La Ca' Granda: da ospedale a università : atlante storico-artistico

L'edificio che oggi migliaia di studenti, di cittadini milanesi, italiani e del mondo identificano con l'Università Statale di Milano nasce come ospedale. A volerlo è Francesco Sforza, il primo duca della città appartenente alla dinastia sforzesca. L'atto di fondazione dell'Osped...

Ausführliche Beschreibung

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Bibliographische Detailangaben
Hauptverfasser: Agosti, Giovanni 1961- (VerfasserIn), Stoppa, Jacopo 1969- (VerfasserIn)
Format: Buch
Sprache:Italian
Veröffentlicht: Milano Officina libraria [2017]
Schriftenreihe:I lemuri 6
Schlagworte:
Zusammenfassung:L'edificio che oggi migliaia di studenti, di cittadini milanesi, italiani e del mondo identificano con l'Università Statale di Milano nasce come ospedale. A volerlo è Francesco Sforza, il primo duca della città appartenente alla dinastia sforzesca. L'atto di fondazione dell'Ospedale Maggiore porta la data 1 aprile 1456. È intitolato a Santa Maria Annunciata e si avvale del simbolo della colomba. Il suo primo architetto è lo scultore fiorentino Antonio Averlino, detto il Filarete (cioè amante della virtù). Si discute se l'innovativa soluzione delle crociere provviste di destri (un sistema fognario e di aereazione per le corsie dei malati che sfruttava le acque del limitrofo naviglio) sia da attribuire al Filarete o se sia di un architetto più innovativo, come Leon Battista Alberti. L'idea, non del tutto nuova, delle ampie crociere a panottico farà scuola in tutta Europa. La storia dell'edifico si segue poi attraverso la generosità dei suoi benefattori: nel Seicento l'eredità di Giovanni Pietro Carcano, considerato il secondo fondatore del nosocomio, permette di costruire il grande cortile, l'attuale ingresso, dove spiccano due sculture su disegno di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano, e di completare la crociera di sinistra verso il Laghetto. Intanto a metà del secolo è già montata nella chiesa l'Annunciazione di Guercino. Alla fine del Settecento il lascito di Giuseppe Macchi porta a completare l'ala sinistra.
Ma nei secoli sono i tanti benefattori, testimoniati dai ritratti che fino a una cinquantina d'anni fa erano esposti per la solenne Festa del Perdono indetta da Pio II per procacciare indulgenze per l'Ospedale, che completano e mantengono l'edificio. Moltissimi saranno i degenti e soprattutto i deceduti tanto che un nuovo cimitero, oggi noto come la rotonda di via Besana, andrà, fin dalla fine del Seicento, a sostituire la cripta della chiesa. La cripta resterà in disuso fino a che nel 1848 verranno qui ricoverati i morti negli scontri delle Cinque Giornate, quando i milanesi insorgono contro i dominatori austriaci. La storia dell'Ospedale finisce con i bombardamenti della Seconda guerra mondiale che distruggono buona parte dell'edificio. Di lì a poco rinascerà però come università. Dopo la ricostruzione a opera dell'architetto Liliana Grassi, dal 1958 si dà finalmente casa all'università milanese fondata nel 1924 e ospitata, fino ad allora, in varie luoghi della città. La Statale di Milano è oggi una delle più grandi università italiane e si trova in uno degli edifici più antichi adibiti a tale funzione. Percorrendolo in lungo e in largo si possono trovare opere di Lucio Fontana (la Minerva all'ingresso), Wildt, ma anche Gio Ponti e Manzù hanno arricchito il suo patrimonio. Il testo di questo Atlante storico-artistico, in forma di guida, segue la storia dell'edificio e delle sue testimonianze artistiche lungo i secoli, con testi brevi e facilmente accessibili.
Beschreibung:Includes bibliographical references (pages 162-186) and index
Beschreibung:191 Seiten Illustrationen, Pläne 21 cm
ISBN:9788899765217

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