Questioni di iconografia: Lelio Giliberto argentiere, la committenza gesuitica e una statua di Sant'Irene per Lecce

Il recupero di inediti atti di pagamento ci consente di aggiungere nuove informazioni utili alla ricostruzione della biografia artistica dell’argentiere Lelio Giliberto. In particolar modo, la commissione di una statua di Santa Irene avvenuta nel 1604, ci ha spinto a ripercorrere il culto e la devoz...

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Bibliographische Detailangaben
1. Verfasser: Sorrone, Maura Lucia (VerfasserIn)
Format: Elektronisch Artikel
Sprache:Italian
Veröffentlicht: 2023
Online-Zugang:Volltext
Zusammenfassung:Il recupero di inediti atti di pagamento ci consente di aggiungere nuove informazioni utili alla ricostruzione della biografia artistica dell’argentiere Lelio Giliberto. In particolar modo, la commissione di una statua di Santa Irene avvenuta nel 1604, ci ha spinto a ripercorrere il culto e la devozione per la santa che in questi anni furono oggetto di vivaci diverbi tra i Gesuiti e i Teatini insidiatisi in città. La relazione tra i documenti e le necessità devozionali della città salentina hanno riaperto una parentesi sulle indicazioni iconografiche espressamente definite dal gesuita padre Antonio Beatillo. Una stretta correlazione tra le parole del religioso e le opere ancora oggi esistenti è abbastanza evidente, com’è dimostrato dall’unica opera reperibile realizzata da Lelio Giliberto a Napoli: il busto reliquiario di Santa Barbara, oggi al Museo di Castel Nuovo. Nonostante gli accesi contrasti tra Teatini e Gesuiti a Lecce, si riscontrano collegamenti iconografici anche per le immagini lignee di Sant’Irene, note e ancora oggi esistenti, scolpite a Napoli e destinate alla chiesa teatina di Lecce.
The recovery of unpublished acts of payment allows us to add new useful information to the reconstruction of the artistic biography of silversmith Lelio Giliberto. In particular, the commission of a statue of Saint Irene in 1604, led us to retrace the cult and devotion for the saint that in recent years were the subject of lively disputes between the Jesuits and the Theatines in the city. The relationship between the documents and the devotional needs of the city of Salento, reopened a parenthesis on the iconographic indications expressly defined by the Jesuit Father Antonio Beatillo. A close correlation between the words of the religious and the works that still exist today is quite evident, as is shown by the only work available made by Lelio Giliberto in Naples: the reliquary bust of Santa Barbara, now in the Museum of Castel Nuovo. Despite the heated contrasts between and Theatines the Jesuits in Lecce, there are also iconographic links for the wooden images of Saint Irene, known and still existing, carved in Naples and destined for the Theatine church of Lecce.
Beschreibung:Illustrationen
ISSN:2038-4394

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