La politica di sicurezza esterna dell'Unione Europea:
Gespeichert in:
1. Verfasser: | |
---|---|
Format: | Buch |
Sprache: | Italian |
Veröffentlicht: |
Padova
CEDAM
2005
|
Schriftenreihe: | Diritto internazionale e ordine mondiale
9 |
Schlagworte: | |
Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis |
Beschreibung: | XVII, 474 S. |
ISBN: | 8813259654 9788813259655 |
Internformat
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adam_text | INDICE-SOMMARIO
Abbreviazioni
......................................
pag. XV
INTRODUZIONE
1.
Considerazioni preliminari sulla nozione di politica estera e dì poli¬
tica di sicurezza
...................................
pag.
1
2.
La nuova concezione di sicurezza emersa dalla fine della guerra
fredda
......................................... » 5
3.
Il progressivo adattamento del processo di costruzione europea alle
nuove esigenze politiche internazionali
................... » 9
4.
Piano del lavoro
................................... » 10
Capitolo
і
GLI ANTECEDENTI DELLA PESC:
LA COOPERAZIONE POLITICA EUROPEA
1.
I
primi tentativi di dare vita ad una politica estera europea
......
pag.
15
1.1.
La Comunità europea di difesa
..................... » 15
1.2.
I
piani Fouchet
................................ » 19
2.
La nascita della Cooperazione politica europea
.............. » 21
2.1.
Lo sviluppo «pragmatico» della cooperazione
............ » 21
2.2.
La «codificazione» della Cooperazione politica realizzata nel¬
l Atto Unico europeo
............................ » 25
2.3.
Il «riflesso di concertazione» come elemento cardine e princi¬
pale conseguenza della Cooperazione politica
............ » 27
3.
Il funzionamento del meccanismo di cooperazione
............ » 30
4.
I
risultati della Cooperazione politica europea
.............. » 36
4.1.
L affermazione progressiva dell ambito materiale di applicazio¬
ne
......................................... » 36
4.1.1.
La prima fase: la prassi della
Cooper
azione politica rela¬
tiva alla
CSCE
e al Medio Oriente
............... » 36
4.1.2.
L evoluzione e il perfezionamento del sistema. La nozio¬
ne di aspetti politici ed economici della sicurezza
..... » 41
4.2.
I
limiti strutturali della Cooperazione politica
............ » 45
VIII
INDICE-SOMMARIO
4.2.1.
I
problemi di collegamento con la Comunità europea
. .
pag.
45
4.2.2.
Le carenze insite nel meccanismo di concertazione
.... » 47
4.2.3.
I
problemi dovuti all assenza di una dimensione militare
. » 50
Capitolo
II
LE CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PESC
Sezione
і
La PESC all interno dell Unione europea
1.
La nascita dell Unione europea
........................
pag·
53
2.
Le posizioni dottrinali in merito alla natura dell Unione
........ » 58
2.1.
La tesi della stretta separazione
..................... » 58
2.2.
(Segue): l emergere della tesi unitaria
................. » 59
2.3.
(Segue): la tesi intermedia
......................... » 62
3.
La maggiore aderenza alla realtà della tesi intermedia
......... » 65
3.1.
Brevi osservazioni sulle posizioni della dottrina illustrate in
precedenza: la parzialità delle tesi della stretta separazione e
unitaria
..................................... » 65
3.2.
La PESC come sub-sistema dell Unione
................ » 67
Sezione
II
La disciplina della PESC stabilita dal titolo
V
del Trattato sull Unione
4.
Gli obiettivi e l ambito di applicazione
.................... » 70
4.1.
Gli obiettivi della Politica estera e di sicurezza
........... » 70
4.1.1.
Il primo obiettivo
.......................... » 71
4.1.2.
Il secondo obiettivo
......................... » 72
4.1.3.
Il terzo obiettivo
........................... » 73
4.1.4.
Il quarto obiettivo
.......................... » 75
4.1.5.
Il quinto obiettivo
.......................... » 76
4.2.
Lambito di applicazione materiale della PESC
........... » 77
5.
Gli attori della PESC
............................... » 82
6.
Gli atti
......................................... » 92
6.1.
Gli atti previsti dall ari.
12
TUE
..................... » 92
6.2.
Gli accordi intemazionali
.........·................ » 95
7.
Le disposizioni del titolo
V
in materia di sicurezza e difesa
...... » 98
8.
La possibilità di dare vita a cooperazioni rafforzate
........... » 103
9.
Le disposizioni PESC rivolte direttamente agli Stati membri
..... » 107
INDICE-SOMMARIO
IX
Capitolo
III
IL FUNZIONAMENTO INTERNO DELLA PESC
1.
Le funzioni delle istituzioni comunitarie nella PESC: cenni intro-
duttivi
.........................................
pag.
109
2.
La funzione normativa nella PESC
...................... » 112
2.1.
La fase iniziale del processo decisionale
................ » 112
2.1.1.
Il ruolo predominante svolto dalla Presidenza
....... » 112
2.1.2.
La progressiva «trasformazione» dell esercizio delle
competenze d iniziativa da parte della Commissione
... » 116
2.2.
La separazione tra aspetti politici e tecnici nell elaborazione
delle decisioni PESC
............................ » 118
3.
Le modalità di adozione delle decisioni
................... » 122
3.1.
L unanimità e il regime delle astensioni
................ » 122
3.2.
Le possibilità di ricorso al voto a maggioranza
........... » 124
3.2.1.
La salvaguardia degli interessi nazionali garantita dal
Trattato
................................. » 124
3.2.2.
La prassi relativa alle decisioni di attuazione normativa
di azioni e posizioni comuni
................... » 126
3.2.3.
(Segue): le azioni e posizioni comuni che attuano strate¬
gie comuni
............................... » 132
4.
La funzione di controllo
............................. » 133
4.1.
I
poteri di controllo politico del Parlamento europeo
....... » 133
4.1.1.
L obbligo d informazione
..................... » 133
4.1.2.
La funzione d indirizzo politico e la prassi delle risoluzioni
. » 137
4.2.
Il controllo indiretto esercitato dal Parlamento europeo attra¬
verso le competenze in materia di bilancio
.............. » 142
4.3.
I
limitati poteri di controllo del Consiglio dei Ministri
...... » 147
4.3.1.
(Segue): il controllo indiretto della Corte di giustizia
... » 149
5.
Considerazioni conclusive sul funzionamento della PESC
....... » 152
5.1.
Le caratteristiche particolari del funzionamento della Comuni¬
tà europea
................................... » 152
5.2.
Il diverso ruolo delle istituzioni comunitarie nella PESC in par¬
ticolare per quanto riguarda la Commissione
............ » 156
Capitolo
IV
L ATTUAZIONE DELLA PESC ATTRAVERSO LA
PRODUZIONE NORMATIVA
1.
Osservazioni introduttive
............................
pag.
161
2.
Gli atti a rilevanza interna del Consiglio europeo
............ » 163
X
INDICE-SOMMARIO
2.1.
L ampia gamma di funzioni svolte dai principi e dagli orientamen¬
ti generali: l esempio della prassi relativa alla crisi in
Kosovo
. .
pag.
163
2.2.
Le strategie comuni
............................. » 169
2.2.1.
La prassi relativa alla strategie comuni
............ » 169
2.2.2.
Gli effetti delle strategie comuni sulla Comunità euro¬
pea
.................................... » 175
3.
Gli atti a rilevanza esterna: le posizioni e azioni comuni PESC
.... » 177
3.1.
I
precedenti del Trattato di Amsterdam:
і
modes d emploi
e la
costruzione del nuovo titolo
V
...................... » 177
3.2.
Le disposizioni del Trattato di Amsterdam in materia di posi¬
zioni e azioni comuni e la loro attuazione alla luce della prassi
successiva
.................................... » 181
3.2.1.
La prassi delle posizioni comuni: una classificazione
... » 181
3.2.2.
{Segue):
і
tipi di azione comune
................. » 186
4.
(Segue): gli effetti giuridici delle posizioni e azioni comuni
...... » 192
4.1.
Gli obblighi imposti agli Stati dalle posizioni comuni
....... » 192
4.2.
(Segue): gli obblighi derivanti dalle azioni comuni
......... » 195
4.3.
Gli effetti delle posizioni e azioni comuni sulle istituzioni ed or¬
gani dell Unione e in particolare sulla Commissione
....... » 196
5.
Il limitato ricorso nella prassi agli accordi internazionali
........ » 200
6.
Il ruolo delle dichiarazioni comuni nella PESC
.............. » 204
7.
Le caratteristiche con le quali la PESC si presenta sulla scena inter¬
nazionale
....................................... » 209
Capitolo
V
LA NATURA GIURIDICA DELLA PESC
1.
La PESC quale forma di cooperazione
intergovernativa
........
pag.
211
1.1.
Le caratteristiche del meccanismo di cooperazione
........ » 211
1.2.
Il ruolo delle disposizioni del titolo
V
rivolte direttamente agli
Stati membri
.................................. » 214
2.
Il rapporto tra Comunità e PESC quale rapporto di partecipazione
. » 216
3.
La mancanza d autonomia della PESC rispetto agli Stati membri: la
questione della personalità giuridica dell Unione europea
....... » 221
3.1.
Premessa: il peso della volontà degli Stati membri nella valuta-
zione della personalità dell Unione
................... » 221
3.2.
L ambiguità dei dati derivanti dal testo del Trattato sull Unio¬
ne
......................................... » 227
3.3.
I
dubbi sollevati
dalľart.
24
TUE in merito alla competenza a
stipulare prevista dal titolo
V
....................... » 229
3.4.
I
dubbi derivanti dalla prassi
....................... » 236
INDICE-SOMMARIO
XI
3.4.1.
In materia di accordi internazionali
..............
pag.
236
3.4.2.
L assenza di un diritto di legazione per l Unione e di uno
status in seno a organizzazioni e conferenze internazio¬
nali
.................................... » 238
4.
Osservazioni conclusive: la PESC come strumento di concertazione de¬
stinato apreparare gli Stati membri a maggiori livelli d integrazione.
. » 241
Capitolo VI
IL RUOLO DELLA COMUNITÀ EUROPEA NELLA
POLITICA DI SICUREZZA ESTERNA DELL UNIONE
Sezione
і
L assenza in ambito comunitario di competenze specifiche
in materia di sicurezza
1.
Gli obiettivi
comunitari..............................pag.
245
2.
Le clausole di salvaguardia in materia di sicurezza
............ » 250
2.1.
L art.
296
TCE
................................ » 250
2.2.
L art.
297
TCE
................................ » 258
2.3.
L art.
298
TCE
................................ » 263
2.4.
Il nuovo ruolo delle deroghe alla luce della PESC
......... » 266
Sezione
II
II ruolo delle politiche comunitarie nell elaborazione
della politica di sicurezza dell Unione
3.
L azione comunitaria a sostegno dell attività PESC
........... » 268
3.1.
L azione svolta a partire dalla politica di cooperazione allo svi¬
luppo
....................................... » 271
4.
L integrazione tra attività PESC e comunitaria: le sanzioni econo-
miche a fini politici
................................. » 279
4.1.
Le posizioni della dottrina e la prassi anteriore al Trattato di
Maastricht
................................... » 279
4.2.
Gli artt.
301
e
60
TCE
............................ » 285
4.2.1.
L art.
301
TCE
............................ » 285
4.2.2.
L art.
60
TCE
............................. » 290
4.2.3.
(Segue): la prassi dal
1993..................... » 291
4.3.
La natura necessaria dell azione comunitaria in materia di san¬
zioni economiche
............................... » 296
XII
INDICE-SOMMARIO
4.4.
(Segue): le sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza delle Na¬
zioni Unite
...................................
pag·
301
5.
Il principio di coerenza quale collegamento tra il contesto comuni¬
tario e quello
рій
generale dell Unione
................... » 304
Capitolo VII
LA POLITICA EUROPEA DI SICUREZZA E DIFESA (PESD)
Sezione
і
Dall UEO alla PESD
1.
Le peculiarità della Politica europea di sicurezza e difesa
.......
pag.
309
2.
La sostituzione dell UEO con la PESD
................... » 317
2.1.
La fase preparatoria:
l UEO
come braccio armato dell UE
... » 317
2.2.
La seconda fase: il trasferimento delle competenze in materia
di gestione delle crisi internazionali
................... » 325
Sezione
II
La struttura interna della PESD
3.
La capacità di decidere: gli aspetti istituzionali della PESD
...... » 330
3.1.
I
nuovi organi ad hoc creati per la Politica di sicurezza e difesa
. » 330
3.2.
Le peculiarità del funzionamento interno della PESD
...... » 336
3.2.1.
Il Comitato politico e di sicurezza come fulcro del pro¬
cesso decisionale PESD
...................... » 336
3.2.2.
L imputazione agli Stati delle spese militari
......... » 340
3.3.
La dimensione parlamentare della PESD
............... » 342
4.
La capacità di azione autonoma: la Forza di reazione rapida
..... » 347
5.
La particolare posizione della Danimarca
.................. » 353
Sezione III
L
apertura verso l esterno della PESD
6.
Il partenariato strategico con la NATO
................... » 355
7.
La partecipazione di Stati terzi alle missioni dirette dall Unione
... » 362
8.
L attuazione pratica della PESD: le missioni militari nella ex Re¬
pubblica iugoslava di Macedonia e in Congo
................ » 366
8.1.
L elaborazione del quadro giuridico di riferimento
........ » 366
INDICE-SOMMARIO
XIII
8.2.
L operazione
Concordia
..........................
pag.
371
8.3.
L operazione
A
rtemis
............................ » 376
9.
Considerazioni sulla natura della PESD
................... » 381
9.1.
La PESD quale ulteriore ed autonomo sub-sistema dell Unio¬
ne
......................................... » 381
9.2.
La PESD quale meccanismo di concertazione per la creazione
di coalizioni militari destinate ad operare sulla scena interna¬
zionale
...................................... » 383
Capitolo
VIII
IL TRATTATO CHE ADOTTA UNA COSTITUZIONE PER L EUROPA
1.
Il metodo della Convenzione europea
....................
pag.
391
2.
La conferma della Politica estera e di sicurezza comune quale sub¬
sistema dell Unione
................................ » 397
3.
Le disposizioni della nuova Politica estera e di sicurezza comune e
della Politica di sicurezza e difesa comune
.................. » 402
3.1.
Principi, obiettivi e competenze
...................... » 402
3.2.
I
nuovi attori della PESC
......................... » 408
3.3.
La razionalizzazione degli strumenti
.................. » 414
3.4.
Il mantenimento delle disposizioni rivolte espressamente agli
Stati membri
.................................. » 416
3.5.
Il funzionamento della Politica estera e di sicurezza comune
. . » 418
4.
Le competenze comunitarie e la PESC nella Costituzione europea
. » 423
5.
La codificazione della PESD
.......................... » 428
6.
Dalle cooperazioni rafforzate alle cooperazioni strutturate
...... » 431
7.
Le caratteristiche della nuova politica estera e di sicurezza e difesa
. » 435
Bibliografia
........................................
pag.
441
|
adam_txt |
INDICE-SOMMARIO
Abbreviazioni
.
pag. XV
INTRODUZIONE
1.
Considerazioni preliminari sulla nozione di politica estera e dì poli¬
tica di sicurezza
.
pag.
1
2.
La nuova concezione di sicurezza emersa dalla fine della guerra
fredda
. » 5
3.
Il progressivo adattamento del processo di costruzione europea alle
nuove esigenze politiche internazionali
. » 9
4.
Piano del lavoro
. » 10
Capitolo
і
GLI ANTECEDENTI DELLA PESC:
LA COOPERAZIONE POLITICA EUROPEA
1.
I
primi tentativi di dare vita ad una politica estera europea
.
pag.
15
1.1.
La Comunità europea di difesa
. » 15
1.2.
I
piani Fouchet
. » 19
2.
La nascita della Cooperazione politica europea
. » 21
2.1.
Lo sviluppo «pragmatico» della cooperazione
. » 21
2.2.
La «codificazione» della Cooperazione politica realizzata nel¬
l'Atto Unico europeo
. » 25
2.3.
Il «riflesso di concertazione» come elemento cardine e princi¬
pale conseguenza della Cooperazione politica
. » 27
3.
Il funzionamento del meccanismo di cooperazione
. » 30
4.
I
risultati della Cooperazione politica europea
. » 36
4.1.
L'affermazione progressiva dell'ambito materiale di applicazio¬
ne
. » 36
4.1.1.
La prima fase: la prassi della
Cooper
azione politica rela¬
tiva alla
CSCE
e al Medio Oriente
. » 36
4.1.2.
L'evoluzione e il perfezionamento del sistema. La nozio¬
ne di aspetti politici ed economici della sicurezza
. » 41
4.2.
I
limiti strutturali della Cooperazione politica
. » 45
VIII
INDICE-SOMMARIO
4.2.1.
I
problemi di collegamento con la Comunità europea
. .
pag.
45
4.2.2.
Le carenze insite nel meccanismo di concertazione
. » 47
4.2.3.
I
problemi dovuti all'assenza di una dimensione militare
. » 50
Capitolo
II
LE CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PESC
Sezione
і
La PESC all'interno dell'Unione europea
1.
La nascita dell'Unione europea
.
pag·
53
2.
Le posizioni dottrinali in merito alla natura dell'Unione
. » 58
2.1.
La tesi della stretta separazione
. » 58
2.2.
(Segue): l'emergere della tesi unitaria
. » 59
2.3.
(Segue): la tesi intermedia
. » 62
3.
La maggiore aderenza alla realtà della tesi intermedia
. » 65
3.1.
Brevi osservazioni sulle posizioni della dottrina illustrate in
precedenza: la parzialità delle tesi della stretta separazione e
unitaria
. » 65
3.2.
La PESC come sub-sistema dell'Unione
. » 67
Sezione
II
La disciplina della PESC stabilita dal titolo
V
del Trattato sull'Unione
4.
Gli obiettivi e l'ambito di applicazione
. » 70
4.1.
Gli obiettivi della Politica estera e di sicurezza
. » 70
4.1.1.
Il primo obiettivo
. » 71
4.1.2.
Il secondo obiettivo
. » 72
4.1.3.
Il terzo obiettivo
. » 73
4.1.4.
Il quarto obiettivo
. » 75
4.1.5.
Il quinto obiettivo
. » 76
4.2.
Lambito di applicazione materiale della PESC
. » 77
5.
Gli attori della PESC
. » 82
6.
Gli atti
. » 92
6.1.
Gli atti previsti dall'ari.
12
TUE
. » 92
6.2.
Gli accordi intemazionali
.·. » 95
7.
Le disposizioni del titolo
V
in materia di sicurezza e difesa
. » 98
8.
La possibilità di dare vita a cooperazioni rafforzate
. » 103
9.
Le disposizioni PESC rivolte direttamente agli Stati membri
. » 107
INDICE-SOMMARIO
IX
Capitolo
III
IL FUNZIONAMENTO INTERNO DELLA PESC
1.
Le funzioni delle istituzioni comunitarie nella PESC: cenni intro-
duttivi
.
pag.
109
2.
La funzione normativa nella PESC
. » 112
2.1.
La fase iniziale del processo decisionale
. » 112
2.1.1.
Il ruolo predominante svolto dalla Presidenza
. » 112
2.1.2.
La progressiva «trasformazione» dell'esercizio delle
competenze d'iniziativa da parte della Commissione
. » 116
2.2.
La separazione tra aspetti politici e tecnici nell'elaborazione
delle decisioni PESC
. » 118
3.
Le modalità di adozione delle decisioni
. » 122
3.1.
L'unanimità e il regime delle astensioni
. » 122
3.2.
Le possibilità di ricorso al voto a maggioranza
. » 124
3.2.1.
La salvaguardia degli interessi nazionali garantita dal
Trattato
. » 124
3.2.2.
La prassi relativa alle decisioni di attuazione normativa
di azioni e posizioni comuni
. » 126
3.2.3.
(Segue): le azioni e posizioni comuni che attuano strate¬
gie comuni
. » 132
4.
La funzione di controllo
. » 133
4.1.
I
poteri di controllo politico del Parlamento europeo
. » 133
4.1.1.
L'obbligo d'informazione
. » 133
4.1.2.
La funzione d'indirizzo politico e la prassi delle risoluzioni
. » 137
4.2.
Il controllo indiretto esercitato dal Parlamento europeo attra¬
verso le competenze in materia di bilancio
. » 142
4.3.
I
limitati poteri di controllo del Consiglio dei Ministri
. » 147
4.3.1.
(Segue): il controllo indiretto della Corte di giustizia
. » 149
5.
Considerazioni conclusive sul funzionamento della PESC
. » 152
5.1.
Le caratteristiche particolari del funzionamento della Comuni¬
tà europea
. » 152
5.2.
Il diverso ruolo delle istituzioni comunitarie nella PESC in par¬
ticolare per quanto riguarda la Commissione
. » 156
Capitolo
IV
L'ATTUAZIONE DELLA PESC ATTRAVERSO LA
PRODUZIONE NORMATIVA
1.
Osservazioni introduttive
.
pag.
161
2.
Gli atti a rilevanza interna del Consiglio europeo
. » 163
X
INDICE-SOMMARIO
2.1.
L'ampia gamma di funzioni svolte dai principi e dagli orientamen¬
ti generali: l'esempio della prassi relativa alla crisi in
Kosovo
. .
pag.
163
2.2.
Le strategie comuni
. » 169
2.2.1.
La prassi relativa alla strategie comuni
. » 169
2.2.2.
Gli effetti delle strategie comuni sulla Comunità euro¬
pea
. » 175
3.
Gli atti a rilevanza esterna: le posizioni e azioni comuni PESC
. » 177
3.1.
I
precedenti del Trattato di Amsterdam:
і
modes d'emploi
e la
costruzione del nuovo titolo
V
. » 177
3.2.
Le disposizioni del Trattato di Amsterdam in materia di posi¬
zioni e azioni comuni e la loro attuazione alla luce della prassi
successiva
. » 181
3.2.1.
La prassi delle posizioni comuni: una classificazione
. » 181
3.2.2.
{Segue):
і
tipi di azione comune
. » 186
4.
(Segue): gli effetti giuridici delle posizioni e azioni comuni
. » 192
4.1.
Gli obblighi imposti agli Stati dalle posizioni comuni
. » 192
4.2.
(Segue): gli obblighi derivanti dalle azioni comuni
. » 195
4.3.
Gli effetti delle posizioni e azioni comuni sulle istituzioni ed or¬
gani dell'Unione e in particolare sulla Commissione
. » 196
5.
Il limitato ricorso nella prassi agli accordi internazionali
. » 200
6.
Il ruolo delle dichiarazioni comuni nella PESC
. » 204
7.
Le caratteristiche con le quali la PESC si presenta sulla scena inter¬
nazionale
. » 209
Capitolo
V
LA NATURA GIURIDICA DELLA PESC
1.
La PESC quale forma di cooperazione
intergovernativa
.
pag.
211
1.1.
Le caratteristiche del meccanismo di cooperazione
. » 211
1.2.
Il ruolo delle disposizioni del titolo
V
rivolte direttamente agli
Stati membri
. » 214
2.
Il rapporto tra Comunità e PESC quale rapporto di partecipazione
. » 216
3.
La mancanza d'autonomia della PESC rispetto agli Stati membri: la
questione della personalità giuridica dell'Unione europea
. » 221
3.1.
Premessa: il peso della volontà degli Stati membri nella valuta-
zione della personalità dell'Unione
. » 221
3.2.
L'ambiguità dei dati derivanti dal testo del Trattato sull'Unio¬
ne
. » 227
3.3.
I
dubbi sollevati
dalľart.
24
TUE in merito alla competenza a
stipulare prevista dal titolo
V
. » 229
3.4.
I
dubbi derivanti dalla prassi
. » 236
INDICE-SOMMARIO
XI
3.4.1.
In materia di accordi internazionali
.
pag.
236
3.4.2.
L'assenza di un diritto di legazione per l'Unione e di uno
status in seno a organizzazioni e conferenze internazio¬
nali
. » 238
4.
Osservazioni conclusive: la PESC come strumento di concertazione de¬
stinato apreparare gli Stati membri a maggiori livelli d'integrazione.
. » 241
Capitolo VI
IL RUOLO DELLA COMUNITÀ EUROPEA NELLA
POLITICA DI SICUREZZA ESTERNA DELL'UNIONE
Sezione
і
L'assenza in ambito comunitario di competenze specifiche
in materia di sicurezza
1.
Gli obiettivi
comunitari.pag.
245
2.
Le clausole di salvaguardia in materia di sicurezza
. » 250
2.1.
L'art.
296
TCE
. » 250
2.2.
L'art.
297
TCE
. » 258
2.3.
L'art.
298
TCE
. » 263
2.4.
Il nuovo ruolo delle deroghe alla luce della PESC
. » 266
Sezione
II
II ruolo delle politiche comunitarie nell'elaborazione
della politica di sicurezza dell'Unione
3.
L'azione comunitaria a sostegno dell'attività PESC
. » 268
3.1.
L'azione svolta a partire dalla politica di cooperazione allo svi¬
luppo
. » 271
4.
L'integrazione tra attività PESC e comunitaria: le sanzioni econo-
miche a fini politici
. » 279
4.1.
Le posizioni della dottrina e la prassi anteriore al Trattato di
Maastricht
. » 279
4.2.
Gli artt.
301
e
60
TCE
. » 285
4.2.1.
L'art.
301
TCE
. » 285
4.2.2.
L'art.
60
TCE
. » 290
4.2.3.
(Segue): la prassi dal
1993. » 291
4.3.
La natura necessaria dell'azione comunitaria in materia di san¬
zioni economiche
. » 296
XII
INDICE-SOMMARIO
4.4.
(Segue): le sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza delle Na¬
zioni Unite
.
pag·
301
5.
Il principio di coerenza quale collegamento tra il contesto comuni¬
tario e quello
рій
generale dell'Unione
. » 304
Capitolo VII
LA POLITICA EUROPEA DI SICUREZZA E DIFESA (PESD)
Sezione
і
Dall'UEO alla PESD
1.
Le peculiarità della Politica europea di sicurezza e difesa
.
pag.
309
2.
La sostituzione dell'UEO con la PESD
. » 317
2.1.
La fase preparatoria:
l'UEO
come braccio armato dell'UE
. » 317
2.2.
La seconda fase: il trasferimento delle competenze in materia
di gestione delle crisi internazionali
. » 325
Sezione
II
La struttura interna della PESD
3.
La capacità di decidere: gli aspetti istituzionali della PESD
. » 330
3.1.
I
nuovi organi ad hoc creati per la Politica di sicurezza e difesa
. » 330
3.2.
Le peculiarità del funzionamento interno della PESD
. » 336
3.2.1.
Il Comitato politico e di sicurezza come fulcro del pro¬
cesso decisionale PESD
. » 336
3.2.2.
L'imputazione agli Stati delle spese militari
. » 340
3.3.
La dimensione parlamentare della PESD
. » 342
4.
La capacità di azione autonoma: la Forza di reazione rapida
. » 347
5.
La particolare posizione della Danimarca
. » 353
Sezione III
L
'apertura verso l'esterno della PESD
6.
Il partenariato strategico con la NATO
. » 355
7.
La partecipazione di Stati terzi alle missioni dirette dall'Unione
. » 362
8.
L'attuazione pratica della PESD: le missioni militari nella ex Re¬
pubblica iugoslava di Macedonia e in Congo
. » 366
8.1.
L'elaborazione del quadro giuridico di riferimento
. » 366
INDICE-SOMMARIO
XIII
8.2.
L'operazione
Concordia
.
pag.
371
8.3.
L'operazione
A
rtemis
. » 376
9.
Considerazioni sulla natura della PESD
. » 381
9.1.
La PESD quale ulteriore ed autonomo sub-sistema dell'Unio¬
ne
. » 381
9.2.
La PESD quale meccanismo di concertazione per la creazione
di coalizioni militari destinate ad operare sulla scena interna¬
zionale
. » 383
Capitolo
VIII
IL TRATTATO CHE ADOTTA UNA COSTITUZIONE PER L'EUROPA
1.
Il metodo della Convenzione europea
.
pag.
391
2.
La conferma della Politica estera e di sicurezza comune quale sub¬
sistema dell'Unione
. » 397
3.
Le disposizioni della nuova Politica estera e di sicurezza comune e
della Politica di sicurezza e difesa comune
. » 402
3.1.
Principi, obiettivi e competenze
. » 402
3.2.
I
nuovi attori della PESC
. » 408
3.3.
La razionalizzazione degli strumenti
. » 414
3.4.
Il mantenimento delle disposizioni rivolte espressamente agli
Stati membri
. » 416
3.5.
Il funzionamento della Politica estera e di sicurezza comune
. . » 418
4.
Le competenze comunitarie e la PESC nella Costituzione europea
. » 423
5.
La codificazione della PESD
. » 428
6.
Dalle cooperazioni rafforzate alle cooperazioni strutturate
. » 431
7.
Le caratteristiche della nuova politica estera e di sicurezza e difesa
. » 435
Bibliografia
.
pag.
441 |
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