Attività amministrativa consensuale e accordi di programma:
Gespeichert in:
1. Verfasser: | |
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Format: | Buch |
Sprache: | Italian |
Veröffentlicht: |
Milano
Giuffrè
1992
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Schlagworte: | |
Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis |
Beschreibung: | XVI, 273 S. |
ISBN: | 8814037183 |
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ERNESTO STICCHI DAMIANI ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSENSUALE E ACCORDI DI
PROGRAMMA IJA'IHI.1 AG GIUFFRE EDITORE INDICE SOMMARIO PARTE I PREMESSA
ALLO STUDIO DEGLI ACCORDI DI PROGRAMMA 1. LE RAGIONI DELLA RICERCA. LA
CRESCENTE INVADENZA » DEGLI INTERESSI PRIVATI NELLE VICENDE
AMMINISTRATIVE E L'ESIGENZA DI DECRITTARE LE EFFETTIVE INTERRELAZIONI
EHE LEGANO L'INTERESSE PUBBLICO E L'INTERESSE PRIVATO E GLI INTERESSI
PUBBLICI TRA LORO. L'ACCORDO COME STRUMENTO DI EVIDENZIAZIONE
DELL'EFFETTIVO RAPPORTO TRA GLI INTERESSI RILEVANTI PER IL DEEIDERE
AMMINISTRATIVO E QUINDI COME CAMPO DI SPERIMENTAZIONE DEL NUOVO MODO
DI AMMINISTRARE » 1 2. ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSENSUALE E AECORDI DI
PROGRAMMA. PREMESSA DI CARAT- TERE TERMINOLOGICO IN ORDINE ALL'ACCEZIONE
SOSTANZIALE E FORMALE DEL TERMINE DI AECORDO E AL CARATTERE POLISENSO
DELLA LOCUZIONE AECORDO DI PROGRAMMA ». OPPORTUNITAE METODOLOGICA DI
INQUADRARE PRELIMINARMENTE I CARATTERI GENERALI DEH'AMMINISTRAZIONE PER
AECORDI E, IN PARTICOLARE, QUELLI DEGLI AECORDI TRA AM- MINISTRAZIONI
PER ESAMINARE POI, LE VARIE FIGURE DI AECORDO DI PROGRAMMA AL FINE DI
COGLIERNE I POSSIBILI TRATTI PARADIGMATICI 4 3. LE RAGIONI STORICHE
DELL'AMMINISTRAZIONE PER AECORDI: RICOGNIZIONE DI ALEUNE OPINIONI
DOTTRINALI. COLLEGAMENTO TRA TENDENZE CONSENSUALISTICHE E MUTAMENTI IN
ATTO NELLA SOCIETAE CIVILE: LA RECESSIONE DEL PRINEIPIO DI AUTORITAE E LA
CRESCENTE DOMANDA DI EFFETTIVITAE DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA.
AMMINISTRAZIONE A SOGGETTI- VITAE FRANTUMATA E ESIGENZE DI COOPERAZIONE.
II PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO RIFORMATO COME SEDE DI COMPARAZIONE E
COMPOSIZIONE DI INTERESSI PUBBLICI E PRIVATI 6 4. ESAME PRELIMINARE DEI
PROFILI FUNZIONALI DEGLI AECORDI AI FINI DI UN PRIMO INQUADRAMENTO DELLE
PROBLEMATICHE CORRELATE. RAGIONI UNIFICANTI E FATTORI DI
DIFFERENZIAZIONE TRA LE SPECIES DEGLI AECORDI AMMINISTRAZIONE-PRIVATO E
DEGLI AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI. ADESIONE ALLA TESI EHE COLLEGA I
PRIMI ALLA RICERCA DI UNA NUOVA LEGITTIMAZIONE DEL PUBBLICO POTERE.
CONNESSA ASCRIVIBILITAE DI ESSI ALLA DOMMATICA DELL'ATTIVITAE
AMMINISTRATIVA 13 5. SEGUE SUI PROFILI FUNZIONALI DEGLI AECORDI.
ASCRIVIBILITAE DEGLI AECORDI TRA AMMINI- STRAZIONI ALLA DOMMATICA
DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA. CRITICA ALLA TESI EHE RICOLLEGA ALLA
PROCEDIMENTALIZZAZIONE DELLE DUE SPECIES DI AECORDO LA NOZIONE DEI
PROCEDIMENTI DI COLLABORAZIONE »: DIVERSA FUNZIONE DEL PROCEDIMENTO
NELL'ATTI- VITAE E NELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA. I TRATTI
DIFFERENZIANTI TRA LE DUE FIGURE DI AECORDO NELLA PROSPETTIVA DELL'
AMMINISTRAZIONE PER COMPITI ». II TRATTO AECOMUNANTE: IL POTERE
AMMINISTRATIVO ESPRESSO SECONDO MODULI CONSENSUALI. OPPORTUNITAE
METODOLOGICA DI APPROFONDIRE LA TEMATICA DEGLI AECORDI TRA AMMI-
NISTRAZIONI CONSIDERANDO SIA GLI ASPETTI AECOMUNANTI EHE QUELLI
DIFFERENZIANTI RISPETTO AGLI AECORDI AMMINISTRAZIONE-PRIVATO 15 INDICE
SOMMARIO 6. AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI E COORDINAMENTO. LA TEMATICA DEL
COORDINAMENTO NELLA DOTTRINA: IL COORDINAMENTO TRA AUTONOMIA E
INAUTONOMIA, TRA SOVRAORDINA- ZIONE E EQUIORDINAZIONE. CRITICA ALLE TESI
EHE MIRANO A RIDURRE » IL COORDINA- MENTO A ELEMENTO INTEGRATIVO DI
UNA DELLE FIGURE ORGANIZZATORIE GIAE NOTE . . . . 20 7. CONCEZIONI
ANALITICA E SINTETICA DEL COORDINAMENTO E RELATIVI LIMITI. II COORDINA-
MENTO COME PRINEIPIO REGOLATORE DELL'ATTIVITAE AMMINISTRATIVA DIRETTO
ALL'ARMONIZ- ZAZIONE E UNIFIEAZIONE DELLE CONDOTTE DEI SOGGETTI DELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ATTUAZIONE DEL PRINEIPIO DI BUON ANDAMENTO.
CARATTERE NEUTRALE E INAUTONOMO DELLA NOZIONE E SUA TENDENZIALE
RIFERIBILITAE A TUTTE LE FIGURE ORGANIZZATORIE DI SOVRAORDINAZIONE ED
EQUIORDINAZIONE CARATTERIZZATE DA PLURISOGGETTIVITAE AMMINI- STRATIVA
(INTERSOGGETTIVA O INTERORGANICA). II COORDINAMENTO COME PRINEIPIO OR-
GANIZZATORIO DELL'ORDINAMENTO E QUINDI COME REGOLA STRUMENTALE,
NORMATIVA- MENTE DETERMINATA, DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA.
RICONDUCIBILITAE DELLA TEMATICA DEGLI AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI ALLA
FIGURA ORGANIZZATORIA DELL'ACCORDO CON FINALITAE DI AUTOCOORDINAMENTO 24
PARTE II L'ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSENSUALE CAPITOLO I L'ATTIVITAE DI
DIRITTO PRIVATO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1. I PROFILI STRUTTURALI
DEGLI AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI NELLA TRIPARTIZIONE DELLA ATTIVITAE
AMMINISTRATIVA CONSENSUALE. L'ATTIVITAE AMMINISTRATIVA DI DIRITTO
PRIVATO: RAGIONI STORICHE E CRITERI DI DIFFERENZIAZIONE RISPETTO AGLI
ALTRI MODULI DI ATTIVITAE CONSENSUALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. I
CRITERI DELLA DISEIPLINA GIURIDICA APPLICABILE, DELLA NATURA DEGLI
INTERESSI PERSEGUITI, DELLA RELAZIONE TRA SOGGETTI E DISEIPLINA DEL
RAPPORTO, DELLA NATURA DEI SOGGETTI: FONDATEZZA E, AL CONTEMPO, NON
ESAUSTIVITAE DELLE VARIE TESI 33 2. ATTIVITAE AMMINISTRATIVA DI DIRITTO
PRIVATO E INDIVIDUAZIONE DEL CRITERIO DISCRETIVO TRA ATTIVITAE
AMMINISTRATIVE FUNZIONALIZZATE E NON NELLA SUSSISTENZA O MENO DI UNA
DISEIPLINA IDONEA A DIRETTAMENTE GARANTIRE LA RISPONDENZA TRA AGIRE
AMMINISTRA- TIVO E INTERESSE PUBBLICO. POTERI AMMINISTRATIVI IN SENSO
SOGGETTIVO E OGGETTIVO O IN SENSO SOLO OGGETTIVO. EFFETTI CONFORMATIVI
DELLA DISTINZIONE SULLA DISCREZIONALITAE AMMINISTRATIVA 36 CAPITOLO II
GLI ACCORDI TRA AMMINISTRAZIONE E PRIVATO 1. IDENTIFICAZIONE DEI NUCLEI
FONDAMENTALI DELLA PROBLEMATICA DEGLI AECORDI AMMI- NISTRAZIONE-PRIVATO:
I DUBBI SUU'AMMISSIBILITAE DI UNA DISEIPLINA CONSENSUALE DI RAPPORTI DI
DIRITTO PUBBLICO, QUELLI SULLA RIFERIBILITAE DELL'EVENTUALE
CORRISPONDENTE FIGURA ALLA NOZIONE DI CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO O DI
DIRITTO PRIVATO. CARATTERE QUALIFICATORIO DELLA QUESTIONE E STRETTO
COLLEGAMENTO DELLE POSSIBILI SOLUZIONI CON UNA VISIONE DEPUBBLICIZZATA
» DELL'AGIRE AMMINISTRATIVO O CON UNA VISIONE DE- INDICE SOMMARIO PAG-
PRIVATIZZATA »DELLOSTRUMENTOCONTRATTUALEOANCORACONLAPOSSIBILE
TRASLAZIONE » SUL PROWEDIMENTO COLLEGATO DEGLI ELEMENTI PUBBLICISTICI
DELLA FATTISPECIE 39 2. UTILIZZABILITAE DELLA CHIAVE DI LETTURA INNANZI
INDIVIDUATA PER L'ESAME DELLA DOTTRINA TEDESCA E ITALIANA. BREVE
DISAMINA DELL'EVOLUZIONE STORICA DELLA DOTTRINA TEDESCA. LABAND E IL
CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO COME CONTRATTO DI ASSOGGETTAMENTO; LA
CRITICA DI OTTO MAYER. LA TESI DI APELT E LA TEORIA DEL DOPPIO GRADO DI
IPSEN. II CRESCENTE FAVORE VERSO L'OEFFENTLICHER VERTRAG, LA
CODIFICAZIONE DEL 1976, E LA PREVALENZA DELLA TESI DELL'AUTONOMIA DEL
CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO RISPETTO A QUELLO DIRITTO PRIVATO 40 3.
SIMMETRIA DI CADENZE TRA DOTTRINA ITALIANA E DOTTRINA TEDESCA. LA
QUESTIONE PREGIUDIZIALE CIRCA L'AMMISSIBILITAE DELL'INCONTRO DI VOLONTAE
PUBBLICA E PRIVATA. LE RAGIONI DELLE TESI NEGATIVE: LA DIVERSITAE DI
NATURA, LA NECESSARIA PREVALENZA DELL'INTERESSE PUBBLICO,
PINCOMPATIBILITAE CON LA CAUSA DELL'AGIRE AMMINISTRATIVO, LA
DISOMOGENEITAE DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE. LA VOLONTAE PRIVATA
COME MERO PRESUPPOSTO DI LEGITTIMITAE O REQUISITO DI EFFICACIA DELLA
FATTISPECIE 43 4. L'ACCORDO AMMINISTRAZIONE-PRIVATO TRA CONTRATTO DI
DIRITTO PRIVATO E CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO. LA POSSIBILE CONFLUENZA
NELLO SCHEMA CONTRATTUALE DI DIRITTO PRIVATO PER IL TRAMITE DELLE
TECNICHE GIURIDICHE GIAE RILEVATE. CONNESSA TENDENZA DELLA DOTTRINA
GIUSPRIVATISTICA A QUALIFICARE GLI ISTITUTI CONTRATTUALI COME ISTITUTI
DI DIRITTO COMUNE 45 5. LE PIUE RECENTI TENDENZE IN FAVORE
DELL'AMMISSIBILITAE DEL CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO. II CONTRATTO DI
DIRITTO PUBBLICO COME SPECIES DEL GENUS CONTRATTO. . . 48 6. VERSO LA
CODIFICAZIONE DELL'ACCORDO AMMINISTRAZIONE-PRIVATO. I LAVORI DELLA COM-
MISSIONE NIGRO E LA TRIPARTIZIONE DEGLI AECORDI. GLI INTERVENTI
LIMITATIVI DELL'ADU- NANZA GENERALE DEL CONSIGLIO DI STATO E DEL
PARLAMENTO E LA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241 50 7. L'INTRODUZIONE, CON LA
LEGGE N. 241, DI UN MODELLO DI ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSENSUALE
UTILIZZABILE COME STRUMENTO ORDINARIO DELL'AGIRE PUBBLICISTICO: GLI
AECORDI PROCEDIMENTALI. LA SOLO PARZIALE RILEVANZA DELLE LIMITAZIONI
APPORTATE AL TESTO DELLA COMMISSIONE NIGRO E LA SOSTANZIALE EQUIVALENZA
TRA AECORDI SOSTITUTIVI E AECORDI INTEGRATIVI DEL CONTENUTO DEL
PROWEDIMENTO CON CONSEGUENTE RIDIMEN- SIONAMENTO DEGLI EFFETTI RIDUTTIVI
CONNESSI ALLA PREVISTA NECESSARIA TIPICITAE DEGLI AECORDI SOSTITUTIVI 54
8. SEGUE. L'IRRILEVANZA, IN TERMINI SOSTANZIALI, DEGLI EFFETTI
LIMITATIVI PRODOTTI, PER GLI AECORDI PROCEDIMENTALI, DALLA NECESSITAE DI
OSSERVAZIONI E PROPOSTE ». LA DISPO- NIBILITAE DELL'INTERESSE COME
UNICO LIMITE EFFETTIVO ALLA STIPULAZIONE DI AECORDI PROCEDIMENTALI 57 9.
I COROLLARI TEORICI DELLA DISEIPLINA INTRODOTTA DALL'ART. 11. LA
PREVISIONE NORMATIVA DI UNA POSSIBILE DISEIPLINA CONSENSUALE DEI
RAPPORTI DI DIRITTO PUBBLICO TRA AMMINISTRAZIONE E PRIVATO.
QUALIFICAZIONE DELLA SITUAZIONE GIURIDICA SOGGETTIVA DEH'AMMINISTRAZIONE
COME POTERE AMMINISTRATIVO DISCREZIONALE, FUNZIONALIZZATO, NON
AUTORITATIVO. RIFLESSI DI TALI RILIEVI IN ORDINE AI CONTENUTI DELLA
DISCREZIONALITAE AMMINISTRATIVA 59 10. POSSIBILI INTERRELAZIONI TRA LA
NOZIONE DI AECORDO EHE VA EMERGENDO DALLO SVOLGI- MENTO DELLA RICERCA E
QUELLA DI CONTRATTO. LA NEGATIVA RILEVANZA, A TALI FINI, DELL'ASSERITA
FUNZIONALIZZAZIONE DEL POTERE AMMINISTRATIVO ESERCITATO NELLA STIPU-
LAZIONE DELL'ACCORDO. GLI ULTERIORI INDICATORI TESTUALI DI SEGNO
CONTRARIO 63 INDICE SOMMARIO PAG. 11. SEGUE IN ORDINE ALLA NATURA NON
CONTRATTUALE DEGLI AECORDI. II DIVERSO STRUTTURARSI, RISPETTO ALLA
FATTISPECIE CONTRATTUALE, DELL'ELEMENTO DELLA PATRIMONIALITAE DELLE
PRESTAZIONI: PATRIMONIALITAE NECESSARIA E PATRIMONIALIZZAZIONE EVENTUALE
O DI SECONDO GRADO 65 12. SEGUE IN ORDINE ALLA NATURA NON CONTRATTUALE
DEGLI AECORDI. L'ASSENZA DEL REQUI- SITO DELLA PARITAE DEI CONTRAENTI NEL
SENSO DEL DIVERSO GRADO DI TUTELA. LA FUNZIO- NALIZZAZIONE DEL POTERE
AMMINISTRATIVO E LA NECESSARIA PREVALENZA DELL'INTERESSE PUBBLICO COME
CAUSA DEL DIVERSO RAPPORTO TRA TITOLARITAE DEL POTERE E POTERE MEDESIMO E
QUINDI DELLA RELAZIONE NON PARITARIA FRA LE PARTI DEU'ACCORDO. INCON-
CILIABILITAE TRA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E PARITAE PUBBLICO-PRIVATO 67 13.
SEGUE. GLI ULTERIORI ELEMENTI LOGICO-INTERPRETATIVI NEL SENSO DELLA
NATURA NON CONTRATTUALE DEGLI AECORDI AMMINISTRAZIONE-PRIVATO: LA
POSIZIONE DEL TERZO, IL REGIME DEI CONTROLLI, LA DISEIPLINA DELLA FORMA.
CENNI CONCLUSIVI SUL PUNTO. . 71 14. SPUNTI RICOSTRUTTIVI DELLA
NOZIONE DI AECORDO AMMINISTRAZIONE-PRIVATO. L'ACCORDO PROCEDIMENTALE
COME ATTO BILATERALE NON NEGOZIALE CARATTERIZZATO DALLA DISOMO- GENEITAE
DEI POTERI DELLE PARTI E, AL CONTEMPO, DALLA COMUNE IMPEGNATIVITAE DEL
CONSENSO DALLE STESSE PRESTATO. LA POSSIBILE SPIEGAZIONE DEL CRITERIO DI
COLLEGA- MENTO TRA VOLONTAE ETEROGENEE IN RAGIONE DELL'IDONEITAE
DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA A SODDISFARE, AL CONTEMPO, INTERESSI PUBBLICI
E PRIVATI. CARATTERE STRUMENTALE, SOGGETTIVO-OGGETTIVO E SOSTANZIALE
DELL'INTERESSE LEGITTIMO 72 15. INCIDENZA DEI RILIEVI DI CUI INNANZI SUL
TEMA DELLA ETEROGENEITAE-UNITARIETAE DEGLI AECORDI. L'IDONEITAE DEGLI
INTERESSI PUBBLICI E PRIVATI A COSTITUIRE STRUMENTO DI REEIPROEA
REALIZZAZIONE COME SPIEGAZIONE DEL LORO INCONTRO » NELL'ACCORDO
PROCEDIMENTALE. DISTINZIONE DELL'IPOTESI PROPOSTA RISPETTO ALLA TEORIA
DELL'ATTO MISTO 78 16. LA DISEIPLINA DELL'ACCORDO PROCEDIMENTALE:
SOGGETTI, PROCEDURA, LIMITI 80 17. LA FOENTE DELL'IMPEGNATIVITAE DEGLI
AECORDI. L'AUTONOMIA NEGOZIALE E L'ART. 11 COME NORMA COSTITUTIVA DEL
POTERE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DI STIPULAZIONE DI AECORDI
PROCEDIMENTALI. LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE COSTITUITE DALL'AC-
CORDO: OBBLIGAZIONI E OBBUEGHI. L'ACCORDO COME STRUMENTO DI EFFICIENZA E
TRASPA- RENZA, E QUINDI DI BUON ANDAMENTO, DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA 82
18. CENNI CONCLUSIVI SUGLI AECORDI PROCEDIMENTALI. RICONDUCIBILITAE A
TALE NOZIONE DI TUTTE LE FATTISPECIE CONSENSUALISTICHE TRA
AMMINISTRAZIONE E PRIVATO IN CUI IL POTERE PUBBLICO E QUALIFICABILE COME
POTERE FUNZIONALIZZATO. CENNI SULLA POSSIBILE INCLUSIONE DELLA NOZIONE
DI AECORDO PROCEDIMENTALE IN QUELLA, PIUE AMPIA, DI AECORDO
AMMINISTRATIVO. LA POSSIBILE SPIEGAZIONE, ALLA LUCE DEI RILIEVI
SUESPOSTI, DELLA TRADIZIONALE EULTURA CONTRATTUALISTICA » IN TEMA DI
AECORDI. RILEVANZA SISTEMATICA DELLA CODIFICAZIONE DEU'ACCORDO:
L'ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSEN- SUALE COME MODULO ALTERNATIVO,
RISPETTO A QUELLO AUTORITATIVO, DI ESEREIZIO DEL POTERE PUBBLICO 84
CAPITOLO III GLI ACCORDJ TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LA POSSIBILE
INDIVIDUAZIONE DI UNA CHIAVE DI LETTURA DEL DIBATTITO DELLA DOTTRINA
TEDESCA IN TEMA DI AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI: LA RICERCA DI UNA
NOZIONE FORNITA INDICE SOMMARIO PG DAI CARATTERI DI GIURIDICITAE,
AUTONOMIA, UNITARIETAE. SOSTANZIALE SIMMETRIA RISPETTO ALLE QUESTIONI
SORTE IN TEMA DI AECORDI AMMINISTRAZIONE-PRIVATO: AMMISSIBILITAE DELLA
NOZIONE-INTERRELAZIONI CON LA FATTISPECIE CONTRATTUALE. CODIFICAZIONE
DEL CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO E NON CODIFICAZIONE DELL'ACCORDO
NORMATIVO . . . . 89 2. BREVE DISAMINA IN ORDINE ALL'ITINERARIO STORICO
DELLA DOTTRINA TEDESCA IN TEMA DI AECORDO TRA AMMINISTRAZIONI.
ACCENTUAZIONE, NEGLI STUDIOSI DI FINE '800, DELL'E- SIGENZA DI AUTONOMIA
DELLA NOZIONE. I PROFILI FUNZIONALI E STRUTTURALI DI DIFFEREN- ZIAZIONE
TRA VEREINBARUNG E VERTRAG. LE CRITICHE IN ORDINE AL CARATTERE NON
GIURIDICO E NON UNITARIO DELLA NOZIONE DI VEREINBARUNG. LA TEORIA DEL
CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO E I RILIEVI SULL'EFFETTIVA CONTRATTUALITAE
E QUINDI GIURIDICITAE DELLA NOZIONE: L'ASSENZA DELLA NORMA FONDATIVA DEL
VINCOLO. I LIMITI LOGICI DELLE DUE TEORIE. LA CODIFICAZIONE DEL
CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO E I PROBLEMI IRRISOLTI: I RAPPORTI TRA LE
DUE SPECIES DI CONTRATTO E L'EFFETTIVA NATURA CONTRATTUALE DELLA NOZIONE
90 3. ANALOGIE TRA DOTTRINA ITALIANA E TEDESCA IN TEMA DI AECORDI TRA
AMMINISTRAZIONI. SANTI ROMANO E I DUBBI SULLA GIURIDICITAE DELLA NOZIONE.
LA FRAMMENTAZIONE DELLE FATTISPECIE E IL PROBLEMA DELL'UNITARIETAE
CONCETTUALE DELLA FIGURA. AECORDI E CONTRATTO DI DIRITTO PRIVATO. GLI
INTERROGATIVI SULLA NATURA DEGLI AECORDI NELLA TRIPARTIZIONE GIANNINIANA
DELLE LEZIONI » DEL 1950: PROWEDIMENTI, CONTRATTI O CATEGORIA A SE? LA
TEORIA DEU'ACCORDO TRA AMMINISTRAZIONI COME ATTO UNILATERALE COMPLESSO.
LE RAGIONI DELL'ASSUNTO E IL SUO SUPERAMENTO 93 4. CARATTERE BILATERALE
DEGLI AECORDI TRA AMMINISTRAZIONI E IL PROBLEMA DEL RAPPORTO TRA TALE
FIGURA E IL CONTRATTO DI DIRITTO PRIVATO. LE TEORIE ANTICONTRATTUALISTE
E I CRITERI DI DIFFERENZIAZIONE. LA DOTTRINA CONTRATTUALISTA E I
RAPPORTI TRA CONTRATTO E AUTONOMIA PRIVATA. COLLEGAMENTO TRA TEORIE
CONTRATTUALISTE E RICOSTRUZIONE ESTEN- SIVA DELLA NOZIONE DI CONTRATTO
96 5. L'AMPLIAMENTO DELL'INTERROGATIVO SULLA NATURA DEGLI AECORDI TRA
AMMINISTRAZIONI: CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO-PATTO-CATEGORIA A SE. I
TEMI DELL'AMMISSIBILITAE DEL CONTRATTO DI DIRITTO PUBBLICO E
DELL'INCLUDIBILITAE NELLA NOZIONE DELLA SPECIES DELL'ACCORDO TRA
AMMINISTRAZIONI: LE OPINIONI DOTTRINALI FAVOREVOLI 99 6 SEGUE. LA
CRITICA GIANNINIANA ALLA NATURA CONTRATTUALE DEGLI AECORDI: IL CARATTERE
NON PATRIMONIALE DELLE PRESTAZIONI. RILEVANZA DEGLI ARGOMENTI ADDOTTI
DALLA DOTTRINA EHE NEGA L'AMMISSIBILITAE DEL CONTRATTO DI DIRITTO
PUBBLICO 101 7. LA TESI DELLA NATURA PATTIZIA DEGLI AECORDI TRA
AMMINISTRAZIONI. SUPERAMENTO, CON L'INTRODUZIONE DELLA LEGGE N. 241,
DELLE RAGIONI DISTINTIVE TRA AECORDI COSTITUTIVI DI OBBLIGAZIONI E
AECORDI COSTITUTIVI DI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO 102 8. GLI AECORDI TRA
AMMINISTRAZIONI NELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241: I CONTENUTI DELLA
DISEIPLINA. CARATTERE ORGANIZZATORIO E CONSENSUALE DELLA FIGURA. GLI
EFFETTI DEU'ACCORDO: OBBLIGHI E OBBLIGAZIONI. AECORDO, PROWEDIMENTO,
CONTRATTO. . . . 103 9. OSSERVAZIONI RICOSTRUTTIVE SUGLI AECORDI TRA
AMMINISTRAZIONI: L'ACCORDO COME ATTO BILATERALE NON NEGOZIALE. I
CONTENUTI DELLA BILATERALITAE E IL SUPERAMENTO DELLA TEORIA DELL'ATTO
COMPLESSO 106 10. CARATTERE NON NEGOZIALE DEGLI AECORDI E POTERE
AMMINISTRATIVO NON AUTORITATIVO. L'ATTIVITAE AMMINISTRATIVA CONSENSUALE
COME ATTIVITAE FUNZIONALIZZATA NON RICON- DUCIBILE AU'AUTONOMIA PRIVATA.
L'ACCORDO COME STRUMENTO DI REALIZZAZIONE DEL- L'INTERESSE PUBBLICO
SOTTESO ALLA FUNZIONE AMMINISTRATIVA 108 INDICE SOMMARIO 11. SEGUE. II
CONSEGUENTE CARATTERE NON CONTRATTUALE DELL'ACCORDO TRA AMMINISTRA-
ZIONI. VALIDITAE DELL'ASSUNTO ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE CORRENTI
DOTTRINALI (MINO- RITARIE) EHE NON COLLEGANO IL CONTRATTO AU'AUTONOMIA
NEGOZIALE. II CARATTERE NORMALMENTE NON PATRIMONIALE DELLE PRESTAZIONI.
L'ACCORDO COME CATEGORIA LOGICO-GIURIDICA ARTICOLATA NELLE SPECIES DEL
CONTRATTO E DEU'ACCORDO AMMINISTRA- TIVO IN RELAZIONE ALLA RILEVANZA DEL
CARATTERE PATRIMONIALE (O PATRIMONIALIZZABILE) DELLE PRESTAZIONI.
COLLEGATA NON ADESIONE, IN RELAZIONE ALLA ASSERITA IRRILEVANZA
DELL'ELEMENTO PATRIMONIALE, ALLA TESI DELLA NATURA PATTIZIA DEGLI
AECORDI 111 12. IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA CRUCIALE DEGLI AECORDI FRA
AMMINISTRAZIONI NELL'IN- DIVIDUAZIONE DELLA FOENTE DELL'IMPEGNATIVITAE
DEGLI AECORDI STESSI. LA TESI CONTRAT- TUALISTA » E QUELLA PATTIZIA »
COME TENTATIVI (NON SODDISFACENTI) DI RICERCA DI UNA FOENTE GIURIDICA DI
IMPEGNATIVITAE DEGLI AECORDI. L'INTRODUZIONE, CON LA LEGGE N. 241, DI UNA
NORMA COSTITUTIVA, AL CONTEMPO, DEL POTERE DI STIPULARE AECORDI
ORGANIZZATIVI E DEU'IMPEGNATIVITAE DEGLI AECORDI STESSI. POSSIBILITAE DI
DEFINIRE UNA NOZIONE DI AECORDO ORGANIZZATIVO FORNITA DEI CARATTERI DI
GIURIDICITAE, AUTONOMIA, UNITARIETAE: L'ACCORDO ORGANIZZATIVO COME FIGURA
ORGANIZZATORIA CON FINALITAE DI AUTOCOORDINAMENTO, AVENTE LA STRUTTURA DI
ATTO BILATERALE NON NEGOZIALE STIPULATO DA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
NELL'ESERCIZIO DI POTERI AMMINISTRATIVI FUNZIONALIZ- ZATI 114 13. GLI
ULTERIORI CARATTERI DELL'ACCORDO ORGANIZZATIVO. II CARATTERE DI
STABILITAE: L'IRRE- VOCABILITAE DELL'ATTO DI ADESIONE 116 14. SEGUE. II
CARATTERE DI NON TIPICITAE. II REGIME DI LIBERTAE DEGLI AECORDI E LA
CRESCENTE ATIPICITAE DELLA DISCREZIONALITAE AMMINISTRATIVA. ATIPICITAE
INTERNA » E TIPICITAE ESTERNA » DEGLI AECORDI ORGANIZZATIVI 117 15.
SEGUE. FINALITAE DI AUTOCOORDINAMENTO E CARATTERE COLLABORATIVO » DEGLI
AECORDI. II CARATTERE DI ORDINARIA PROGRAMMATICITAE DEGLI AECORDI
ORGANIZZATIVI 118 16. SEGUE. I COLLEGATI CARATTERI DELL'ATTO DI
ADESIONE: NON AUTORITATIVITAE, DISCREZIONA- LITAE, INAUTONOMIA, STABILITAE,
PROGRAMMATICITAE 119 17. RILIEVI IN ORDINE ALLA POSSIBILE RICONDUZIONE
DEGLI AECORDI PROCEDIMENTALI E DI QUELLI ORGANIZZATIVI A UNA PIUE
GENERALE FIGURA DI AECORDO AMMINISTRATIVO: PREVALENZA DEI TRATTI
AECOMUNANTI SU QUELLI DIFFERENZIANTI. L'ACCORDO AMMINISTRATIVO COME ATTO
BILATERALE CUI L'AMMINISTRAZIONE CONCORRE NELL'ESERCIZIO DI POTERI
AMMINISTRATIVI NON AUTORITATIVI. GLI AECORDI NON TIPIZZATI E IL
CARATTERE SOLO PARZIALMENTE UNITARIO, IN RELAZIONE ALLA SUA TIPICITAE
ESTERNA », DELLA NOZIONE DI AECORDO AMMINISTRATIVO. ESTRANEITAE DEGLI
AECORDI NORMATIVI ALLA VICENDA DEGLI AECORDI AMMINISTRATIVI IN RAGIONE
DELLA LORO PECULIARE NATURA DI FOENTE DEL DIRITTO 120 18. L'ACCORDO
AMMINISTRATIVO E LA POSSIBILE RILEVANZA TEORICA DELLA NOZIONE 123 19. II
REGIME GIURIDICO DEGLI AECORDI ORGANIZZATIVI: LE FONTI DELLA DISEIPLINA
SOSTAN- ZIALE. II REGIME PROPRIO DEGLI AECORDI NON TIPIZZATI E GLI
EFFETTI MINORI » DEGLI AECORDI IN GENERALE. AECORDI PUBBLICISTICI,
VINCOLATEZZA DELL'AZIONE AMMINISTRA- TIVA E PRINEIPIO DI AFFIDAMENTO, IN
PARTICOLARE NEI CONFRONTI DEH'AMMINISTRAZIONE PROMITTENTE » 124 20.
SEGUE. LA DISEIPLINA DI CUI AGLI ARTT. 11 E 15 DELLA LEGGE N. 241: LA
FORMA, I CONTROLLI, IL POTERE DI RECESSO 129 21. SEGUE. I I REGIME
DERIVANTE DAI PRINEIPI CIVILISTICI IN TEMA DI OBBLIGAZIONI E
CONTRATTIIN QUANTO COMPATIBILI ». RINVIO AI NECESSARI SPEEIFICI
APPROFONDIMENTI SULL'ARGOMENTO. APPUNTI PER UN MATERIALE PREPARATORIO AI
FINI DELLA RICERCA . 130 INDICE SOMMARIO PAG- 22. II REGIME
PROCESSUALE DEGLI AECORDI ORGANIZZATIVI (E DI QUELLI AMMINISTRATIVI IN
GENERALE). GIURISDIZIONE ESCLUSIVA E GIURISDIZIONE DI ANNULLAMENTO.
DOMANDE PROPONIBILI E POSSIBILI PRONUNZIE GIURISDIZIONALI 134 PARTE III
GLI ACCORDI DI PROGRAMMA CAPITOLO I PREMESSA AECORDI ORGANIZZATIVI E
AECORDI DI PROGRAMMA. FATTISPECIE SPECIALI E DISEGNO GENERALE DELLA
FIGURA: SOVRAPPOSIZIONE DI DISEIPLINE E PROGRAMMA DELLA RICERCA . 141 II
CARATTERE POLISENSO DELLA LOCUZIONE. L'ORDINARIA PROGRAMMATICITAE DEGLI
AECORDI E GLI AECORDI COSTITUTIVI DI PROGRAMMAZIONI. AECORDI PER LA
FORMAZIONE DELL'ATTO DI PROGRAMMA E AECORDI ATTUATIVI DI PROGRAMMAZIONI.
L'AUTOCOORDINAMENTO NELL'ATTUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE NELL'ESPERIENZA
URBANISTICA 141 CAPITOLO II LE FATTISPECIE DI ACCORDO DI PROGRAMMA 1.
L'INTESA EX ART. 81 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24
LUGLIO 1977, N. 616 COME ANTIEIPAZIONE DI UNO DEI MODULI (SEMPLIFICATI)
DI AECORDO DI PRO- GRAMMA. L'INTESA DI CUI AL COMMA 3 DELL'ART. 81 COME
FATTISPECIE COSTITUTIVA DI EFFETTI AUTORIZZATIVI DALLA
PROGETTAZIONE-ESEEUZIONE DI OPERE PUBBLICHE STATALI IN DIFFORMITAE DALLA
DISEIPLINA URBANISTICA COMUNALE. LA MANCATA INTESA COME PRE- SUPPOSTO
PROCEDIMENTALE PER L'ESERCIZIO DEI POTERI AUTORITATIVI. L'INTESA COME
AECORDO ORGANIZZATIVO SPECIALE CARATTERIZZATO DALLA SPECIALITAE DEGLI
EFFETTI. . 147 2. L'ACCORDO DI CUI ALL'ART. 8 DELLA LEGGE FINANZIARIA
1985 PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI TRASPORTO INTEGRATI NELLE AREE
METROPOLITANE. RICONDUCIBILITAE DELLA VICENDA AL PARADIGMA DEUE'INTESA EX
ART. 81 150 3. L'ACCORDO DI PROGRAMMA DI CUI AU'ART. 25 DELLA LEGGE 17
MAGGIO 1985, N. 210 ISTITUTIVA DELL'ENTE FERROVIE DELLO STATO.
SOSTANZIALE ASSIMILABILITAE ANCHE DI TALE FATTISPECIE A QUELLA
DELL'INTESA EX ART. 81 IN RELAZIONE ALL'IDENTITAE DELL'OGGETTO: LA
PROGRAMMAZIONE-ESEEUZIONE DI OPERE PUBBLICHE STATALI COINVOLGENTI
INTERESSI LOCALI 150 4. II COMITATO DI COORDINAMENTO DI CUI AL DECRETO
DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 LUGLIO 1987: UN AECORDO
ORGANIZZATIVO PER L'ATTUAZIONE CONCORDATA DI OPERE PUBBLICHE 153 5. II
CONTRATTO DI PROGRAMMA DELLA DISEIPLINA COMUNITARIA DEI PROGRAMMI
INTEGRATI MEDITERRANEI. PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA E MISURE DI
COORDINAMENTO: LE DEBO- LEZZE FUNZIONALI DELL'ISTITUTO 154 6.
L'INTERVENTO STRAORDINARIO NEL MEZZOGIORNO E LE PROBLEMATICHE DEL
COORDINA- MENTO: DAI COMMISSARI CIVILI » ALLA CASSA PER IL
MEZZOGIORNO. II BUANCIO DEI PRIMI VENTI ANNI DI INTERVENTO STRAORDINARIO
E L'AWENTO DELLE REGIONI: DAL XIV INDICE SOMMAR1O PAG. MECCANISMO
OPERATIVO UNITARIO » ALLA PLURISOGGETTIVITAE ISTITUZIONALE. L'IMPIANTO
DELLA LEGGE 1 MARZO 1986, N. 64 E LA DISCIPUNA DEL COORDINAMENTO 156 7.
II COORDINAMENTO NELL'ATTUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DELL'INTERVENTO
STRAORDI- NARIO: L'ACCORDO DI PROGRAMMA COME AECORDO ORGANIZZATIVO CON
FINALITAE DI PROGRAMMAZIONE ESECUTIVA. L'IMPIANTO GENERALE DELL'ISTITUTO
163 8. GLI EFFETTI INTEGRATIVI DELLA DISEIPLINA DELL'ACCORDO DI
PROGRAMMA IMPUTABILI AGLI ATTI DI PROGRAMMAZIONE ADOTTATI IN ESEEUZIONE
DELLA LEGGE N. 64. II COMITATO DI COORDINAMENTO 166 9. AECORDO DI
PROGRAMMA E LEGISLAZIONE DEU'EMERGENZA: LA VARIANTE TIPOLOGICA
INTRODOTTA DALLA LEGGE RELATIVA ALLE MISURE URGENTI IN TEMA DI OPERE
PUBBLICHE E DI PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI IN SICILIA » (DECRETO LEGGE
1 FEBBRAIO 1988, N. 19 CONVERTITO IN LEGGE 28 MARZO 1988, N. 99).
BIUNIVOCITAE DEL CARATTERE PROGRAM- MATORIO DELLA FIGURA. LA FIGURA
INTRODOTTA DALLA LEGGE SULLE MISURE URGENTI IN MATERIA DI TRASPORTI E
CONCESSIONI MARITTIME » (LEGGE 4 MARZO 1989, N. 77). SOSTANZIALE
ASSIMILABILITAE DELLA FATTISPECIE A QUEUA INTRODOTTA CON LA LEGGE SULLE
OPERE PUBBLICHE SICILIANE 168 10. LE FIGURE INTRODOTTE DALLA LEGGE
ISTITUTIVA DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITAE E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E
TEENOLOGICA (LEGGE 9 MAGGIO 1989, N. 168) E DALLA LEGGE SULLA
PROGRAMMAZIONE TRIENNALE PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE »(LEGGE 28 AGOSTO
1989, N. 305). L'AWIO DELLA TRANSIZIONE DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA DA
MODELLI EMER- GENZIALI E DEROGATORI A MODELLI ORDINARI » 170 11.
L'INTRODUZIONE DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA NELLA LEGGE DI RIFORMA DELLA
AUTONO- MIE LOCALI COME FASE DI COMPLETAMENTO DELLA TRANSIZIONE VERSO UN
MODELLO ORDINARIO DELLA FIGURA E COME PREMESSA ALLA CODIFICAZIONE DI UNA
NOZIONE GENERALE DI AECORDO ORGANIZZATIVO. AECORDO DI PROGRAMMA E
STRUMENTI DI COOPERAZIONE NELLA LEGGE DI RIFORMA DELLE AUTONOMIE LOCALI
172 12. LA STRUTTURA DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA DI CUI ALLA LEGGE N. 142:
PROCEDIMENTO, SOGGETTI, EFFETTI 180 13. LE PIUE RECENTI FIGURE DI AECORDO
DI PROGRAMMA 184 CAPITOLO III GLI ACCORDI DI PROGRAMMA: SPUNTI
RICOSTRUTTTVI 1. PREMESSA 187 2. I SOGGETTI DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA.
ACCESSO ALL'ACCORDO DEI SOLI SOGGETTI PUBBLICI: IL REQUISITO
DELL'INTERESSE. PARTI NECESSARIE » DELL'ACCORDO E ALTRI SOG- GETTI
INTERESSATI ». INTERESSATI E DESTINATARI DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA . . .
. 187 3. SULLA POSSIBILE LEGITTIMAZIONE DEL CONCESSIONARIO DI OPERA
PUBBLICA A ESSER PARTE DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA. II CONCESSIONARIO COME
SOSTITUTO DEUA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORNITO DI AUTONOMIA. GLI
APPORTI DOTTRINALI E GLI ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI 191 4. I
PRESUPPOSTI A CONTENUTO PROGRAMMATARIO DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA. L'AC-
CORDO DI PROGRAMMA DELLA LEGGE N. 64 COME POSSIBILE STRUMENTO ATTUATIVO
SIA DEL PROGRAMMA TRIENNALE EHE DEL PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE. AECORDO
DI PRO- GRAMMA E PROGRAMMAZIONE REGIONALE. UTILIZZABILITAE DELL'ACCORDO
DI PROGRAMMA ANCHE PER INTERVENTI DIVERSI DELLE OPERE PUBBLICHE 196
INDICE SOMMARIO PAG- 5. LE FASI PROCEDIMENTALI. ATTO DI ADESIONE E
DELIBERAZIONE DELL'ORGANO COMPETENTE. NECESSITAE DELLA FORMALE
STIPULAZIONE DI UN ATTO UNITARIO 204 6. SEGUE SUL PROCEDIMENTO: LA FASE
APPROVATIVA. FUNZIONE DI CONTROLLO DEGLI ATTI APPROVATIVI. NON ADESIONE
ALLA TESI DEGLI ATTI APPROVATIVI COME ATTI DI RATIFICA. GLI ATTI
APPROVATIVI E LA RITENUTA NOVAZIONE DELLA FOENTE DEGLI EFFETTI GIURIDICI.
RAF- FRONTO CON VARIE FATTISPECIE DI NORMATIVIZZAZIONE DI FATTISPECIE
CONSENSUALI PUBBLICISTICHE. LA POSSIBILE SPIEGAZIONE DELLA VICENDA
RELATIVAMENTE AGII AECORDI DI PROGRAMMA: EFFETTI URBANISTICI E ATTI
AMMINISTRATIVI 206 7. L'EFFETTO NOVATIVO PRODOTTO DAGLI ATTI APPROVATIVI
DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA. EF- FETTI IMPUTABILI DIRETTAMENTE ALL 'AECORDO
ED EFFETTI IMPUTABILI AGLI ATTI CONCLUSIVI DEL PROCEDIMENTO. RILEVANZA
DEGLI EFFETTI DI VARIAZIONE DEGLI STRUMENTI URBANISTICI E DI QUELLI DI
DEROGA AL SISTEMA DEI POTERI SOSTITUTIVI AI FINI DELLA QUALIFIEAZIONE
COME ATTI NORMATIVI (SECONDARI) DEGLI ATTI APPROVATIVI DEGLI AECORDI DI
PROGRAMMA . . . . 208 8. CONTENUTO DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA E SUA
SCOMPONIBILITAE. I DUE LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE DEU'INTERVENTO
STRAORDINARIO: LA COPPIA PROGRAMMA TRIENNALE - PIANO ANNUALE DI
ATTUAZIONE E L'ACCORDO DI PROGRAMMA COME STRUMENTO PROGRAM- MATORIO
ATTUATIVO DI NATURA CONVENZIONALE. LA SINGOLA AZIONE COME PROGRAMMA-
ZIONE OPERATIVA E CONTESTUALE OGGETTO DI OBBLIGO ASSUNTO CON L'ACCORDO.
PRIME RISULTANZE CIRCA IL CONTENUTO PROGRAMMATORIO DELL'ACCORDO DI
PROGRAMMA. . . . 212 9. GLI ULTERIORI CONTENUTI DELL'ACCORDO: ARBITRATI
RITUALI E INTERVENTI SURROGATORI. CENNI ALLA DOMMATICA DEI POTERI
SOSTITUTIVI: LE SOSTITUZIONI FUNZIONALI. AECORDO E SOSTITUZIONE COME
FORMULE ORGANIZZATORIE IN RAPPORTO DI STRUMENTALITAE 214 10. SEGUE.
CARATTERE CONCORRENTE DEL POTERE SOSTITUTIVO E SUA ORDINARIA TIPICITAE.
POSSIBILE ATTRIBUZIONE ALL'ACCORDO DELLA FUNZIONE DI COMPLETAMENTO DELLO
SCHEMA NORMATIVO DI ATTRIBUZIONE DEL POTERE SOSTITUTIVO. RILEVANZA,
SOTTO TALE PROFILO, DELLA NORMATIVIZZAZIONE DEGLI ATTI CONCLUSIVI DEL
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA E RAPPORTI TRA NORMA
PRIMARIA E NORMA SECONDARIA. 217 11. CONSIDERAZIONI CIRCA LA POSSIBILE
LIMITAZIONE SOGGETTIVA DEI POTERI SOSTITUTIVI AI SOLI CASI DI
PREESISTENTE ATTRIBUZIONE DI POTERI DI CONTROLLO SOSTITUTIVO. LA POSSI-
BILITAE DI ATTRIBUZIONE DI POTERI SOSTITUTIVI SOGGETTIVAMENTE NON
CONDIZIONATI COME SOLUZIONE INTERPRETATIVA COERENTE CON LE RAGIONI
DELL'ISTITUTO. LE NORME ISTITUTIVE DEGLI AECORDI DI PROGRAMMA COME
DETERMINATIVE DELL'ATTRIBUZIONE CONVENZIONALE DI POTERI SOSTITUTIVI
DEROGATORI RISPETTO AU'ORDINARIO REGIME DEI CONTROLLI SOSTITU- TIVI.
L'ACCORDO DI PROGRAMMA COME FORMULA ORGANIZZATORIA CARATTERIZZATA DALLA
FUNGIBILITAE SOGGETTIVA DEGLI APPORTI E DALLA COUEGATA RELATIVIZZAZIONE
DEL PRINEIPIO DI COMPETENZA 220 12. LA PECULIARE DISEIPLINA DEI POTERI
SOSTITUTIVI IN ALEUNI MODELLI SPECIALI DI AECORDO DI PROGRAMMA. LA
VINCOLATIVITAE DEU'ACCORDO ANCHE PER I SOGGETTI INVITATI NON
PARTEEIPANTI. AMMISSIBILITAE DI UNA DISEIPLINA DEROGATORIA DELL'ORDINARIO
SISTEMA DEI POTERI SOSTITUTIVI PUR IN ASSENZA DEL CONSENSO DEL SOGGETTO
SOSTITUITO IN RELAZIONE AL PRINEIPIO DI INDISPONIBILITAE DEL POTERE
AMMINISTRATIVO E AL CONTENUTO NORMATIVO DEU'ACCORDO MEDESIMO 222 13. LA
REVOCA DEL FINANZIAMENTO E IL RICORSO GIURISDIZIONALE COME POSSIBILI
ULTERIORI RIMEDI IN CASO DI INADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI ASSUNTI CON
L'ACCORDO. RILIEVI CRITICI IN ORDINE ALL'OPINIONE DOTTRINALE IN TAL
SENSO. COLLEGAMENTO TRA FUNZIONALITAE DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA E
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PRESCELTA IN TEMA DI ESTENSIONE DEI POTERI
SOSTITUTIVI 228 INDICE SOMMARIO PAG- 14. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE IN
ORDINE AGLI EFFETTI DEU'ACCORDO DI PROGRAMMA. LA MANCATA PREVISIONE DI
STRUMENTI AUTORITATIVI SOSTITUTIVI DEL MANCATO AECORDO: COERENZA DELLA
SOLUZIONE PRESCELTA E SUA COMPATIBILITAE CON LA FUNZIONALITAE DELL'I-
STITUTO 231 15. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SULLA NATURA GIURIDICA
DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA. I DUE PROFILI DI SPECIALITAE RISPETTO
AU'ACCORDO ORGANIZZATIVO. LA FUNGIBILITAE SOGGET- TIVA DEGLI APPORTI COME
ELEMENTO CARATTERIZZANTE DI UN MODELLO EHE SEGNA IL DISTAECO DA UNA
CONEEZIONE VOLONTARISTICA DEL POTERE E DA UNA NOZIONE DI GIURIDICITAE
LEGALE AU'IMPUTAZIONE SOGGETTIVA DEGLI EFFETTI IN RELAZIONE ALLA
TITOLARITAE DEI RELATIVI INTERESSI. POSSIBILITAE DI REPERIRE SUL VERSANTE
DEL CONTENUTO PROGRAM- MATORIO L'ULTERIORE ELEMENTO SPECIALIZZANTE
RISPETTO ALLA FIGURA GENERALE DEU'AC- CORDO ORGANIZZATIVO. LA NATURA
CONSENSUALE, LA COMPLESSITAE STRUTTURALE E LA FUNGIBILITAE SOGGETTIVA COME
TRATTI CARATTERIZZANTI DELLA FATTISPECIE PROGRAMMATO- RIA. LA DISEIPLINA
DEGLI AECORDI DI PROGRAMMA COME COSTITUTIVA, AL CONTEMPO, DI UNO
SPECIALE MODELLO PROGRAMMATORIO E DI UNO SPECIALE MODELLO DI AECORDO
ORGANIZZATIVO 239 CAPITOLO IV ACCORDO DI PROGRAMMA E CONFERENZA DI
SERVIZI 1. L'INTRODUZIONE, CON LA LEGGE 29 OTTOBRE 1987, N. 441 DEUA
CONFERENZA DI SERVIZI NEUA FORMULAZIONE DEBOLE » DI AECORDO
ORGANIZZATIVO CON FUNZIONE DI ATTO ISTRUTTORIO OBBLIGATORIO E
VINCOLANTE. LA CONFERENZA-AECORDO DI PROGRAMMA DI CUI ALL'ART. 27 DELLA
LEGGE 11 MARZO 1988, N. 67 243 2. LA CONFERENZA DI SERVIZI DALLE FIGURE
SPECIALI » DELLE LEGGI DI SETTORE AL PARADIGMA GENERALE DELL'ART. 14
DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241. I PROFILI FUNZIONALI: LA
SEMPLIFIEAZIONE PROCEDIMENTALE 246 3. I PROFILI STRUTTURALI: LA
CONFERENZA DI SERVIZI COME MODELLO ORGANIZZATORIO. . . . 247 4. LE
DETERMINAZIONI CONCORDATE » NELLA CONFERENZA COME AECORDO ORGANIZZATIVO:
NON ADESIONE ALLA TESI DELL'ORGANO COLLEGIALE STRAORDINARIO 249 5.
L'ASSENSO EX LEGE DEI SOGGETTI INVITATI NON PARTEEIPANTI 253 6.
CONFERENZA DI SERVIZI E AECORDO DI PROGRAMMA: IL COORDINAMENTO TRA LA
DISEIPLINA DI CUI ALL'ART. 27 DELLA LEGGE N. 142 E QUELLA DI CUI
ALL'ART. 14 DELLA LEGGE N. 241. IDENTITAE TRA LE DUE FIGURE SOTTO IL
PROFILO FUNZIONALE E PARZIALE DIVERSIFIEAZIONE DEI CONTENUTI STRUTTURALI
IN RELAZIONE AL DIVERSO GRADO DI COMPLESSITAE DEI CONTRIBUTI DEI SOGGETTI
PARTEEIPANTI 254 7. RAPPORTI TRA LA DISEIPLINA GENERALE DELL'ART. 14 E
LA FIGURE SPECIALI DELLE LEGGI DI SETTORE 257 8. CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE 259 BIBLIOGRAFIA 261 |
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