Il regno d'Italia napoleonico: siderurgia, combustibili, armamenti ed economia ; 1805 - 1814
Gespeichert in:
| 1. Verfasser: | |
|---|---|
| Format: | Buch |
| Sprache: | Italian |
| Veröffentlicht: |
Milano
Banca Commerciale Italiana
1991
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| Schriftenreihe: | Studi e ricerche di storia economica italiana nell'età del risorgimento
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| Beschreibung: | XIII, 971 S. |
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INDICE SOMMARIO
Introduzione Ili
Abbreviature ed avvertenze . . . . IX
PARTE PRIMA
IL PRIMO QUADRIENNIO DEL REGNO ITALICO
VERSO L'APOGEO NAPOLEONICO
(1805 1808)
Capitolo Primo
ASPETTI PIÙ GENERALI DELLA VITA ITALICA FRA IL 1805 ED IL 1808
1. L'avviarsi alla nuova guerra dopo Amiens. Eugenio de Beauharnais
viceré d'Italia. Significative istruzioni dell'imperatore. Méjan segretario
degli ordini vicereali. Sull'indole e sulla fortuna d'Eugenio. Il nuovo
Consiglio di Stato presieduto dal Melzi (1805). Il HI Statuto, del 1805;
forzata chiusura dell'effimero Consiglio legislativo per le critiche alla
tassa di registro (1805). Fine apparente della censura (1806). Gli altri
Statuti (1808). Istituirsi del Senato consulente 5
2. — II diffondersi d'una vita migliore entro un regime che voleva essere
d'illuminato dispotismo. Milano, capitale « europea ». L'opera d'Eugenio
per riordinare il Veneto (1805). Sforzi per sostituire forniture, requisi¬
zioni e pagamenti agli espropri ed alle dilapidazioni militari. Ripresa dei
cattivi rapporti fra militari e civili, dopo i miglioramenti del tempo del
Melzi. L'ottimo lavoro del Prina per il Veneto e la Dalmazia. I suoi
bilanci fra il 1805 ed il 1807. I suoi panegirici. L'istituirsi del Monte
Napoleone, la moneta nazionale" italica, la tassa mercimoniale e quella
sulle arti, commercio e professioni liberali (1805) '7
947
3. — La crisi economica del 1805 1806. Costituirsi dell'Ufficio di statistica
presso il Ministero dell'Interno e l'opera del Gioia (1805 1806). Restitu¬
zione di beni a feudatarì illecitamente espropriati (1805) e ristabilirsi di
maggioraschi (1808). Buonaparte e la nobiltà. Introduzione del Code
Napoléon e della procedura civile francese (1806); estendersi dei Tribunali
di commercio (1806); nuovo catasto generale per il Regno (1807);
Codice di commercio e Borsa di commercio a Milano (1808). Vaghe
promesse imperiali di ridurre le imposte (1807). Accrescersi della pres¬
sione fiscale, valutato con favore da economisti; modesti effetti sul pro¬
gresso industriale. Stato dell'Italia nell'opinione di poeti e di letterati.
Eugenio spiega invano a Buonaparte l'insoddisfazione italica e le proteste
contro l'inasprirsi tributario, e pure contro il crearsi di feudi imperiali
francesi nel Veneto (1806 1807). Ripulse napoleoniche. Costituzione di
rendite a favore del duca di Lodi (1807, su beni Veneti) e di generali ita¬
liani (18io, su beni ex tirolesi). Proteste contro la coscrizione. Discorso
di Buonaparte ai Collegi elettorali (1807). Crisi nelle esportazioni (1807);
vane richieste del viceré per ridurre il gravame fiscale (1808). I bisogni
militari del 1808 aggravano l'erario. Eugenio traccia un quadro infausto
delle finanze, del commercio e dell'industria nel Regno (1808). Napo¬
leone, impegnato a Burgos, non risponde. Vano tentativo d'esportare
meglio in Baviera. Ottimistiche dorature d'obbligo del Prina intorno ai
conti del 1808. Mancata visione d'insieme dei problemi economici anche
nel nuovo regime. Il Melzi rimane appartato, onorato e sorvegliato.
Nuovi leggi organiche per il clero 24
4. La concorrenza internazionale e la siderurgia italiana. Alcune disparità di
costi e di prezzi. Importazioni metallurgiche 42
5. Ampliarsi del territorio nazionale entro una cornice esterna peggiorata,
ostile e proibitiva. Contraddittori atteggiamenti napoleonici . . . . 44
6. Infausto Trattato di commercio con la Francia (1808). Memorie dello
Champagny e dell'Isnard sulla scarsa vocazione italica allo sviluppo
industriale. Migliore parere, nel 18io, del Conseil generai Ju commerce.
Vani tentativi del Prina in favore dell'esportazione di ferri. Discorsi esor¬
tativi del Di Breme ai «premiati d'industria» (agosto 1806 e 1807) . . 48
7. II sempre più rigoroso blocco delle merci « inglesi » (tali o presunte, od
equiparate). Legislazione fra il 1805 ed il 1807. Crescente inquietudine in
Francia ed in Italia; dalla Grande Nation al Grand Empire (1808) . . . . 54
948
Capitolo Secondo
LA NUOVA LEGGE MONTANISTICA E
IL NUOVO CONSIGLIO DELLE MINIERE
8. La Commissione del 1805 per due progetti di regolamento (miniere e
boschi). Sua attività anche come Consiglio delle miniere in nuce . . . . 65
9 — II Progetto per le miniere redatto dalla Commissione. Critiche del Di
Breme e suo diverso progetto (1806) 68
10. — Stato degli scavi metallurgici, e proposte per un'organizzazione ed una
Direzione delle miniere, in un documento del 1806 71
11. — Dissidio fra Di Breme e Prina circa il ripartirsi dei compiti ministeriali in
materia mineraria. Il progetto di legge montanistica del ministro dell'In¬
terno (1806) e quello del ministro delle Finanze (1807) 74
12. II decreto montanistico vicereale del 9 agosto 1808. Sua indole generale 76
13 — Sintesi del decreto, e riscontri con le norme settecentesche del Milanese 78
X4 Nel 1807, Prina vuoi rinverdire i tributi minerari. La questione dei privi¬
legi sulle miniere dei dipartimenti prima veneziani, e sugli scavi non più
soggetti alla disciplina montanistica. Prina respinge le proposte di soppri¬
mere gli oneri tributari su di esse (1807), ma poi annuirà (1809) . . 85
IS Critiche dei ferristi al decreto montanistico del 1808 86
16. Nomina dei componenti il Consiglio delle miniere (1809). Nomine del
personale e dei quadri periferici e specializzati 87
17 Prima sede del Consiglio nel « palazzo » dei Giardini pubblici a Milano.
Uno dei primi programmi di lavoro. Deficienze nel Bureau Topographi
que. Determinazioni napoleoniche per sostituirvi ufficiali italici a quelli
napoletani 88
18. II Piano pratico di mineralogia proposto da Franco Pini (1808). Ricerche
minerarie dello stesso e proposta di premi nel 1812 90
949
Capitolo Terzo
DEI BOSCHI E DEI COMBUSTIBILI
19. — Richiesta di provvedimenti temporanei di salvaguardia forestale avan¬
zata, nel 1805, dalla Commissione 95
20. Progetto di regolamento dei boschi presentato dalla Commissione nel
1806. Persistere di tesi antivincolatrici 96
21. Memoria dell'Amoretti sui modi di trar profitto dai combustibili. Sti¬
moli per la ricerca e l'uso di carbon fossile e di torba. Schema di decreto
per la torba, ed altro per il carbon fossile. Pubblicazioni su torbiere e
boschi 98
22. — I pionieri veneri nella ricerca e nella coltivazione carbonifera (Tron,
Stressi e Nani Vendramin) fra il '600 ed il '700. L'opera del Cadolino e
dei suoi soci a Ravagnan e Brentonico. Le importazioni dall'Istria. La
miniera di Vallio. Illusioni nella Valganna e a Gravedona 100
23. Le miniere istriane e, in ispecie, d'Albona. Incentivi del 1806, alla ricerca
di carbon fossile, e proposte, nello stesso anno, per frenarne l'esporta¬
zione verso la raffineria di Trieste. Miniere carbonifere dalmate 103
24. Distribuzione, nel 1807, del saggio del Pini sulla maniera di preparare la
torba. Proposte di G. Morel per diffonderne gli scavi e l'uso (1808).
Progetto di R. Grossman per introdurre nel Regno la fabbricazione del
carbone di torba (1808) 105
25. Tentativo dei produttori gargnanesi di proiettili per un calmiere dei
prezzi delle legna e dei carboni loro necessari (1806) 106
26. Decreti del 1808, per affidare la materia forestale alla Direzione del
demanio, sotto gli ordini di Prina, e per l'inquadramento del personale
che doveva amministrare e conservare i boschi 107
Capitolo Quabto
LE FABBRICHE DI FALCI E DEGLI ARMAMENTI
27. Perdurare dei favori alle industrie fornitrici dell'esercito e della marine¬
ria. M. A. Caffarelli ministro della Guerra. La rinnovata attività dell'Ar¬
senale veneziano per la flotta di guerra. Porto franco nell'isola di San
Giorgio. Crisi economica veneziana 1 ' '
28. Memoria del Beroaldi sulla fabbrica di Castro (1808). La mediocre qua¬
lità delle falci castresi. Avverse conseguenze della coscrizione . . ¦ • "5
29. — I sottoprefetti come agenti commerciali per vendere falci. Un esempio di
circolare ai podestà ed ai snidaci (1809) Il!*
950
30. — Le falci di Maniago. Produzione e vendita 119
31. Ragguaglio prefettizio sulla nuova fabbrica di Ponte vico (1805). Suppli¬
che di Cadolino a Napoleone ed al viceré per salvarsi dal disastro. I
Cadolino impresari dei trasporti straordinari d'artiglieria (1806 1807).
Memoria del Beroaldi su Pontevico (1806). Il maglio nuovo. Furto di
proiettili a Mantova: sospetti sui fornitori (1806). Effetti in battaglia delle
palle solide e cave 123
32. II crollo dell'oberato Cadolino (1807). Nuovo contratto sessennale per
240.000 rubbi l'anno di ferri colati con la soc. Beccalli e Maroni, garan¬
tita da Cadolino e dai fratelli Soresi, nuovi assuntori dei trasporti d'arti¬
glieria (1807). Diverso comportamento del viceré (più severo), e del
ministro della Guerra, rispetto al nuovo contratto 128
33 — Critiche di G. David su Pontevico; suo programma d'assestamento (1808) 133
34 II caso delle lapidi di Bondione, Breno e Clusone in onore di Cadolino,
vietate dal governo. L'imprenditore invoca il rimborso dei danni subiti
con l'impresa di Pontevico (1808) 135
35 La riforma, sia dell'artiglieria francese (Gribeauval, dal 1763), sia della
tattica e strategia, ancor prima di Napoleone (1778). Controversie
intorno ai cannoni di ghisa o di ferro. Intenti, opere e tribolazioni per
una R. Fonderia di cannoni a Caionvico (dal 1807). Crescente uso del¬
l'artiglieria, ed accrescersi delle vittime nelle battaglie napoleoniche.
L'esperienza francese della fabbrica di cannoni d'Indret (1777) e della
grande ferriera del Creusot (1782 1785). Scarsa attenzione napoleonica ai
nuovi progressi tecnici nel campo militare 136
36. Proteste del ministro della Guerra per la cattiva qualità delle forniture
siderurgiche del Serio (1806). Il suo direttore, Bert, ispeziona il Lario
(1808) H3
37 Doglianze del gen. Danna per la qualità delle forniture e per il « mono
polio » del Mella (1807). Suo parere innovativo per creare efficace con¬
correnza: tre nuovi stabilimenti nel Lario, sul Verbano ed a Milano. Il
problema degli approvvigionamenti per l'Arsenale di Venezia . . . . 143
38. II Torriceni rettifica le statistiche della produzione bresciana d'armi.
Visita del viceré a Gardone Val Trompia. La fabbrica d'armi a Brescia e
il controllo delle officine private. Decreto del 1806 contro gli stiletti e gli
stocchi '45
39 Decreto del 1806 sulla disciplina degli armaiuoli non bresciani, e per la
vigilanza sulle fabbriche d'armi da fuoco e loro annessi commerciali 149
40. L'Arsenale di Pavia. La produzione dei cannoni e degli affusti. Miglio¬
rata produzione italica di polveri l49
951
Capitolo Quinto
LE COMUNICAZIONI
41. — La buona eredità dalla Lombardia austriaca. La Direzione generale delle
acque e strade (1805). Decreto del 6.5.1806, con i cinque regolamenti del
20.5.1806, in materia d'acque e strade, d'argini, d'acque per opifici, di
porti ecc. Antecedenti italiani, austriaci e francesi 155
42. L'inattuata legge del 9.1.1807, per una Scuola delle acque e strade a
Milano 160
43. L'opera generale di costruzione e manutenzione di strade e d'argini fra il
1805 ed il 1814. Il valico del Sempione; il piano per la carrozzabile
Reggio Cerreto Sarzana; il valico dell'Aprica, ed altri disegni stradali.
Buonaparte biasima i ritardi nei lavori pubblici (1805). Strade continen¬
tali e vie marittime nel conflitto franco inglese 161
44. Un esempio di tariffa per i traghetti: il « porto » sul Toce 165
45. Piani del 1805 1807, per canali navigabili: a) Mincio (dal Garda a Man
tova); 6) Brescia Canneto sull'Oglio, poi ampliato includendo un Sar
nico Brescia; e) Milano Pavia; d) Alessandria Savona (via Bormida Càr
care); e) Palmanova costa adriatica; /) Reggio Po. Perdita di Massa e
Carrara (1805). Strade, canali e ponti d'iniziativa privata in Inghilterra 165
Capitolo Sesto
PROVVEDIMENTI PER MIGLIORARE LE SCOPERTE E
LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
46. II Milanese riguardato come territorio ideale per l'agricoltura, ma in¬
grato per l'industria (1807) 177
47. Decreto del 1806 « sulla proprietà degli autori d'invenzione e di scoperte
d'industria » 178
48. Le esposizioni ed i premi d'industria. Premi a siderurgici fra il 1805 ed il
1808 180
49. Incertezze nel riassetto del R. Istituto nazionale (1805). Nomina del Pini
e del Maironi da Ponte a cattedre di chimica e di storia naturale (1807).
Imposta sugli studi all'estero (1805). Effimera legge francese, del 1804, a
vantaggio degli autori di « grandi opere » '84
50. Si riparla d'una Scuola d'arti e mestieri (1805). Viaggio tecnologico fuori
Stato del Morosi (1806 1807). Nuove riflessioni su un Conservatorio di
macchine (1807) l87
952
Capitolo Settimo
LA SIDERURGIA DEL REGNO ITALICO NELL'INCHIESTA DEL 1807
51. Indole dell'inchiesta 193
52. La terza parte del questionario. Significato e limiti degli aspetti siderurgici 194
53. Lombardia: L'Agogna; 198
54. — II Lario; 199
55. L'Olona; 203
56. L'Adda; 204
57. II Serio; 205
58. II Mella; 211
59. II Mincio; 216
60. L'Alto Po 216
61. // resto del Regno Italico: 219
62. L'Adige; 219
63. II Bacchiglione; 219
64. II Piave; 220
65. II Brenta; 221
66. L'Adriatico; 221
67. II Tagliamento; 222
68. II Passamano; 223
69. Istria e Dalmazia; 224
70. II Basso Po; 225
71 Crostolo e Panàro; 225
72. II Reno; 226
73 II Rubicone; 226
74 II Metauro; 226
75 II Musone; 227
76. II Tronto 228
77 Altre osservazioni: Guadagni medi dei lavoratori del ferro 229
78. Alcune conclusioni. Estratto da un abbozzo statistico sulle manifatture
del Regno Italico 232
953
Capitolo Ottavo
NOTIZIE SIDERURGICHE SULL'AGOGNA E SUL LARIO
79. Novero delle officine metalurgiche del Sesia. Forniture militari e inizia¬
tive siderurgiche dei Pansiotti. Loro innovazioni minerarie nella Val
bella. Analisi del costo del ferro. Stato dei canoni regalistici. Necessità e
possibilità di por rimedio alla crisi siderurgica locale, e catalogo delle
miniere dell'Agogna secondo i MSS. braidensi di M. Gioia (1807 1812) 237
80. Champagny vuoi far ritoccare la frontiera per render francese la R.
Fonderia di Scopello (1805). Controdeduzioni italiane. La dimenticata
clausola di forniture prioritarie all'Arsenale di Torino. La fonderia rima¬
ne italiana, ma in via d'estinzione 242
81. — Penuria di legne per i Ceretti; inciampi alle loro forniture per la strada
del Sempione (1805). Saggio del Pini per un migliore amalgamarsi delle
materie preziose 245
82. Veduta d'insieme della siderurgia lariana (1807) quanto a forniture mili¬
tari: 245
A) Dongo: subappalto (dal Torre) per proiettili d'artiglieria; contratto e
offerte del 1805 per ferri da maglio e munizioni; altro per cosce d'affusto
e ferri da maglio nel 1807; la nuova produzione di sbozzati; richiesta
d'un molo per Dongo; l'altoforno tra il 1788 e il 1804; nuovo forno di
seconda fusione; scarsità di carbone 246
B) Menaggio e Porlezza 251
C) Lecchese 251
Risposta negativa del Prina alla domanda donghese di minor prezzo per
la polvere da mina 252
83. Notizie di G. Tamassia sul cantone di Lecco (1806). Tentativi minerari
sopra Abbadia ed Esino (1805 1808) 253
84. Sul cantone di Taceno Valsassina (1806). Morte di Giovanni Bellati.
Scoperte e dispute minerarie nella Valsassina (monte di Bobbio e Val
Ferrerà) 255
85. — Controversie sui rapporti fra crisi siderurgica e mancanza di carbone.
Stato e tributi erariali delle miniere di ferro lariane 257
86. Privativa a F. Rusconi per le miniere di Brinzio (1808). Trascurati indizi
sul monte di Laveno 259
954
Capitolo Nono
NOTIZIE SIDERURGICHE SULLA VALTELLINA
87. Ugo Foscolo incaricato, nel 1806, di visitare miniere di ferro nella Val
tellina e nel Bergamasco. Méjan si da pensiero per l'avversione locale ai
francesi 263
88. Ragguagli particolareggiati del Gioia sul forno di Vedello, e cenni sulle
miniere valtellinesi (1807 1812) 264
89. Istanza di G. Polla per le miniere di Fraele (1808). Più ampi disegni di G.
David per scavi, forni e fucine a Fraele ed a Premadio. Richiesta di
privilegi e anticipazioni (1808) 268
90. Critiche al progetto del David; controproposte del perito 270
91. Passaggio di proprietà per le vene del Livrio e il forno di Vedello (1805
1807) 271
Capitolo Decimo
NOTIZIE SIDERURGICHE SUL DIPARTIMENTO DEL SERIO
92. Preoccupazioni francesi per la rivolta serpeggiante fra le Orobie. Stime
prefettizie per la siderurgia del Serio. Apologià del Maironi da Ponte per
l'acciaio del dipartimento 275
93 — II grande quadro prefettizio del 1807. Capacità dei 15 forni censiti . . 276
94 — II contrastante secondo prospetto delle miniere e dei forni, pure per il 1807.
Confronti con le stime dell'ultimo '700. Il decadere brembano rispetto al
'500. Difetti statistici suscitati dal cattivo operare delle municipalità
napoleoniche in Italia, come in Francia 278
95 ~ Capacità delle 97 fucine grosse, secondo il grande quadro 281
96 Osservazioni d'insieme di tale quadro 282
97 Riepilogo delle fucine d'affinazione del Serio (1807). Dati locali . . 283
98. Altri spunti informativi sui forni e sulle fucine della Val Camonica. Il
forno d'AUione. Controversia sulla miniera delle Cadelle di Foppolo 283
99 Memoria del Beroaldi sui forni dalla Val Seriana alla Val Sabbia (1806).
Divergente specchio per il Serio conservato fra i MSB. del Gioia. Stima
della produzione annua di ghisa in Lombardia. Alcuni confronti interna¬
zionali 286
955
Capitolo Undicesimo
LA SIDERURGIA BRESCIANA (VALLI TROMPIA E SABBIA)
NEL TRATTATO DEL BROCCHI ANCHE SULLO SFONDO
DI PIÙ ANTICHI DOCUMENTI
100. — II Trattato mineralogico e sulle miniere di ferro del Dipartimento del Mella di
G. B. Brocchi (1808). Lo stato disastroso delle miniere. Mancati suoi
nessi con i documenti anteriori (secoli XV XVIII) sulla crisi siderurgica
del Bresciano. Il fondego delle canne da guerra ed altri monopoli a Brescia e
Gardone Val Trompia. I principi di demanialità (1665). La concorrenza
austriaca, e di Treviso, per le armi 297
101. Consuetudini minerarie associative. Le carature 3°4
102. Struttura e vetuste attrezzature delle miniere triumpline. Condizioni di
lavoro e rimunerazioni 3°5
103. Altre notizie sul lavoro minerario in Lombardia. I lavori invernali e nelle
migliori stagioni. Picconi e mine. L'arruffio degli scavi. Gli allagamenti.
I lavori a giornata ed a cottimo. L'opera dei ragazzi e delle ragazze.
Tostatura, scelta, trasporto e lavatura del minerale 307
104. L'altoforno ed i suoi lavoranti 315
105. Cenni storici sull'altoforno. I progressi inglesi (altoforno a coke, puddling
e laminazione). Resistenze continentali al loro accoglimento. Il forno
fusorio bresciano. I suoi lavoratori. Sul lavoro notturno. Redditività dei
forni 316
106. La fucina grossa ed i magli « sottiladori ». I prodotti ed il loro mercato 322
107. L'acciaio di Bagolino 324
108. II Brocchi difende i ferristi locali e le loro tradizioni. Sopravvivenza e
sviluppo contemporaneo della siderurgia bresciana. Le proposte di
miglioramento avanzate dal Brocchi. I comuni intralci all'avanzamento
siderurgico od agrario. Commento del Beccaria agli intralci rurali . . 325
Capitolo Dodicesimo
ALTRE NOTIZIE SIDERURGICHE SUL MELLA
109. Timori d'incursioni nel Bresciano (1805). Controversia fra il Sabatti e il
Torriceni sulle statistiche siderurgiche del Mella (1807 1808) . . . . 333
1 io. Ipotesi del Sabatti sui forni fusori. Dissimili valutazioni del Brocchi e del
Torriceni 334
956
in. Le stime del Torriceni (1798 1807). Contrasti con i giudizi del Beroaldi e
del Gioia. Dubbi sulla documentazione del Torriceni, badando a sue
dichiarazioni del 1815. Conferme dai ragguagli settecenteschi . . . . 338
112. Altri ritocchi alle statistiche del Mella 342
113. I contrastanti ragguagli del Sabatti, del Tanfoglio, del Consiglio delle
miniere e del Gioia sulle buche del dipartimento 342
114. II difficile trasporto della vena e del ferro in un testo del Sabatti . . 344
115. Le sue osservazioni sulla crisi dei boschi 344
116. Rapporti prefettizi e della Camera di commercio sullo stato della side¬
rurgia bresciana (1806) 345
117. II peggiorare della situazione nel 1807 e nel 1808 346
118. — La zona siderurgica di Tremosine e Tignano. Disastrosa alluvione del
2 luglio 1807 347
119. Schema dell'organizzazione mineraria di Venezia. Il caso della Val
Trompia. Dai canoni in natura alle decime consolidate nelle Valli Trom
pia e Sabbia (secoli XVII e XVIII). Esitazioni, nel 1807, sulla ripresa del
canone regalistico dei cento scudi. Speranze di trovarvi carbon fossile. Le
miniere triumpline negli appunti del Tanfoglio e del Gioia . . . . 349
Capitolo Tredicesimo
ALCUNE ALTRE NOTIZIE SUI DIPARTIMENTI DI LÀ DALL'ADIGE E
SUL PERDUTO TERRITORIO DELLA GARFAGNANA E DELLE APUANE
120. Rapporto del Corniani al Di Breme sui dipartimenti dall'Adige al Passa
riano (1806). Cenni storici sui laminatoi. Il laminatoio di G. Bortolani a
Sei vana di Treviso (1790): proposta di riorganizzazione (1807) . . . . 361
121. Le sette valli metallurgiche «della Piave ». Sulle miniere di rame
d'Agordo (1806). Esercizio statale o appalto? La direzione del Corniani.
Scarsità di rame (1808). Richieste francesi. Esigenze dell'Arsenale vene¬
ziano 364
122. Notizie sul Bacchiglione (1806). I problemi dell'azienda piombifera del
Colledani presso la Pieve di Schio. Altre miniere 370
123. Le attività siderurgiche, soprattutto antiche, nella Garfagnana e nelle
Alpi Apuane 37i
957
PARTE SECONDA
GLI ANNI DI MEZZO DEL REGNO ITALICO
IL CULMINE E I PRODROMI DELLA CRISI
(1809 1811)
Capitolo Primo
I TRE ANNI FRA IL 1809 E IL 1811
124. L'unificarsi del Grand'Impero. L'empire de recettes et de recrutement. Le
nozze con Maria Luisa riducono le speranze italiche su Eugenio. I confini
del Regno nel 18 io. L'appesantita sudditanza economica del mercato
italiano che tende a divenire « unica risorsa » per la Francia. Vaccari sosti¬
tuisce Di Breme (Interno), Birago il Veneri (Tesoro). Gaffarelli, Danna e
poi Fontanelli (sostituito temporaneamente dal Bianchi d'Adda) alla
Guerra e Marineria 377
125. Alcuni importanti nuovi provvedimenti. Incattivirsi del sistema conti¬
nentale. Nuovo ed oscurantistico Codice penale (1811); i reati del lavoro.
Disavventure nell'assetto delle statistiche: cacciata e ritorno del Gioia.
Sue controversie con il Tamassia circa le statistiche di pubblico interesse 385
126. Avvio e assestarsi, fra 1809 e 1810, del sistema francese delle licenze
d'esportazione importazione. Napoleone respinge le insistenze del viceré
per migliori possibilità italiane di commercio: La France avant tout. Esten¬
sione, tuttavia, all'Italia di tali licenze. La deplorata imposizione dei pub¬
blici roghi di stanate merci « inglesi ». Aumentano le esportazioni fran¬
cesi. Critiche della dottrina parigina alla politica napoleonica delle
licenze. Tribolazioni italiche nel campo tessile; l'obbligo di far passare le
nostre esportazioni da Lione (1810). Aiuti venuti dal contrabbando
marittimo e terrestre 393
127. L'accrescersi delle imposte e della coscrizione. Insistenze di Eugenio per
far intendere la gravita della crisi economico finanziaria italica. I bilanci
priniani del 1810 e del 1811. Vana riunione d'un vertice plenario a Parigi
(1811). Sfuma il disegno d'una Banca d'Italia. Gravi crisi pure in Francia
fra il 18 io ed il 1812 400
128. Viene istituito il Consiglio generale di commercio, arti e manifatture,
insieme con nuove Camere di commercio, arti e manifatture (27.6.1811) 411
958
129 Solidarietà o disunione fra gli imprenditori? L'incerto liberalismo econo¬
mico. I produttori incominciano a rivedere le loro opinioni sulla politica
napoleonica 414
130. Decreto contro gli stabilimenti « che producono delle esalazioni malsane
o sono d'incomodo al vicinato» (16.1.1811) 416
131. — Nuovo ufficio dei pesi e delle misure, e sorveglianza delle unità metriche
e del loro uso pratico (29.1.1811). Altri provvedimenti d'interesse ammi¬
nistrativo; nuove vessazioni alla libertà di stampa 418
132. Lavori per il canale Milano Pavia. Telegrafo ottico Parigi Milano Vene¬
zia (1810). Abolizione di vari diritti di barriera anche d'interesse siderur¬
gico. Il brigantaggio sulle vie di grande comunicazione. Progetti e attua¬
zioni stradali 419
133. — Sintomi del venire al peggio nei discorsi annuali del ministro Vaccari, a
Brera, sullo stato dell'industria (1810 e 1811). La buona vita milanese,
nonostante le scabrosità del tempo. La capitale come melting pot italiano.
Dopo la nascita del re di Roma, le cetre encomiastiche si tacciono . . 422
Capitolo Secondo
ATTIVITÀ SCIENTIFICA, DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA
PER MIGLIORARE LE OPERE MINERARIE E METALLURGICHE
134. Proposte del Pini per una carta mineralogica del Regno (1808). L'incerto
avvio dell'opera. Disavventure anche della carta generale del Regno . . 429
135. Attività del Consiglio delle miniere. Lo specchio dei forni europei; ini¬
ziative per far conoscere il progresso tecnologico e per un agevole
manuale pratico 431
136. Uniforme dei funzionali del Consiglio (1809) 434
137. Le mostre a Brera ed i premi ai siderurgici fra il 1809 e il 1811. Cenno
sul laminatoio di Giacomo Bortolani a Treviso (1811) 434
138. II trasferimento da Bologna a Milano del R. Istituto Nazionale di
scienze, lettere e arti. Accademie cittadine unificate per il progresso delle
scienze e delle arti 43^
139. — Fervore per le raccolte mineralogiche e per le collezioni adatte per l'inse¬
gnamento medio 439
959
140. Incarico a G. Marzari Pencati di formare una statistica mineraria del
Regno. Le sue raccolte minerarie in qualche dipartimento (1808 1810).
Suoi contributi scientifici e tecnici 442
141. Alcune nuove pubblicazioni sui combustibili, sul ferro e sulla geologia. Il
Pini rimane nel liceo di S. Alessandro. Il manuale di geometria sotterra¬
nea (muovendo dal Lempe) 446
142. — Critiche al diffondersi di manualetti di divulgazione tecnologica (1809).
La « caparbia diffidenza » dei padroni e dei maestri di forno . . . . 447
143. Contrastanti propositi per la migliore preparazione professionale dei
minatori e dei siderurgici a Trento ed a Bergamo (1811). Il metodo usato
da A. von Humboldt nel 1793. Dal 1809 prende slancio la nuova scuola
elementare 449
144. Nuovo viaggio tecnologico oltralpe del Morosi nel 18 io. Macchine tes¬
sili francesi inviate in Italia (1810 1813). Si riparla del Conservatorio di
macchine. L'opera del Morosi a vantaggio dei siderurgici. I nuovi usi del
ferro non potevano che tardare in Italia. Troppo scarsa attenzione del
Morosi ai laminatoi ed alle « macchine a fuoco ». Cause sociali ed
ambientali del nostro disinnesto dall'evoluzione industriale 452
Capitolo Terzo
ALCUNI ASPETTI GENERALI DELLA POLITICA SIDERURGICA E
DELLA CONGIUNTURA INDUSTRIALE
145. Tentativi per invogliare i renitenti a notificare i titoli per miniere, forni e
fucine 459
146. — Quadro delle miniere metallurgiche e carbonifere del Regno preparato
dal Consiglio delle miniere nel 1809 460
147. Prospetto dei comuni nei quali si avevano miniere in attività, curato dal
Consiglio delle miniere nel 18io 465
148. Cenni minerari, siderurgici e metallurgici nei rapporti prefettizi dei vari
dipartimenti nel 1811 467
149. II governo vuoi liberarsi di Castro. Proposte di G. David per risanare
l'impresa delle falci. Critiche ufficiali. Perdura la qualità scadente dei
prodotti. Il governo non impara che « doveva fare il magistrato, non il
fabbro ». Due decreti del 18io sulla forma dei chiodi per i cerehioni dei
carri e delle vetture, e su quella dei coltelli 469
150. — Accresciuto bisogno di fucili, bocche da fuoco e polveri 47 2
96O
151 Maggior interessamento per la marineria da guerra, e quindi per l'Arse¬
nale veneziano. Successi ed insuccessi negli scontri navali adriatici. Stato
di Venezia nel 1811. Angustie nell'attuare i programmi navali: insuffi¬
cienza di mano d'opera, equipaggi, materiali e bacini nuovi; mancanze
organizzative; fondali inadeguati; deteriorarsi della situazione finanziaria.
Prime ombre sulle carronate. Stato dei nuovi vascelli sul finire del 1811 475
152. — Dazi d'entrata e d'uscita delle merci ferrose, aggiornati al 1811. Aggra¬
varsi del disavanzo del commercio metallurgico con l'estero fra il 1809
ed il 1812. Ribasso dei prezzi del ferro. Nuovo contratto biennale per
proiettili d'artiglieria di mare con C. A. Passoni, garantito da L. Torre, a
prezzi d'un quarto minori (1810). Rescissione del contratto Beccalli e
sciogliersi della società Beccalli Maroni Cadolino (1811) 485
Capitolo Quarto
NOTIZIE SIDERURGICHE DEI TRE DIPARTIMENTI
NORDOCCIDENTALI: AGOGNA, LARIO E ADDA
153. Osservazioni del canonico Sottile sulle attività metallurgiche nell'Ago¬
gna (1809). Proposte adespote per contrastare l'immigrazione mineraria
e metallurgica in Piemonte 493
154. Stato dei possessi minerali e siderurgici dei Ceretti nell'Ossola . . . . 495
155. Miniere e ferriere lariane. Rapporto d'importanza lavorativa e produt¬
tiva fra le varie zone del Lario (1810 1811). Problemi d'investitura mine¬
raria a Vendrogno, Bene, Peglio e in Valcavargna. Due magli di Macca
gno 496
156. Attestati ufficiali riguardo all'ottima qualità dei ferri e dei proiettili for¬
niti dalla G. Rubini di Dongo all'Arsenale di Pavia ed alla Manifattura
d'armi di Brescia (1810 1811). Nuovi contratti con Pavia e Brescia
(1810) 499
157. La nuova fonderia donghese « ad uso di quelle di Francia e d'Inghilterra »
(1810). Vasta gamma di produzioni civili e militari. La tassa personale
allontana gli scavatori « tirolesi » 5°3
158. Risoluzioni prefettizie circa incomodi causati dalla Rubini a Dongo:
montagnuola di rifiuti e fumi dalla torrefazione della vena di rame . . 506
159. Notificazione di G. David per erigere un forno a Fraele ed una fucina a
Premadio (1809). Sua associazione con L. Poulet. Liti derivate da tali
intraprese 5°7
160. Crisi della siderurgia valtellinese nel 1811 508
961
Capitolo Quinto
NOTIZIE SIDERURGICHE DEL SERIO E DEL MELLA
161. — Invasioni e sommosse nelle vallate siderurgiche di frontiera durante la
guerra con l'Austria (1809). Proclami liberatori dell'arciduca Giovanni 513
162. — Qualche progresso produttivo nel Serio fra il 1809 ed il 1811. Proteste
per la scarsità di polvere da mina, respinte dal Prina. Carestie nel 1811.
Stato del Negozio della ferrarezza di Lenna. Il rinnovato forno di
Cemmo. Lavori per il nuovo catasto generale $16
163. Statistiche del 1811 per il Mella. Forno di Bagolino. Promesse per la
miniera di rame a Provaglio. Analisi delle fucine della Val Sabbia . . 520
164. — Le sei « società mineralogiche » o « corporazioni » della Val Trompia.
Tentativo austriaco di rianimarle nel 1820 523
Capitolo Sesto
SFORZI PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEI COMBUSTIBILI: NUOVO
ORDINAMENTO DEI BOSCHI E RICERCHE DI CARBONE E DI TORBA
165. II decreto del 27.5.1811 e il disciplinare del 5.6.1811, che istituirono
l'ordinamento forestale italico 527
166. Miglior inquadramento degli addetti ai boschi. Il decreto del 24.II. 18io,
sulla « condotta dei legnami nei fiumi e nei torrenti » 531
167. Accresciute pressioni per usare una maggiore quantità di carbon fossile.
La commissione per la ricognizione delle miniere carbonifere (1810) . . 533
168. Rapporto dell'Odmark sulle miniere di lignite dal Rubicone al Tronto
(1810). Gli scavi di lignite vengono inclusi nella disciplina montanistica.
Ricerche di G. P. Tonelli nel Panàro e nel Cròstolo 535
169. Quadro degli indizi, scoperte, verifiche e concessioni minerarie di carbon
fossile nel Regno Italico. Annotazioni di M. Gioia sulle miniere del
Dipartimento dell'Adige 537
170. Esperimenti dell'Amoretti con la torba. Le iniziative imprenditoriali di
G. Morel per accrescerne la produzione e l'uso 545
171. — Corrispondenza con i prefetti riguardo ai giacimenti e agli indizi di torba
nei vari dipartimenti (1809). L'opuscolo dell'Amoretti Della torba e della
lignite combustibili nel Regno d'Italia (18io). Appunti di M. Gioia sulla
torba nell'Adda, Mella e Serio . . . . 548
962
PARTE TERZA
L'ULTIMO TRIENNIO DEL REGNO ITALICO
(Gennaio 1812 Aprile 1814)
Capitolo Primo
I RAPPORTI DEL CONSIGLIO GENERALE DEL
COMMERCIO ANCHE RIGUARDO ALLA SIDERURGIA
172. I concentramenti per la campagna di Russia. Inaugurazione del Consi¬
glio del commercio (1812). Sue attività. Impossibilità di tenere la
seconda sessione nel maggio del 1813 557
173 Osservazioni e proposte tariffarie nel rapporto conclusivo del 16.5.1812.
Conseguenti vane esortazioni di Vaccari a Prina (1813) 560
174 ~ Suggerimenti sulla deontologia commerciale nelle Riflessioni sul commer¬
cio con l'estero del sen. S. Bologna (1812). Raccomandazioni contro negli¬
genze e frodi 563
175. Memoria sul ferro e sui refi di Salò di O. Odorici (1812). Consigli sugli
altoforni 564
176. Controversie sulla disciplina operaia e su un libretto di lavoro del tipo
parigino. L'esperienza francese, inglese e settecentesca nel Milanese. Pro¬
poste per migliorare la qualità delle lavorazioni e dei prodotti, vigilando
insieme contro le frodi 566
177 — L'Odorici contrario alle importazioni siderurgiche da Stiria e Carinzia,
ma la III Commissione rimane avversa alla protezione doganale delle
attività ferrane. Lo scarso ed infelice apporto dei metalli alla bilancia dei
pagamenti (1812). Più larghe assegnazioni, nel 1813, di licenze d'impor¬
tazione (generi coloniali e coloranti) e d'esportazione (sete) . . . . 572
178. Pareri della III Commissione sull'uso del carbon fossile e la libera espor¬
tazione del rame. Scarsa importanza d'alleanza fra produttori italici.
L'esperienza inglese e francese 575
179. Voti dei « rappresentanti » del commercio, artigianato e industria perché
al maltempo napoleonico succedesse un'età di liberi negozi privati, anche
internazionali, entro un sistema doganale tutelare (1814) 578
963
Capitolo Secondo
FRAMMENTATI RAGGUAGLI DAI DIPARTIMENTI METALLURGICI
180. Divieto di passaporto per l'Italia agli operai francesi; crescita della coscri¬
zione 585
181. Alcuni ragguagli sulla siderurgia dell'Agogna 586
182. — Stato della ferriera donghese nel 1812; conferma delle concessioni mine¬
rarie dei Campioni; falci e ferri da taglio a Premana ed a Lecco; angustie
per gli eredi Mornìco; buona marcia del Maglio nuovo di Ghirla. Con¬
troversia intorno ai detriti del Crotto a Dongo (1814 1815). Pratiche
minerarie del Rubini a Cortabbio e Primaluna (1812) 588
183. Tribolazioni del Rubini per « aloni d'affusto ». Nuovi contratti con l'Arse¬
nale di Pavia, a prezzi ridotti. Ricostruirsi dell'altoforno di Dongo. Offerta
di proiettili pieni, non accolta dato il loro sovrabbondare (1812). Napo¬
leone sollecita 50.000 soldati e 100 cannoni per l'esercito italiano (1813).
Collasso della struttura italica visto da Dongo, nel 1813 1814 (problemi di
fornitura e di pagamento). Collaudo a Venezia di quattro cannoni fusi
a Dongo (1813). Rubini vuoi cedere Dongo al Governo (1813 1816).
Progetti per una R. Fonderia di cannoni di ferro di prima fusione a Dongo.
Precedenti settecenteschi per cercar di trasformare Dongo in un'impresa
mista privato statale. Dongo poco attiva nel 1814 e inattiva nel 1815 . . 59°
184. Miglioramenti nel forno ticinese di Carena 600
185. Magli e mercanti del ferro in Valtellina, intorno ali8i2 601
186. Altri vani tentativi di Cadolino per cedere Pontevico al governo (1812).
La R. Armeria bresciana nel 1812 601
187. Impianti camuni dei Laini «per far cannoni e proiettili». Rubini offre
lamine per canne di fucile. Buon andamento della produzione d'armi
bianche e da fuoco sino al 1812 e di polveri fino al 1813. Attività dell'Ar¬
senale veneziano; sconfitta navale per Lissa; blocco di Venezia (novem¬
bre 1813). Allusione all'Arsenale d'Ancona 605
188. — Controversia a Treviso circa gl'incomodi derivanti da 4 nuovi magli di
F. Venier (in applicazione della legge contro i rumori). Decreto finale in
favore del Venier 609
189. Maniago resta operosa (falci e ferri da taglio) 6l2
190. I lavori per il canale Milano Pavia; proposta per un canale interlagunare
Venezia Trieste. Progetti per ponti sul Tagliamento e sull'Adige, per la
Ancona Cònero Porto Recanati e per la Adriatico Urbino Arcipelago
toscano. Progetto Ferrante, del 1812, per il valico stradale dello Stelvio.
Sviluppo delle tramroads in Inghilterra e primi propositi di strada ferrata
a vapore 613
964
Capitolo Terzo
SUI METALLI DEL TRENTINO
191. Un fascicolo di notizie altoatesine (18io) e il rapporto prefettizio del
1811 619
192. — II MS. sulla Situazione fisica del Dipartimento dell'Alto Adige (1811 1812).
Le antichità ferrane di Trento 619
193. II ferro nelle Giudicane e nella plaga del Sarca 621
194 Nella Val di Sole 622
195. Nella Val di Fiemme 623
196. Nella zona di Primiero 623
197 Nell'Alta Valsugana 625
198. — La miniera di Brentonico. Speranze carbonifere nella Valsugana . . 626
Capitolo Quarto
CONGEDO DAL TEMPO NAPOLEONICO DEL CONSIGLIO
DELLE MINIERE: GLI ULTIMI ANNI E IL RAPPORTO CONCLUSIVO
DI PINI, AMORETTI E ISIMBARDI
199 La nuova sede e il nuovo segretario del Consiglio delle miniere. Scavi sul
Varrone. Richiesto parere riguardo alla pubblicazione nel Regno della
legge francese sulle miniere dell'n.4.18io. Le statistiche dipartimentali,
anche siderurgiche, riunite da M. Gioia fra il 1812 ed il 1814. Vicende dei
MSS. risultanti 629
200. Operai francesi per il carbon fossile italico: i due Delay. Premio per chi
consumasse in un anno, e per primo, 100 t d'italico carbone. Speranze
carbonifere nella Valle dei Signori. Il combustibile di Pugnello (Arzi
gnano), Brentonico ed Arogno 631
201. Progetto di «fucina economica» di A. Gouffroy. Marsilio Landriani
resta in Austria 633
965
202. Decreto del 1813, per una Scuola speciale di chimica applicata alle arti (a
Milano). Insuccesso dell'iniziativa. Proposte del Pini per rinvigorirla.
Congedo onorevole del Pini dalla sua cattedra (1812). Cessione al
governo del suo Museo di storia naturale, restandone direttore (1813).
Donazione di macchine e strumenti geologici al liceo di S. Alessandro
(1822) 634
203. Premi d'industria del 1812 e del 1813. Importanti discorsi, in tali anni, a
Brera, del ministro Vaccari sullo stato delle attività produttive . . . . 636
204. Relazione all'imperatore d'Austria di Pini, Amoretti e Isimbardi alla
vigilia dello scioglimento del Consiglio delle miniere (1816): I) Ferro; II)
Rame; III) Piombo; IV) Lignite e torba 640
205. L'innovarsi manifatturiero del Regno Italico nell'apologià del Pecchie
Discussione 646
206. — II troppo breve contributo del Regno alla riforma siderurgica. Bilancio.
La trascurata messe della cultura liberal illuminata. L'impuntarsi sull'ita¬
lica inettitudine all'industria. Altri difetti della politica napoleonica alla
luce di quella che già era la dottrina economica italiana: il mancato
liberal costituzionalismo, il commercio non libero (grani e prod. indu¬
striali), il disuguale interessamento ad agricoltura e industria. Contributi
austriaci e napoleonici all'intelaiatura individual capitalistica. L'Italia
industriale del 1810, classificata di V categoria (Bairoch) 661
207. Parere conclusivo sull'opera siderurgica napoleonica in Italia. L'industria
del ferro francese ed inglese alla caduta dell'Impero. Il ritardato avviarsi
della rivoluzione industriale in Italia. Sull'apporto del Pini alla politica
siderurgica del tempo napoleonico 679
Capitolo Quinto
LA FINE DEL REGNO
208. Napoleone sulla via di Lipsia. Principali eventi dei cinque ultimi periodi
del Regno Italico. Il Melzi affidatario del Regno fra l'aprile del 1812 ed
il maggio del 1813. Irrefrenabile aggravarsi della crisi economica, finan¬
ziaria e civile 689
209. Guerra con l'Austria. Avanzata e ritirata degli italici. La « Compagnia
armajuoli » di Brescia. Vane speranze di pace. Contrattacco italiano del
febbraio marzo 1814. L'abdicazione napoleonica (6.4.1814). Conven¬
zione di Schiarino Rizzino (16.4). Il Senato prende le distanze dal viceré
(17.4). La rivolta di Milano e l'eccidio del Prina (20.4). Reggenza prov¬
visoria di governo (21.4). Beauharnais lascia l'Italia (26.4). L'entrata in
Milano di Bellegarde 703
966
Capitolo Sesto
IL DEMIURGO
210. Cenni integrativi e conclusivi su Napoleone e l'opera sua, attenendosi in
particolare alla letteratura francese. La società borghese. L'assolutismo
burocratico e antirivoluzionario; opportunismo e pragmatismo; l'urto
contro l'ideologia liberale. L'uomo neoclassico fra illuminismo e roman¬
ticismo. Vedute deformate quanto alla « lotta del presente contro il pas¬
sato ». Libertà politica umiliata e confusa con la buona amministrazione.
Virtù e pecche di Napoleone come amministratore; gli fa difetto l'inten¬
dimento economico. Un neomercantilistico sistema « assez francais
moyen, rural e petit bourgeois ». La sua posa di campione dei nazionali¬
smi e dell'unità europea. Le contraddizioni fra la leggenda e la realtà
napoleoniche. Giudizi di Lafayette, Chateaubriand, Bainville e Lamar
tine. L'attitudine a sopravvivere nella memoria degli uomini, non
minore di quella a regnare 715
211. — Alcuni giudizi di contemporanei sul tempo napoleonico e l'Italia: Alfieri,
Confalonieri, G. B. Niccolini, D'Azeglio, Manzoni e Cesare Balbo.
Memorie bonapartistiche, rivoluzioni e Risorgimento 744
967
APPENDICI
Appendice Prima
I FORNI E LE FUCINE DEL DIPARTIMENTO DEL SERIO
NEI DOCUMENTI INEDITI DI MELCHIORRE GIOIA
212. — Gli appunti manoscritti in una cartella braidense 755
213. Forno e fucine della Val Brembana 756
214. Forni e fucine della Val Seriana 757
215. Forni e fucine della Val di Scalve 759
216. Forni e fucine della Val Camonica 760
Appendice Seconda
LA R. FONDERIA DI SCOPELLO E LE MINIERE VALSESIANE
IN UN RAPPORTO INEDITO DI GIUSEPPE GAUTIERI (1806)
217. — L'edificazione e la crisi settecentesca della R. Fonderia di Scopello. Sua
concessione a privati, insieme con miniere dell'alta valle. I Pansiotti vi
predominano 767
218. Stato dell'opificio e delle miniere nel 1806. Prospettive 769
Appendice Terza
LA CRISI DEL 1810: LA POLITICA NAPOLEONICA DELLA FRANCE
AVANT TOUT; I DANNI RECATI ALL'INDUSTRIA TESSILE ITALIANA;
IL NUOVO REGIME DELLE LICENZE D'ESPORTAZIONE MARITTIMA
219. Proteste d'Eugenio per la politica serica francese, che aggravava il già
avverso trattato commerciale. Dura risposta napoleonica: La France avant
tout (ubbidienza, sacrifici o annessione) 771
220. Rapporto vicereale sull'intricata situazione del commercio tessile
(11.9.1810). L'imperatore respinge ogni alleviamento. Spedizione puni¬
tiva nel Canton Ticino contro i violatori di frontiere (novembre 1810) 773
221. II nuovo regime delle licenze d'esportazione marittima, in esenzione dal
blocco, nelle parole stesse di Buonaparte. Estensione all'Italia . . . . 775
222. Effetti concreti sull'Inghilterra del blocco continentale. I due periodi più
gravi, prima per le difficoltà e poi per il conflitto con gli Stati Uniti. Il
prolungarsi del secondo periodo, dopo una vittoria napoleonica in Rus¬
sia, avrebbe potuto porre il Regno Unito alle corde 779
968
Appendice Quarta
EUGENIO DE BEAUHARNAIS CENNI BIOGRAFICI
223. Ascendenti d'Eugenio; sua preparazione militare in Francia, Italia ed
Egitto 78i
224 Viceré d'Italia. Il suo cabinet franfais: Méjan e gli altri. Diffidenza verso
Melzi 783
225. II felice matrimonio con Amalia Augusta di Baviera; speranze non
attuate di sovranità indipendente. Laborioso isolamento e delusioni. La
campagna del 1809 786
226. II divorzio da Giuseppina; preoccupazioni per l'avvenire e vani progetti
di diversa sistemazione. Campagna di Russia 788
227. Speranze di pace nel 1813. Rifiuto di pace separata con l'Austria e gli
alleati; lo scabroso inizio del 1814. Disattese sollecitazioni del Melzi. Il 14
aprile: tregua di Schiarino Rizzino. Il 17 aprile: congedo dall'esercito
francese, proposito di dedicarsi agli italici. Disastrosa seduta del Senato.
Inerzia politica di Beauhamais; vane insistenze di Melzi; suppliche alla
Baviera ed allo zar. Decisione di lasciare il Regno dopo l'eccidio del
Prina; seconda convenzione con Bellegarde e fuga in Baviera . . . . 789
228. — Sogni e proposte di sistemazione durante il Congresso di Vienna. La
conclusione bavarese: duca di Leuchtenberg e principe d'Eichstatt. La
morte, a Monaco, a 43 anni. Giudizi di Napoleone e di Goethe. Sua
progenie 797
Appendice Quinta
BILANCI E STATISTICHE DAI CONTI
DELL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA DI GIUSEPPE PRINA
229. Budgets di previsione e consuntivi. Schemi delle entrate e delle uscite fra
il 1802 ed il 1811. Rapporti fra imposte dirette, tributi indiretti (e pro¬
dotti di regie) e vendite di beni nazionali. Spese di giustizia, militari e per
l'interno 801
230. Riferimenti statistici per una migliore stima di varie componenti econo
miche della realtà italica. Analisi dipartimentale dell'estimo prediale, dei
contributi delle arti e del commercio (e degli esercenti), dei contributi
delle professioni liberali. Ripartizione dei professionisti per categorie e
zone. Distribuzione dipartimentale dei consumi tassati 807
231. Due prospetti del Pecchie sull'esportazione di sete e grani tra 1809 e 1813 807
969
Appendice Sesta
CENNI ALLO STATO DELLA SIDERURGIA FRANCESE
FRA IL 1786 ED IL 1806
232. Le quattro crisi: 1786 1788, 1789 1792, 1793 luglio 1794, luglio 1794
1799 817
233. Dal Consolato al 1806 820
Appendice Settima
MINIERE, FORNI E FUCINE DEL LARIO FRA IL 1808 ED IL 1812
234. Documenti inediti nell'Archivio di Stato di Corno. La « annata di
lavoro » 823
235. Miniere lariane, in ispecie fra 1808 e 1812, nei comuni di: Viconago,
Ghirla, Ganna, Brinzio, S. Bartolomeo di Valcavargna, Seghebbia, S.
Nazzaro, Bene Lario, S. Abbondio, Dongo, Domàso, Peglio, Dervio,
Mandello, Castello di Lecco, Barzio, Concenedo, Pasturo, Baiedo, Intro
bio, Margno e Premana 824
236. Forni e fucine (1809 1811) nei comuni di Carlazzo, Lecco, Castello, S.
Giovanni alla Castagna, Rancio, Olate, Acquate, Germanedo, Laorca,
Barzio, Pasturo, Introbio, Primaluna, Cortenova, Premana. Disagevoli
confronti con il 1783 1791 e il 1804 829
Appendice Ottava
POCHI CENNI SULLE RESPONSABILITÀ
DELLA NUOVA GUERRA DOPO AMIENS
237. — Comuni responsabilità franco inglesi 835
970
INDICI E BIBLIOGRAFIA
Avvertenze per gli indici 837
Indice dei nomi 839
Indice delle materie e dei nomi di luogo 861
Indice dei quadri statistici 927
Bibliografia 929
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