Pedagogia: 1 L' educazione : problemi di pedagogia generale
Gespeichert in:
1. Verfasser: | |
---|---|
Format: | Buch |
Sprache: | Italian |
Veröffentlicht: |
Roma
Armando
2010
|
Schriftenreihe: | I problemi dell'educazione
|
Schlagworte: | |
Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis |
Beschreibung: | XVI, 511 S. |
ISBN: | 9788860817648 |
Internformat
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P1LEFAZIONB
OSSLLRVAZIONB INTRODUTRIVA
I. - IL PROBLI!MA DBL SAPBRI! PBDAGOGICO
1. 11 SAPERE SCIENTIFICO
LA FILOSOFIA CONOSCERE LA FILOSOFIA COME PROBLEMA E COME METODO DUALIT
E RAZIONALIF
LE SCIENZE POSITIVE
2. /L SAPERE PEDAGOGICO
NOTA SULLA GENESI DELLA PEDAGOGIACOME SCIENZA
POSSIBILITA E NATURA DEI SAPERE PEDAGOGICO
LE DUE SCIENZE PEDAGOGICHE LA PEDAGOGIAGENERALE LA PEDAGOGIA SPECIALE .
OSSERVAZIONI CRITICHE
LE {ONTI DELLA PEDAGOGIA COME SCIENZA
ALTRI ASPETTI DEI SAPERE PEDAGOGICO TEOLOGIA DELL EDUCAZIONE PEDAGOGIA
DIFTERENZIALE PEDAGOGIA SPERIMENTALE * VALORE E LIMITI DELLA SPERI-
MENTAZIONE IN PEDAGOGIA
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I SAPERI COONESSI CON LA PEDAGOGIA
LA DIDATTICA 11 DIRITTO EDUCATIVO LA STORIA DELLA PEDAGOGIA E
DELL EDUCAZIONE LA BIBLIOGRAFIA PEDAGOGICA RAGIONATA
11. - IL PROBLEMA DBLL MUCAZLONE COM!! CAPACITA UMANA
1. LE FOOTI STORICO-EMPIRIOLOGICHE DEI CONCETTO DI EDUCADOOE
2. L EDUCAZIONE DELL UOMO UMANITA DELL EDUCAZIONE LA C CAPACITA,. UMANA
L EDUCAZIONE COME LIBERTA
3.. SEMO EVALORE DI UNA PEDAGOGIA CRISTIANA,.
11 CRISTIANESIMO E L EDUCAZIONE LA PEDAGOGIA C CRISTIANA ,.
LA TEOLOGIA DELL EDUCAZIONE CRISTIANA METODOLOGIA E FILOSOFIA
DELL EDUCAZIONE CRISTIANA
111. - IL PROBLEMA DELLA IIBMRRA COMLL FORMA DBLL BDUCAZIONB
1. LA NATURA LIBERA DELL EDUCAZIOR:RE
2. LA NATURA EDUCATIVA DELLA LIBERTA IL SIGNIFICATO DELLA LIBERTA LA C
RIFLESSIONE VOLONTARIA,.
LA IIBERTA COME C PRINCIPIO,. E COME MORALITA LA C COSCIENZA MORALE,. E
LA LIBERTA I LIMITI DELLA NOSTRA LIBERTA
NOTA SUL CONCETTO DELLA C LIBERTA BILATERALE,. IN A. RO
SMINI
3~ CONCLUSIONI PEDAGOGICHE LA C LIBERTA MORAIE,. E L UNITA
DELL EDUCAZIONE
IV. - IL PROBLEMA DELL AURORITA COM!! CONTENUTO DBLL BDUCAZIONE
1. CONTENUTO E FORMA IN EDUCAZIOOE
2. L C ETERONOMIA,. IN EDUCAZIOOE CONCETTO E NECESSITA DEI CONTENLITO
L EDTICAZIONE COME PREPARAZIONE E IA CATEGORIALITA DEI CONTENUTO
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2S8 2S8
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IND~ ,ENERAZE
GIUSTIFICAZIONE DELL ETERONOMIA EDUCATIVA
APPENDICE: I LIMITI DELLA CREATURA UMANA COME FONTI DELLA INORALITA
SENSO EVALORE DEI CONTENUTO INTELLETTUALE E FISICO IN
EDUCAZIONE
.3. LE FONTI DEI CONTENUTO EDUCATIVO E L AUTORITA C DISCIPLINARE 10
FOQTI ETICO-RELIGIOSE
FONTI PSICOLOGICHE
FONTI SOCIOLOGICHE LA GUIDA E I ORIENTAMENTO DELL EDUCANDO
4. ILPROBLEMA DELLA. TRASMISSIONE DEI CONTENUTO: LA DIDATTICA
5. CONTENUTO E C TRADI1.IONELO
V. - IL PROBLEMA EDUCATIVO COME PROBLEMA DEL METOOO
I. 11 RAPPORTO EDUCATIVC
11 C PROBLEMA PEDAGOGICO 10 POSIZIONI ASTRATTE DEI PROBLEMA
LA POSIZIONE PEDAGOGICA DEI PROBLEMA LA CAUSALITA EDUCATIVA
PERSONALITA E INTENZIONALIT~ NEL RAPPORTO EDUCATIVO
LA FIGURA DELL EDUCATORE
2. LA C VALORIUAZIONE 10
IL MONDO DEI VALORI
LA C VALORIZZAZIORIE 10 COME PRINCIPIO DEI METODO EDUCATIVO TRE MOMENTI
DELL ITIHERARIO EDUCATIVO
ALCUNI ASPETTI GENERALI DEI METODO CONCETTOE GIUSTIFICAZIONE DEI METODO
ALCUNI PRINCLPI GENERALI DELMETODO EDUCATIVO IL METODO DI FRONTE ALLE
CATEGORIEDELL AZIONE EDUCATIVA
3. ALCUNI PROBLEM; PARTICOLARI
L ESITO DELL EDUCAZIONE
IL TERMINE CRONOLOGICO DELL EDUCAZIONE
L AUTOEDUCAZIONE
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[NDICE- GENERALE
VI. * IL PROBLEMA DEI RAPPORN SOCIBTAJU IMPUCART NELL L!DUCAZIONE
DELL UOMO
1. LA SOCIETA COME VEICOLO DI EDUCAZIONE
LA PEDAGOGIA SOCIALE
EDUCAZIONE E SOCIETA
2.. II DIRITTO DI EDUCARE
.CENNI DI DIRITTO EDUCATIVO
GLI END EDUCATIVI
LA FAMIGLIA LO STATO LA CHIESA LA SCUOLA
SCHEMA DELLE PRINCIPALI PROPOSIZIONI F.SAMINATB B. ILLUSTRATB NA VOLUMB
LNDICB-80MMARIO
INDICB ANAUTICO DELLE MATERIE.
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INDICE-SOMMARIO
OSSERVAZIONE INTRODUTTIVA (18-25).
PEDAGOGIA E EDUCAZIONE (19-20). PEDAGOGIA EESPERIENZA (21). SIGNIFICATO
DEI PROBLEMA **. IN PEDAGOGIA (22). SCHEMA DELLA TRATTAZIONE (23-25).
I IL PROBLBMA DEI.. SAPILRE PEDAGOGLCO (27-121).
1. IL SAPERE SCIENTIFICO (29-64). UNITA DELLA SCIENZA (29-30). LA
GIUSTIFICAZIONE ** SCIENTIFICA: DIMOSTRAZIONE E DENOTAZIONE (31-33).
TOTALITA E GENERALIZZABILITA DEI SAPERE SCIENTIFICO (33-34). IL
PASSAGGIO DALLA CERTEZZA AHA VERITA DEI PENSIERO (35-36):
RAPPRESENTATIVITA DEI PENSIERO (36-37); IL PRINCIPIO DI NON CONTRA-
RIETA (IDENTITA) E QUELLO DI NFLN CONTRADDIZIONE (37-40); TRASCENDENZA
DELLE FORME LOGICHE (40); CRITICA A UNA SUPPOSTA IMMANENZA DELLE FORME
10-
GICHE NELLE COSE ~41-43). CRITICA E GIUSTIFICAZIONE DELLA FILOSOFIA COME
METODO (44-46). LA FILOSOFIA COME CONTENUTO (47), LA DUALITA DEH ESSERE
COME FONDAMENTO E SIGNIFICATO DELLA SUA RAZIONALITA (48-50);
UNIFICAZIONE RAZIONALE E UNIFICAZIONE DIALETTICA (51-52); IL MONISMO
EMPIRISTICO (53). LA PRATICITA ** DEI PENSIERO E L APERTURA PRATICA
DEI REALE (54-55). LA DUALITA
DEI REALE E LA POSSIBILITA DELL EDUCAZIOTLE (56). CONTENUTO, LIMITE E
RAZIONALITA (57). LA RAGIONE E LA SCIENZA (58-59). ) PRINCIPI DEI METODO
DELLE SCIENZE SPERIMENTALI (~1). SCIENZA E SCIENTISMO (62). CRITICA DEI
FISICALISMO (63). ASPETTI GENERALI DEI SAPERE PEDAGOGICO(64).
2. IL SAPERE PEDA,L0GICO (65-121). IL SORGERE DELLA PEDAGOGIA COME
SCIENZA: ASPETTI GENERALI (65-66); L ELABORAZIONE PEDAGOGICA NEL
MEDIOEVO (67~); S. AGOSTINO E S. TOMMASO (69-72). IL CONCETTO DI
INTERESSE ** E 10 SVILUPPO DEHA PEDAGOGIA MODEMA: COMENIO (72-74);
ROUSSEAU (74-75); HERBART (76-79); LE COR-
RENTI SCIENTIFICHE ** IN PEDAGOGIA (79); L ATTUALISMO.DI GENTILE
(80-81); I EDUCAZIONE PROGRESSIVA ** (DEWEY) (82-84). POSSIBILITA E
NATURA DEI SAPERE PEDAGOGICO: FILOSOFICITA DELTA PEDAGOGIA E UNICITA DEI
SUO OGGETTO (84-85); CRITICA DEI CONCETTO DI PEDAGOGIA COME FILOSOFIA
APPLICATA ** (86); LA PEDAGOGIA SPE-
CIALE.E LA CAUSALITA EDUCATIVA (87); TA PEDAGOGIA GENERALE: SUA NATURA
(88-90), SUO OGGETTO (91-92); LAPEDAGOGIA SPECIALE: SUO OGGETTO (93),
SUA NATURA (94), SUA UNITASCIENTIFICA (95-96), SUE DIVISIONI (97);
CRITICA DELCONCETTO DI SEIEN
ZA PRATICA ** (98-100); SE ESISTA UN SOLO SAPERE PEDAGOGICO (101); SE
ESISTANO TRE SAPERI PEDAGOGICI DISTINTI (102-104); CRITICA DELLA
PEDAGOGIA COMC ARTE ** (105-106); POSSIBILITA E GIUSTIFICAZIONE DEI
METODO IN EDTICAZIONE (107). LE FONTI DELLA PEDAGOGIACOME SCIENZA:
SIGNMCATO DELLA DIPENDENZA DI UNA SEIEN-
ZA DA NIL ALTRA (108); LA PSICOLOGIA E I ETICA COME FONTI DELLA
PEDAGOGIA (109-111);
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INDICE-8OMTRULRIO
CRITICA DEUE IDEE DEI GENTILE E DEL DEWEY CIRCA LE FONTI DEUA PEDQOIIA
(111112). ALTRI ASPETTI DEL SAPERE PEDAI6IICO: TEOLOIIA DELL EDUCAZIONE
(113); PEDQOIIA DIFFERENZIALE (114); ~ SPERIMENTALE: ASPETTI TECNICI
(115),
APPLICAZIONI E VALORI PEDASOIICI (116), SIIJLICATO DEUA STATISTICA
MORALE,. (117), PREPEDASOIICITA, DEUA SPERIMENTAZIONE IN PEDQOIIA (118).
ALTRI SAPERI CONNESSI CON LA PEDAAOIIA: DIDATTICA (119), DIRITTO
EDUCATIVO (120), STORIA DEUA PEDAIOIIA E DELL EDUCAZIONE (120),
BIBLIOIRAFIA PEDAIOIICA RAIIONATA (120).
11 - 11 PILOIILJIMA LLILLL BDUCAZIONB COAQ CAPACLTA UMANA (123-178).
1. LE FANTI, STORICO-EMPIRIOLOLLICHE DEL CONCETTO DI EDUCAZ.IONE
(125-130). NECE&O SARIA UNITA DEI FATTI EDUCATIVI (125). MOLTEPLICITA
DEI CONTENUTI STORI~I DELI EDUCAZIONE (126-127). LE COSTANTI,.
EDUCATIVE EMPIRIEHE (128) E UNA DEFI~ NIZIONE SENERICA DELL EDUCAZIONE
(129-130). .
2. L CTJUCAZIONE DELL UOMO (131-156). L EDUCAZIONE COME DOVER ESSERE
DELL UOMO (131): DISTINZIONE E CONNESSIONE TRA IL FINE DEU EDUCAZIONE
EILFINE ETICO DEU UOMO (132- 33); IMPOSSIBIIITA DI FONDARE L EDUCAZIONE
SU UNA INTERPRETAZIONE NATURALISTICA DEU UOMO (134) 0 SU UN PURO
CONTENUTISMO (13
137). LA CAPACITA UMANA,. NON E RAIIIUNIIBILE DALL UOMO SENZA QUEUA
COOPERAZIONE SOCIALE (133-139), EHE E PROPRIAMENTE L EDUCAZIONE (139),
EHE MIRA A RENDERE.L UOMO CAPACE DI RAIIIUNSERE IL SUO FINE (140).
CONCETTO DI PERSONA,. UMANA E DI PERSONALITA,. COME AUTOFORMAZIONE
DEU UOMO (141-142).
UNITA SOSTANZIALE E IERARCHIA DEILI ELEMENTI DEI COMPOSTO UMANO (143), E
IN PARTICOLARE DEUE FACOLTA SPIRITUALI (INTELLETTO E VOLONTA) (144); LA
LIBERTA COME UNA QUALITA DELLA VOLONTA (145). L EDUCAZIONE COME
CAPACIT~ DI A,IRE (RETTAMENTE.) CON LIB.ERT~ (146); LA LIBERTA COME
FOMJA DELL EDUCAZIONE (147). NECESSITA DEU INDAIINE SUUA NATURA
EDUCATIVA (E ETICA) DEUA LIBERTA (13-150). INDIVIDUALITA E PERSONALITA
(151). DISTINZIONE TRA PEDAIOIIA E ETICA (151) E DANNI DI UILA LORO
IDENTIFICAZIONE (152-153). AMBIVALENZA DEUA FORMA EDUCATIVA (154-156).
. .
3. SENSO E VALORE(LI UNA PEDA,OFLL CRISTIANA (157-178). TOTALITA DEUA
CON CEZIONE CRISTIANA E VALIDITA DEI CONTENUTI UMAM (157-159). LA
VALORIZZAZIORE CRISTIANA DEU EDUCAZIONE: PERSONALITA, INTERIORITA
(16G-161), SOPRANNATURALITA E IL 8ZIA (162-163). LIBERTA E IP AZIA
(164). ESSENZIALE PROFILO EDUCATIVO DEI ERI-
STIANESIMO (165). LA PEDQOIIA CRISTIANA: NON E RIDUCIBILE AF CONTENUTO
DEUE FONTI ERISTIANE (166); NON PUB NEPRE I VALORI DELLA RIEERCA
PEDAIOIICA RAZIONALE (167-168); C:ONCETTI SPURI DI PEDAIOIIA CRISTIANA
(169). LA TEOLOIIA DELL EDUCAZIONE: SUA NATURA (17() 17L); SUOCONTENUTO,
(IN). LA METODOLOIIA E LA PEDQOGIA CRISTIANA: METODO RAZIONALE E
EONTENUTO CRISTIANO (173); SUA UNITA
SCIENTIFICA (174); CAUSALITA UMANA E CAUSALITA DIVINA NELL EDUCAZIONE
(175); IL SOPRANNATURALE COME CONTENUTO, NON .COME FORMA DELL EDUCAZIONE
(176). LA FILOSOFIA DELL EDUCAZIONE E LE SUE RELAZIONI ESTERNE E
NCIATIVE CON LA RIVELAZIONE ERISTIANA (177-178). .
111 - IL PIOLU!MA LLILLLA LIBERTA COME FORMA DELI. BDUCAZIONB (179-241).
1. LIL NATUF Q LIBERA DELL EDUCAZIONE (.181-189). L EDUCAZIONE COME
SVILUPPO DELLA LIBERTA NELL UOMO (181-182). NECESSITA DI UN APERTUNL
DELLA LIBERTA VERSO L EDUCAZIONE (183), SIA PER I.A FORMA COME PER IL
EONTENUTO DI ESSA (184). 11 SIIDIFICATO ETICO DELLA LIBERTA (ISS): SUO
VALORE PER L EDUEAZIONE .(186-189).
2. LIL NATURA EDUCATIVA DEL~ LIBERTA (190-234). 11 SIIDIFICATO DELLA
LIBERTA: NON E PURA TIEPTIVITA 0 DECADIMENTO (190-19L); ERITICA DI
QUESTO EONCETTO E SUA INVALIDITA PER L EDLICAZIONE (192~193); LA LIBERTA
COME POSITIVITA DELLA VOLONTA RAZIONALE (194-197); CRITICA DEI EONCETTO
DELLA LIBERTA COME CONTRASTO (198);
LA LIBERTA E LA SUA DIPENDENZA DAI MOTIVI,. (L99-201}) ; LA DUALITA
DEI REALE E LA POSSIBILITA DELLA LIBERTA 1201-2(2). LA RIOESSIONE **
SPIRITUALE: LA RIFLESSIO-
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IMAGE 7
INDICE-SOML1LLLRIO .
NE INTEUETTUALE COME TRASCENDIMENTO DEUA COSCIENZA (203-204); LA
CERTEZZA (205); LA RLESSIONE VOLONTARIA (206-207); PRLORITA DEU OGGETTO
(207). LA LIBERTA COME PRINCIPIO E. COME MORALITA: NECESSITA DI UNA
COSCIENZA MORALE ATTUALE PER L ATTO DI LIBERTA (208-210); UNIFICABILITAE
DETERMINISMO DEI JIUDIZIO ECO-
NOMICO,. (211-212); CRITICA DEI JIUDIZIO DI INDIFFERENZA OUETTIVA,.
(2I3-216); NECESSARIA DUALITA DELL OGGETTO DEUA SCELTA LIBERA (217),
QUALE E DATA DAL JIUDIZIO ESTIMATIVO PRATICO (MORALE) (218), PER LA
IRRIDUCIBILITA DEI SUOI OGAETTI-MOTIVI (219-220); LA MOTIVAZIONE
IMMANENTE NEU ATTO DI LIBERTA COME
SCELTA PREFERENZIALE EHE IL SOGGETTO FA DI STESSO IN VISTA DEALI OGGETTI
(221-226). I LIMITI DEUA LIBERTA (226-227). . .
NOI A - 11 CONCETTO DELL4 LIBERTD BILATERALE,. IN A. ROSMINI:
DISTINZIONE DEI BENI (228); VARIE SPECIE DI MORALITA E DI LIBERTA (228);
L ESSENZIALE CODTRASTO DELLA LIBERTA BILATERALE (229). CENNI DELLA
PSICOLOJIA ROSMINIANA(230):
LA VOLONTA COME FORZA (231) E LA LIBERTA COME SCELTA TRA DUE
VOLIZIONI (231). SPUNTIDI CRITICA (232-234).
3. CONCLUSIONI PEDAGOGICHE (235-241). CONCRETEZZA E EFFICIENZA,.
DEU EDUCANONE ALLA LIBERTA (235-236). L UNITA DEU EDUCAIIONE RAGJIUNTA
PER MEZZO DELLA FORMA CLELLA HBERTA (237). NECESSARIA (PER QUANTA
GRADUALE) PRESENZA DELLA FORMA EDUCATIVA IN TUTTO IL PROCESSO
DELL EDUCAZIONE (238); MORALITA E SOG-
GESTIONE (239-241).
IV - IL PROBULMA LLILLL AUTORITA COMII CONTIINUTO LLILU. BDUCAZIONB
(243-319).
T CONTENUTO E FORLNA IN EDUCAZIONE (245-257). NECESSITLL DEI CONTENUTO
IN EDUCAZIONE E SUB UNIFICAZIONE PER_ MEZZO DEUA FORMA (INTENZIONA.LITA)
(245-247). VARIETA DEI CONTENUTI EDUCATIVI STORLCI: NEU ANTICHITA GRECA
(248-250), AROMA (251), NEI CRISTIANESIMO (251), NEL MEDIOEVO (252), NEL
PERIODO UMANISTICO-RI-
NASCIMENTALE (252) E NEI PRIMORDI DEU ETA MODEMA (253), IN HERBART
(253), IN GENTILE (2.54-255),NEUA PEDAGOIBL NUOVA,. E NELLE CORRENTI
SCIENTIFICHE ,. (255-257). .
2. L ETER(;JNOMI4 IN EDUCAZ.IONE (258-283). POSITIVITA DEI CONTENUTO
(258) COME FONTE DEI FINALISMO EDUCATIVO (259-260). CRITICA
DELI EDUCAZIONE PURAMENTE FORMALE (261) E DEU EDUCAZIONE COME PURA
PREPARAZIOQE,. (262-263). ESTENSIBILITA DEL VALORE EDUCATIVO BASATA
SUUA FORMA INTEUETTUALE-MORALE (263) E . SUDA CATEGORIALITA,. DER
CONTENUTO (264-265). CONTENUTO ED ETERONOMIA,.
COME ESIGENZE DEI DOVER ESSERE.UMANO (266) E CONDIZIONI INELIMINABILI
DELLA SCELTA (267-268). .
APPBNDICII -LE FONTI DELLA MORALITD: LA VOLONTA DI DIO (269); LA SOCIETA
(270-271); L INDIVIDUO UMANO (271); 1A NATURA TIMANA COME RAZIONALITA
(272), POSITIVITA SENZA LIMITI (273) E IMMANENZA DEI DIVINO (274); LA
NATURA UMANA IN QUANTO RELATIVA A DIO COME LIRILITATA AL LIMITANTE
(274-275); CONTRIBUTI DEI
SINGOLO EDELLA SOCIETA ALL INSTAURAZIONE DELL ATTO MORALE (275-M).
I CONTENUTIINTELLETTUALI DELI ATTO EDUCATIVO: UNITA DELL ATTO EDUCATIVO
(M); ESSENZIALITA DELL ASPETTO INTEUETTUALE DEU EDUCAZIONE (278);
ESSENZA EDUEATIVA DELI ATTO DIDATTICO (279-281)~ N CONTENUTO FISICO
DELI EDUCAZIONE (282).
3. LE FONTI DEI CONTENUTO EDUCATIVO E I AUTORITD DISCIPLINARE,.
(284-300). L AUTORITA DISCIPLINARE COME GUIDA ALLA SCELTA DEI CONTENPTI
(284). CONCETTO DI DISCIPLI,NA,. (285) E DI AUTODISCIPLINA (286-287).
LE FONTI DEI CONTENUTO EDUCATIVO: FONTI ETICO-RELIJIOSE: LORO NATURA
(288-289); FONTI PSICOLOJIEHE: STUDIO
DEU EDUCANDO(290) DAL PUNTO DI VISTA EDUCATIVO E DON SOLO DA QUEUO
TECNICO-PSICOLOJICO (291-292); FONTI SOCJOLOGLCHE (292), NEL RISPETTO
DENA PERSONA (293-294). GUIDA E ORIENTAMENTO DEU EDUCANDO:
ASPETTOSCOLASTICO E ASPETTO PROFESSIONALE DEU ORIENTAT NENTCR (295); SUB
COOPERATIVITA (295); CHI HA IL COM-
PITO DI ORIENTARE (296), E QUANDO (296); L ORIENTAMENTO COME FASE
ESSENZIALE DELI EDUCAZIONE (297) .E LA VOCAZIONE,. COME SINTESI DI
LIBERTA E DI LIMITE (~300).
479
IMAGE 8
INDICE-50MMARIO
4. II PROBLEMA DELLG TRASMISSIONE DEI CONTENUTO: LA DIDATTICA
(301-316). DISTINZIONE E COMPIEMENTARITA DEI RAPPORTO DIDATTICO EDEL
RAPPORTO EDUCATIVO (301). NATURA DELLA DIDATTICA COME SCIENZA (302). IL
PROBLEMA DIDATTICO FONDA C MENTALE: INTERIORITA DEI SAPERE E CAUSALITLL
MAGISTRALE (302-303). I CANONI DI-
DATTICI DEILA GRADUAIITA E DEIIA GIOBALITA (304). IMPOSSIBILITA
DEII AUTODIDASSI (305). VALORE DEI .* METODI. PER I INSEGHAMENTO.
(305-306). ASPETTI GENERAL I DEI METODO DIDATTICO: MOTIVAZIONE, ~IDA
INDIVIDUALEDEILO STUDIO, OI IANIZZAZIONE IOGICA DEILA MATERIA APPRESA
(307). L ANIMA EDUCATIVA DELI . ATTIVISMO (308-309). I SUSSIDI
DIDATTICI (310). L ORIENTAMENTO SCOLASTICO (311): PREPARAZIO-
NE DEGLI INSEGNANTI PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO (312) E VARIETA DI
OCCUPAZIONI ESTRACURRICOLARI (313). LA VALUTAZIONE DEI PROFITTO
SCOLASTICO: METODI TRA$LIZIONALI (314) E METODI NUOVI (314) IN ~IAZIONE
CON TUUA I ORGANIZZAZIONE SC LIASTICA (315-316).
5. CONTENUTO E * TRADIZIONE (317-319). IL CONTENUTO COME * DEPOSITO,.
SOCIAIE: SUA NATURAIE INERZIA (317) E NECESSITA DI UNA TRADIZIONE * VIVA
E UMANA DI ESSO (318) NELLE FORME DEILA LIBERTLL EDELLA RAZIONALITA
(318-319).
V - IL PROBLEMA EDUCATIVO COMEPROBLI!MA 1LLLL. METOOO (321-412).
1. II RAPPORTO EDUCATIVO (323-349). VARIE FORME DEI. PROBLEMA
PEDAGOGICO. (323325); POSIZIONEASTRATTE DEI PROBIERNA: METAFISICA (326),
GIURIDICA (326), .10GICA,. (327-328); IA POSIZIONE PEDAGOGICA DEI
PROBLEMA: CONCETTO DI APTORITA E DI IIBERTIL IN EDUCAZIONE (328-331) E
POSSIBILI INC0.!1VENIENTI DEILA LORO RNANCATA
CHIARIFICAZIONE (332-333). LA CAUSALITA EDUCATI:VA: NEEESSITA DI UN
PRINCIPIO SUPREMO DEI METODO PER L UNITA DEIL EDUCAZIONE (333); CRITICA
DEI DETERMINISMO PEDAGOGICO (334); INSUFFICIENZA DELLA CAUSA FINALE
(335); II FINALISMO DELLA FORMA (336); LA CAUSALITA EDUCATIVA COME
CAUSAIITA ESEMPLARE (337) IDEALE E VA-
IORIZZANTE(338-342). IL RAPPORTO EDUCATIVO E RAPPORTO PERSONALE
(343-345) E INTENZIONALE (346). LA FIGURA DEIL EDUCATORE: LA MAIESTAS
EDUCATIVA (347) E LA DIMENSIONE MORALE DEIL EDUCATORE (348-349).
2. LA VALORIZULZIONE (350-401). 11 VAIORE E I ATTIVITA UMANA (350-351).
FATTO EVALORE COME ASPETTI DELLA REALTA (352-354). IL VALORE COME *
PRINCIPIO,. (355): II VAIO~ DCLL ESISTERE (356-357), IL VAIORE DELIA
LIBERTA (358). CRITICA DEI CONCETTO DI VAIORECOME FATTO AIOGICO (359),
COME RELATIVO A11A * SITUAZIONE,. (360) E
IMMANENTE ALLE COSE (361-362). LA STORIA COME CREAZIONEDI VAIORI UMANI
(363). L EDUCAZIONE COME INSERIMENTO ATTIVO DELL UOMO NEL MONDO DEI
VAIORI (364365). 11 METODO DELLA VAIORIZZAZIONE:FONDAMENTO PSICOLOGICO E
ETICO (365-368). 11 SOFISMA METODOLOGICO DEI * MORALISMO,. (368) E
L IMPEGNO DELL EDUCATORE
(369-370). ITRE MOMENTI DELL ITINERARIO EDUCATIVO (370-373). 11 NESSO
CAUSAIE DELLA ESEMPLARITA COME FONDAMENTO DEI METODO EDUCATIVO (374):
EFFICACIA E LIMITI DI QUESTE (375-376). INSCINDIBILITA DI METODO E
MATERIA IRI EDUCAZIONE (376-377). 11 PRINCIPIO METODLOGICO DELLA
POSITIVITA E DEIL INTERVENTO (378-379);
PRINCIPIO DELLA PROGRESSIVITA E DELL ARMONIA (380); PRINCIPIO DEILA
PRATICA(380); PRINCIPIO DELL ATTIVISMO (381): SUA ESSENZA METODOLOGICA
(382), INCONFONDIBUE CON I1. CANONE FORMALE DELI AZIONE (383-384); 1 .
AUTOGOVERNO,. (385-386). CON CETTO E VAIIDITLL DELLA * PEDAGOGIA DELI
INTERESSE ,. E CRITIEA DEILA * PEDAGOGIA
DELLO SFORZO. (387). NATURA EDUCATIVA DEI PREMIO EDEL CASTIGO (388): II
PREMIO (388) E IL CASTIGO (389). L EDUCAZIONE FISICA: CONCETTO (390);
I EQUILIBRIO MORALE COME SUO RISULTATO (390); I ASCETISMO LUDICO (391);
I AUTORITA NELL EDUCAZIONE FISICA (392). L EDUCAZIONE INTELLETTUALE:
NATURA (393); II CRITERIO DI
GIUDIZIO COME SUO RISULTATO (394-395); I AUTORITLL (LA. MAGISTRALITA.)
NELL EDUEAZIONE INTELLETTUALE (396). L EDUCAZIONE MORALE: F9NCETTO
(396). L EDUCAZIONE RELIGIOSA: IA VITA SOPRANNATURALE COME SUO RISULTATO
(397); I . ATTIVISMO,. ESSENZA DEI CRISTINESIMO (398). L EDUCAZIONE
SOCIAIE AILA .* RECIPROCITA. (398).
L EDUCAZIONE ESTETICA: SUA NATURA (398); MORALITLL ESTERNA E INTERNA
DELI ARTE (399); CONCETTO SPURIO DI EDUCAZIONE ESTETICA (400); CENNI DI
MET.ODO PER I EDUCAZIONE ESTETICA (401).
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INDICE-SOMMARIO
3. ALCUNI PROBLEM I PARTICOLARI (402-412). L ESITO DEU EDUCAZIONE: E
TEORICAMENTE IMPREVEDIBILE (402-403); SOLO CHI CONSEGUE L ESITO
DEU EDUCAZIONE PUB DIRSI EDUCATORE (404): LA POSIZIONE PRAAMATISTICA
(405) E LA NOSTRA (405); NESSO TRA LA FILOSOFIA DEU EDUCAZIONE E LA
TEOLOAIA DEU EDUCAZIONE (406). IL TERMINE CRO-
NOLOAICO DELL EDUCAZIONE: SUAESISTENZA TEORICA (407); CRITICA DELLE
POSIZIONI CONTRARIE (408-409). IMPOSSIBILITA DEU AUTOEDUCAZIONE
(410-412).
VI - IL PROIILI!MA DI!I RAPPORTI SOCIETARI IMPLICATINEU. EDUCAZIONB
LLELL UOMO(413-468).
1. LA SOCIETA COME VEICOLO DI EDUCAZIONE (415-432). L ELEMENTO SOCIALE
IN. EDUCAZIONE NEL SUO RILIEVO STORICO (415). UNILATERALITA DEUA
CONCEZIONE SOCIOLQIISTICA DELL UOMO E DEU EDUCAZIONE (416-417) E
NECESSITA: DEU ELEMENTOADORALEPERSONALE (417). CENNI SULLA PEDQOAIA
SOCIALE .: I EWEY, KERSCHENSTEINER
(418), NATORP, BELLLEMANN, KIDD (419), WILLMANN, FOERSTER (420). LA
COMP NENTE SOCIALE E LA COMPONENTE INDIVIDUALE DEUA PERSONA (421)*.
NECESSITA E LIMITI DELL ELEMENTO SOCIALE IN EDUCAZIONE (422-423): SUO
FONDAMEJLTO ETICO-PERSONALE (424). LA SOCIALITA COME EFFICIENZA E
FINALITA IN EDUCAZI9NE (425): LA RECIPROEITA. FINE DELL EDUCAZIONE
SOCIALE (426). PRIORITA IOGICA DELL AZIONE
PERSONALE SULL AZIONE SOCIALE (427). IL SENSO SOCIALE., FINE
DELL EDUCAZIONE (427), COME SOIIETTIVAZIONE DEU ALTERITA (427); TRE
IRADI DI SOCIALITA: OPPQSI.ZIONE, ADATTAMENTO, COOPERAZIONE (427). LA
TRASMISSIONE SOCIALE COME SCOR- CIATOIA DELL CDUCJLZIONE (428):
L 0IICTTIVITA, ELEMENTO DI AUTORITA. NELL EDU-
~ONE SOCIAIE (429). ORIENTAJILENTO EDUCATIVO IN UNA SOCIETA DEMOCRATICA
(430-432).
2.11 DIRITTO DI EDUCARE (433-468). LA NATURA DEU EDUCAZIONE NE IMPOLJA
UNA REIQLAMENTAZIONE AIURIDICA (433-434). LA CAPACITA MORALE. DELI
ENTE EDUCATORE (435) COME TRASMETTITORE DI CONTENUTI ETICI (436).
DISTINZIONE TRA RELAZIONI AIURIDICHE E RELAZIONI MORALI INSORAENTI TRA
I EDUCANDO E ILI ENTI EDUCATIVI
(437): LA IERARCHIA AIURIDICA DELLA TRASMISSIONE. EDUCATIVA (438).
L ENTE MORALE COME UNICO POSSESSORE ORIGINARIO DEI DIRITTO EDUCATIVO
(439-440): CONSEGUCILZE DI QUESTO PRINCIPIO CIRCA L EDUCAZIONE FAMILIARE
(441); LA PERSONA FISICA COME EDUCATORE IN ATTO (442). GLI ENTI
EDUCATIVI: - CONCETTO DI SOCIETA
PENETTA. C DI SOCIETA INDILIENDENTE (443-444); LA FAMIILIA: SUA
ESSENZA EDUCATIVA (445); IL DIRITTO DEI IENITORI COME DELEPTI NATURALI
(446); 10 STATO: SUO PROFILO EDUCATIVO (447) ; BASE DEI SUO DIRITTO
EDUCATIVO (448) E ESERCIZIO DI QL,LESTO (449); LA CHIESA: COME REALTA
STORICA E SOCIALE (450); IL S110DIRITTO A
EDUCARE E LE MATERIE MISTE. (451). LA SCUOLA: NECESSITA DI UN
RLNNOVAMENTO (452) VOLUTO DALLE TRASFORMAZIONI SOCIALL (453), DA!
PRQII ESSO DEMOCRATIEO (454) E DAL PROIRESSO DIDATTICO (454). NECESSARIA
INTEARAZJONE,. A DOPPIO SCAMBIO, TRA SCUOLA E SOCIETA (455-456).
REQUISITI DEUA SCUOLA MODEMA: UBERTA E DECEN-
TRAMENTO . (457), IN RELAZIONE 8.I. BISOLDI E ALLA VOLONTA DEI CITTADINI
(458); CRITICA DELMONOPOLIO STATALE DIRETTO 0 INDIRETTO, BASATO SU
RESTRJZIONI DI CARATTERE ECONOMICO E DISCRIMINATORIO (459-460). LA
SCUOLA PER TUTTI. (461); LA FLESSIBILITA DEI PROIRAMMA: MODI E MEZZI
(462-463). NECESSI~ DELL QAIOR-
NAMENTO DIDATTICO (464). PROVVIDENZE PER ILI ECCEZIONALI. (465)..
PREPARAZIONE DEILI INSEPAMENTI: IL TIROEINIO PRATICO (466-467). ALTRI
ENTI EDUCATIVI PARTICOLARI E SECONDARI (468).
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