"Così strepitosi, così guizzanti, svolazzanti, e quel ch’è più, così facili e franchi, che sembrano del suo Maestro": quattro nuovi disegni di Pietro Faccini dai fondi di Annibale e Agostino Carracci agli Uffizi

Lo studio prende le mosse dalla restituzione a Pietro Faccini di quattro disegni, tradizionalmente creduti di Annibale e Agostino Carracci negli inventari degli Uffizi e identificati nell’ambito della sistematica opera di revisione delle attribuzioni dei vari fondi della collezione fiorentina portat...

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Bibliographische Detailangaben
1. Verfasser: Sassi, Raimondo (VerfasserIn)
Format: Elektronisch Artikel
Sprache:Italian
Veröffentlicht: 2023
Online-Zugang:kostenfrei
Zusammenfassung:Lo studio prende le mosse dalla restituzione a Pietro Faccini di quattro disegni, tradizionalmente creduti di Annibale e Agostino Carracci negli inventari degli Uffizi e identificati nell’ambito della sistematica opera di revisione delle attribuzioni dei vari fondi della collezione fiorentina portata avanti dal progetto Euploos. La riclassificazione, come è consuetudine in Euploos, comporta la ricostruzione della rete di relazioni che i singoli fogli intrecciano con altre opere d’arte, all’interno e all’esterno della raccolta, e con le fonti scritte, a cominciare dagli inventari storici degli Uffizi, ma anche, per esempio, con le biografie degli artisti, in questo caso rappresentate da quelle di Carlo Cesare Malvasia e di Filippo Baldinucci. L’indagine, quindi, ricuce minuziosamente questo ramificato sistema di rapporti, procedendo a ritroso nel tempo, e risale, infine, a un preciso contesto storico, nel quale, con tutta probabilità, è avvenuto lo scambio attributivo tra Faccini e i due fratelli Carracci, individuabile nella fase più antica della collezione, fondata dal principe, poi cardinale, Leopoldo de’ Medici.
Baldassarre Turini was the most important Pescia native of the sixteenth century. Alongside his work as a churchman and politician, his activities as a patron of architecture also stand out. Though he chose to live and work in Rome, Pescia also remained pivotal for him: he was, in fact, one of the greatest proponents of the birth of the Diocese of Pescia as Prepositura nullius. In Rome, he commissioned Giulio Romano to design the villa on the Janiculum Hill, one of the few examples of a Roman vineyard from the years around the time of the Sack, while the two palaces designed at different times for Piazza Nicosia and Sant'Eustachio remained at the planning stage. The commissions for Pescia were more fortunate: the chapel-mausoleum, built between 1537 and 1542, still survives today and the palace located on Piazza Grande existed until the beginning of the twentieth century. The aim of this study is to reconstruct, for the first time, the thread of Turini's architectural commissions between Rome and Pescia.
Beschreibung:Illustrationen
ISSN:2533-2015

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