Skazani na podległość: z dziejów stosunków polsko-włoskich w latach 1945 - 1958
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Warszawa
Oficyna Wydawnicza Aspra-JR
2013
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Spis
tresei
Wstęp
.7
Rozdział I. Główne problemy relacji politycznych
.17
1.
Dyplomacja i dyplomaci
.18
2.
Polska wobec głównych problemów włoskiej polityki
zagranicznej
.25
2.1.
Traktat pokojowy z Włochami
.25
2.2.
Polska wobec włoskich pretensji terytorialnych
. . 29
2.2.1.
Kwestia Triestu
. 29
2.2.2.
Górna Adyga
. 59
2.2.3.
Kwestia byłych kolonii włoskich
. 65
2.3.
Polska wobec przyjęcia Włoch do ONZ
. 70
2.4.
Polska wobec przyjęcia Włoch do NATO
. 76
3.
Włochy wobec głównych problemów polityki
zagranicznej Polski
.80
3.1.
Stanowisko Włoch wobec granicy na Odrze
i Nysie Łużyckiej
.80
3.2.
Włochy wobec Planu Rapackiego
.94
4.
Polsko-włoskie kontakty polityczne
.101
4.1.
Wizyta Adama Rapackiego we Włoszech
(listopad
1947
r.)
.101
4.2.
Kontakty międzyparlamentarne
.109
4.3.
Kontakty socjalistów i komunistów włoskich
i polskich
.121
4.3.1.
Relacje WłPS z PPS i PZPR
.121
4.3.2.
Kontakty komunistów Włoch i Polski
.139
5
Rozdział
II.
Gospodarka i finanse
.143
1.
Problem roszczeń odszkodowawczych
.144
2.
Problemy wymiany handlowej
.165
3.
„Wielka polityka" a polsko-włoskie stosunki gospodarcze
w mikroskali: studia przypadków
.193
Rozdział III. Polsko-włoskie stosunki kulturalne
i naukowe
.205
1.
Problemy pierwszych lat powojennych
(1945-1949). 205
2.
W apogeum stalinizmu
(1950-1954).217
3.
W warunkach „odwilży"
(1955-1958).229
Zakończenie
.249
Condannati alla dipendenza. Dalla storia dei rapporti
italo-polacchi
(1945-1958).
Riassunto
.255
Bibliografia
.261
Indeks nazwisk.
273
Condannati alla dipendenza.
Dalla storia dei rapporti
italo-polacchi
(1945-1958)
Riassunto
Le ricerche effettuate hanno permesso di dimostrare le tesi
riguardanti gli aspetti politici, economico-finanziari e scientifi-
co-culturali delle relazioni italo-polacche.
1.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino all'inizio de¬
gli anni cinquanta le relazioni politiche italo-polacche avevano
attraversato una significativa trasformazione coerente al qua¬
dro internazionale delineatosi che vedeva l'Europa e il mondo
divisi in due blocchi contrapposti e che impediva non solo alla
diplomazia polacca ma anche a quella italiana di agire libera¬
mente. La Polonia era infatti totalmente assoggettata a Mosca,
l'Italia invece, a causa della situazione drammatica del paese in
campo economico, la minaccia delle forze comuniste che mira¬
vano alla presa del potere dello stato e l'avversione delle altre
potenze, non poteva che contare sull'aiuto americano. Ciò non
significa che il ruolo subordinato di Roma nei rapporti con Wa¬
shington fosse così significativo come la dipendenza di Varsavia
da Mosca.
I
rapporti politici con la Polonia dipendevano per Roma dalle re¬
lazioni che erano state delineate dalla rivalità tra Mosca e Wa¬
shington.
255
Condannati alla dipendenza. Dalla storia dei rapporti italo-polacchi
(1945 1958)
Alle relazioni tra la Polonia e l'Italia sia lo stato che la società
italiana non avevano prestato molta attenzione.
Tuttavia siccome la Polonia era diventata membro della com¬
missione politica e territoriale e della commissione economica
per l'Italia alla conferenza di pace di Parigi, Roma aveva inizia¬
to a sperare nell'appoggio di Varsavia per quanto riguarda la
questione dell'appartenenza di Trieste e dell'Alto Adige all'Ita¬
lia e quella relativa alle colonie. La diplomazia italiana aveva
raccolto tutte le sue forze per guadagnarsi la benevolenza della
Polonia, nonostante fosse consapevole del fatto che la delega¬
zione polacca a Parigi avrebbe votato così come l'Unione Sovie¬
tica nelle questioni più importanti per l'Italia.
La dipendenza di Varsavia da Mosca e di Roma da Washing¬
ton aveva reso impossibile ai due paesi trovare un'intesa nelle
questioni fondamentali riguardanti la politica estera di entram¬
bi (la questione di Trieste, dell'Alto Adige, delle colonie italiane,
l'adesione dell'Italia all'ONU e alla NATO, il confine sull'Oder
e su
Nysa Łużycka,
e dal
1957
il piano Rapacki).
"Il disgelo" politico in Polonia e il periodo iniziale di
Władysław Gomułka
non avevano segnato un cambiamento
qualitativo nelle relazioni politiche bilaterali. Le visite recipro-
che dei parlamentari dei due paesi negli anni
1956—1957
sono
da considerare fatti marginali. Era ancora troppo presto per
una nuova apertura nei rapporti italo-polacchi.
2.
La Grande Politica influiva in maniera decisiva anche
sui rapporti economici. Nel dopoguerra le rivendicazioni finan¬
ziarie avevano suscitato molte tensioni tra
і
due Paesi. Lo sco¬
po principale delle autorità polacche era evitare il pagamento
all'Italia dei debiti prebellici e degli indennizzi che risultavano
dall'approvazione della legge sulla nazionalizzazione dell'in¬
dustria del
3
gennaio
1946.
A questo fine avevano pensato di
sfruttare
і
lasciti del trattato di pace con l'Italia, ratificato dalla
Polonia nel
1947.
1
colloqui italo-polacchi avevano portato ad un
compromesso, il cosiddetto protocollo di Ginevra, paraffato il
3
giugno
1949.
Siccome le tensioni nella politica internazionale
erano in forte crescita il protocollo non entrò in vigore. Da quel
momento Roma avrebbe richiesto sistematicamente (anche se
256
Riassunto
invano) una soluzione alla questione dei beni italiani naziona¬
lizzati.
Le complicazioni finanziarie nei reciproci rapporti avevano
reso più difficili le collaborazioni commerciali italo-polacche.
Il valore di scambio aveva raggiunto il
culmine
nel
1949
e il
fondo nel
1956.
Il primo contratto annuale commerciale tra la
Repubblica italiana e la Repubblica polacca era stato firmato
il
10
ottobre
1946.
La mercé più importante venduta all'Italia e
da lei più richiesta era a quei tempi il carbone. La mancanza di
puntualità nelle forniture,
і
problemi legati al prezzo e al tra¬
sporto avevano fatto sì che lo scambio commerciale procedesse
con grandi difficoltà. Nonostante questo il
27
dicembre
1947
era
stato firmato un nuovo contratto commerciale italo-polacco va¬
lido fino al
30
giugno
1949.
Il contratto successivo riguardante
la fornitura di carbone polacco era stato negoziato il
23
luglio
1949
in condizioni di forte concorrenza sul mercato italiano del¬
la materia prima americana. Ai quei tempi era stato firmato an¬
che un importante contratto per la fornitura di beni italiani di
investimento in Polonia in cambio del carbone. Tuttavia la sua
esecuzione, a causa dell'aumento del prezzo della materia pri¬
ma nel mercato italiano, aveva incontrato difficoltà insormon¬
tabili. Siccome Varsavia aveva respinto il protocollo di Ginevra
l'Italia aveva creato uno iunctim tra la sottoscrizione dell'accor¬
do in materia di rivendicazioni finanziarie e l'esecuzione dei
contratti sulle forniture di carbone e gli ordini di investimento
da parte polacca. Ciò aveva fatto sì che lo scambio commerciale
e
і
colloqui a tale riguardo si fossero trovati in una forte impas¬
se. Roma voleva limitare la fornitura di carbone polacco, il che
di conseguenza avrebbe diminuito la scala degli ordini polacchi
in Italia e avrebbe influito in maniera negativa sulle dimensioni
delle circolazioni commerciali dei due stati. Tutte queste cau¬
se, insieme all'atmosfera che regnava in campo internazionale,
avevano fatto sì che la collaborazione commerciale si indebolis¬
se e le circolazioni calassero.
In quel periodo avevano giocato un certo ruolo nei contatti
economici italo-polacchi
і
partiti comunisti dei due stati. Società
commerciali segrete, controllate dal Partito Comunista Italiano,
257
Condannati alla dipendenza. Dalla storia dei rapporti italo-polacchi
(1945-1958)
avevano facilitato alla Polonia e agli altri paesi del blocco sovie¬
tico la violazione dell'embargo occidentale sulla fornitura di al¬
cune rare materie prime e altre merci.
L'ottobre polacco
1956
e l'indebolimento del conflitto inter¬
nazionale avevano reso possibile il rinnovo delle relazioni com¬
merciali. Un effetto immediato di questa situazione erano stati
і
primi colloqui bilaterali dopo anni di silenzio, nei giorni tra
il
14
gennaio e il
25
luglio
1958
che avevano fruttato l'approva¬
zione di importanti contratti.
3.
La Guerra Fredda aveva influito in modo sostanziale sul¬
le relazioni culturali italo-polacche.
Aveva portato al congelamento degli scambi scientifici e cul¬
turali. Inoltre nessuno dei due stati si occupava dell'organizza¬
zione di eventi culturali. La cultura polacca in Italia era rap¬
presentata quasi esclusivamente dall'Associazione di Amicizia
Italia Polonia monopolizzata dai comunisti. Le rare manifesta¬
zioni culturali italiane in Polonia si limitavano alle opere e agli
artisti legati al partito comunista.
Si era dovuto aspettare l'anno
1955
per una maggiore aper¬
tura nei rapporti, sostenuta da dichiarazioni ufficiali e iniziati¬
ve da parte delle autorità statali. Importanti elementi di questo
processo erano stati gli inviti in Italia di eminenti studiosi po¬
lacchi, matematici e professori:
Kazimierz Kuratowski, Wacław
Sierpiński
e il fisico
Leopold Infeld
(1955).
Alla fine del
1955
era andato in Italia il professore
Kazimierz Wyka
che aveva al¬
lacciato contatti con gli slavisti e
i polonisti
italiani. Nel campo
dell'arte aveva ottenuto grande rilevanza la mostra delle opere
del Canaletto e di
Aleksander Gierymski
organizzata nel set¬
tembre di quell'anno a Venezia. Dopo una lunga pausa erano
andate in visita in Italia delegazioni di musicisti e architetti po¬
lacchi. In Polonia erano venute le prime delegazioni di slavisti
italiani.
Grazie alla rinascita dei rapporti culturali era di nuovo ope¬
rativa l'Accademia Polacca delle Scienze a Roma e la sua bi¬
blioteca, merito soprattutto del professore
Bronisław Biliński,
direttore del centro. L'Accademia a Roma già nel
1957
aveva
iniziato a organizzare lezioni di eminenti studiosi polacchi,
258
Riassunto
pubblicava proprie serie editoriali, aveva ampliato significati¬
vamente la biblioteca con nuove posizioni.
Negli anni
1957-1958
la Repubblica italiana e la Repubbli¬
ca Popolare Polacca erano entrate gradualmente in un nuovo
periodo di reciproche relazioni. Ovviamente ciò non sarebbe
stato possibile senza quei sostanziali cambiamenti nei rapporti
internazionali iniziati dopo la morte di
Stalin.
Questo processo
procedeva lentamente, si svolgeva con difficoltà, ma nonostante
questo andava avanti, soprattutto nel settore economico e cul¬
turale. L'Italia non era uno stato occidentale che pretendeva di
assumere una posizione significativa nei contatti con la Repub¬
blica Popolare Polacca. Nonostante questo da quel momento
il loro rapporto sarebbe migliorato, e
і
contatti bilaterali sareb¬
bero diventati sempre più proficui. |
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spelling | Pasztor, Maria Verfasser aut Skazani na podległość z dziejów stosunków polsko-włoskich w latach 1945 - 1958 Maria Pasztor, Dariusz Jarosz ; Instytut Informacji Naukowej i Studiów Bibliograficznych, Instytut Stosunków Międzynarodowych, Uniwersytet Warszawski Warszawa Oficyna Wydawnicza Aspra-JR 2013 281, [1] s. il. 24 cm txt rdacontent n rdamedia nc rdacarrier Zsfassung in ital. Sprache u.d.T.: Condannati alla dipendenza Bibliogr. s. 261-272. - Indeks Geschichte 1945-1958 gnd rswk-swf Italien (DE-588)4027833-5 gnd rswk-swf Polen (DE-588)4046496-9 gnd rswk-swf Polen (DE-588)4046496-9 g Italien (DE-588)4027833-5 g Geschichte 1945-1958 z DE-604 Jarosz, Dariusz 1959- Verfasser (DE-588)1069957690 aut Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment application/pdf http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027195600&sequence=000005&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA Inhaltsverzeichnis Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment application/pdf http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027195600&sequence=000006&line_number=0002&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA Abstract |
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