Disciplina della concorrenza nella UE:
Gespeichert in:
Format: | Buch |
---|---|
Sprache: | Italian |
Veröffentlicht: |
Padova
CEDAM
2012
|
Schriftenreihe: | Trattato di diritto commerciale e di diritto pubblico dell'economia
64 |
Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis |
Beschreibung: | LIII, 942 S. |
ISBN: | 9788813328436 |
Internformat
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INDICE SOMMARIO
PREFAZIONE DI GIOVANNI PITRUZZELLA PAG. XLI
PRESENTAZIONE ED AVVERTENZA AI LETTORI XLVII
ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI XLIX
GLI AUTORI LV
PARTE PRIMA
PROBLEMI GENERALI
CAPITOLO I
NOZIONI INTRODUTTIVE ECONOMICHE E GIURIDICHE
PAOLO BUCCIROSSI - ALDO FRIGNAM
SEZ.I
ECONOMIA NEL DIRITTO ANTITRUST: NOZIONI FONDAMENTALI
1. INTRODUZIONE: CONCORRENZA PERFETTA ED EFFICIENZA ALLOCATIVA PAG. 3 2.
POTERE DI MERCATO E PERDITA DI BENESSERE 4
3. MERCATI CONTENDITELI E BARRIERE ALL ENTRATA 5
4. ALTRI MODELLI DI CONCORRENZA 7
5. NOZIONI DI BENESSERE 8
6. EFFICIENZA ALLOCATIVA, PRODUTTIVA E DINAMICA 10
7. TRADE-OFF TRA EFFICIENZA ALLOCATIVA E PRODUTTIVA 11
8. TRADE-O/F TRA EFFICIENZA STATICA E DINAMICA 12
9. E POSSIBILE RISOLVERE QUESTI TRADE-OFF? 12
10. L ORIENTAMENTO NEGLI USA 13
11 E NELLA UE 14
SEZ. II
MERCATO INTERNO E REGOLE DI CONCORRENZA
12. NOZIONE DI MERCATO INTERNO PAG. 15
13. SVILUPPO DEGLI SCAMBI E CONCORRENZA 16
14. CONCORRENZA LIBERA E CONCORRENZA NON FALSATA 17
IMAGE 2
VI INDICE SOMMARIO
15. LA CONCORRENZA MOTORE DELLO SVILUPPO ECONOMICO * 18
16. LA CONCORRENZA, PRINCIPIO CHE DEVE ESSERE OSSERVATO DAGLI STATI
MEMBRI E DALLE ISTITUZIONI COMUNITARIE
SEZ. ILI
REGOLE DI CONCORRENZA E POLITICA ECONOMICA
17. LA CONCORRENZA COME STRUMENTO DI POLITICA ECONOMICA PAG. 20 18.
L EVOLUZIONE DELLA POLITICA DI CONCORRENZA NEL CORSO DEGLI ANNI 21 19.
CONCORRENZA E CRISI ECONOMICHE 22
20. RAPPORTI CON LA POLITICA INDUSTRIALE 24
SEZ. IV
REGOLE DI CONCORRENZA E POLITICA COMMERCIALE
21. L INTERDIPENDENZA TRA LA POLITICA DELLA CONCORRENZA E LA POLITICA
COMMERCIALE P A G- 25
22. REGOLE DI CONCORRENZA E REGOLAMENTAZIONE ANTIDUMPING 26
SEZ. V
GLI OBIETTIVI NON DIRETTAMENTE CONCORRENZIALI DELLE REGOLE DI
CONCORRENZA
23. L INTEGRAZIONE EUROPEA P A G- 28
24. LA PROTEZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PMI) 29
25. IL BENESSERE DEI CONSUMATORI: DALLA TUTELA INDIRETTA A QUELLA
DIRETTA 30
SEZ. VI
LA RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA
SOTTO-SEZ. 1. LA CONCORRENZA TUTELATA DAL TRATTATO PAG. 32
26. MANCANZA DI UNA NOZIONE UNICA DI CONCORRENZA 32
27. CONCORRENZA-LOTTA E CONCORRENZA-EQUILIBRIO 33
28. CONCORRENZA TRA PRODOTTI DELLA STESSA MARCA E TRA PRODOTTI DI MARCHE
DIVERSE 34
29. CONCORRENZA ATTUALE E CONCORRENZA POTENZIALE 35
30. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONCORRENZA POTENZIALE 37
31. CONCORRENZA DAL LATO DELL OFFERTA E CONCORRENZA DAL LATO DELLA
DOMANDA 39
32. CONCORRENZA CONCERNENTE I BENI E CONCORRENZA CONCERNENTE I SERVIZI
40
33. RESTRIZIONI DI CERTI MODI DI AZIONE CONCORRENZIALE 41
SOTTO-SEZ. 2. LA NOZIONE DI RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA 42
34. CONSIDERAZIONI GENERALI 42
IMAGE 3
INDICE SOMMARIO
35. RESTRIZIONI DELLA CONCORRENZA E ALTERAZIONE DELL EQUILIBRIO
CONTRATTUALE
36. I DUE SIGNIFICATI DEL CONCETTO DI RESTRIZIONE PAG.
A) RESTRIZIONE DELLA LIBERTA D AZIONE CONCORRENZIALE
37. INTESE ORIZZONTALI E VERTICALI
38. CONCORRENZA INTERNA ED ESTERNA
39. RESTRIZIONE DELLA LIBERTA D AZIONE O DI SCELTA DELLE PARTI
40. LA RESTRIZIONE DELLA LIBERTA DI AZIONE DELLE PARTI COMPORTA
NECESSARIAMENTE UNA RESTRIZIONE DI CONCORRENZA ?
B) II PREGIUDIZIO AL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO [RINVIO] LA NOZIONE DI
IMPRESA [RINVIO]
SEZ. VII
IL MERCATO RILEVANTE
PREMESSA PAG. 48
41. IL MERCATO DEL PRODOTTO: LO SSNIP TEST 49
42. FENOMENI DI SOSTITUZIONE 51
A) SOSTITUZIONE DAL LATO DELLA DOMANDA 52
B) SOSTITUZIONE DAL LATO DELL OFFERTA 52
43. IL MERCATO GEOGRAFICO 53
44. METODI PER LA INDIVIDUAZIONE DEL MERCATO RILEVANTE 53
45. ALCUNI TEMI SPECIFICI NELLA INDIVIDUAZIONE DEL MERCATO RILEVANTE....
63 46. E DAVVERO NECESSARIA LA INDIVIDUAZIONE DEL MERCATO RILEVANTE?
69 47. CALCOLO DELLE QUOTE DI MERCATO E MISURA DEL GRADO DI CONCENTRA -
ZIONE 71
CAPITOLO II
LE FONTI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA DELL UNIONE EUROPEA
STEFAXIA BARIATTI
1. INTRODUZIONE PAG. 75
2. L ART. 3 TUE E IL PROTOCOLLO N. 27 75
3. LE REGOLE DI CONCORRENZA DEL TFUE 76
4. I PRINCIPI GENERALI E LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI 76
5. I REGOLAMENTI DEL CONSIGLIO E DELLA COMMISSIONE 76
6. LE DIRETTIVE DEL CONSIGLIO E DELLA COMMISSIONE 77
7. LE COMUNICAZIONI DELLA COMMISSIONE 77
8. LE DECISIONI DELLA COMMISSIONE
9. ALTRI STRUMENTI DI CARATTERE INFORMATIVO
10. LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE E DEL TRIBUNALE
11. ACCORDI INTERNAZIONALI
IMAGE 4
INDICE SOMMARIO
CAPITOLO III
CAMPO DI APPLICAZIONE
STEFANIA BARIATTI
SET. 1
CAMPO DI APPLICAZIONE RATIONE PERSONAE
1. LA NOZIONE D IMPRESA P A S- -*
2. L ESERCIZIO DI UN ATTIVITA ECONOMICA 84
3. L ESERCIZIO A TITOLO NON GRATUITO DELL ATTIVITA 86
4. LE ATTIVITA DEI POTERI PUBBLICI 87
5. LE IMPRESE POTENZIALI OO
6. L INDIPENDENZA ECONOMICA 89
7. IMPRESA E PERSONALITA GIURIDICA 89
8. IL GRUPPO IN QUANTO IMPRESA 90
9. LIMITE DELL ASSIMILAZIONE DEL GRUPPO AD UN IMPRESA: LA NECESSITA DI
UN CONTROLLO EFFETTIVO 93
10. CONSEGUENZE DEL RICONOSCIMENTO DEL GRUPPO D IMPRESE COME IMPRESA
UNICA 94
11. L INAPPLICABILITA DEL DIVIETO DELL ALT. 101 AGLI ACCORDI INTRAGRUPPO
. 95 12. L IMPUTAZIONE IN SENO AL GRUPPO DELLA RESPONSABILITA PER LA
VIOLAZIONE 95
13. IMPUTAZIONE IN CASO DI CESSIONE D AZIENDA 97
SEZ.2
CAMPO DI APPLICAZIONE RATIONE MATERIAE
14. I TRATTATI CECA ED EURATOM PAG. 98
15. ALTRE REGOLE SETTORIALI 99
SEZ.3
CAMPO DI APPLICAZIONE RATIONE LOCI
§ 1. ESTENSIONE DELLA COMPETENZA INTERNAZIONALE DELL UNIONE EUROPEA IN
MATERIA DI CONCORRENZA PAG- 99
16. INTRODUZIONE 99
AI LA COMPETENZA NORMATIVA 100
17. CAPACITA DELL UNIONE A ESERCITARE LA PROPRIA COMPETENZA NORMATIVA
NEI CONFRONTI DI IMPRESE SITUATE AL DI FUORI DEL SUO TERRITORIO 100
18. CNTERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPETENZA NORMATIVA 101 19. IL
CRITERIO DELLA CONDOTTA 101
20. IL CRITERIO DELL EFFETTO 102
21. ( .ONCHZI.ONI CHE DEVE RISPETTARE IL CRITERIO DELL EFFETTO 104
22. LA PRASSI DELLA COMMISSIONE 105
23. LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE 106
IMAGE 5
INDICE SOMMARIO IX
24. LA CORTESIA INTERNAZIONALE DAVANTI ALLE ISTITUZIONI EUROPEE PAG.
106
25. SOLUZIONE DEI POSSIBILI CONFLITTI 107
26. L AFFERMAZIONE DELLA TEORIA DEGLI EFFETTI NELLA UE? 108
B) LA COMPETENZA ESECUTIVA 109
27. CARATTERE STRETTAMENTE TERRITORIALE DELLA COMPETENZA ESECUTIVA 109
28. AMBITO DELLA COMPETENZA ESECUTIVA 109
29. CASI CONCRETI HO
30. NECESSITA DI UNA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 111
§ 2. IL PREGIUDIZIO AL COMMERCIO FRA STATI MEMBRI QUALE CONDIZIONE DI
APPLICAZIONE DEL DIRITTO UE 112
31. INTRODUZIONE 112
A) LA NOZIONE DI COMMERCIO 113
32. COMPRENDE L INSIEME DEGLI SCAMBI ECONOMICI 113
33. IMPORTAZIONE DI BENI PER USO PERSONALE 114
34. SCAMBI ALL INTERNO DELLO STESSO GRUPPO 114
35. EFFETTI SUGLI SCAMBI DI ALTRI BENI O SERVIZI 114
B) LA NOZIONE DI COMMERCIO FRA STATI MEMBRI 115
36. COMMERCIO FRA STATI MEMBRI, COMPORTAMENTI TENUTI IN UN SOLO STATO
MEMBRO, COMPORTAMENTI CHE COPRONO L INTERO TERRITORIO DI UN SOLO STATO
MEMBRO 115
37. ZONE FRANCHE O A STATUTO SPECIALE 115
38. COMMERCIO TRA STATI MEMBRI E PAESI TERZI 116
E) SIGNIFICATO DELLA PAROLA PREGIUDICARE 116
39. L EVOLUZIONE DELLA POSIZIONE DELLA CORTE E DELLA COMMISSIONE 116
D) II CARATTERE SENSIBILE DEL PREGIUDIZIO AL COMMERCIO FRA STATI
MEMBRI 117
40. CARATTERISTICHE DELLA CONDIZIONE 117
41. LA COMUNICAZIONE SULLA NOZIONE DI PREGIUDIZIO AL COMMERCIO 117 42.
LA PROVA DELL EFFETTO 118
§ 3. ESTENSIONE GEOGRAFICA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA DELL UNIONE
EUROPEA 118
43. LE DISPOSIZIONI DEL TRATTATO 118
44. L APPLICAZIONE DELLE REGOLE UE NEI RAPPORTI CON STATI TERZI: (I)
L ACCORDO SULLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO (SEE) 119
45. L APPLICAZIONE DELLE REGOLE UE NEI RAPPORTI CON STATI TERZI: (II)
GLI ACCORDI CON I PAESI CANDIDATI ALL ADESIONE 121
46. L APPLICAZIONE DELLE REGOLE UE NEI RAPPORTI CON STATI TERZI: (III)
GLI ACCORDI DI STABILIZZAZIONE E ADESIONE, GLI ACCORDI CON I PAESI
DELL AREA MEDITERRANEA 122
CAPITOLO RV
RAPPORTI FRA REGOLE DI CONCORRENZA
DELL UNIONE E REGOLE NAZIONALI
PAOLISA NEBBIA
1. INTRODUZIONE PAG. 123
IMAGE 6
X INDICE SOMMARIO
2. LA RIPARTIZIONE DI COMPETENZE PRIMA DEL REG. 1/2003 PAG. 124
LART. 3 DEL REG. 1/2003 1 26
3. AI FINALITA DELLA DISPOSIZIONE Y 1 2
4. B) L ART. 3.1 DEL REG.1/2003 1 26
5. CI L ART. 3.2 DEL REG. 1/2003 * 1 28
6 ECCEZIONI ALLA REGOLA DELLA CONVERGENZA PER LA CONDOTTA UNILATE-
RALE ; 1 31
7. A) NORME CHE PERSEGUONO ALTRE FINALITA: PRATICHE COMMERCIALI SLEALI
134
8. B) NORME CHE PERSEGUONO ALTRE FINALITA (SEGUE): IL CONTROLLO DELLE
CONCENTRAZIONI * ^
9. CONCLUSIONI 1^7
PARTE SECONDA NORME SOSTANZIALI
CAPITOLO V
LE INTESE
ALDO FRIGNAMI
PARTE PRIMA: NORME APPLICABILI ALLE INTESE
1. INTRODUZIONE PAG. 141
SEZ. 1
IL PRINCIPIO DEL DIVIETO E QUELLO DELL ESENZIONE
2. RAPPORTI FRA L INCOMPATIBILITA CON IL MERCATO INTERNO ED IL
DIVIETO... PAG. 143 3. OGGETTO DEL DIVIETO 144
4. APPLICABILITA DIRETTA DEL DIVIETO E DELL ESENZIONE 144
5. RAPPORTI TRA DIVIETO ED ESENZIONE 144
6. EFFETTI DEL DIVIETO 145
SEZ. 2
ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA FATTISPECIE VIETATA
SOTTO-SE;:. 1. - II CONCORSO DI VOLONTA P A G 145
7. CONSIDERAZIONI GENERALI 145
§ 1. LA NOZIONE DI ACCORDO ^47
8. L ACCORDO DEVE ESSERE GIURIDICAMENTE VINCOLANTE? 147
V ). E IMPONENTE SAPERE CHI HA PRESO L INIZIATIVA? 147
10. RIGETTO DELI /;; PARI DELIETO 143
11. MODALITA DI MANIFESTAZIONE DEL CONSENSO 148
IMAGE 7
INDICE SOMMARIO XI
12. AZIONI UNILATERALI ADOTTATE ALL INTERNO DI UNA RETE
DISTRIBUTIVA.... PAG. 150 13. I) RIFIUTO DI AMMISSIONE O ESCLUSIONE
DALLA RETE 151
14. II) RIFIUTO DI CONSEGNA 151
15. III) RIFIUTO DI GARANZIA 152
16. L ESECUZIONE DATA AD UN ACCORDO PUO COMPORTARNE L ILLICEITA? 153
17. ACCORDI CHE FANNO RISERVA DELL APPLICAZIONE DI NORME IMPERATIVE
CONTRARIE 154
§ 2. LA NOZIONE DI DECISIONE DI ASSOCIAZIONI DI IMPRESE 154
18. LA NOZIONE DI ASSOCIAZIONE DI IMPRESE 155
19. COSA SI DEVE INTENDERE PER DECISIONE 156
20. LA DECISIONE DEVE ESSERE GIURIDICAMENTE VINCOLANTE? 156
21. NON E RICHIESTO LO SCOPO ECONOMICO/COMMERCIALE 156
22. LE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI DI CATEGORIA 157
23. ACCORDI TRA ASSOCIAZIONI DI IMPRESE 158
24. IMPUTABILITA DELLE VIOLAZIONI COMMESSE DALL ASSOCIAZIONE 158 § 3.
LA NOZIONE DI PRATICA CONCERTATA 159
25. NOZIONE 159
26. PRATICA CONCERTATA E ACCORDO 159
27. CHI SONO LE PARTI DI UNA PRATICA CONCERTATA 161
28. PRATICA CONCERTATA E COMPORTAMENTO PARALLELO 161
29. OLIGOPOLIO E PRATICA CONCERTATA 162
30. LAPRICE LEADERSHIP 163
31. CONTENUTO MINIMO DELLA NOZIONE DI CONCERTAZIONE 164
32. ANNUNCI PREVENTIVI DEI PREZZI 165
33. L ELEMENTO OGGETTIVO (DELLA MESSA IN OPERA) 166
34. LA RECIPROCITA DEL COMPORTAMENTO 168
35. PRATICHE CONCORDATE VERTICALI 169
36. LA PROVA DELLA FINE DELLA PRATICA CONCORDATA 170
37 PRATICHE FACILITANTI (IN PARTICOLARE, SCAMBI DI INFORMAZIONI) 171
SOTTO-SEZ. 2. - L INDIPENDENZA DELLE VOLONTA 173
38. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULL INTERVENTO DELL AUTORITA PUBBLICA ..
173 39. MISURE CHE FISSANO DIRETTAMENTE I PARAMETRI DELLA CONCORRENZA
173 40. MISURE CHE SOPPRIMONO OGNI POSSIBILITA PER LE IMPRESE DI
ADOTTARE UN COMPORTAMENTO CONCORRENZIALE 174
41. MISURE CHE AUTORIZZANO O SPINGONO LE IMPRESE A CONCLUDERE UN INTESA
174
42. MISURE CHE OBBLIGANO LE IMPRESE A CONCLUDERE UN INTESA 175
43. MISURE CHE RAFFORZANO GLI EFFETTI DI UN INTESA 176
44. MISURE CHE CONSENTONO AGLI OPERATORI ECONOMICI DI FISSARE ESSI
STESSI I PARAMETRI DELLA CONCORRENZA 177
45. VALUTAZIONI CRITICHE 178
SOTTO-SEZ. 3. IL PREGIUDIZIO AL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO 179
46. IN GENERALE 179
47. 1 ) ACCORDI DI IMPORTANZA MINORE (O REGOLA DE MINITNIS) 180
48. 2) CLAUSOLE ACCESSORIE DI UN NEGOZIO LECITO 183
49. A) CESSIONE D AZIENDA 184
IMAGE 8
X II INDICE SOMMARIO
50. B! OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE P A 8- 185
51. CI SOCIETA COOPERATIVE *
52. D) TRANSAZIONI DI UNA CONTROVERSIA 186
3 ) CLAUSOLE AMMESSE SE CONTENUTE IN UN ACCORDO ESENTATO 187
53. A) ACCORDI DI RICERCA E SVILUPPO IN COMUNE 187
54. B) CONTRATTI DI TRASFERIMENTO DELLA TECNOLOGIA 187
55. E) CONTRATTI DI FRANCHISING 18
56. 4) CLAUSOLE NON AVENTI CARATTERE ACCESSORIO 188
57. RESTRIZIONI CHE MIGLIORANO IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO 189 58.
RESTRIZIONI CHE CONSENTONO DI ENTRARE IN UN MERCATO NUOVO 189
SOTTO-SEZ. 4. IL LEGAME TRA IL CONCORSO DELLA VOLONTA E LA RESTRIZIONE
DELLA CONCORRENZA: PER OGGETTO O PER EFFETTO 191
59. LE NOZIONI DI OGGETTO E DI EFFETTO 191
60. INTESE AVENTI PER OGGETTO LA RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA 192
61. INTESE AVENTI PER EFFETTO LA RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA 193
62. L EFFETTO CUMULATIVO (RETI PARALLELE DI RESTRIZIONI) 194
63. GLI EFFETTI INDIRETTI (O POSSIBILI) 195
SOTTO-SEZ. 5. L ESENZIONE DAL DIVIETO 196
64. FACOLTA OD OBBLIGO? 196
65. PORTATA DELLA DECISIONE DI ESENZIONE 196
66. ESENZIONE E RIDE OF REASORT 197
67. ONERE DELLA PROVA 198
68. ESENZIONI INDIVIDUALI E PER CATEGORIA 199
69. -A * ESENZIONI INDIVIDUALI 199
B) ESENZIONI PER CATEGORIA. RINVIO 199
70. CONDIZIONI SOSTANZIALI 199
§ 1. PRIMA CONDIZIONE POSITIVA: MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE O DELLA
DISTRIBUZIONE O PROMOZIONE DEL PROGRESSO TECNICO OD ECONOMICO.. 200
71. LA NOZIONE DI MIGLIORAMENTO 200
72. LEGAME CAUSALE TRA L ACCORDO ED IL MIGLIORAMENTO 201
73. AI MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE 202
74. BI MIGLIORAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE 202
75. CI PROMOZIONE DEL PROGRESSO TECNICO 203
76. D I PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO 204
77. LA CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO RAPPRESENTA UN MIGLIORAMENTO?
... 204 78. IL RIBASSO DEL PREZZO D ACQUISTO RAPPRESENTA UN
MIGLIORAMENTO?.... 205 79. LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE E UN
MIGLIORAMENTO? 205
§ 2, SECONDA CONDIZIONE POSITIVA: CONGRUA PARTE DELL UTILE RISERVATA
AGLI UTILIZZATORI 206
80. LA NOZIONE DI UTILIZZATORI 206
81. LA NOZIONE DI UTILE 206
82. LA NOZIONE DI PARTE CONGRUA 207
^ 3. PRIMA CONDIZIONE NEGATIVA: ASSENZA DI RESTRIZIONI NON
INDISPENSABILI PER RAGGIUNGERE GLI EFFETTI FAVOREVOLI DELL ACCORDO 208
83. LA NOZIONE DI INDISPENSABILITA 208
IMAGE 9
INDICE SOMMARIO XIII
§ 4. SECONDA CONDIZIONE NEGATIVA: MANCATA ELIMINAZIONE DELLA CONCOR-
RENZA PAG. 210
84. CARATTERE ASSOLUTO DELLA CONDIZIONE 210
SIGNIFICATO DEL TERMINE ELIMINARE 210
85. A) DIFFERENZA TRA ELIMINAZIONE DELLA CONCORRENZA E CREAZIONE DI
UNA POSIZIONE DOMINANTE 210
86. B) ELIMINAZIONE DI CERTE MODALITA DI AZIONE CONCORRENZIALE 211 87.
E) CONCORRENZA INTRA-BRAND E CONCORRENZA INTER-BRAND 211
88. D) CONCORRENZA INTERNA E CONCORRENZA ESTERNA 212
89. E) CONCORRENZA POTENZIALE 213
90. I PRODOTTI O SERVIZI DI CUI TRATTASI 213
SOTTO-SEZ. 7.1 CARTELLI DA CRISI 214
91. TERMINI DELLA QUESTIONE E ORIENTAMENTI GENERALI DELLA COMMISSIONE.
214 92. LE DECISIONI DELLA COMMISSIONE IN CASI INDIVIDUALI 215
93. CONDIZIONI PER L ESENZIONE DEI CARTELLI DA CRISI 215
PARTE SECONDA: LE FATTISPECIE NOMINATIVAMENTE PREVISTE DALL ART. 101
SEI. 1
PREMESSA
94. PORTATA DELLE FATTISPECIE ENUMERATE ALI ART. 101 PAG. 218
SET 2
INTESE IN MATERIA DI PREZZI O CONDIZIONI CONTRATTUALI
SOTTO-SEZ. 1. INTESE ORIZZONTALI PAG. 220
95. IN GENERALE 220
96. IPOTESI APPLICATIVE 222
97. INTESE SULLE CONDIZIONI DI CONTRATTO 227
SOTTO-SEZ. 2. INTESE VERTICALI. RINVIO 228
SA 3
INTESE IN MATERIA DI PRODUZIONE, SBOCCHI, SVILUPPO TECNICO O
INVESTIMENTI
SOTTO-SEZ. 1. LIMITAZIONE O CONTROLLO DELLA PRODUZIONE PAG. 229
98. IN GENERALE 229
99. ACCORDI DI SPECIALIZZAZIONE 230
SOTTO-SEZ. 2. LIMITAZIONE O CONTROLLO DEGLI SBOCCHI 230
IN GENERALE 230
100. GLI ACCORDI PER LA SODDISFAZIONE DEL FABBISOGNO 231
101. LE ESCLUSIVE COLLETTIVE 232
102. GLI ACCORDI DI CUMULO DI BASI DI SCONTI 233
IMAGE 10
X IV INDICE SOMMARIO
103. IL RIFIUTO COLLETTIVO DI CONTRATTARE * P A §- 2 34 SOTTO-SEZ. 3.
LIMITAZIONE O CONTROLLO DELLO SVILUPPO TECNICO 234
104. IN GENERALE ; * 2 34
SOTTO-SEZ. 4. LIMITAZIONE O CONTROLLO DEGLI INVESTIMENTI 235
105. IN GENERALE * 2 35
SEZ. 4
INTESE DI RIPARTIZIONE DEI MERCATI O DELLE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO
SOTTO-SEZ. 1. RIPARTIZIONE DEI MERCATI PAG. 235
§ 1. INTESE ORIZZONTALI * 235
106. IN GENERALE 235
107. INTESE CHE PREVEDONO UNA RIPARTIZIONE FORMALE DEI MERCATI
GEOGRAFICI 235
108. RIPARTIZIONE DEI MERCATI. ALLINEAMENTO DEI PREZZI E COMMISSIONI
COMPENSATIVE 237
109. ACCORDI AVENTI PER EFFETTO DI CANALIZZARE LE ESPORTAZIONI 237
110. RIPARTIZIONI FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO 239
111. ASSEGNAZIONE DI QUOTE ALL ESPORTAZIONE 240
112. LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI COME STRUMENTO PER LA DIVISIONE DEI
MERCATI 240
§2. INTESE VERTICALI. SI RINVIA AL CAP. XVI 240
113. DIVIETO FORMALE DI ESPORTAZIONE 240
114. MISURE DI EFFETTO EQUIVALENTE 241
SEZ. 5
INTESE DISCRIMINATORIE
SOTTO-SEZ. 1. CONSIDERAZIONI GENERALI PAG. 242
115. DISCRIMINAZIONE COLLETTIVA 242
SOTTO-SEZ. 2. ELEMENTI COSTITUTIVI DELL INFRAZIONE 243
116. LA NOZIONE DI PRESTAZIONI EQUIVALENTI 243
117. DIFFERENZE DI TRATTAMENTO BASATE SULLA NAZIONALITA O SULLA
RESIDENZA.... 244 118. LA NOZIONE DI SVANTAGGIO NELLA CONCORRENZA
244
SOTTO-SEZ. 3. MODALITA DEL COMPORTAMENTO DISCRIMINATORIO 245 1 L C ).
DISCRIMINAZIONE DI PREZZO 245
I20. BOICOTTAGGIO COLLETTIVO 245
121. RIFIUTO DI ACCESSO AD UN ATTIVITA 246
SEZ. 6
GLI ACCORDI PER LE VENDITE ABBINATE (INTESE GEMELLATE)
SOTTO-SEZ. 1. CONSIDERAZIONI GENERALI P A GI 248
122. ACCORDI COLLETTIVI DI GEMELLAGGIO E ACCORDI INDIVIDUALI 248
IMAGE 11
INDICE SOMMARIO XV
123. LE PRESTAZIONI SUPPLEMENTARI PAG. 249
124. MANCANZA DI NESSO 250
SOTTO-SEZ. 2. CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE 251
125. LA NECESSITA TECNICA 251
126. LA RIDUZIONE DEI COSTI DI TRANSAZIONE 251
127. LA PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE 252
CAPITOLO VI
GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE
STEFANIA BARIATTI - ADELE SODANO
PARTE 1 NORME APPLICABILI ALLE POSIZIONI DOMINANTI
SEZ. 1
CONSIDERAZIONI GENERALI
1. OGGETTO DEL DIVIETO E SUA APPLICABILITA DIRETTA PAG. 253
2. LA REVISIONE DELLA POLITICA DELLA COMMISSIONE IN MATERIA DI ABUSO DI
POSIZIONE DOMINANTE 254
SEZ. 2
RAPPORTI CON L ARTICOLO 101
3. DIFFERENZE E SIMILITUDINE PAG. 255
4. APPLICAZIONE ALTERNATIVA O CUMULATIVA 256
5. L ART. 102 E APPLICABILE AD UN ACCORDO CHE RIENTRA NEL CAMPO DI
APPLICAZIONE DELL ALT. 101.3? 256
SEZ. 3
NOZIONE DI POSIZIONE DOMINANTE
6. DEFINIZIONE DI POSIZIONE DOMINANTE PAG. 257
7. I CRITERI PER INDIVIDUARE LA POSIZIONE DOMINANTE 258
SOTTO-SEZ 1.1 CRITERI STRUTTURALI 258
I PRINCIPALI CRITERI STRUTTURALI UTILIZZATI ,., 258
8. A) LA QUOTA DI MERCATO 258
9. B) L ASPETTO TEMPORALE 259
10. E) LE BARRIERE ALL ENTRATA. RINVIO 260
11. D) L INTEGRAZIONE VERTICALE 260
12. E) II POTERE FINANZIARIO 260
13. CRITERI STRUTTURALI NON CONSIDERATI 261
IMAGE 12
X VI INDICE SOMMARIO
14. IL POTERE COMPENSATORE P A 8- 261
SOTTO-SEZ. 2. I CRITERI DI COMPORTAMENTO 262
15. RUOLO DEI CRITERI DI COMPORTAMENTO * 262
16. LA TEORIA DEL PARTNER OBBLIGATO E LA NOZIONE DI DIPENDENZA ECONOMICA
Y 263
SOTTO-SEZ. 3. PROBLEMI PARTICOLARI 264
17. POSIZIONE DOMINANTE E MONOPOLIO 264
18. POSIZIONE DOMINANTE COLLETTIVA ED OLIGOPOLIO 265
19. POSIZIONE DOMINANTE E DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE 268
20. POSIZIONE DOMINANTE ALL ACQUISTO 268
SEZ.4
IL MERCATO RILEVANTE. RINVIO
21. IL MERCATO RILEVANTE NELLA POSIZIONE DOMINANTE PAG. 269
SEZ.5
LA PARTE SOSTANZIALE DEL MERCATO INTERNO
22. NOZIONE PAG. 269
23. ESTENSIONE 270
SET 6
L ABUSO
24. ABUSI DI ESCLUSIONE E ABUSI DI SFRUTTAMENTO PAG. 271
25. CARATTERE OGGETTIVO DELLA NOZIONE 272
26. A) IRRILEVANZA DI UN NESSO CAUSALE TRA LA POSIZIONE DOMINANTE E
L ABUSO 273
27. BI IRRILEVANZA DEL MOVENTE PERSEGUITO 273
28. E) IRRILEVANZA DEGLI EFFETTI 274
29. D) LA SPECIALE RESPONSABILITA DELL IMPRESA DOMINANTE 274
30. CRITERI PER DETERMINARE IL CARATTERE ABUSIVO DEL COMPORTAMENTO....
275 31. A) LA CONCORRENZA BASATA SUI MERITI 275
32. B) II CRITERIO DI PROPORZIONALITA 276
33. LA POSIZIONE DOMINANTE E L ABUSO DEVONO ESISTERE SULLO STESSO
MERCATO? 276
SEZ. 7
PREGIUDIZIO AL COMMERCIO TRA GLI STATI MEMBRI. RINVIO
IMAGE 13
INDICE SOMMARIO X V II
SEZ.8
GLI ORIENTAMENTI DELLA COMMISSIONE SUGLI ABUSI DI ESCLUSIONE
34. L APPROCCIO ADOTTATO DALLA COMMISSIONE PAG. 278
35. LA NOZIONE DI ABUSO DI ESCLUSIONE 279
36. CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE 279
37. ECCEZIONE ALL ESAME DELLA PRECLUSIONE ANTICONCORRENZIALE 280 38.
L ESAME DELLA PRECLUSIONE CONCORRENZIALE NEI COMPORTAMENTI DI ESCLUSIONE
BASATI SUI PREZZI 281
39. GIUSTIFICAZIONI OGGETTIVE DELLA CONDOTTA ESCLUDENTE E VANTAGGI DI
EFFICIENZA 283
40. A) LE GIUSTIFICAZIONI OGGETTIVE 283
41. B) LA ED. EFFICIENCY DEFENCE 284
42. ONERE PROBATORIO 284
PARTE 2: LE FATTISPECIE NOMINATIVAMENTE PREVISTE DALL ART. 102
SEZ. 1
PREMESSA
SEZ. 2
PRATICHE IN MATERIA DI PREZZI O CONDIZIONI CONTRATTUALI
43. PREZZI ECCESSIVI PAG. 286
44. QUANDO UN PREZZO E ECCESSIVO? 286
45. CONDIZIONI NON EQUE 288
46. PREZZI PREDATORI 288
47. QUANDO UN PREZZO E PREDATORIO? 289
48. SUSSIDI INCROCIATI 292
49. L APPROCCIO DEGLI ORIENTAMENTI IN MERITO AI PREZZI PREDATORI 293
50. APPLICAZIONE SELETTIVA DI PREZZI BASSI 294
51. COMPRESSIONE DEI MARGINI (ED. MARGIN SQUEEZE) 296
52. L APPROCCIO DEGLI ORIENTAMENTI SUL MARGIN SQUEEZE 300
SEZ. 3
PRATICHE IN MATERIA DI PRODUZIONE, SBOCCHI, SVILUPPO TECNICO O
INVESTIMENTI
53. CONSIDERAZIONI GENERALI PAG. 302
54. GLI ACCORDI PER LA SODDISFAZIONE DEL FABBISOGNO 303
IMAGE 14
XVIII INDICE SOMMARIO
55. LA CLAUSOLA DI ALLINEAMENTO (ENGLISH DAME) PAG. 304
56. LE PRATICHE SCONTISTICHE Y -^
57. TIPOLOGIE DI SCONTI Y 3 ( ^
58. LA PRASSI DELLA COMMISSIONE E DELLA GIURISPRUDENZA UE 306
59. L APPROCCIO DEGLI ORIENTAMENTI IN MERITO AGLI ACCORDI DI ESCLUSIVA E
AGLI SCONTI CONDIZIONATI 312
60. CASO INTEL 3 13
61. 11 RIFIUTO DI CONTRATTARE 315
62. TIPOLOGIE DI RIFIUTO A CONTRARRE 315
63. CASI NEI QUALI IL RIFIUTO DI CONTRARRE E GIUSTIFICATO 321
64. L APPROCCIO DEGLI ORIENTAMENTI SUL RIFIUTO DI CONTRARRE 322
SEZ.4
PRATICHE DISCRIMINATORIE
SOTTO-SEZ. 1. CONSIDERAZIONI GENERALI PAG. 324
65. CONSIDERAZIONI GENERALI 324
66. ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA FATTISPECIE 325
67. LA NOZIONE DI DISCRIMINAZIONE 325
68. DIFFERENZE DI TRATTAMENTO A FINI PROTEZIONISTICI 326
69. DIFFERENZE DI TRATTAMENTO BASATE SULLA NAZIONALITA O SULLA RESIDENZA
327 70. DIFFERENZE DI TRATTAMENTO FONDATE SULLA FEDELTA DEL CLIENTE
327 71. DIFFERENZE DI TRATTAMENTO FONDATE SULLA DIVERSA ELASTICITA DEI
MERCATI GEOGRAFICI 328
72. LA NOZIONE DI SVANTAGGIO NELLA CONCORRENZA 328
SOTTO-SEZ, 2. MODALITA DEL COMPORTAMENTO DISCRIMINATORIO 330
73. DISCRIMINAZIONE DI PREZZO 330
74. RIFIUTI DISCRIMINATORI DI CONTRARRE 331
SEZ.5
VENDITE ABBINATE E AGGREGATE
SOTTO-SEZ. 1. CONSIDERAZIONI GENERALI PAG. 331
75. PRATICHE DI TYING 331
76. L EFFETTO SULLA CONCORRENZA 332
SOTTO-SEZ. 2. ELEMENTI COSTITUTIVI DELL INFRAZIONE 334
77. LA SUSSISTENZA DI UNA POSIZIONE DOMINANTE 334
78. I PRODOTTI DISTINTI 334
7 C . SIGNIFICATO DI SUBORDINARE 337
80. LA SUSSISTENZA DI UN POTENZIALE EFFETTO ESCLUDENTE 338
SI. CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE 340
82. CASO MICROSOFT II 341
83. L APPROCCIO DEGLI ORIENTAMENTI 341
84. SCONTI MULTI PRODOTTO IXLIXED BUNILING) 343
IMAGE 15
INDICE SOMMARIO X IX
85. EFFICIENZE PAG. 343
86. RAISING RIVAI S COSTI 344
87. ALTRI TIPI DI ABUSO 344
CAPITOLO VII
IL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI
LUCA ARNAUDO
SEZ. 1
INTRODUZIONE GENERALE
1. ECONOMIA DI MERCATO E CONCENTRAZIONI PAG. 347
2. NECESSITA DI UN CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI 349
3. NECESSITA DI REGOLE SPECIFICHE APPLICABILI ALLE CONCENTRAZIONI 350
4. LA NOZIONE DI CONCENTRAZIONE: DISTINZIONI TRA DISCIPLINE RILEVANTI
352 5. LA NOZIONE ANTITRUST DI CONCENTRAZIONE: ELEMENTI FONDAMENTALI
353 6. EFFETTI E STRUMENTI DI UNA CONCENTRAZIONE 353
SEZ. 2
LO SVILUPPO DELLA DISCIPLINA COMUNITARIA DELLE CONCENTRAZIONI
7. IL LUNGO CAMMINO VERSO UNA DISCIPLINA COMUNITARIA DELLE CONCEN-
TRAZIONI PAG. 355
8. SVILUPPI SUCCESSIVI 358
9. LA QUESTIONE DELLA DOMINANZA COLLETTIVA 359
10. VERSO UN NUOVO REGOLAMENTO 361
11. IL NUOVO REGIME 364
SEZ. 3
LA DISCIPLINA SOSTANZIALE DEL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI
12. LA NOZIONE DI CONCENTRAZIONE PAG. 365
13. CONTROLLO E INFLUENZA DETERMINANTE 366
14. L OGGETTO DEL CONTROLLO 367
15. SUL SOGGETTO ATTIVO DEL CONTROLLO 368
16. SUL SOGGETTO PASSIVO DEL CONTROLLO: OPERAZIONI INFRAGRUPPO E INSIEMI
ECONOMICI 369
17. MODIFICA DURATURA DEL CONTROLLO E INTERDIPENDENZA DI OPERAZIONI..
369 18. CONTROLLO ESCLUSIVO E CONGIUNTO 371
19. NOZIONE E TRATTAMENTO DELLE IMPRESE COMUNI 372
IMAGE 16
XX INDICE SOMMARIO
20. RILEVANZA COMUNITARIA DI UNA CONCENTRAZIONE: SOGLIE DI FATTURATO E
LORO APPLICAZIONE IN CONCRETO PAG- 374
21. NOZIONE DI IMPRESE INTERESSATE A UNA CONCENTRAZIONE 376
22. NOZIONE DI FATTURATO DA ATTRIBUIRE ALLE IMPRESE INTERESSATE 378
23. PRINCIPALI ELEMENTI DI ANALISI DI UNA CONCENTRAZIONE 380
24. DOMINANZA E RIDUZIONE SOSTANZIALE DELLA CONCORRENZA 381
25. DEFINIZIONE DEL MERCATO RILEVANTE E QUOTE DELLE IMPRESE 383
26. VALUTAZIONE DI CONCENTRAZIONI ORIZZONTALI: SPECIFICITA 385
27. VALUTAZIONE DI CONCENTRAZIONI NON ORIZZONTALI: SPECIFICITA 389 28.
DIFESE DI EFFICIENZA E DI CRISI 392
29. RESTRIZIONI DIRETTAMENTE CONNESSE A UNA CONCENTRAZIONE 395 30. I
RIMEDI 397
SEZ.4
ECCEZIONI AL CONTROLLO COMUNITARIO DELLE CONCENTRAZIONI
31. LEGITTIMI INTERESSI NAZIONALI PAG. 400
32. INTERESSI ESSENZIALI DELLA SICUREZZA NAZIONALE 401
CAPITOLO VILI
GLI AIUTI CONCESSI DAGLI STATI
PIERPAOLO ROSSI
SEZ. 1
INTRODUZIONE
1. LA NECESSITA DI UN CONTROLLO DEGLI AIUTI CONCESSI DAGLI STATI PAG.
403 2. IL SISTEMA DEGLI AM. 107-109 404
3. IL DIVIETO GENERALE DI CONCESSIONE DEGLI AIUTI E DEROGHE TASSATIVE
405 4. L ARCHITETTURA DEL CONTROLLO IN MATERIA DI AIUTI 406
5. CONTROLLO GIURISDIZIONALE Y 407
6. GLI AIUTI E IL REG. 800/2008 Z . . . . .Z . .. 409
7. GLI AIUTI DE NTTNIMIS 42Q
SEZ. 2
CAMPO DI APPLICAZIONE
8. 11 CAMPO DI APPLICAZIONE RATTORTEPERSONAE. LE IMPRESE P A G. 411
9. A IMPRESE A PARTECIPAZIONE STATALE Y 413
10. BI IMPRESE INCARICATE DI SERVIZIO PUBBLICO .. 413
IMAGE 17
INDICE SOMMARIO X XI
11. C) IMPRESE MEDIE, PICCOLE E MICRO PAG. 416
12. D) SETTORE FINANZIARIO 418
13. E) I ED. AIUTI INDIRETTI 420
II CAMPO DI APPLICAZIONE RATTORTE MATERIAE 421
14. A) INDUSTRIA CARBONIERA 421
15. B) L AGRICOLTURA 422
16. E) I TRASPORTI 424
17. IL CAMPO DI APPLICAZIONE RATIONE LOCI 425
SEZ.3
LA NOZIONE DI AIUTO CONCESSO DALLO STATO
18. IL DIVIETO DELL ART. 107.1 PAG. 425
19. LA NOZIONE DI AIUTO BASATA SULL EFFETTO DELLE MISURE STATALI 426
20. GLI AIUTI FISCALI 427
21. LA DOTTRINA DEGLI EFFETTI E LA SELETTIVITA DI FATTO DELLE MISURE
FISCALI.. 428
SEZ.4
INCOMPATIBILITA DEGLI AIUTI CON IL MERCATO INTERNO
22. LA VALUTAZIONE DISTINTA DELLE CAUSE DI INCOMPATIBILITA PAG. 428
23. VALUTAZIONE DISGIUNTA O CONGIUNTA DELLE CAUSE D INCOMPATIBILITA?..
429 24. I RAPPORTI CON LE PROCEDURE A NORMA DEGLI ARTT. 101 E 102 432
25. IL PRIMO ELEMENTO: IMPUTABILITA ALLO STATO ED IMPIEGO RISORSE
STATALI... 433 26. A) UTILIZZO RISORSE STATALI 435
27. B) IMPUTABILITA ALLO STATO 438
28. SECONDO ELEMENTO: AIUTI CHE FAVORISCONO CERTE IMPRESE O PRODUZIONI
440
29. GIUSTIFICAZIONE 444
30. TERZO ELEMENTO: ALTERAZIONI DELLA CONCORRENZA ED INCIDENZA SUGLI
SCAMBI 445
SEZ.5
ECCEZIONI AL PRINCIPIO DELL INCOMPATIBILITA
31. L AMBITO DEL CONTROLLO GIURISDIZIONE DI COMPATIBILITA PAG. 449
SOTTO-SEZ. 1. AIUTI COMPATIBILI DI PIENO DIRITTO (ART. 107.2) 450
32. PRINCIPI 450
33. GLI AIUTI AI CONSUMATORI 450
34. GLI AIUTI PER CALAMITA O CAUSE ECCEZIONALI 451
35. GLI AIUTI DESTINATI A RIMEDIARE ALLA DIVISIONE DELLA GERMANIA 452
SOTTO-SEZ. 2. GLI AIUTI CHE POSSONO CONSIDERARSI COMPATIBILI (ART.
107.3) 453
36. I PRINCIPI 453
IMAGE 18
X X II INDICE SOMMARIO
37. GLI AIUTI REGIONALI ;- P A G 4 55
38. GLI AIUTI A FAVORE DI UN PROGETTO EUROPEO O PER RIMEDIARE A UN SENO
TURBAMENTO DELL ECONOMIA ^
39. GLI AIUTI SETTORIALI Y ^
40. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SULLA COMPATIBILITA 461
CAPITOLO IX
LE IMPRESE PUBBLICHE
MARCO GIULIANI
SEZ. 1
INTRODUZIONE
1. CONCORRENZA E IMPRESE PUBBLICHE PAG. 463
2. RAGION D ESSERE DELL ART.106 463
3. STRUTTURA DELL ART.106 464
SEZ. 2
L OBBLIGO FISSATO DALL ARI 106.1
4. NOZIONE DI IMPRESA PUBBLICA 5. IMPRESE CUI GLI STATI RICONOSCONO
DIRITTI SPECIALI O ESCLUSIVI 6. CONTENUTO DELL OBBLIGO IMPOSTO DAL § 1
7. L EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE
A) L ORIGINE B) I CASI DEL 1991 E) LA GIURISPRUDENZA SUCCESSIVA:
CASISTICA APERTA TIPOLOGIE DI ABUSI 8. A) MANIFESTA INADEGUATEZZA A
SODDISFARE LA DOMANDA 9. B) POTENZIALE TRASFERIMENTO DI POTERE DI
MERCATO IN MERCATI CONTIGUI. 10. E) DISCRIMINAZIONE O ADDEBITO DI COSTI
SPROPORZIONATI
11. APPLICABILITA DIRETTA
PAG.
465 468 471 472
472 473 474 476
476 477 478 479
SEZ. 3
L ECCEZIONE PREVISTA AL PAR. 2
12. PORTATA DELL ECCEZIONE E CONDIZIONI DI APPLICABILITA PAG. 480
13. LA GESTIONE DI UN SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE 482 AI
II QUADRO NORMATIVO 482
B DEFINIZIONE DELLA COMMISSIONE 484
E: LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE 485
IMAGE 19
INDICE SOMMARIO X X I II
D) I SERVIZI NON ECONOMICI DI INTERESSE GENERALE PAG. 487
E) FINANZIAMENTO DEI SIEG E AIUTI DI STATO. RINVIO 488
14. IMPRESE AVENTI CARATTERE DI MONOPOLIO FISCALE 489
15. IMPRESE INCARICATE 490
16. TEST DI PROPORZIONALITA 491
17. LIMITE ALL APPLICABILITA DELL ECCEZIONE: LO SVILUPPO DEGLI SCAMBI
495 18. APPLICABILITA DIRETTA? 495
SEZ.4
POTERI DELLA COMMISSIONE
19. IN GENERALE PAG. 498
20. MISURE CHE POSSONO ESSERE ADOTTATE 498
21. I DIRITTI DI DIFESA DELLO STATO MEMBRO 500
22. USO DEI POTERI ATTRIBUITI DAL § 3 E LIBERALIZZAZIONI: RINVIO 501
PARTE TERZA
NORME DI COMPETENZA E DI PROCEDURA
CAPITOLO X
PROCEDURA IN TEMA DI INTESE E ABUSI
GINEVRA BRUZZONE - AURORA SAIJA
SEZ.I
COMPETENZE DELLA COMMISSIONE
1. FONTI DELLE COMPETENZE DELLA COMMISSIONE PAG. 505
2. DAL REG. 17 AL REG. 1: LA MODERNIZZAZIONE E IL PASSAGGIO ALLA DIRETTA
APPLICAZIONE DELL ART. 101.3 505
3. POTERI DI EMANARE REGOLAMENTI 507
4. POTERI DI EMETTERE DECISIONI INDIVIDUALI 508
SEZ. II
ACCERTAMENTO ED ELIMINAZIONE DELLE INFRAZIONI
5. IN GENERALE PAG. 509
6. INIZIATIVA DELLA PROCEDURA 509
7. L ACCERTAMENTO DELLE INFRAZIONI: PRESUPPOSTI E FINALITA 511
8. L ORDINE DI CESSAZIONE (INIBITORIA) 511
9. AMMENDE E PENALITA DI MORA. RINVIO 511
IMAGE 20
X X IV INDICE SOMMARIO
SEZ. ILI
MISURE CAUTELARI
10. INIZIATIVA DELLA PROCEDURA P A §- ^
11. PRESUPPOSTI E FINALITA *
12. AMMENDE E PENALITA DI MORA. RINVIO 513
SEZ. IV
DECISIONI CON IMPEGNI
13. RACCOMANDAZIONE PREVENTIVA ED ARCHIVIAZIONE AMICHEVOLE PRIMA DELLA
MODEMIZZAZIONE P A G- 513
14. PROCEDURA DELLA DECISIONE CON IMPEGNI 514
15. AMMENDE E PENALITA DI MORA. RINVIO 515
SEZ.V
CONSTATAZIONE DI INAPPLICABILITA
16. INIZIATIVA DELLA PROCEDURA PAG. 516
17. PRESUPPOSTI E FINALITA 516
SEZ. VI
L ESENZIONE PER CATEGORIA
18. PROCEDURA PER L ADOZIONE DEI REGOLAMENTI DI ESENZIONE PAG. 517 19.
CONTENUTO DEI REGOLAMENTI DI ESENZIONE 517
20. EFFETTI 518
21. REVOCA DEL BENEFICIO DELL ESENZIONE 519
SEZ. VII
INTERPRETAZIUNE MEDIANTE COMUNICAZIONI E PARERI
22. NATURA ED EFFETTI DELLE COMUNICAZIONI PAG. 520
23. I PARERI DELLA COMMISSIONE: PRESUPPOSTI E FINALITA 521
SEZ. VILI
I POTERI DI INDAGINE DELLA COMMISSIONE
24. IN GENERALE P A G . 522
SOTTO-SEZ. 1 RICHIESTA DI INFORMAZIONI E RACCOLTA DI DICHIARAZIONI 523
25. IN GENERALE 523
26. CARATTERE NECESSARIO DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE 523
27. DESTINATICI DELLE RICHIESTE DI INFORMAZIONI 524
2S. DOVERI E DIRITTI DELLE IMPRESE 524
IMAGE 21
INDICE SOMMARIO X XV
29. LIMITI ALL OBBLIGO DI FORNIRE INFORMAZIONI PAG. 525
A) II PRINCIPIO DELLA CONFIDENZIALITA DELLA CORRISPONDENZA SCAMBIATA
CON GLI AVVOCATI 525
B) II DIRITTO DI NON TESTIMONIARE CONTRO SE STESSI 526
30. EFFETTI DELLA RICHIESTA DI INFORMAZIONI 527
31. LA RACCOLTA DI DICHIARAZIONI 527
SOTTO-SEZ. 2. GLI ACCERTAMENTI 528
32. IN GENERALE 528
33. OGGETTO DELL ACCERTAMENTO 529
A) DIRITTO DI ACCESSO AI LOCALI 530
B) LIBRI E DOCUMENTI AZIENDALI 530
E) COPIE O ESTRATTI 530
D) SIGILLI 531
E) SPIEGAZIONI ORALI IN LOCO 531
F) DOVERI DELLE IMPRESE E GARANZIE 532
G) ACCERTAMENTI EFFETTUATI DALLE AUTORITA NAZIONALI 533
H) ACCERTAMENTI IN LOCALI DIVERSI 534
SOTTO-SEZ. 3. LE INDAGINI DI CARATTERE GENERALE 535
34. IN GENERALE 535
35. EFFETTI 535
36. CASI DI APPLICAZIONE 536
SEZ. IX
DIRITTO A ESSERE SENTITI DEGLI INTERESSATI E DEI TERZI
SOTTO-SEZ. 1.1 PRINCIPI PAG. 536
37. NORME APPLICABILI 536
38. FUNZIONE DEL DIRITTO AD ESSERE SENTITI PER I DESTINATALI DELLA
COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI 537
39. CASI NEI QUALI DEVE ESSERE RICONOSCIUTO IL DIRITTO A ESSERE SENTITI
537 SOTTO-SEZ. 2. LA FASE SCRITTA 538
40. LA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI 538
41. FORMA DELLA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI 538
42. EFFETTI DELLA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI 539
43. L ACCESSO AL FASCICOLO 540
A) DOCUMENTI ACCESSIBILI 541
B) CONSEGUENZE DELLA MANCATA COMUNICAZIONE DI UN DOCUMENTO... 543 44.
LA RISPOSTA DELLE IMPRESE INTERESSATE 544
45. LA POSIZIONE DEI DENUNCIAMI 544
46. OSSERVAZIONE DEI TERZI 545
SOTTO-SEZ. 3. LA FASE ORALE 546
47. OGGETTO DELL AUDIZIONE ORALE 546
48. IL CONSIGLIERE-AUDITORE 547
IMAGE 22
X X VI INDICE SOMMARIO
49. SVOLGIMENTO DELL AUDIZIONE P A S-
50. LA PROCEDURA DI TRANSAZIONE NEI CASI DI CARTELLI (SETTLEMENTS) 549
SEZ.X
CONSULTAZIONE DEL COMITATO CONSULTIVO
51. MISURE PER LE QUALI LA CONSULTAZIONE E OBBLIGATORIA PAG. 550
52. PROCEDURA DELLA CONSULTAZIONE 551
53. EFFETTI DEL PARERE 551
SEZ. XI
PUBBLICITA DELLE DECISIONI E SEGRETI AZIENDALI
54. MISURE PER LE QUALI E PREVISTA LA PUBBLICAZIONE PAG. 552
55. IL SEGRETO D UFFICIO E LA PROTEZIONE DEL SEGRETO AZIENDALE 553
56. INDIVIDUAZIONE E TUTELA DELLE INFORMAZIONI RISERVATE 554
SEZ. XII
CONCLUSIONI SULLA PROCEDURA DINNANZI ALLA COMMISSIONE
57. DUEPWCESS PAG. 555
CAPITOLO XI
PROCEDURA IN TEMA DI CONCENTRAZIONI
LUCA ARNALDO
SEZ. 1
IN GENERALE
1. PREVALENZA DELLA DISCIPLINA COMUNITARIA E DISCIPLINA DI RIFERIMENTO
PAG. 557 2. L INSTAURAZIONE DEL CONTROLLO COMUNITARIO SU UNA
CONCENTRAZIONE.. 558 3. I POTERI DECISIONALI DELLA COMMISSIONE 559
4. PROCEDURA ORDINARIA O SEMPLIFICATA 561
SEZ. 2
NOTIFICA DI UNA CONCENTRAZIONE
5. MODALITA DELLA NOTIFICA P A P 5^3
B. EFFETTI DELLA NOTIFICA 555
IMAGE 23
INDICE SOMMARIO X X V II
SEZ.3
VALUTAZIONE DI UNA CONCENTRAZIONE
7. TEMPI E FASI NELLE COMPETENZE DELLA COMMISSIONE PAG. 567
8. A) FASE I 567
9. B) FASE II 568
10. LA FASE ISTRUTTORIA: ATTIVITA, POTERI ISTRUTTORI, GESTIONE DELLE
INFORMAZIONI 569
11. ADOZIONE DI IMPEGNI E RIMEDI NELLE DIVERSE FASI DI VALUTAZIONE DI
UNA CONCENTRAZIONE 570
12. NOMINA DI SOGGETTI FIDUCIARI PER LA SUPERVISIONE/REALIZZAZIONE DEGLI
IMPEGNI 571
SEZ.4
RIPARTO DI GIURISDIZIONE E RIATTRIBUZIONE DI CASI
13. IL RIPARTO DI GIURISDIZIONE: CRITERI GENERALI PAG. 573
14. RINVIO PRIMA DELLA NOTIFICA 574
15. RINVIO DOPO LA NOTIFICA 575
16. RINVIO PRIMA DELLA NOTIFICA 576
17. RINVIO DOPO LA NOTIFICA 577
CAPITOLO XII
PROCEDURA IN TEMA DI AIUTI PIERPAOLO ROSSI
SEZ. 1
APPLICABILITA DIRETTA DELLE DISPOSIZIONI SUGLI AIUTI
1. LA NON DIRETTA APPLICABILITA DELL ART. 107 PAG. 579
2. L APPLICABILITA DIRETTA DELL ART. 108.3, ULTIMA FRASE 583
3. EFFETTI DELLA DIRETTA APPLICABILITA DELL ART. 108.3, ULTIMA FRASE
584
SEZ. 2
LE PROCEDURE DI CONTROLLO
4. IL RUOLO CENTRALE DELLA COMMISSIONE PAG. 585
SOTTO-SEZ. 1. IL CONTROLLO PERMANENTE DEGLI AIUTI ESISTENTI 589
5. LA NOZIONI DI AIUTO ESISTENTE 589
6. ESAME DEGLI AIUTI ESISTENTI 590
SOTTO-SEZ. 2. CONTROLLO PREVENTIVO DEGLI AIUTI NUOVI 596
IMAGE 24
X X V I II INDICE SOMMARIO
7. LA NOZIONE DI AIUTO NUOVO * P A 8 P ^
8. LA PROCEDURA DI ESAME PRELIMINARE DEGLI AIUTI NUOVI 597
9. LA PROCEDURA D INDAGINE FORMALE 601
10. LA SOSPENSIONE E IL RECUPERO DEGLI AIUTI ILLEGALI 603
11. I RUOLI RISPETTIVI DELLA COMMISSIONE E DEI GIUDICI NAZIONALI 609
CAPITOLO XIII
REGOLE DI CONCORRENZA E GIUDICE DELL UNIONE EUROPEA
BRUNO GENCAKELLI - SERENA CRESPI
SEZ. 1
COMPETENZE DELLA CORTE E DEL TRIB.
1. IL RUOLO DEL GIUDICE DELL UNIONE PAG. 613
2. IL CONTROLLO DI LEGITTIMITA DEL TRIB 615
3.51 CONTROLLO DI ED. PIENA GIURISDIZIONE DEL TRIB 618
4. IL CONTROLLO DELLA CORTE IN SEDE D IMPUGNAZIONE 620
SEZ. 2
RICORSI CONTRO LE DECISIONI DELLA COMMISSIONE
SOTTO-SEZ. 1 RICORSO IN ANNULLAMENTO PAG. 621
5. GLI ATTI IMPUGNABILI 621
5.1. PROVVEDIMENTI DI CHIUSURA DI UNA PROCEDURA 622
5.2. ATTI PRESI NEL CORSO DELLA PROCEDURA 624
6. I SOGGETTI LEGITTIMATI ALL IMPUGNAZIONE: L INTERESSE AD AGIRE 626
7. SEGUE: LEGITTIMAZIONE AD AGIRE 628
8. I SINGOLI VIZI CHE POSSONO DAR LUOGO ALL ANNULLAMENTO 629
SOTTO-SEZ. 2. ALTRI RICORSI DIRETTI 633
9. RICORSO IN CARENZA 633
10. RICORSO PER RISARCIMENTO DANNI 634
11. MISURE INTERINALI O D URGENZA 636
SEZ. 3
IL CONTROLLO SUI COMPORTAMENTI DEGLI STATI MEMBRI
12. RICORSO PER INADEMPIMENTO P A O 638
SEZ. 4
IL RINVIO PREGIUDIZIALE
13. NATURA E FUNZIONE P A O 539
14. OGGETTO DEL RINVIO PREGIUDIZIALE 541
IMAGE 25
INDICE SOMMARIO X X IX
15. SOGGETTI ABILITATI AL RINVIO PAG. 641
16. FACOLTA E OBBLIGO DI RINVIO 643
17. PERTINENZA DEI RINVII 643
18. EFFETTI DELLE SENTENZE PREGIUDIZIALI 644
CAPITOLO XIV
LA MESSA IN OPERA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA DA PARTE DELLA COMMISSIONE
E DELLE ANC (PUBLIC ENFORCEMENT)
SERENA CRESPI
SEZ. 1
IL RUOLO DELLA COMMISSIONE E DELLE AUTORITA GARANTI DELLA CONCORRENZA
(ANC) NELL APPLICAZIONE DEL DIRITTO UE
1. NORME APPLICABILI PAG. 647
2. COOPERAZIONE 647
3. COORDINAMENTO 649
3.1. ALLOCAZIONE ELEI CASI 649
3.2. COMPETENZE DELLE ANC 650
3.3. LIMITI ALLE COMPETENZE DELLE ANC 651
SEZ. 2
LA CESSAZIONE DELLE VIOLAZIONI
4. ORDINE DI CESSAZIONE (INIBITORIA) PAG. 652
4.1. NATURA E FUNZIONI 652
4.2. MISURE CORRETTIVE 653
5. MISURE CAUTELARI (INIBITORIA PROVVISORIA) 655
6. IMPEGNI 656
SEZ. 3
IL SISTEMA DELLE SANZIONI PECUNIARIE
SOTTO-SEZ. 1. AMMENDE 7. CASI NEI QUALI POSSONO ESSERE INFINTE AMMENDE
PAG. 658
8. CONTROLLO DA PARTE DEL GIUDICE EUROPEO 660
9. CARATTERE NON PENALE DELLE AMMENDE 660
10. L ELEMENTO INTENZIONALE 661
11. POTERE DISCREZIONALE DELLA COMMISSIONE 662
12. METODOLOGIA PER IL CALCOLO DELLE AMMENDE 664
13. DETERMINAZIONE DELL IMPORTO DI BASE 664
IMAGE 26
X XX INDICE SOMMARIO
14. AGGIUSTAMENTI DELL AMMONTARE DI BASE P A 8- 666
15. PROGRAMMA DI TRATTAMENTO FAVOREVOLE (CLEMENZA) 670
16. TRANSAZIONE 17. CUMULO DI SANZIONI E DI INFRAZIONI 673
18. PAGAMENTO DELLE AMMENDE 73
SOTTO-SEZ. 2. PENALITA DI MORA (ASTREINTES) 675
19. CASI NEI QUALI POSSONO ESSERE INFLITTE PENALITA 675
20. LA FISSAZIONE DELL AMMONTARE DELLE PENALITA 676
SOTTO-SEZ. 3. PRESCRIZIONE 676
21. TERMINI DI PRESCRIZIONE 676
22. INTERRUZIONE E SOSPENSIONE DELLA PRESCRIZIONE 677
CAPITOLO XV
LA MESSA IN OPERA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA DA PARTE
DEI GIUDICI NAZIONALI (PRIVATE ENFORCEMENT) PAOLO CAPRILE
SEZ. 1
L APPLICAZIONE DIRETTA DEGLI ARTT. 101 E 102 DA PARTE DEI GIUDICI
NAZIONALI
1. INTRODUZIONE PAG. 679
SOTTO-SEZ. 1. - FONTE DELLA COMPETENZA DEI GIUDICI NAZIONALI 680
2. APPLICABILITA DIRETTA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 680
SOTTO-SEZ. 2. - AMBITO DELLA COMPETENZA DEI GIUDICI NAZIONALI 681 3.
CONDOTTE CHE ARRECANO UN PREGIUDIZIO AL COMMERCIO TRA STATI MEMBRI 681
SOTTO-SEZ. 3. - LA DETERMINAZIONE DEL FORO COMPETENTE 682
4. FORO COMPETENTE AI SENSI DELL ART. 2 REG. 44/2001 683
5. FORO COMPETENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 5.1 E 5.3 REG. 44/2001 683
6. ALTRI FORI ASTRATTAMENTE COMPETENTI 684
SOTTO-SEZ. 4. - LA LEGGE APPLICABILE AGLI ATTI RESTRITTIVI DELLA
CONCORRENZA.... 685 7. L ART. 4 - REG. 593/2008 . 685
SOTTO-SEZ. 5. - CONSEGUENZE DELL ACCERTAMENTO DELLA VIOLAZIONE DEGLI
ARTT, 101 E 102 NEI PROCEDIMENTI AVVIATI DINNANZI AI GIUDICI NAZIONALI
686 8. STRUMENTI RIMEDIALI DISPONIBILI DINNANZI AI GIUDICI NAZIONALI TRA
PRINCIPIO DI EQUIVALENZA E PRINCIPIO DI EFFETTIVITA 686
9. CUMULO DEGLI STRUMENTI RIMEDIALI A DISPOSIZIONE 687
§ 1. NULLITA DI PIENO DIRITTO 687
10. CARATTERE AUTOMATICO DELLA NULLITA 687
11. EFFETTI DELLA NULLITA 688
12. DA CHI PUO ESSERE FATTA VALERE LA NULLITA 688
IMAGE 27
INDICE SOMMARIO X X XI
13. EFFETTO RETROATTIVO DELLA NULLITA PAG. 689
14. IMPRESCRITTIBILITA DELLA NULLITA 689
15. NULLITA PARZIALE 690
16. NULLITA DEI CONTRATTI ACCESSORI 690
§ 2. RISARCIMENTO DANNI 691
17. IL NESSO DI CAUSALITA 691
II NOVERO DEI SOGGETTI CHE POTREBBERO RICHIEDERE AI GIUDICI NAZIONALI IL
RISARCIMENTO DANNI AI SENSI DEGLI ARTT. 101 E 102 692
18. A) LE PARTI CHE HANNO STIPULATO UN INTESA IN VIOLAZIONE DELLA
NORMATIVA ANTITRUST 692
19. B) I SOGGETTI ESCLUSI O MESSI A RISCHIO DI ESCLUSIONE DA UN
DETERMINATO MERCATO 692
20. E) SOGGETTI SUI QUALI POSSONO ESSERE STATI TRASLATI GLI EFFETTI DI
PREZZO E DI QUANTITA DELLE VIOLAZIONI DEGLI ARTT. 101 E 102. IL CASO
DEGLI INDIRECT PURCHASERS 693
21. D) ALTRI SOGGETTI SUI QUALI POSSONO ESSERE STATI TRASLATI GLI
EFFETTI DI PREZZO E DI QUANTITA DELLE VIOLAZIONI DEGLI ARTT. 101 E 102
695
22. PORTATA DEL DANNO E CENNI SULLE TECNICHE DI QUANTIFICAZIONE 696
23. PRESCRIZIONE DEL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEI DANNI 697
§ 3. AZIONI INIBITORIE 698
24. IN GENERALE 698
25. EFFETTIVITA DEL PRIVATE ENFORCEMENT. PROSPETTIVE FUTURE TRA AZIONI
RISARCITONE DI GRUPPO E SANZIONI PENALI 699
SOTTO-SEZ. 6. - COORDINAMENTO E COOPERAZIONE TRA GIUDICI NAZIONALI E
COMMISSIONE 700
§ 1. CASI IN CUI LA COMMISSIONE SI E GIA PRONUNCIATA 700
26. I GIUDICI NAZIONALI NON POSSONO PRENDERE DECISIONI IN CONTRASTO CON
LA DEE.ADOTTATA DALLA COMMISSIONE 700
27. AMBITO DI OPERATIVITA DEL DIVIETO 701
A) IDENTITA TRA LE FATTISPECIE OGGETTO DEL SINDACATO DELLA COMMISSIONE E
DEI GIUDICI NAZIONALI? 701
§ 2. CASI IN CUI LA COMMISSIONE NON SI E GIA PRONUNCIATA 702
28. L AMICUS CURIAE (D UFFICIO O SU ISTANZA DEI GIUDICI NAZIONALI)
702 SOTTO-SEZ. 7 - ACCESSO ALLE PROVE 703
§ 1. ACCESSO ALLE PROVE NELLA DISPONIBILITA DEL CONVENUTO E DI SOGGETTI
TERZI 703
29. IN GENERALE 703
§ 2. ACCESSO ALLE PROVE NELLA DISPONIBILITA DEI GIUDICI DELL UNIONE
EUROPEA 704
§ 3. ACCESSO ALLE PROVE NELLA DISPONIBILITA DELLA COMMISSIONE E DELLE
ANC 705
30. L ACCESSO AL FASCICOLO DELLA COMMISSIONE 705
31. L ACCESSO ALLE INFORMAZIONI OTTENUTE ATTRAVERSO L APPLICAZIONE DEI
PROGRAMMI DI CLEMENZA 707
IMAGE 28
X X X II INDICE SOMMARIO
PARTE QUARTA L APPLICAZIONE CONCRETA
CAPITOLO XVI
GLI ACCORDI DI DISTRIBUZIONE
SIMONE GAMBUTO
SEZ.1
INTRODUZIONE
1. I MODI DI ORGANIZZAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE NELLA MODERNA TEORIA
ECONOMICA E LA LORO RILEVANZA ANTITRUST P A G- 711
2. RETE DISTRIBUTIVA INTEGRATA, BILATERALITA, ACCORDO 712
3. LA NOZIONE DI ACCORDO DI DISTRIBUZIONE 714
SEZ. II
CONTRATTI DI DISTRIBUZIONE CHE NON RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE
DELL ART. 101.1
4. CONTRATTI DI AGENZIA COMMERCIALE PAG. 715
5. ACCORDI DI IMPORTANZA MINORE E PMI 718
SEZ. ILI
APPLICAZIONE DEL REG. DI ESENZIONE PER CATEGORIA
6. GENESI ED EVOLUZIONE DELLA VALUTAZIONE COMPETITIVA DEGLI ACCORDI DI
DISTRIBUZIONE PAG. 719
7. ACCORDI DELLE ASSOCIAZIONI DI DETTAGLIANTI 721
8. RESTRIZIONI FONDAMENTALI: IMPOSIZIONE DEI PREZZI DI RIVENDITA 722
9. RESTRIZIONI FONDAMENTALI: TERRITORIALI E DI CLIENTELA 724
9.1. LA DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA 727
9.2. VENDITE PASSIVE E VENDITE ATTIVE. LA DISTRIBUZIONE VIA INTERNET.
729 9 3. LA DISTRIBUZIONE SELETTIVA O CANALIZZATA 732
9.4. LA DISTRIBUZIONE SELETTIVA QUALITATIVA, QUANTITATIVA, MISTA 734
10. RESTRIZIONI FONDAMENTALI: DIVIETO DI VENDITA DI PEZZI DI RICAMBIO...
736 11- RESTRIZIONI ESCLUSE DALL ESENZIONE DEL REG. 330: OBBLIGHI DI
NON CONCORRENZA IN VIGENZA DELL ACCORDO DI DISTRIBUZIONE 736
12. RESTRIZIONI ESCLUSE DALL ESENZIONE DEL REG. 330: OBBLIGHI DI NON
CONCORRENZA DOPO LA SCADENZA DELL ACCORDO 737
15. RESTRIZIONI ESCLUSE DALL ESENZIONE DEL REG. 330: IL BOICOTTAGGIO
COLLETTIVO 738
IMAGE 29
INDICE SOMMARIO X X X I II
SEZ. IV
ANALISI CONCORRENZIALE DI UN ACCORDO NON COPERTO DALL ESENZIONE
14. GLI EFFETTI CUMULATIVI DI ACCORDI SIMILI: LA REVOCA DELL ESENZIONE
.... PAG. 738 14.1. GLI EFFETTI CUMULATIVI DI ACCORDI SIMILI:
DISAPPLICAZIONE DEL REG 330 MEDIANTE REG. AD HOC 740
15. DEFINIZIONE DEL MERCATO RILEVANTE E DELLA QUOTA DI MERCATO PER
L ESENZIONE DI ACCORDI VERTICALI. RINVIO 741
16. LA NOVITA DELLA DOPPIA SOGLIA NELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO
CONCORRENZIALE NEL REG. 330: LA QUOTA DI MERCATO DEL DISTRIBUTORE .
742 17. PAGAMENTI ANTICIPATI PER L ACCESSO {UPFRONT PAYMENT) 744
18. ACCORDI DI GESTIONE PER CATEGORIA (CATEGORY MANAGEMENT) 746 19.
ANALISI DI UN ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CHE NON RICADE NELL ESENZIONE DI
BLOCCO: METODOLOGIA ED ONERE DELLA PROVA 747
20. L ESEMPIO DEL MONOMARCHISMO 748
21. IL FRANCHISING E LE SUE PECULIARITA 752
22. LA DISTRIBUZIONE DEGLI AUTOVEICOLI 756
22.1. LA DISTRIBUZIONE DEGLI AUTOVEICOLI: IL REG. 461 SUGLI AFTERMAR-
KETS 757
CAPITOLO XVII
I DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE
MASSIMILIANO GRANIERI
SEZ. 1
CONSIDERAZIONI GENERALI
1. OBIETTIVI PERSEGUITI DAI DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE PAG. 763
2. INDIVIDUAZIONE DEI PROBLEMI 764
3. PIANO DELLA TRATTAZIONE 765
SEZ. 2
RAPPORTI FRA DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE E REGOLE DI CONCORRENZA
4. CONTRAPPOSIZIONE, COMPLEMENTARIETA O CONVERGENZA FINALISTICA? ...
PAG. 765 5. L USO NORMALE O RAGIONEVOLE 766
6. LA DISTINZIONE FRA L ESISTENZA E L ESERCIZIO DEL DIRITTO 766
7. LE NOZIONI DI OGGETTO SPECIFICO E DI FUNZIONE ESSENZIALE DEL
DIRITTO DI PROPRIETA INDUSTRIALE 767
IMAGE 30
X X X IV INDICE SOMMARIO
SEZ.3
UNIFORMAZIONE E ARMONIZZAZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE
8. PREMESSA * P A §- 7 68
9. BREVETTI COMUNITARI, EUROPEI, UNITARI 768
10. IL REGOLAMENTO SUL CERTIFICATO PROTETTIVO COMPLEMENTARE PER I
MEDICINALI / 69
11. IL BREVETTO NEL SETTORE DELLE BIOTECNOLOGIE 769
12. IL REGOLAMENTO SUL MARCHIO COMUNITARIO E LA DIRETTIVA SUL
RAWICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI NAZIONALI SUI MARCHI 769
13. DESIGN COMUNITARIO Y
14. DIRITTO D AUTORE E DIRITTI CONNESSI 770
15. NUOVE VARIETA VEGETALI 771
SEZ.4
I PROBLEMI LEGATI ALLA TERRITORIALITA DEI DIRITTI DI PROPRIETA
INDUSTRIALE
16. NORME RILEVANTI DEL TRATTATO PAG. 771
SOTTO-SEZ. 1. - GLI EFFETTI DEL PRINCIPIO DI TERRITORIALITA NEL DIRITTO
COMU- NITARIO 772
17. IL PRINCIPIO DI ESAURIMENTO COMUNITARIO 772
§ 1. L ESAURIMENTO NEI BREVETTI 772
18. STERLING 772
19. LICENZE OBBLIGATORIE NELLO STATO DI ESPORTAZIONE 773
20. LICENZE DI DIRITTO NELLO STATO DI IMPORTAZIONE 773
21. APPLICAZIONE DELL ESAURIMENTO NEI CASI OVE NON ESISTE PROTEZIONE
NELLO STATO DI ESPORTAZIONE 773
§ 2. L ESAURIMENTO NEI MARCHI 774
22. PREMESSA 774
23. A) II CASO WINTHROP 774
24. B) RICONDIZIONAMENTO 774
25. E) USO DELLO STESSO MARCHIO DA PARTE DI DIFFERENTI TITOLARI (MARCHIO
AVENTE ORIGINE COMUNE) 775
26. SEGUE. IL REVIREMENT DELLA CORTE NEL CASO HAG II 776
27. D) USO DI MARCHI DIVERSI DA PARTE DELLO STESSO TITOLARE 776
28. EI USO DI MARCHI DIVERSI DA PARTE DI DIFFERENTI TITOLARI (MARCHI
SENZA ORIGINE COMUNE) 777
29. F) LA CESSIONE DEL MARCHIO AVENTE LA STESSA ORIGINE (CASO IDEAI
STANDARD) 777
§ 3. L ESAURIMENTO NEI DIRITTI D AUTORE 777
30. DIRITTI DI RIPRODUZIONE 777
31. DIRITTI DI RAPPRESENTAZIONE 778
32. DIRITTI DI NOLEGGIO E DI ESECUZIONE PUBBLICA 779
IMAGE 31
INDICE SOMMARIO X X XV
33. DIRITTI DI DIFFUSIONE CINEMATOGRAFICA E RADIOTELEVISIVA PAG 779
34. LE NOZIONI DI DISCRIMINAZIONE ARBITRARIA E DI RESTRIZIONE
DISSIMULATA 780
SOTTO-SEZ. 2. PROBLEMI ANCORA APERTI 780
35. BREVETTI DELLA STESSA ORIGINE E BREVETTI PARALLELI 780
SOTTO-SEZ. 3. IL PRINCIPIO DELL ESAURIMENTO E LE IMPORTAZIONI DA PAESI
TERZI 781
36. APPLICABILITA DEGLI ARTT. 30 E 36 781
37. APPLICABILITA DEGLI ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO E DEL TRATTATO SEE...
781
SEZ.5
L APPLICAZIONE DELL ARI. 101 ALL ESERCIZIO DEI DIRITTI DI PROPRIETA
INDUSTRIALE
SOTTO-SEZ. 1 PROBLEMI GENERALI PAG. 782
38. PREMESSA 782
39. LA CESSIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE 782
40. FACOLTA DI CONCEDERE LICENZE 783
41. RESTRIZIONI COPERTE DAL DIRITTO ESCLUSIVO 784
42. IL PROBLEMA DELLE LICENZE ESCLUSIVE 784
43. ACCORDI ORIZZONTALI RELATIVI ALL ESERCIZIO DI DIRITTI DI PROPRIETA
INDUSTRIALE 785
SOTTO-SEZ. 2. REGOLE PARTICOLARI APPLICABILI ALLE CREAZIONI
INTELLETTUALI A CONTENUTO TECNOLOGICO 786
§ 1. INTRODUZIONE 786
44. LE FONTI 786
45. ORDINE DEGLI ARGOMENTI 788
§ 2. ACCORDI BILATERALI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO CHE RIENTRANO NEL
CAMPO DI APPLICAZIONE DEL REG. 772 788
46. RAGIONI E PRESUPPOSTI DELL ESENZIONE 788
47. TIPOLOGIA DI ACCORDI 789
48. OGGETTO DELL ACCORDO 791
49. SEGUE. IL KNOW-HOW 792
50. REGIME DI ESENZIONE 792
51. NOZIONE DI IMPRESA CONCORRENTE E MERCATO RILEVANTE 793
52. RESTRIZIONI CHE NON CONSENTONO L ESENZIONE DI BLOCCO (RESTRIZIONI
FONDAMENTALI). A) IMPRESE CONCORRENTI 795
53. SEGUE. ECCEZIONI ALLE RESTRIZIONI FONDAMENTALI TRA IMPRESE
CONCORRENTI 796
54. SEGUE. B) IMPRESE NON CONCORRENTI 798
55. SEGUE. ECCEZIONI ALLE RESTRIZIONI FONDAMENTALI TRA IMPRESE NON
CONCORRENTI 799
56. RESTRIZIONI CHE COME TALI NON POSSONO GODERE DELL ESENZIONE DI
BLOCCO (RESTRIZIONI ESCLUSE). A) IMPRESE CONCORRENTI 799
57. B) IMPRESE NON CONCORRENTI 801
IMAGE 32
XXXVI INDICE SOMMARIO
58. REVOCA INDIVIDUALE P A 8- J*01
59. DISAPPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO *
60. ALTRI CONTENUTI NOTEVOLI DEGLI ACCORDI DI TRASFERIMENTO DI
TECNOLOGIA ; ^
§ 3. ACCORDI BILATERALI CHE NON RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL
REG. DI ESENZIONE PER CATEGORIA ^03
61. CRITERI DI VALUTAZIONE * ?
62. ACCORDI DI COMPOSIZIONE TRANSATTIVA E DI NON RIVENDICAZIONE 803
63. POOL TECNOLOGICI * 8 04
SOTTO-SEZ. 3. REGOLE PARTICOLARI APPLICABILI IN MATERIA DI MARCHI 805
§ 1. INTRODUZIONE 8 O5
64. EVOLUZIONE NORMATIVA E GIURISPRUDENZIALE 805
§2. ACCORDI DI LICENZA DI MARCHIO INDIVIDUALE 806
A) IN GENERALE 8 O6
65. PRINCIPALI ORIENTAMENTI. CAMPARI E MOOSEHEAD/WHITEBREAD 806
B) CLAUSOLE CHE SFUGGONO AL DIVIETO 807
66. FATTISPECIE 807
A) CLAUSOLE NON AMMESSE 809
67. FATTISPECIE 809
A) CLAUSOLE CONTRARIE ALL ART. 101.1, MA CHE POSSONO ESSERE ESENTATE
811
68. FATTISPECIE 811
§ 3. ACCORDI ORIZZONTALI RELATIVI ALL ESERCIZIO DEL DIRITTO DI MARCHIO
812 A) ACCORDI DI DELIMITAZIONE (O COESISTENZA) 812
69. CONSIDERAZIONI GENERALI 812
70. ORIENTAMENTI DELLA CORTE E DELLA COMMISSIONE 812
71. ACCORDI MIRANTI A TUTELARE UN MARCHIO PROTETTIVO 812
B) ACCORDI RELATIVI ALL USO DI MARCHI COLLETTIVI 813
72. CONSIDERAZIONI GENERALI 813
73. LA PRASSI DELLA COMMISSIONE 813
SOTTO-SEZ. 4. REGOLE PARTICOLARI APPLICABILI IN MATERIA DI DIRITTI
D AUTORE 814 74. CONSIDERAZIONI GENERALI 814
75. LICENZE ESCLUSIVE 814
76. AL RAPPRESENTAZIONE PUBBLICA DI PRODOTTI CINEMATOGRAFICI 814 77.
B) RIPRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI SUPPORTI MATERIALI 815
78. DIVIETO DI SUB-LICENZE 815
79. LIMITAZIONE TERRITORIALE DELLA LICENZA 816
80. DIVIETO DI ESPORTARE IMPOSTO AI TERZI 816
81. ACQUISTO IN COMUNE DI DIRITTI 816
82. LA CONCESSIONE DI LICENZE IN COMUNE 817
83. IL PROBLEMA DELLE SOCIETA DI GESTIONE COLLETTIVA 817
SOTTO-SEZ. 5. REGOLE PARTICOLARI APPLICABILI IN MATERIA DI VARIETA
VEGETALI GI8
84. CONSIDERAZIONI GENERALI GI8
85. SPECIFICITA DEL DIRITTO DI NOVITA VEGETALE RISPETTO AI BREVETTI
818 86. RAPPORTI CON LA DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA 819
IMAGE 33
INDICE SOMMARIO X X X V II
SOTTO-SEZ. 6. REGOLE PARTICOLARI APPLICABILI IN MATERIA DI DISEGNI E
MODELLI.... PAG. 819
87. CONSIDERAZIONI GENERALI 819
SEZ.6
L APPLICAZIONE DELL ART. 102 ALL ESERCIZIO DEI DIRITTI DI PROPRIETA
INTELLETTUALE
88. CONSIDERAZIONI GENERALI PAG. 820
SOTTO-SEZ. 1. IL DIRITTO ESCLUSIVO COME OGGETTO DELL ABUSO 821
89. L OTTENIMENTO DEL DIRITTO DI PROPRIETA INTELLETTUALE 821
SOTTO-SEZ. 2. IL DIRITTO ESCLUSIVO COME STRUMENTO DI UN ABUSO 822
90. FATTISPECIE 822
91. A) PREZZI ECCESSIVI 822
92. B) LIMITAZIONE DELL OFFERTA 823
93. E) DISCRIMINAZIONE 823
94. D) OBBLIGO DI PAGARE CANONI PER PRODOTTI NON PROTETTI 823
95. E) OBBLIGO DI ACCETTARE PIU LICENZE SIMULTANEAMENTE 824
96. F) RIPARTIZIONE DEI MERCATI 824
97. G) IMPOSIZIONE DI OBBLIGHI NON GIUSTIFICATI DALL ESISTENZA DEL
DIRITTO DI PROPRIETA INDUSTRIALE 824
98. H) OBBLIGO DI CEDERE LE INVENZIONI DI PERFEZIONAMENTO 825
SOTT-SEZ. 3. L ABUSO MEDIANTE RIFIUTO DI CONCEDERE LICENZA 825
99. INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA 825
100. LA GIURISPRUDENZA MAGILL E LE CIRCOSTANZE ECCEZIONALI 826
101. IL CASO IMS E GLI SVILUPPI SUCCESSIVI 826
102. LO SITUAZIONE ATTUALE IN MATERIA DI RIFIUTO DI LICENZA 828
CAPITOLO XVIII
ACCORDI DI COOPERAZIONE EMILIO CUCCHIARA
SEZ. 1
IN GENERALE
1. NOZIONE DI ACCORDI DI COOPERAZIONE PAG. 829
2. SPECIFICITA DEGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE 830
3. PIANO DELLA TRATTAZIONE 830
SEZ. 2
IL QUADRO GIURIDICO
4. INTRODUZIONE PAG. 830
5. LE LINEE DIRETTRICI 831
IMAGE 34
XXXVIII INDICE SOMMARIO
6 LA COMUNICAZIONE SUGLI ACCORDI DI IMPORTANZA MINORE PAG. 833
534
7. ESENZIONI PER CATEGORIA
SEZ.3
MODALITA DELLA COOPERAZIONE
8. INTRODUZIONE P A
9. LE CLAUSOLE ACCESSORIE *
10. GLI ACCORDI DI SUB-FORNITURA *
SEZ.4
I CAMPI DELLA C O O P E R A Z I O NE
SOTTO-SEZ. 1. GLI SCAMBI DI INFORMAZIONE PAG- 836
11. INTRODUZIONE 8 36
12. FATTISPECIE RILEVANTI 838
13. PRATICHE FACILITANTI (IN PARTICOLARE, SCAMBI DI INFORMAZIONI) 839
14. SCAMBI DI INFORMAZIONI CHE COSTITUISCONO RESTRIZIONI DELLA
CONCORRENZA PER OGGETTO 841
15. SCAMBI DI INFORMAZIONI CHE COSTITUISCONO RESTRIZIONI DELLA
CONCORRENZA PER EFFETTO 842
SOTTO-SEZ. 2. LA RICERCA E LO SVILUPPO 843
16. INTRODUZIONE 843
17. EFFETTI POSITIVI DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO IN COMUNE 843
18. RISCHI DELLA RICERCA E SVILUPPO IN COMUNE PER LA CONCORRENZA 844
19. REG. 1217/10: FINALITA 844
20. REG. 1217/10: CAMPO DI APPLICAZIONE 845
21. CONDIZIONI PER L ESENZIONE 845
22. DURATA DELL ESENZIONE E QUOTA MASSIMA DI MERCATO 846
23. SITUAZIONI CHE COMPORTANO L INAPPLICABILITA DELL ESENZIONE 846
24. LE LINEE DIRETTRICI 847
SOTTO-SEZ. 3. LA SPECIALIZZAZIONE 847
25. NOZIONE 847
26. EFFETTI POSITIVI DELLA SPECIALIZZAZIONE 848
27. VALUTAZIONE ALLA LUCE DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 849
28. REG. 1218/10: PORTATA E CAMPO DI APPLICAZIONE DELL ESENZIONE 849
29. RESTRIZIONI FONDAMENTALI 850
30. CONDIZIONI 850
31. LE LINEE DIRETTRICI. GLI ACCORDI DI PRODUZIONE 851
SOTTO-SEZ. 4. LA NONNAZIONE 852
32. NOZIONE 852
33. EFFETTI SULLA CONCORRENZA 853
34. LE LINEE DIRETTRICI 853
35. LA PRASSI DELLA COMMISSIONE 855
36. NONNAZIONE E DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE 855
IMAGE 35
INDICE SOMMARIO X X X IX
SOTTO-SEZ. 5. L ACQUISTO IN COMUNE PAG. 856
37. NOZIONE 856
38. VANTAGGI E RISCHI PER LA CONCORRENZA 857
39. IL QUADRO GIURIDICO 858
40. LA PRASSI DELLA COMMISSIONE E IL CONTENUTO DELLE LINEE DIRETTRICI..
858 SOTTO-SEZ. 6. LA COMMERCIALIZZAZIONE IN COMUNE 859
41. NOZIONE 859
42. PRINCIPI 860
43. FISSAZIONE DEI PREZZI E LA LIMITAZIONE DELLA PRODUZIONE 861
44. COMPARTIMENTAZIONE DEI MERCATI 862
45. ESITO COLLUSIVO 862
SOTTO-SEZ. 7. ALTRE FORME DI COOPERAZIONE 863
46. CENNI 863
CAPITOLO XIX
L APPLICAZIONE DELLE REGOLE DI CONCORRENZA AI C.D. SETTORI SPECIALI
PAOLO IANNUCCELLI
SEZ.I
IL CAMPO DI APPLICAZIONE RATIONE MATERIAE DELLE REGOLE DI CONCORRENZA
1. LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SETTORI SPECIALI PAG. 865
2. CARBONE, ACCIAIO E PRODOTTI NUCLEARI 867
SEZ. II
I SETTORI SPECIALI TOTALMENTE ESCLUSI DAL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE
REGOLE ANTITRUST DEL TFUE OVVERO DEL TFUE STESSO
3. ARMAMENTI PAG. 868
4. PRODOTTI ILLEGALI 869
SEZ. ILI
I SETTORI SPECIALI SOTTOPOSTI SOLO PARZIALMENTE ALLE REGOLE DELLA
CONCORRENZA DEL TFUE
5. I PRODOTTI AGRICOLI PAG. 870
SEZ. IV
I SETTORI SPECIALI PERCHE LIBERALIZZATI
SOTTO-SEZ. 1. PREMESSA PAG. 872
6. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE E LE IMPRESE DI RETE: FI)
GENERALITA.... 872 7. (II) LA STRUTTURA DEL PROCESSO DI
LIBERALIZZAZIONE 874
IMAGE 36
XL INDICE SOMMARIO
SOTTO-SEZ. 2. LE TELECOMUNICAZIONI (TLC) PAG- 876
8. LE PRIME FASI DEL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE DELLE TLC 876
9. LA SITUAZIONE REGOLAMENTARE ATTUALE 878
10. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 880
U. L APPLICAZIONE DELL ART. 101 8 83
12. L APPLICAZIONE DELL ART. 102 884
SOTTO-SEZ. 3.1 SERVIZI POSTALI 13. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE E LA
SITUAZIONE REGOLAMENTARE ATTUALE 14. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE
REGOLE DI CONCORRENZA 890
SOTTO-SEZ. 4.1 TRASPORTI 894
15. LA SITUAZIONE REGOLAMENTARE 894
A) II TRASPORTO TERRESTRE, IN PARTICOLARE IL TRASPORTO FERROVIARIO 896
16. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE 896
17. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 897
B) II TRASPORTO MARITTIMO 899
18. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE 899
19. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 901
E) II TRASPORTO AEREO 902
20. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE 902
21. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 903
SOTTO-SEZ. 5. GLI AUDIOVISIVI 904
22. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE 904
23. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 906
SOTTO-SEZ, 6. L ENERGIA 908
24. IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE 908
25. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 910
SEZ. V
I SETTORI SPECIALI PERCHE ESENTABILI
SOTTO-SEZ. 1.1 PRODOTTI BANCARI E FINANZIARI P A G. 915
26. APPLICABILITA DELLE REGOLE ANTITRUST 915
27. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 918
SOTTO-SEZ. 2.1 PRODOTTI ASSICURATIVI 923
28. APPLICABILITA DELLE REGOLE ANTITRUST 923
29. L APPLICAZIONE CONCRETA DELLE REGOLE DI CONCORRENZA 925
INDICE DELLE OPERE CITATE _ 929
INDICE ANALITICO 931
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