Luigi Molinelli "pittore fiorentino d'architettura":

Il testo si propone quale primo resoconto sull’attività del fiorentino Luigi Molinelli (1753-1798), un pittore oggi pressoché sconosciuto, ma che a fine Settecento è stato uno dei disegnatori, decoratori e affreschisti più apprezzati dalla corte lorenese, testimone del momento di trapasso fra il gus...

Ausführliche Beschreibung

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Bibliographische Detailangaben
1. Verfasser: Sottili, Fabio (VerfasserIn)
Format: Elektronisch Artikel
Sprache:Italian
Veröffentlicht: 2023
Online-Zugang:kostenfrei
Zusammenfassung:Il testo si propone quale primo resoconto sull’attività del fiorentino Luigi Molinelli (1753-1798), un pittore oggi pressoché sconosciuto, ma che a fine Settecento è stato uno dei disegnatori, decoratori e affreschisti più apprezzati dalla corte lorenese, testimone del momento di trapasso fra il gusto tardo barocco e la nascita del neoclassicismo a Firenze. Divenne professore dell’Accademia del Disegno nel 1787, e si impegnò come decoratore e "pittore d’architettura" in importanti cantieri cittadini dell’epoca. Le sue qualità artistiche sono tali che molte delle vedute della capitale granducale, appartenenti al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, e finora ritenute opera del rinomato Giuseppe Zocchi, devono invece essere a lui ricondotte.
The text appears to be the first account of the activity of the Florentine Luigi Molinelli (1753-1798), a painter virtually unknown today, but who in the late 18th century was one of the most popular draughtsmen, decorators and fresco painters at the Lorraine court, bearing witness to the moment of transition between the late Baroque taste and the birth of Neoclassicism in Florence. He became a professor at the Academy of Design in 1787, and worked as a decorator and 'architectural painter' on important city building sites of the time. His artistic qualities are such that many of the sights of the grand-ducal capital, belonging to the Uffizi Department of Prints and Drawings, and until now considered the work of the renowned Giuseppe Zocchi, must instead be traced back to him.
Beschreibung:Illustrationen
ISSN:2533-2015

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