAZIONE DEI BENI 434
8. LA NOMINA DEL CURATORE QUALE PROVVEDIMENTO COSTITUTIVO
DELLA GIACENZA 435
8.1. IL PROBLEMA DELLA DISCREZIONALITA DELLA NOMINA DEL CU-
RATORE 436
8.2. LEGITTIMAZIONE AL RICORSO PER LA NOMINA DEL CURATORE.
LA NOZIONE DI PERSONE INTERESSATE , DI CUI ALFART.
528 C.C 437
8.3. IL GIUDICE COMPETENTE A NOMINARE IL CURATORE. SUCCES-
SIONE DEL CITTADINO APERTASI ALL ESTERO E SUCCESSIONE
DELLO STRANIERO APERTASI IN ITALIA 440
8.4. FORMA DELL ISTANZA E DEL PROVVEDIMENTO 441
8.5. SCELTA DEL CURATORE 443
8.6. NOTIFICAZIONE E PUBBLICITA DEL PROVVEDIMENTO. FACOL-
TATIVITA DELL UFFICIO. ACCETTAZIONE DELL INCARICO. GIURA-
MENTO 444
8.7. MODIFICA E REVOCA DEL PROVVEDIMENTO 445
8.7.1. RECLAMO DINANZI AL TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE
COLLEGIALE 445
8.7.2. IMPUGNAZIONE IN SEDE CONTENZIOSA 450
9. LA FIGURA DEL CURATORE DELL EREDITA GIACENTE 451
10. EFFETTI DEL RICORSO PER DICHIARAZIONE DI GIACENZA E DELLA NO-
MINA DEL CURATORE 456
11. LE FUNZIONI DEL CURATORE IN GENERALE 458
11.1. LA FORMAZIONE DELL INVENTARIO. I SIGILLI 460
11.2. LA PRESA DI POSSESSO DEI BENI EREDITARI 462
11.3. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE 462
XVI INDICE - SOMMARIO
11.4. STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE PAG. 464
11.4.1. VENDITA DEI MOBILI 466
11.4.2. VENDITA DEGLI IMMOBILI 468
11.4.3. DIVISIONE 471
11.4.4. ACCETTAZIONE E RINUNCIA ALL EREDITA 472
11.4.5. ESERCIZIO DELL IMPRESA 473
11.4.6. AFFITTO IN PENDENZA DI UNA DOMANDA DI RIDU-
ZIONE 475
11.5. LA TUTELA STRAGIUDIZIALE DELLE RAGIONI DELL EREDITA .... 475
11.6. LA TUTELA GIUDIZIALE DELLE RAGIONI DELL EREDITA 477
11.6.1. LEGITTIMAZIONE DEL CURATORE DELL EREDITA GIA-
CENTE: CASISTICA 481
11.6.2. INIZIATIVE VIETATE. VACTIO INTERROGATORIA . ... 484
11.6.3. PECULIARITA DELLA VICENDA PROCESSUALE IN PRE-
SENZA DEL CURATORE DELL EREDITA GIACENTE .... 485
11.6.4. TRANSAZIONI E COMPROMESSI 488
11.7. PAGAMENTO DEI DEBITI EREDITARI 489
11.7.1. LIQUIDAZIONE INDIVIDUALE. RINVIO 491
11.7.2. LIQUIDAZIONE CONCORSUALE. RINVIO 493
11.8. OBBLIGHI FISCALI 495
11.9. RENDICONTO E RESPONSABILITA DEL CURATORE 497
11.10. ILLEGITTIMITA DELLA NOMINA DEL CURATORE, AMMINISTRA-
ZIONE DEI BENI EREDITARI E TUTELA DEI TERZI 500
12. CESSAZIONE DELLA CURATELA PER ACCETTAZIONE DELL EREDITA ... 502
12.1. CESSAZIONE DELLA CURATELA E CONSEGNA DEI BENI ALL ERE-
DE ACCETTANTE 505
12.2. NECESSITA DI UN PROVVEDIMENTO GIUDIZIALE E LIMITI DEL
MEDESIMO 508
12.3. ESTENSIONE DEI POTERI DEL CURATORE A SEGUITO DELLA CES-
SAZIONE DELLA GIACENZA 511
12.4. ALTRE OSSERVAZIONI SULL ART. 532 C.C 512
12.5. CESSAZIONE DELLA GIACENZA PER DEVOLUZIONE DELL EREDI-
TA ALLO STATO. LA RILEVABILITA D UFFICIO DEL DECORSO DEL
TERMINE DECENNALE DI CUI ALL ART. 480 C.C 513
12.6. CESSAZIONE DELLA GIACENZA PER ESAURIMENTO DELL ATTIVO 515
13. LE SPESE DELLA PROCEDURA DI GIACENZA 515
13.1. IL COMPENSO AL CURATORE 518
CAPITOLO QUARTO
GARANZIE ED AMMINISTRAZIONE NELL ISTITUZIONE
CONDIZIONALE E NELL ISTITUZIONE DEI NASCITURI
1. INTRODUZIONE PAG. 525
2. IL SISTEMA DI GARANZIE IN PENDENZA DELLA CONDIZIONE 528
INDICE - SOMMARIO XVII
3. LA GARANZIA IN CASO DI CONDIZIONE RISOLUTIVA PAG. 529
4. GARANZIA IN CASO DI LEGATO SOTTOPOSTO A CONDIZIONE SOSPEN-
SIVA O A TERMINE 532
5. AMMINISTRAZIONE IN CASO DI CONDIZIONE SOSPENSIVA O DI
MANCATA PRESTAZIONE DI GARANZIA 534
6. NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI 536
7. POTERI DEGLI AMMINISTRATORI 539
7.1. RAPPORTO TRA AMMINISTRATORE ED EREDE 541
7.2. LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE 542
7.3. CESSAZIONE DELL AMMINISTRAZIONE 543
8. L AMMINISTRAZIONE IN CASO DI EREDI NASCITURI NON CONCEPITI 544
8.1. L AMMINISTRAZIONE IN CASO DI EREDI NASCITURI CONCEPI-
TI 547
8.2. RAPPORTO TRA NATI E NASCITURI 548
CAPITOLO QUINTO
LA SOSTITUZIONE FEDECOMMISSARIA
1. L ATTUALE FIGURA GIURIDICA PAG. 551
2. ALCUNE CLAUSOLE TESTAMENTARIE IN CUI PUO CELARSI IL FEDECOM-
MESSO VIETATO 552
3. POTERI DELL ISTITUITO 558
4. L AMMINISTRAZIONE GIUDIZIALE NELLE SOSTITUZIONI FEDECOMMIS-
SARIE ANTERIORI ALLA 1. 19 MAGGIO 1975, N, 151 560
5. I POTERI DEL FEDECOMMISSARIO 560
CAPITOLO SESTO
GLI ESECUTORI TESTAMENTARI
1. INTRODUZIONE PAG. 562
2. IL PROBLEMA DELLA NATURA DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO .... 563
2.1. CRITICA DELLE TEORIE DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO QUA-
LE RAPPRESENTANTE O MANDATARIO DEL TESTATORE E CONNO-
TATI ESSENZIALI DELL ISTITUTO 563
2.2. LA TEORIA ADY UFFICIO PRIVATO 566
2.3. L ESECUTORE TESTAMENTARIO NELLA GIURISPRUDENZA .... 569
3. LA NOMINA DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 571
3.1. NOMINA SOTTOPOSTA A CONDIZIONE E TERMINE 573
3.2. LA SOSTITUZIONE DELL ESECUTORE DISPOSTA DAL TESTATORE . 574
3.3. LA SOSTITUZIONE DISPOSTA DALL ESECUTORE 575
3.4. PLURALITA DI ESECUTORI TESTAMENTARI 576
3.5. I DESTINATARI DELLA NOMINA 577
3.6. CAPACITA DI RICOPRIRE L INCARICO DELLE PERSONE GIURIDI-
CHE 579
XVIII INDICE - SOMMARIO
3.7. ESECUTORE TESTAMENTARIO EREDE O LEGATARIO PAG. 580
3.8. MOMENTO DI VALUTAZIONE DELLA CAPACITA DELL ESECUTO-
RE TESTAMENTARIO 581
3.9. ACCETTAZIONE E RINUNZIA ALLA NOMINA 582
3.10. RINUNZIA POSI ACCEPTUM OFFICIUM 585
4.1 POTERI E I DOVERI DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 587
4.1. L ESECUTORE TESTAMENTARIO PRIVO DEL POTERE DI AMMI-
NISTRAZIONE DELLA MASSA EREDITARIA 591
4.2. LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DELL ESECUTORE PRIVO DEL-
L AMMINISTRAZIONE 591
4.3. LA TESI DELLA NON ESCLUSIVITA DELL AMMINISTRAZIONE DEL*
L ESECUTORE 594
4.4. LA TESI DELL ESCLUSIVITA DELL AMMINISTRAZIONE DELL ESE-
CUTORE 595
4.5. ESECUTORE TESTAMENTARIO E CHIAMATO NON POSSESSORE . 596
4.6. ESECUTORE TESTAMENTARIO E CHIAMATO POSSESSORE .... 598
4.7. ESECUTORE TESTAMENTARIO E CURATORE DELL EREDITA GIA-
CENTE 599
4.7.1. ESCLUSIONE DELLA GIACENZA IN CASO DI ESECUTO-
RE DOTATO DELL AMMINISTRAZIONE 602
4.8. ESECUTORE TESTAMENTARIO E POTERE DI DISPOSIZIONE DEL-
L EREDE: LE DIVERSE OPINIONI 604
4.8.1. ESCLUSIONE DEL POTERE DI DISPOSIZIONE DELL ERE-
DE 606
4.8.2. LA TUTELA DEI TERZI 608
4.9. ESECUTORE TESTAMENTARIO ED EREDE BENEFICIATO 609
4.10. ESECUTORE TESTAMENTARIO ED EREDE ISTITUITO SOTTO CON-
DIZIONE SOSPENSIVA 612
4.11. POTERI DELL ESECUTORE AMMINISTRATORE: ADEMPIMENTO
DEI LEGATI 612
4.12. POTERI DELL ESECUTORE AMMINISTRATORE: PAGAMENTO DEI
DEBITI 613
4.13. ALTRI POTERI DELL ESECUTORE AMMINISTRATORE 615
4.14. POTERI DELL ESECUTORE AMMINISTRATORE: DISPOSIZIONE DI
BENI EREDITARI 615
4.14.1. LA PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA . 617
4.15. POTERI DELL ESECUTORE AMMINISTRATORE: IL LIMITE TEMPO-
RALE DELL AMMINISTRAZIONE DESUMIBILE DALLA DURATA DEL
POSSESSO 619
4.15.1. IL PROLUNGAMENTO DEL POSSESSO 622
5.LA LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO . 623
5.1. LEGITTIMAZIONE PASSIVA 624
5.2. AZIONI RELATIVE ALL EREDITA 625
5.3. LE CAUSE RELATIVE ALL ESERCIZIO DELL UFFICIO 626
5.4. GIUDIZI PROMOSSI DALL EREDE 627
5.5. LA LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DELL ESECUTORE NELLA GIU-
RISPRUDENZA DI LEGITTIMITA 627
INDICE - SOMMARIO XIX
5.6. LA LEGITTIMAZIONE PROCESSUALE DELL ESECUTORE NELLA GIU-
RISPRUDENZA DI MERITO PAG. 631
6. APPOSIZIONE DEI SIGILLI E INVENTANO 633
7. LA DIVISIONE DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 634
7.1. RIMEDI CONTRO LA DIVISIONE FATTA DALL ESECUTORE 637
8. CONSEGNA ALL EREDE DEI BENI NON NECESSARI ALL ESERCIZIO DEL-
L UFFICIO 639
9. IL RENDIMENTO DEL CONTO DELLA GESTIONE 641
9.1. LA RESPONSABILITA DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 642
10. L ESONERO DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 644
10.1. ALTRE CAUSE DI CESSAZIONE DELL UFFICIO 646
11. RETRIBUZIONE DELL ESECUTORE TESTAMENTARIO 647
12. SPESE 648
INDICE BIBLIOGRAFICO PAG. 651
INDICE CRONOLOGICO DELLE PRONUNCE 661
INDICE ANALITICO 679
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