Ordine pubblico e diritto straniero:
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| Veröffentlicht: |
Milano
Giuffrè
1963
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| Schriftenreihe: | Università degli studi di Perugia
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INDICE-SOMMARIO
PARTE PRIMA
LA TUTELA DELL'ORDINE PUBBLICO
NEI VARI CASI DI APPLICAZIONE
DEL DIRITTO STRANIERO
CAPITOLO I
L'ORDINE PUBBLICO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
E NELL'ISTITUTO DELLA DELIBAZIONE
PAG-
1. NECESSITA DI CHIARIRE UN PUNTO PRELIMINARE: SE L'ORDINE PUBBLICO DEL
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO SIA LO STESSO FENOMENO CHE SI INCONTRA
NEI GIUDIZI DI DELIBAZIONE 3
2. IL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E LA DELIBAZIONE DI ATTI ESTERI.
ANALISI
COMPARATIVA: I DUE ISTITUTI PERSEGUONO LO STESSO SCOPO, CIOE QUELLO
DELLA
UNIFORMITA DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE 8
3. TALE SCOPO E ANCHE PIU MARCATO NELL'ISTITUTO DELLA DELIBAZIONE . 10
4. NECESSITA DI PROSEGUIRE L'ESAME COMPARATIVO FRA I DUE ISTITUTI SUL
PIANO
DELLE CONSEGUENZE CONCRETE CHE DA ESSI SCATURISCONO 13
5. GLI EFFETTI PRODOTTI DALLA DIRETTA APPLICAZIONE DI NORME STRANIERE E
DALLA
DELIBAZIONE DI SENTENZE STRANIERE, SONO, A PARITA DI ALTRE CONDIZIONI,
SOSTANZIALMENTE SIMILI 15
6- NE DERIVA CHE LA CLAUSOLA DELL'ORDINE PUBBLICO, ESSENDO APPUNTO
DIRETTA
AD IMPEDIRE IN CERTI CASI TALI EFFETTI, SVOLGE NEI DUE ISTITUTI LA
MEDESIMA
FUNZIONE 20
7. CIO SEMBRA CONFERMATO DAL TESTO DELL'ART. 31 DELLE DISPOSIZIONI SULLA
LEGGE IN GENERALE 21
8. PER PROSEGUIRE L'ESAME COMPARATIVO FRA I DUE ISTITUTI E NECESSARIO
RIMUO-
VERE ALCUNI OSTACOLI FRAPPOSTI DALLA DOTTRINA. LA TESI CHE CONCEPISCE LE
X'5I INDICE-SOMMARIO
NORME LI D.I.P. COME NORME SULLA PRODUZIONE GIURIDICA E I SUOI RIFLESSI
.UL PROBLEMA IN E^AME 22
9. ANALISI CRITICA DI TALE DOTTRINA, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL
PROBLEMA
DELL'ORDINE PUBBLICO 24
10. L.A TESI DEL OI ADHI THE NEGA ALL'ORDINE PUBBLICO LA FUNZIONE DI
LIMITE 31
11. LE PREMESSE DOTTRINARIE SU CUI SI BASA TALE TESI 35
12. CRITICA. L'INSERZIONE DELLE NORME STRANIERE NON PUO ESSERE
ATTRIBUITA
A UN " PRINCIPI GENERALE DI ADATTAMENTO 38
13. CONSEGUENZE NEGATIVE DI TALE CONCEZIONE 44
14. LE CONCLUSIONI A CUI SI GIUNGE ATTRAVERSO L'ANALISI CRITICA DELLE
DUE
TEORIE ESAMINATE E LA LORO IMPORTANZA AI FINI DELLA ASSIMILAZIONE DEI
DUE
I-LITULI IN ESAME 48
15. ANCHE DAL PUNTO DI VISTA PROCESSUALE ESISTE FRA I DUE ISTITUTI
MINORE
DISCORDANZA DI QUANTO POSSA APPARIRE A PRIMA VISTA 53
16. OUADRO RIASSUNTIVO DELLE CONCLUSIONI RAGGIUNTE 54
17. TALI CONCLUSIONI FANNO RITENERE CHE L'ISTITUTO DELLA DELIBAZIONE
POSSA
ESSERE INQUADRATO, INSIEME AL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO,
NELL'AMBITO
DI UN'ESPERIENZA GIURIDICA UNITARIA. PERTANTO, NELLO STUDIO DELL'ORDINE
PUBBLICO, NON SI PUO PRESCINDERE DA UN ESAME DEGLI ASPETTI CHE TALE
FENOMENO ASSUME NEI GIUDIZI DI DELIBAZIONE 56
CAPITOLO LI
LORDINE PUBBLICO NELLE ROGATORIE INTERNAZIONALI
1. L'ORDINE PUBBLICO NELLE ROGATONE INTERNAZIONALI. NECESSITA DI
CHIARIRE
SE -I TRATTI DELLO -TESSO FENOMENO ESAMINATO NEL CAPITOLO PRECEDENTE .
59
2. NELLE ROGATONE INTERNAZIONALI, LORDINE PUBBLICO FUNZIONA IN TRE POS-
SIBILI IPOTESI: U QUANDO L'OFFESA DERIVA NON GIA DALL'ATTO RICHIESTO,
MA
DAL PROCESSO A CUI ESSO E DESTINATO; B) QUANDO L'ORDINE PUBBLICO E
OFFESO
DAL TIPO DI ATTO RICHIE.-TO; CI QUANDO E OFFESO DALLA PARTICOLARE
PROCEDURA
CON CUI L'AUTORITA GIUDIZIARIA STRANIERA CHIEDE VENGA ESEGUITA LA RO-
GATORIA 61
3. L'ELEMENTO COMUNE A TALI IPOTESI E CHE L'ATTO ISTNITTORIO RICHIESTO
DAL-
L'AUTORITA GIUDIZIARIA STRANIERA PRODUCE I SUOI EFFETTI IN UN
ORDINAMENTO
DIVERSO DA QUELLA IN CUI L'ATTO VIENE ESEGUITO 64
4. NELLE DUE ULTIME IPOTESI ESAMINATE TALE ELEMENTO E IRRILEVANTE DAL
PUNTO
DI VISTA DELL'OFFESA ARRECATA ALL'ORDINE PUBBLICO 66
5. NELLE SUDDETTE IPOTESI, L'ORDINE PUBBLICO SI PONE COME LIMITE ALL'AP-
PLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO, E QUINDI LA SUA FUNZIONE E LA STESSA
ASSOLTA NEL D.I.P. ITILILA DI TALE CONCLUSIONE AI FINI DEL NOSTRO STUDIO
. . 67
INDICE-SOMMARIO 331
PARTE SECONDA
IL CONTENUTO DELL'ORDINE PUBBLICO:
CRITERI DI RILEVAZIONE
CAPITOLO I
ORDINE PUBBLICO E BUON COSTUME:
SIGNIFICATO DEI DUE TERMINI
NELLA APPLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO
1. L'ORDINE PUBBLICO E IL METODO ENUMERATIVO 71
2. INSUFFICIENZA DI TALE METODO 73
3. FINALITA DELLO STUDIO DA NOI COMPIUTO 74
4. L'ORDINE PUBBLICO NEL DIRITTO PENALE E AMMINISTRATIVO 77
5. L'ORDINE PUBBLICO NEL DIRITTO PRIVATO. GLI INUTILI TENTATIVI COMPIUTI
PER
DISTINGUERLO DALLE NORME IMPERATIVE 80
6. ORDINE PUBBLICO E BUON COSTUME. SIGNIFICATO DELL'ESPRESSIONE BONNES
MOEURS NELLA LEGISLAZIONE NAPOLEONICA 83
7. I RIFLESSI DI TALE LEGISLAZIONE SU QUELLA ITALIANA E DI ALTRI PAESI.
COME
SI E GIUNTI ALL'ART. 31 DELLE DISPOSIZIONI SULLA LEGGE IN GENERALE .
85
8. IL SIGNIFICATO AMBIGUO CHE IL TERMINE DI BUON COSTUME ASSUME IN
TALE
ARTICOLO 88
9. IL BUON COSTUME NON E ALTRO CHE UN ASPETTO DELL'ORDINE PUBBLICO . .
90
10. I PRINCIPI DI ORDINE PUBBLICO AVENTI UN CONTENUTO ETICO TROVANO LA
LORO CONSACRAZIONE SOPRATTUTTO NEL DIRITTO PENALE 92
11. CONCLUSIONI: A) L'ORDINE PUBBLICO E UNA NOZIONE ESSENZIALMENTE GIU-
RIDICA; B) IL TERMINE, NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO, ASSUME UN
SIGNIFICATO GENERALE ABBRACCIANDO TUTRI I PRINCIPI, DI QUALSIASI NATURA,
CHE
ABBIAMO ACQUISITO UN'IMPORTANZA FONDAMENTALE NELL'ORDINAMENTO. INUTI-
LITA DI AFFIANCARE A TALE TERMINE ALTRE ESPRESSIONI COME QUELLA DI
BUON
COSTUME 93
12. TALI CONCLUSIONI SEMBRANO TROVARE CONFERMA NELLE NORME DI DIRITTO
PRO-
CESSUALE CHE DISCIPLINANO L'ISTITUTO DELLA DELIBAZIONE DI SENTENZE
STRANIERE 98
CAPITOLO II
L'ORDINE PUBBLICO E IL DIRITTO PUBBLICO
1. ORDINE PUBBLICO E DIRITTO PUBBLICO. POSIZIONE DELLA DOTTRINA . 99
2-3. L'APPLICABILITA DEL DIRITTO PUBBLICO STRANIERO NELL'ORDINAMENTO
NAZIONALE 100
;;J2 [NTLICE-XONIMURIO
PAG.
I. I UMILI FRAPPOSTI A TALE APPLICAZIONE DALL'ORDINE PUBBLICO . 105
O. L'ORDINE PUBBLICO E IL DIRITTO PUBBLICO NON SONO DUE ENTITA DISTINTE.
11 DIRITTO PUBBLICO COME ASPETTO PARTICOLARE DELL'ORDINE PUBBLICO . .
1(17
6. ORDINE PUBBLICO E DIRITTO PENALE ILI
7. ORDINE PUBBLICO E DIRITTO PROCESSUALE ILI
8. I LIMITI ENTRO CUI IL DIRITTO PROCESSUALE PUO RAPPRESENTARE UNA FONTE
DI
PRINCIPI DI ORDINE PUBBLICO INTERNAZIONALE 117
9. L'ORDINE PUBBLICO DI ORIGINE PROCESSUALE TROVA APPLICAZIONE
SOPRATTUTTO
NEI GIUDIZI DELIBATORI 120
(JMMTOLO 111
L'ORDINE PUBBLICO E IL DIRITTO INTERNAZIONALE
1. L'ORDINE PUBBLICO E IL DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO. LA DOTTRINA
DELL-KF OJ STUTE NEI PAESI DI COMMON LAW 123
2. GLI ASPETTI NEGATIVI DI UNA PROPOSTA IN MATERIA RECENTEMENTE
PRESENTATA
NEGLI STATI UNITI 125
3. IL DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO COME FONTE DI PRINCIPI DI ORDINE
PUBBLICO INTERNAZIONALE. CONSIDERAZIONI GENERALI 128
4. NORME GENERALI E NORME PARTICOLARI DI DIRITTO INTERNAZIONALE. LE
NORME
PARTICOLARI E LA NOZIONE DI ORDINE PUBBLICO 129
5. ESTRANEITA DELLA LEX JORI ALLE NORME VIOLATE E APPLICAZIONE
DELL'ORDINE
PUBBLICO 131
6. LE NORME GENERALI DI DIRITTO INTERNAZIONALE E L'ORDINE PUBBLICO . .
132
7-8. L'ORDINE PUBBLICO E LE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO.
POSI-
ZIONE DELLA DOTTRINA. CONSIDERAZIONI CRITICHE 137
'). SOTTO QUILE PROFILO LE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
POSSONO RAP-
PRESENTARE UN LIMITE ALLA DELIBAZIONE DI ATTI STRANIERI 141
10. IL PROBLEMA DELLE COSIDETTE MISURE POLITICHE 144
CAPITOLO IV
VARIABILITA DELL'ORDINE PUBBLICO
NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
1. \ARIABILITA DELL'ORDINE PUBBLICO NELLO SPAZIO 153
2. VARIABILITA DELL'ORDINE PUBBLICO NEL TEMPO 156
INDICE-SOMMARIO 333
CAPITOLO V
ORDINE PUBBLICO INTERINO E INTERNAZIONALE
1. LA DISTINZIONE FRA ORDINE PUBBLICO INTERNO E INTERNAZIONALE SECONDO
LA
DOTTRINA DOMINANTE: ANALISI CRITICA 161
2. LA POSSIBILITA DI DIFFERENZIARE I PRINCIPI DI ORDINE PUBBLICO SECONDO
LA
SFERA DI APPLICAZIONE 167
3. LA TESI DEL PILLET CHE NEGA OGNI POSSIBILITA DI DISTINZIONE . 168
4-5. CRITICA DI TALE TEORIA: ALCUNI PRINCIPI, PUR AVENDO UNA SFERA
RISTRETTA DI
APPLICAZIONE, POSSONO AVERE UGUALMENTE CARATTERE DI ORDINE PUBBLICO .
170
6. NECESSITA DI RIFARSI, PER TALE ANALISI, AD ALTRI ELEMENTI OLTRE
QUELLO DELLA
NAZIONALITA DELLE PARTI 174
7. L'ORDINE PUBBLICO ASSOLUTO IN ALCUNE CONCEZIONI DOTTRINARIE . . .
176
8. TENTATIVO DI UNA NUOVA CLASSIFICAZIONE: L'ORDINE PUBBLICO
PERSONALMENLE
E TERRITORIALMENTE ASSOLUTO 180
9. L'ORDINE PUBBLICO PERSONALMENTE RELATIVO E TERRITORIALMENTE
ASSOLUTO 181
10. L'ORDINE PUBBLICO PERSONALMENTE ASSOLUTO E TERRITORIALMENTE
RELATIVO 184
11. L'ORDINE PUBBLICO PERSONALMENTE E TERRITORIALMENTE RELATIVO .
189
12. LA TEORIA TEDESCA DELL'INLANDSBEZIEHUNG E I SUOI PUNTI DI CONTATTO
CON LA
TESI ESPOSTA 191
13. ASPETTI POSITIVI E ASPETTI NEGATIVI DI TALE TEORIA 194
14. IL VALORE CHE PUO ASSUMERE IL COLLEGAMENTO DEL RAPPORTO CON L'AMBITO
DI
EFFICACIA DELLA LEX FORI NELLA RILEVAZIONE DELL'ORDINE PUBBLICO . . .
196
15. TALE COLLEGAMENTO NON E NECESSARIO PER I PRINCIPI DI ORDINE PUBBLICO
PERSONALMENTE E TERRITORIALMENTE ASSOLUTO 197
16. NECESSITA CHE, NEGLI ALTRI CASI, ESISTA UN COLLEGAMENTO SPECIFICO,
CHE CREI
I PRESUPPOSTI DI UNA OFFESA AL BENE TUTELATO 199
17. L'INLANDSBEZIEHUNG E LO SCOPO SOCIALE DELLA NORMA NELLA LEGISLAZIONE
TEDESCA 200
CAPITOLO VI
L'ORDINE PUBBLICO E LA DISTINZIONE
FRA QUESTIONI PRELIMINARI E QUESTIONI PRINCIPALI
1. VALORE CHE, SECONDO L'ACO, AVREBBE TALE DISTINZIONE PER QUANTO
RIGUARDA
IL PROBLEMA DELL'ORDINE PUBBLICO. L'ORDINE PUBBLICO FUNZIONA COME LI-
MITE SOLO NELLA SOLUZIONE DELLE QUESTIONI PRINCIPALI 203
2. ATTUALITA DI TALE DOTTRINA 205
3. ANALISI CRITICA: LA TEORIA ESPOSTA, IMPECCABILE DAL PUNTO DI VISTA
LOGICO,
CONDUCE, SUL PIANO PRATICO, A CONSEGUENZE INACCETTABILI . 206
INDICE-SOMMARIO
1. I/ECCESSIVO FORMALISMO DELLA TESI CRITICATA. NECESSITA DI AFFRONTARE
E RI-
SOLVERE IL PROBLEMA DELL'ORDINE PUBBLICO SUL PIANO CONCRETO, TENENDO
CONTO
DELLA REALE OFFESA ARRECATA DAL FUNZIONAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
PRIVATO AI PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'ORDINAMENTO INTERNO . 208
CAPITOLO VII
APPLICAZIONE DIRETTA DELLA LEGGE STRANIERA
E RLCOW)SCIMEI\TO DI SITUAZIONI G1URIDICHE
CREATE ALL'ESTERO
1. APPLICAZIONE DIRETTA DELLA LEGGE STRANIERA E RICONOSCIMENTO DI
DIRITTI
ACQUISITI ALL'ESTERO: RILEVANZA DELLA DISTINZIONE AI FINI DELL'ORDINE
PUBBLICO 213
2. MOTIVI DELLA DIVERSA INTENSITA DI FUNZIONAMENTO DELL'ORDINE PUBBLICO
NELLE DUE IPOTE.-I PROSPETTATE 217
I. II PROBLEMA DEL DIVORZIO NELL'ORDINAMENTO ITALIANO VISTO SOTTO IL
PROFILO
DELLA SUDDETTA DISTINZIONE 218
1. IL CRITERIO DELLA DIFFERENZIAZIONE DEI PRINCIPI DI ORDINE
PUBBLICO AP-
PLICATO AL PROBLEMA IN ESAME. IL PRINCIPIO DELL'INDISSOLUBILITA DEL
MATRI-
MONIO COME PRINCIPIO DI ORDINE PUBBLICO PERSONALMENTE RELATIVO E TER-
RITORIALMENTE ASSOLUTO 220
5. IL PROBLEMA DELLA AMMISSIBILITA IN ITALIA DELLA PRONUNCIA DIRETTA DI
DI-
VORZIO FRA CONIUGI STRANIERI. CRITERI RISOLUTORI DEL PROBLEMA . . . 224
CAPITOLO VILI
ORDINE PUBBLICO E FRODE ALLA LEGGE
1. IL PROBLEMA DELLA FRODE ALLA LEGGE NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
. 231
2. ANALISI CRITICA DEI CRITERI DI DISTINZIONE FRA FRODE ALLA LEGGE E
ORDINE
PUBBLICO ENUNCIATI DALLA DOTTRINA. PRIMO CRITERIO: PER L'ORDINE PUBBLICO
HA IMPORTANZA ESCLUSIVAMENTE IL CONTENUTO DELLA LFGGE STRANIERA, MENTRE
NELLA FRODE ALLA LEGGE ASSUME RILIEVO SOPRATTUTTO LA CONDOTTA
FRAUDOLENTA
DELLE PARLI 233
3. ALTRO CRITERIO: LA FRODE ALLA LEGGE RIGUARDA, A DIFFERENZA
DELL'ORDINE PUB-
BLICO, SOLTANTO ALCUNE NORME DI D.I.P 235
*I. IMPOSSIBILITA DI CONFIGURARE LA FRODE ALLA LEGGE PER QUANTO RIGUARDA
IL
CRITERIO DI COLLEGAMENTO DELLA VOLONTA DELLE PARTI. MEDESIME CONCLUSIONI
CIRCA IL PRINCIPIO LOCUS REGIT ACTUM 236
5. ALTRO CRITERIO DI DIFFERENZIAZIONE: LA DIVERSITA DELLE SANZIONI .
241
6. IL CARATTERE NAZIONALE DELL'ORDINE PUBBLICO E IL PROBLEMA DELLA
FRODE
ALLA LEGGE STRANIERA 244
7-8. I VARI PROFILI DI TALE PROBLEMA . 246
INDICE-SOMMARIO 335
9. LA TUTELA DELLA LEGGE STRANIERA SOTTO IL PROFILO DELLA FRODE E
DELL'ORDINE
PUBBLICO 249
10-11. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE CIRCA I LIMITI DI APPLICABILITA DELLA
TEORIA
DELLA FRODE ALLA LEGGE NEL D.I.P. GLI UNICI CRITERI DI COLLEGAMENTO CHE
SI
PRESTANO ALLA FRODE SONO QUELLO DELLA CITTADINANZA E GLI ALTRI CRITERI
ANA-
LOGHI O SUSSIDIAR! 250
12. CONCLUSIONI GENERALI. LA TEORIA DELLA FRODE ALLA LEGGE E QUELLA
DELL'ORDINE
PUBBLICO PERSEGUONO LA STESSA FINALITA: IMPEDIRE CHE ATTRAVERSO
L'APPLICA-
ZIONE DI LEGGI STRANIERE SIANO VIOLATI I PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'OR-
DINAMENTO INTERNO. LE DIFFERENZE RIGUARDANO: A) I PRINCIPI FONDAMEN-
TALI DELLA LEX FORI SUSCETTIBILI DI VIOLAZIONE NEI DUE CASI; 6) LA FORMA
DI
TALE VIOLAZIONE; E) LE SANZIONI APPLICATE NELLE DUE IPOTESI 256
CAPITOLO IX
L'ORDINE PUBBLICO
NELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI
1. IL PROBLEMA DELL'ESISTENZA O MENO, NELLE CONVENZIONI IN MATERIA DI
DI-
RITTO INTERNAZIONALE PRIVATO, DI UNA CLAUSOLA TACITA DI RISERVA CHE GIU-
STIFICHI, PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO, L'INADEMPIMENTO DELL'OBBLIGO
AS-
SUNTO DI APPLICARE IL DIRITTO DI ALTRI PAESI 259
2. L'ORDINE PUBBLICO HA UGUALMENTE UN'IMPORTANTE FUNZIONE DA SVOLGERE IN
CORRELAZIONE CON LA CLAUSOLA T REBUS SIC STANTIBUS : L'OBBLIGO DI
APPLICARE
DIRITTO STRANIERO O DELIBARE ATTI STRANIERI VIENE MENO QUANDO LE MODIFI-
CHE APPORTATE ALLA LEGGE STRANIERA SONO LALI DA OFFENDERE L'ORDINE PUB-
BLICO DELLA LEX JORI 262
3. LE MODIFICHE INTERVENUTE NELL'ORDINE PUBBLICO DI UN DATO PAESE NON
GIUSTIFICANO L'INADEMPIMENTO DI CONVENZIONI INTERNAZIONALI . 265
4. L'ORDINE PUBBLICO DI FRONTE AI TRIBUNALI INTERNAZIONALI 266
PARTE TERZA
GLI EFFETTI DELL'ORDINE PUBBLICO
CAPITOLO I
EFFETTO PRIMARIO: IL RIGETTO
DELLA LEGGE STRANIERA RICHIAMATA
1. IL PROBLEMA DEGLI EFFETTI DELL'ORDINE PUBBLICO. EFFETTI NEGATIVI E
EFFETTI
POSITIVI. L'EVIZIONE DELLA LEGGE STRANIERA COME EFFETTO PRIMARIO . . .
271
;5;56 INDICE-SOMMARIO
1. LA TESI DEL QLAURI CLIC ATTRIBUISCE ALL'ORDINE PUBBLICO EFFETTI
POSITIVI .
ANALISI CRITICA 273
I. CARATTERI" E CONTENUTO DEGLI EFFETTI DELL'ORDINE PUBBLICO:
DISTINZIONE . 276
I. LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO IN BASE A NORME DELLA LEX FORI RAPPRESENTA
UNA FASE SUCCESSIVA 278
5. 11 PROBLEMA DEGLI EFFETTI DELL'ORDINE PUBBLICO RISPETTO A PRINCIPI DI
CON-
TENUTO MERAMENTE PROIBITIVO 279
( . IL CARATTERE NEGATIVO DI TALI EFFETTI NEI GIUDIZI DI DELIBAZIONE .
281
CAPITOLO II
EFFETTO SECONDARIO: LA DISCIPLINA
DELLA FATTISPECIE CONCRETA
1. I.J LESI TEDESCA DIE SOSTIENE LE NECESSITA DI RIMPIAZZARE LE NORME
STRA-
NIERE CONTRARIE ALL'ORDINE PUBBLICO CON ALTRE NORME DESUNTE DALLA LEX
CAUSAE 285
2-3. ANALI-I CRITICA DI TALE TEORIA ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DELLA
UNIFORMITA. IL
MGMTICATO DEL RINVIO AL DIRITTO STRANIERO E IL PROBLEMA DEGLI EFFETTI
SECON-
DARI DELL'ORDINE PUBBLICO 287
L. CONSEGUENZE INACCETTABILI DELLA TESI TEDESCA 291
5. IM TESI DELLA CAUSA IMPULSIVA E DETERMINANTE FORMULATA IN FRANCIA
DAL LACAKDK. ANALISI CRITICA 292
6. VALIDITA DELLA SUDDEITA DOTTRINA NELLA DELIBAZIONE PARZIALE DELLE
SEN-
TENZE STRANIERE 292
7. 11 PROBLEMA DESII EFFETTI SECONDARI DELL'ORDINE PUBBLICO NEI CASI DI
APPLI-
FAZIONE DIRETTA DEL DIRITTO STRANIERO. CONFLITTI RNDICIILI: TOTALE
SOSTITUZIONE
DELLA LEX JORI ALLA LEX CAUSUE 294
8. ('IMFLITTI BRANI INALI: POSSIBILITA DI INTEGRAZIONE FRA LE DUE LEGGI.
IL CON-
I ETTO DI UNIFORMITA I BILATERALE COME CRITERIO RISOLUTORE DEL
PROBLEMA 298
'). CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 301
10-11. LA TESI DEL QRADRI ALLA LUCE DELLE CONCLUSIONI RAGGIUNTE. IL
PROBLEMA
DILLA DISCIPLINA DELLA FATTISPECIE CONCRETA, IN CASO DI RICORSO
ALL'ORDINE
PUBBLICO, NON VA ESTROMESSO DALL'AMBITO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
PRIVATO 303
CAPITOLO HI
GLI EFFETTI RIFLESSI
DELL'ORDINE PUBBLICO STRANIERO
1. II PROBLEMA DEGLI EFFETTI RIFLESSI DELL'ORDINE PUBBLICO STRANIERO NEI
GIU-
DIZI DI DELIBAZIONE E NELL'APPLICAZIONE DIRETTA DELLA LEGGE STRANIERA.
CON-
NES-IONI DELL'ARGOMENTO CON IL PROBLEMA DEL RINVIO 307
INDICE-SOMMARIO 337
2. AMMISSIBILITA IN GENERALE DESDI EFFETTI RIFLESSI DELL'ORDINE PUBBLICO
STRA-
NIERO 309
3. PRIMA IPOTESI: IL CONFLITTO FRA LEGGE APPLICABILE IN BASE AL RINVIO
AL-
TROVE E ORDINE PUBBLICO DELLA LEGGE STRANIERA ORIGINARIAMENTE
RICHIAMATA,
E INDIFFERENTE RISPETTO ALL'ORDINE PUBBLICO DELLA LEX FORI.
APPLICABILITA
DEL PRINCIPIO GENERALE SOPRA ENUNCIATO. NECESSITA DI ADOTTARE, CIRCA IL
PRO-
BLEMA DEGLI EFFETTI SECONDARI , LA SOLUZIONE SEGUITA NELL'AMBITO
DELLA
LEX CAUSILE 312
4. SECONDA IPOTESI : LA LEGGE APPLICABILE IN SEGUITO AL RINVIO ALTROVE
E
CONTRARIA ANCHE ALL'ORDINE PUBBLICO DELLA LEX FORI. SUA SOSTITUZIONE CON
LA LEGGE STRANIERA ORIGINARIAMENTE RICHIAMATA 313
5. TERZA IPOTESI : LA LEGGE APPLICABILE IN SEGUITO AL RINVIO ALTROVE
NON E
CONTRARIA ALL'ORDINE PUBBLICO DELLA LEGGE STRANIERA ORIGINARIAMENTE
RICHIA-
MATA, MA ALL'ORDINE PUBBLICO DELLA LEX FORI. SUA SOSTITUZIONE CON LA
LEX FORI 314
6. IL PROBLEMA DEGLI EFFETTI RIFLESSI DELL'ORDINE PUBBLICO STRANIERO NEI
GIU-
DIZI DI DELIBAZIONE. AMMISSIBILITA DELLA DELIBAZIONE SOLO QUANDO QUESTA
NON PRECLUDA L'APPLICAZIONE FUTURA DELLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE
PRIVATO DELLA LEX FORI 315
7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SUGLI EFFETTI RIFLESSI DELL'ORDINE PUBBLICO
STRANIERO 319
INDICE PER AUTORI 323 |
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