Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku:
Gespeichert in:
1. Verfasser: | |
---|---|
Format: | Buch |
Sprache: | Polish |
Veröffentlicht: |
Poznań
Instytut Historii Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza
2014
|
Schlagworte: | |
Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis Abstract |
Beschreibung: | Zsfassung in ital. Sprache u.d.T.: Polacchi nella cultura del Piemonte nel XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo Bibliogr. s. 257-264. Indeksy |
Beschreibung: | 301 s. il. 24 cm |
ISBN: | 9788363047337 |
Internformat
MARC
LEADER | 00000nam a2200000 c 4500 | ||
---|---|---|---|
001 | BV041772420 | ||
003 | DE-604 | ||
005 | 20150318 | ||
007 | t | ||
008 | 140402s2014 |||| |||| 00||| pol d | ||
020 | |a 9788363047337 |9 978-83-63047-33-7 | ||
020 | |z 8363047333 |9 8363047333 | ||
035 | |a (OCoLC)896821289 | ||
035 | |a (DE-599)BVBBV041772420 | ||
040 | |a DE-604 |b ger |e rakwb | ||
041 | 0 | |a pol | |
049 | |a DE-12 | ||
084 | |a 8,2 |2 ssgn | ||
084 | |a 7,41 |2 ssgn | ||
100 | 1 | |a Henczel-Wróblewska, Ligia |e Verfasser |4 aut | |
245 | 1 | 0 | |a Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku |c Ligia Henczel-Wróblewska |
264 | 1 | |a Poznań |b Instytut Historii Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza |c 2014 | |
300 | |a 301 s. |b il. |c 24 cm | ||
336 | |b txt |2 rdacontent | ||
337 | |b n |2 rdamedia | ||
338 | |b nc |2 rdacarrier | ||
500 | |a Zsfassung in ital. Sprache u.d.T.: Polacchi nella cultura del Piemonte nel XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo | ||
500 | |a Bibliogr. s. 257-264. Indeksy | ||
648 | 7 | |a Geschichte 1800-1920 |2 gnd |9 rswk-swf | |
650 | 0 | 7 | |a Kultur |0 (DE-588)4125698-0 |2 gnd |9 rswk-swf |
650 | 0 | 7 | |a Polen |g Volk |0 (DE-588)4046497-0 |2 gnd |9 rswk-swf |
651 | 7 | |a Piemont |0 (DE-588)4046039-3 |2 gnd |9 rswk-swf | |
689 | 0 | 0 | |a Piemont |0 (DE-588)4046039-3 |D g |
689 | 0 | 1 | |a Polen |g Volk |0 (DE-588)4046497-0 |D s |
689 | 0 | 2 | |a Kultur |0 (DE-588)4125698-0 |D s |
689 | 0 | 3 | |a Geschichte 1800-1920 |A z |
689 | 0 | |5 DE-604 | |
856 | 4 | 2 | |m Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment |q application/pdf |u http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000003&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA |3 Inhaltsverzeichnis |
856 | 4 | 2 | |m Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment |q application/pdf |u http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000004&line_number=0002&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA |3 Abstract |
940 | 1 | |n oe | |
999 | |a oai:aleph.bib-bvb.de:BVB01-027218385 | ||
942 | 1 | 1 | |c 306.09 |e 22/bsb |f 09034 |g 438 |
942 | 1 | 1 | |c 306.09 |e 22/bsb |f 09041 |g 438 |
Datensatz im Suchindex
_version_ | 1804152081704026112 |
---|---|
adam_text | Spis
tresei
Wstęp
........................................................ 7
Rozdział I
Zarys historii Piemontu
....................................... 16
Rozdział
II
Pierwsza połowa
XIX
wieku
................................... 42
Rozdział III
Polacy w Piemoncie w okresie Wiosny Ludów
(1848-1849)........... 52
Rozdział
IV
Polska Szkoła Wojskowa w
Cuneo
(1861-1862)..................... 77
Rozdział
V
Polscy imigranci w Piemoncie w
XIX
wieku w świetle dokumentacji
władz
...................................................... 107
Rozdział
VI
Polscy salezjanie w Piemoncie na przełomie
XIX
i
XX
wieku
.......... 130
Rozdział
VII
Działalność społeczna i polityczna
Attilio
Begeya
................... 143
Rozdział
VIII
Jeńcy wojenni polskiego pochodzenia w Piemoncie w latach
1918-1919 157
Zakończenie
................................................... 196
Aneksy
....................................................... 201
Bibliografia
.................................................... 257
Indeks nazwisk
................................................. 264
Indeks nazw geograficznych
...................................... 286
Spis rycin
..................................................... 295
/
Polacchi nella cultura del Piemonte nel
XIX
secolo e nei primi de¬
cenni del
XX
secolo (Sommario)
................................ 297
I
Polacchi nella cultura del Piemonte
nel
XIX
secolo e nei primi decenni
del
XX
secolo
Sommario
La storia secolare e turbolenta dell Italia ha contribuito alla formazione ed allo svilup¬
po della moderna civiltà europea. Essa fa parte della storia dell Europa e la nascita della
Respublica
Christiana
è stata la prima forma,
о
impulso, con cui l Europa testimonia la con¬
sapevolezza della propria unicità. Oggi, pensando e parlando dell Italia, ci si riferisce allo
Stato che si trova a sud dell Europa, pieno di sole e di una natura unica, ricca di monumen¬
ti eccezionali e di bellezze che rappresentano quasi ogni epoca e stile artistico. E una repub¬
blica moderna, un paese sviluppato economicamente con una cucina gustosa, con la moda, la
letteratura, l opera e molti altri elementi che la caratterizzano e la rendono famosa in tutto
mondo. In questa terra, nel corso dei secoli, arrivavano pellegrini da tutta l Europa per stu¬
diare nelle università, per sviluppare le loro capacità artistiche, conoscere la cultura e l ar¬
te, esplorare
і
segreti della scienza in archivi e biblioteche e per approfondire la fede cristia¬
na. La maggior parte andava verso Roma, capitale della cristianità, per studiare la scienza,
la cultura e l arte. Anche Bologna,
Perrara,
Padova, Napoli e Firenze attiravano pellegrini
che non erano solo studenti, ma anche persone di scienza e d arte.
Il Piemonte, a causa della sua posizione nella parte nord-occidentale della penisola ap¬
penninica, non è stato il luogo in cui la maggior parte dei visitatori si recava in Italia nel
corso dei secoli. A partire dal
XII
secolo, per
і
pellegrini polacchi che seguirono le orme delle
persone di altri paesi che si recavano verso la culla della cultura europea, le città universi-
tarie e la sede del papato, il Piemonte era decisamente fuori portata e quindi, per molti se¬
coli, questa regione è rimasta sconosciuta e non riconosciuta. Questa regione non aveva l at¬
trazione magnetica che avevano altre città italiane, non offriva un clima caldo e piacevole
con tanti giorni di sole, una vegetazione mediterranea
о
la grande ricchezza di monumenti,
opere d arte, la scienza e la cultura di cui sono ricchi le altre regioni d Italia.
L autrice ha cercato di dimostrare che, nonostante la sua posizione lontana dalle stra¬
de principali e la poca storia rispetto al resto del territorio della penisola appenninica,
il Piemonte, insieme al suo capoluogo Torino, ha svolto un ruolo importante nella storia
dell Europa moderna e dell Italia. È il luogo in cui la presenza polacca è stata segnalata già
molti secoli fa, e che è sopravvissuta fino ad oggi, anche se il suo carattere era un po diver¬
so rispetto ad altre città italiane.
Il periodo storico indicato nel titolo è stato dettato dalla necessità di riflettere e mette¬
re in evidenza il ruolo e l importanza della presenza dei Polacchi in Piemonte. Rappresenta
anche una svolta significativa nella storia della Polonia moderna. La fine del
XVIII
secolo, il
XIX
secolo ed
і
primi due decenni del
XX
secolo è stato un periodo in cui
і
Polacchi, come le
altre nazioni europee, lottavano per la sovranità, l indipendenza, la libertà di espressione,
di credo e di pensiero.
I
polacchi non sempre riuscivano a lottare per la propria indipenden¬
za, soprattutto nel periodo delle spartizioni della Polonia. Si rivolgevano quindi ai Paesi da
cui il loro grido di aiuto per la Patria poteva essere udito. Hanno cercato in diversi modi di
attirare l interesse degli altri Paesi europei per la causa polacca , per convincere
і
paesi al-
297
leati
a sostenere la nazione polacca. La storia ha dimostrato che, con vari effetti, l esito non
sempre è stato positivo per
і
polacchi. Nello stesso periodo, si era già registrata una notevole
presenza di Polacchi in Piemonte, anch esso lacerato da turbolenze e lotte interne.
Nella letteratura polacca, come anche in quella italiana, l attività dei Polacchi in que¬
sta regione italiana è considerata in modo marginale, frammentario, superficiale. Eppure
la storia della Polonia è anche la storia del popolo al di fuori dei territori designati storica¬
mente. Dalla metà del
XIX
secolo, l aumento fino a centinaia di polacchi in Piemonte e in un
certo modo l introduzione di nuovi elementi alle attività culturali e sociali in questa regione
d Italia, ha favorito l attività precedente dei rappresentanti della politica polacca (emissari
in Piemonte del principe
Adam Jerzy Czartoryski)
e le azioni militari in una pianura allu¬
vionale (Legioni di
gen. Dąbrowski,
Legione polacca di
Mickiewicz).
Tuttavia, l impatto delle loro azioni ha portato un immagine più positiva del popolo po¬
lacco in questa regione d Italia, che divenne negli anni
60
del
XIX
secolo, la culla di uno
Stato unificato. Gli Italiani espressero il loro rispetto e il loro sostegno per il popolo polacco
che, con tanta determinazione, eroismo e speranza, ha combattuto per l indipendenza della
loro patria e la libertà del popolo polacco.
I
nomi del generale
Jan Henryk
Dąbrowski
e
Adam
Mickiewicz
aprirono più volte le porte alle generazioni future di Polacchi, consentendo attra¬
verso azioni specifiche di entrare a far parte della famiglia delle nazioni dell Europa libera.
La presenza in Piemonte dei prigionieri polacchi dell Impero austro-ungarico alla fine della
prima guerra mondiale, ha rafforzato
і
precedenti rapporti positivi polacco-piemontesi.
Lo scopo di questo libro è quello di mostrare il ruolo della presenza e dell attività dei
Polacchi in Piemonte nel periodo delle operazioni di liberazione nazionale in tutta l Europa.
I
loro brevi e lunghi soggiorni a Torino e nella regione hanno inciso più di una scheda della
storia comune. Per tutto questo tempo
і
Polacchi hanno avuto un effetto positivo nella vita
culturale e sociale del paese, ovunque si trovassero. La gente italiana ha mostrato la loro
simpatia e il sostegno per il popolo polacco attraverso la condivisione delle attività comu¬
ni su vari livelli (culturale, artistico, sociale) e l assistenza materiale e spirituale (attivisti
dell indipendenza polacca, studenti degli istituti salesiani, prigionieri dei soldati dell eser¬
cito austro-ungarico). Molti eventi importanti per la Polonia e per l Italia che hanno avuto
luogo nella regione del Piemonte nel
XIX
secolo e all inizio del ventesimo secolo, sono stati
registrati non solo sulle pagine di storia, ma anche dentro
і
cuori e le menti di entrambe le
nazioni. Un simbolo contemporaneo di simpatia per
і
polacchi da parte del popolo piemon¬
tese dei Piemontesi al popolo polacco è quello di mantenere la memoria di eventi comuni e
coltivare la prova simbolica della presenza polacca in questa regione dell Italia (targhe in
memoria, celebrazioni, anniversari, ecc). Il libro intitolato
-
I
Polacchi nella cultura del
Piemonte nel
XIX
secolo e nei primi decenni del
XX
secolo quindi, sottolinea l importanza di
questi eventi comuni per entrambi
і
popoli.
Nella letteratura polacca, relativa al periodo storico di cui si parla nel titolo del libro,
spiccano dei lavori che trattano in modo completo la storia d Italia (J.A. Gierowski, Storia
d Italia,
Wroclaw
1999)
oppure il periodo moderno (P. Orsi, Italia moderna, Varsavia
1912;
M.
Żywczyński,
Italia moderna
1796-1945,
Varsavia
1971).
Molti autori polacchi commen¬
tano dettagliatamente alcuni aspetti legati alla storia della Polonia e dell Italia in quel pe¬
riodo, tra
і
più importanti citiamo: M.
Handelsman,
L Unità d Italia, Varsavia
1921;
K.
Morawski, I
Polacchi e la questione polacca nella storia d Italia negli anni
1830-1866,
Varsavia
1937;
S. Sierpowski,
Ľ
Istituzione dell esercito polacco in Italia durante la prima
guerra mondiale in Annuali di Storia nel
1976,
R.
XLII;
da cui, L Italia e la ricostituzio¬
ne del nuovo Stato Polacco
1915-1921,
Wroclaw
есе.
1979;
da cui, L attività d indipenden¬
za dei Polacchi in Italia durante la prima guerra mondiale nel
„70°
anniversario dell indi¬
pendenza e della rivolta della Grande Polonia ,
Poznan 1992;
e la sua opera recente Studi
della storia dell Italia di
XX
secolo,
Poznan 2012.
Sugli importanti personaggi storici ita¬
liani hanno scritto tra l altro: A.
Lewak,
La corrispondenza polacca di Giuseppe Garibaldi,
Cracovia
1932;
J.
Ugniewska,
Giuseppe Mazzini-la storia come terapia nazionale,
Wroclaw
1986;
I. Koberdowa,
Mazzini e movimento internazionale repubblicano, Varsavia
1967.
Il
tema dei rapporti italo-polacchi si possono trovare in: H. Barycz, Retrospettiva polacco-ita-
298
liana,
Wroclaw
1965;
M. Brahmer,
Affinità polacco-italiane, Varsavia
1980;
W.
Preisner,
Rapporti letterari polacco-italiani nel periodo
1800-1939
alla luce della bibliografia, Torun
1949.
Un certo numero di opere è dedicato alla descrizione delle impressioni dei viaggi in
Italia da parte di artisti polacchi, soprattutto scrittori e poeti. Particolarmente degni di
nota sono le opere di
Bronisław Bilinski
pubblicati in italiano, tra cui: Maria Konopnicka
e le sue liriche Italia , Wroclaw,ecc.l965; Incontri polacco-italiani a Porta Pia:
Kraszewski,
Kulczycki, Konopnicka. Nel
Centenario
di Roma Capitale d Italia,
Wroclaw
есе.
1971;
Gli
anni di romani
Cyprian
Norwid,
Wroclaw
есе.
1973.
Inoltre, alcuni artisti polacchi vissu¬
ti
nelľ
Italia del
XIX
secolo, sono stati descritti in polacco: H. Barycz, Camminando sulle
orme di
Adam
Asnyk, in
„Przegląd Humanistyczny
1960,
nr
6;
A. Zielinski, Sotto il fasci¬
no dell Italia. Stefano Zeromski, Varsavia
1973.
L opera che descrive benissimo le relazio¬
ni italo-polacche è una bibliografia scritta da Maria e Marina Bersano Begey La Polonia in
Italia. Saggio bibliografico
1799-1948,
pubblicata a Torino nel
1949.
Contiene una raccolta
di quasi tre mila e mezzo di titoli di libri, articoli, riviste e opuscoli che apparvero in Italia
nel periodo indicato. Sul mercato polacco sono presenti testi riguardanti la storia contempo¬
ranea d Italia e sono stati raccolti in uno saggio prezioso di Stanislao Sierpowski Storia re¬
cente d Italia nella storiografia polacca,
Poznan 1996.
Questo abbozzo della letteratura mostra che nella letteratura polacca mancano fino¬
ra delle opere che discutino della presenza polacca in Piemonte nel
XIX
secolo e nell ini¬
zio del ventesimo secolo. È stato un periodo molto importante nella storia delle due nazio¬
ni, periodo che fa parte delle tradizionali relazioni secolari polacco-italiane. Nel
XIX
secolo
il Piemonte era la zona in cui avevano luogo
і
movimenti di liberazione nazionale che alla
fine hanno portato all unificazione dello stato italiano.
I
Polacchi, in lotta per l indipenden¬
za della loro patria, lì hanno trovato gli alleati e il supporto per le loro idee di liberazione.
Per secoli, le relazioni si sviluppavano sul campo culturale, scientifico e artistico, ma duran¬
te il
XIX
secolo e la prima metà del
XX
secolo,
і
rapporti si sono stretti per motivi patriotti¬
ci, socio-politici e militari.
Per presentare l argomento in modo più accurato è stato necessario fare una ricerca
negli archivi e nelle biblioteche del Piemonte e negli istituti selezionati a Roma, Vienna
e Ginevra. La ricerca realizzata nelle istituzioni piemontesi e romane ha permesso di re¬
gistrare cronologicamente la continua presenza dei Polacchi in Piemonte, nella sua cul¬
tura e negli eventi. L analisi delle fonti ha reso possibile pubblicare per la prima vol¬
ta nella letteratura polacca dei documenti originali, riguardanti la presenza dei Polacchi
in Piemonte, in particolar modo a Torino. Tuttavia, le ricerche effettuate in
Österreichi¬
sches Staatsarchiv
(Archivio di Stato Austriaco), l archivio Osterreichisches
Schwarzes
Kreuz
(Croce Nera Austriaca), con sede a Vienna e II
Comité
International de la Croix-Rouge
(Comitato Internazionale della Croce Rossa, CICR) di Ginevra (Svizzera) non ha mostrato
і
documenti che sarebbero significativamente associati ai dubbi di cui sopra (a.e. documenti
di ricerca dei Polacchi catturati dall esercito austro-ungarico durante la prima guerra mon¬
diale).
Österreichisches Staatsarchiv
ha inviato negli anni
1918-1919
all Archivio Militare
Centrale (CAW), a Varsavia,
і
file personali degli ufficiali dell esercito imperiale che veni¬
vano dalla Galizia e si arruolarono nell esercito polacco. Quindi, è possibile tracciare il de¬
stino di truppe polacche dopo la fine della seconda guerra mondiale. La maggior parte dei
documenti relativi ai fascicoli personali militari del periodo antecedente il
1914
sono stati
distrutti. Dati frammentari potrebbero essere trovati negli archivi della Repubblica Ceca, in
Slovacchia
о
in Ungheria. Tra
і
documenti degli archivi austriaci mancano dei dati relati¬
vi agli esuli e soldati polacchi catturati dall esercito austro-ungarico sul fronte italiano. Gli
italiani di solito non registravano precisamente le nazionalità dei prigionieri austro-unghe¬
resi.
I
documenti contenuti negli archivi italiani mostrano il metodo adottato dalla scrittu¬
ra fonetica e la conformità con l alfabeto italiano che distorce in modo efficace la formulazio¬
ne di nomi polacchi e luoghi.
Österreichisches Schwarzes Kreuz
si occupa di gestire
і
cimiteri militari, soprattutto in
Austria, di vari periodi. Per ciò che concerne il territorio italiano, questa organizzazione si
prende cura dei cimiteri militari della prima guerra mondiale nei seguenti luoghi:
Altamura
299
(Puglia), Pontafel/Pontebba (Friuli-Venezia Giulia),
Bondo
(Trentino-Alto Adige), Ossana
(Trentino-AltoAdige).
I
prigionieri polacchi dell esercito austro-ungarico in Piemonte hanno
trovato un luogo di riposo nei cimiteri civici, non in quelli militari e ciò ha comportato mag¬
giore difficoltà nel reperire dei fascicoli del personale militare. La maggior parte dei docu¬
menti che si trovano negli archivi locali del Piemonte, non è cronologicamente ed alfabeti¬
camente ordinata. L apparente ignoranza della lingua polacca (come qualsiasi altra lingua
straniera) rende più difficile identificare il linguaggio tonale corretto. Va sottolineato che la
cura delle tombe dei prigionieri dei soldati polacchi della prima guerra mondiale è anco¬
ra sulle spalle dei Polacchi là viventi e di solito si tratta di membri di organizzazioni loca¬
li italo-polacche.
Per quanto riguarda la ricerca nelle istituzioni polacche si nota una scarsa quantità di
materiali significativi in merito alle questioni di cui sopra. L Archivio Centrale di Documenti
Storici
(Archiwum Główne Akt Dawnych)
di Varsavia si trova attualmente in fase di elabo¬
razione degli atti personali dal periodo della prima guerra mondiale. La situazione è analo¬
ga nell Archivio Centrale Militare
(Centralne Archiwum Wojskowe)
dove tutti
і
materiali ri¬
guardanti le Legioni Polacche non sono accessibili. Sulla presenza dei Polacchi in Piemonte
non vi è alcun dato. In un altra istituzione, il Consiglio per la Protezione della Lotta e del
Martirio si trovano soltanto dei documenti di Polacchi che hanno combattuto in uniformi po¬
lacche e si osserva la mancanza d informazioni riguardanti
і
Polacchi che hanno combattu¬
to in divise straniere.
I
primi due capitoli del libro in oggetto introducono dettagli della storia del Piemonte
oltre alle tradizioni della legione polacca in questa regione d Italia che divenne il fondamen¬
to delle successive azioni di liberazione nazionale. Hanno compiuto una revisione della let¬
teratura disponibile in polacco e italiano. Per una presentazione dettagliata della presenza
polacca in Piemonte nei successivi decenni del
XIX
secolo e all inizio del ventesimo secolo,
sono stati utilizzati dei documenti che si trovano negli archivi e nelle biblioteche italiane.
Notizie raccolte dalla letteratura, disponibile in lingua polacca e italiana (ricca collezione di
Stazione Romana dell Accademia Polacca delle Scienze), associate al periodo di attività po¬
lacche nel Piemonte alla fine della prima metà del
XIX
secolo, cioè nel periodo dei movimen¬
ti rivoluzionari europei (capitolo III). La letteratura disponibile sulla storia della creazio¬
ne e del funzionamento della Scuola Militare Polacca di Genova/Cuneo
(1861-1862)
è stata
integrata con
і
documenti e le informazioni recuperati dalla stampa locale italiana di quel
tempo, conservata presso la Biblioteca Civica e l Archivio Storico di Cuneo (capitolo
IV)493.
Parlando della partecipazione dei Polacchi nel Risorgimento (capitolo
V)
sono stati uti¬
lizzati le fonti primarie reperite presso l Archivio di Stato di Torino (Archivio Centrale di
Stato, Sezioni Riunite Fondo Emigrati), come ad esempio la documentazione ufficiale del¬
la polizia e della Questura di Torino, dei vari ministeri del Regno di Sardegna, con l indica¬
zione di applicare per
і
Polacchi diversi tipi di certificati, consensi, conferme legati alla loro
permanenza in Piemonte. Questi documenti sono stati completati con
і
materiali raccolti nel
Museo Nazionale del Risorgimento e la Biblioteca Reale di Torino. Alla fine del
XIX
secolo
l accento socio-politico polacco in Piemonte è stato arricchito dalla presenza di giovani po¬
lacchi che studiavano presso gli Istituti Salesiani condotti da Don Bosco e dai suoi successo¬
ri (Capitolo VI). Materiale interessante su questo argomento si trova nel principale centro
salesiano di Torino Valdocco e l Archivio Salesiano Centrale di Roma. In questo libro sono
stati presentati
і
luoghi di educazione ed
і
nomi di sacerdoti polacchi che, a cavallo del
XIX/
XX
secolo, si preparavano nei centri salesiani piemontesi per poi ricreare strutture simili al
loro ritorno in Patria.
Un elemento importante che sosteneva il „carattere polacco in Piemonte alla fine del
XIX
e all inizio del
XX
secolo è stato il lavoro di un polonofilo Italiano, Attilio Begey ed il
Comitato Pro Polonia a Torino (Capitolo VII). Materiali di valore su questo argomento si
493
Archivio Storico del Comune di Cuneo, Centro Documentazione Territoriale; Registro
Deliberazioni Giunta Municipale, Anno
1862.
300
trovano nella Biblioteca Reale di Torino e nell Istituto di Cultura Polacca A. Begey presso
l Università di Torino.
L attività pro-polacca di Begey e del Comitato Pro Polonia torinese si manifestava prin¬
cipalmente nel sostegno ad ampio raggio dei prigionieri polacchi dei soldati dell Impero au¬
stro-ungarico. Questi, negli anni
1918-1919,
sono stati localizzati in un campo di prigionia
alla Mandria di Chivasso e negli ospedali di Torino, Chivasso, Ivrea (capitolo
VIII).
Migliaia
di loro sono stati trasportati poi in Francia per formare lì un esercito polacco, ma centina¬
ia di essi ha trovato un luogo di riposo nei cimiteri piemontesi. Informazioni generali politi¬
che, sociali, economiche, relative alla partecipazione di truppe polacche nell ultima fase della
prima guerra mondiale che combattè presso le truppe austro-ungariche in Italia si possono
trovare tra
і
documenti conservati presso l Archivio Centrale dello Stato e l Archivio Storico
del Ministero degli Affari Esteri
-
Affari Politici Serie
1915-1918
di Roma. Un supplemento
si può trovare nella letteratura di settore che descrive la situazione generale dei Polacchi in
Italia al momento, come anche nei materiali dell attività della filiale italiana del Comitato
Nazionale Polacco di Roma. Materiali pregiati, ma pochi per questo argomento (si riferiscono
principalmente ai soldati morti e all organizzazione dei reparti polacchi sui cimiteri piemon¬
tesi) si trovano nell Archivio Comunale di Chivasso e di Ivrea, nell Archivio della Parrocchia
di S. Maria Assunta e nei documenti scritti da Attilio Begey (Biblioteca Reale Fondo Begey,
Istituto di Cultura Polacca presso l Università di Torino), e descrivono le vicende legate ali
organizzazione e alle attività del campo di prigionia polacco nella Mandria di Chivasso.
La memoria del patrimonio di quegli eventi e dei loro partecipanti crea l obbligo di so¬
stenere ed evidenziare oggi il ruolo e l importanza della presenza polacca in Piemonte nel
XIX
secolo e nei primi decenni del
XX
secolo. Da più di due secoli, nella vita e nella cultura
dei Piemontesi, il rapporto tra gli eventi che si sono svolti nella loro zona si trasmette di ge¬
nerazione in generazione. Attilio Begey fino alla fine della sua vita, avvenuta nel! ottobre
del
1928,
sosteneva e propagava la simpatia reciproca e l affetto cordiale tra le due nazioni.
Le successive turbolenze delle guerre e un periodo lungo di relativa stagnazione nelle rela¬
zioni bilaterali nella seconda metà del
XX
secolo, non ha favorito il proseguimento dell atti¬
vità di Attilio Begey.
Dagli anni novanta del
XX
sec, le
generazioni successive di entrambe le nazioni hanno
ravvivato l opportunità di rinfrescare la memoria degli eventi passati con la partecipazione
dei Polacchi in Piemonte. Nel
1952
è stata fondata a Torino la Comunità Polacca, che racco¬
glie sin dall inizio, tra l altro, alcuni dei veterani della seconda guerra mondiale e le loro fa¬
miglie.
II
compito dei tanti membri di questa organizzazione, negli ultimi anni, consìste in
una vivace attività diplomatica che prevede la cooperazione con le autorità governative po¬
lacche e italiane (soprattutto sul piano dei comuni) e la preziosa collaborazione delle singole
persone ha mandato avanti una serie di progetti il cui obiettivo era ed è il ricordo degli av¬
venimenti del passato. La cura dei luoghi di memoria sui cimiteri piemontesi, le lapidi dedi¬
cate alla presenza delle truppe polacche in Piemonte, le mostre ed
і
concerti occasionali, gli
spettacoli teatrali,
і
film e le altre forme di manifestazioni organizzate oggi, favoriscono il
mantenimento della memoria e del patrimonio della presenza polacca in Piemonte nel cor¬
so degli ultimi due secoli.
L autrice del libro è consapevole del fatto che la conoscenza attuale sul ruolo e sulla par¬
tecipazione dei Polacchi nella co-creazione della cultura in Piemonte durante il periodo in¬
dicato nel titolo del libro è incompleta, tuttavìa, un ulteriore studio del passato attraverso il
prisma di azione di oggi potrà colmare queste lacune.
I
materiali di base ottenuti sono stati sfruttati al massimo, ma le caratteristiche di que¬
sto periodo della storia hanno determinato che un certo numero di importanti documen¬
ti siano stati distrutti, e altri siano disseminati disordinatamente tra le istituzioni dei vari
Paesi. L assunzione di ulteriori studi sul destino dei Polacchi dispersi in diversi paesi in que¬
sto particolare periodo della nostra storia è storicamente giustificata. Questo permetterà di
riempire le pagine mancanti nella storia della nazione polacca che lottava per un lungo pe¬
riodo di libertà e di indipendenza della loro Patria.
Bayerische ]
Staatsbibliothek
M i; n c
he
л
J
|
any_adam_object | 1 |
author | Henczel-Wróblewska, Ligia |
author_facet | Henczel-Wróblewska, Ligia |
author_role | aut |
author_sort | Henczel-Wróblewska, Ligia |
author_variant | l h w lhw |
building | Verbundindex |
bvnumber | BV041772420 |
ctrlnum | (OCoLC)896821289 (DE-599)BVBBV041772420 |
era | Geschichte 1800-1920 gnd |
era_facet | Geschichte 1800-1920 |
format | Book |
fullrecord | <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><collection xmlns="http://www.loc.gov/MARC21/slim"><record><leader>02174nam a2200481 c 4500</leader><controlfield tag="001">BV041772420</controlfield><controlfield tag="003">DE-604</controlfield><controlfield tag="005">20150318 </controlfield><controlfield tag="007">t</controlfield><controlfield tag="008">140402s2014 |||| |||| 00||| pol d</controlfield><datafield tag="020" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">9788363047337</subfield><subfield code="9">978-83-63047-33-7</subfield></datafield><datafield tag="020" ind1=" " ind2=" "><subfield code="z">8363047333</subfield><subfield code="9">8363047333</subfield></datafield><datafield tag="035" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">(OCoLC)896821289</subfield></datafield><datafield tag="035" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">(DE-599)BVBBV041772420</subfield></datafield><datafield tag="040" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">DE-604</subfield><subfield code="b">ger</subfield><subfield code="e">rakwb</subfield></datafield><datafield tag="041" ind1="0" ind2=" "><subfield code="a">pol</subfield></datafield><datafield tag="049" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">DE-12</subfield></datafield><datafield tag="084" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">8,2</subfield><subfield code="2">ssgn</subfield></datafield><datafield tag="084" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">7,41</subfield><subfield code="2">ssgn</subfield></datafield><datafield tag="100" ind1="1" ind2=" "><subfield code="a">Henczel-Wróblewska, Ligia</subfield><subfield code="e">Verfasser</subfield><subfield code="4">aut</subfield></datafield><datafield tag="245" ind1="1" ind2="0"><subfield code="a">Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku</subfield><subfield code="c">Ligia Henczel-Wróblewska</subfield></datafield><datafield tag="264" ind1=" " ind2="1"><subfield code="a">Poznań</subfield><subfield code="b">Instytut Historii Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza</subfield><subfield code="c">2014</subfield></datafield><datafield tag="300" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">301 s.</subfield><subfield code="b">il.</subfield><subfield code="c">24 cm</subfield></datafield><datafield tag="336" ind1=" " ind2=" "><subfield code="b">txt</subfield><subfield code="2">rdacontent</subfield></datafield><datafield tag="337" ind1=" " ind2=" "><subfield code="b">n</subfield><subfield code="2">rdamedia</subfield></datafield><datafield tag="338" ind1=" " ind2=" "><subfield code="b">nc</subfield><subfield code="2">rdacarrier</subfield></datafield><datafield tag="500" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">Zsfassung in ital. Sprache u.d.T.: Polacchi nella cultura del Piemonte nel XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo</subfield></datafield><datafield tag="500" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">Bibliogr. s. 257-264. Indeksy</subfield></datafield><datafield tag="648" ind1=" " ind2="7"><subfield code="a">Geschichte 1800-1920</subfield><subfield code="2">gnd</subfield><subfield code="9">rswk-swf</subfield></datafield><datafield tag="650" ind1="0" ind2="7"><subfield code="a">Kultur</subfield><subfield code="0">(DE-588)4125698-0</subfield><subfield code="2">gnd</subfield><subfield code="9">rswk-swf</subfield></datafield><datafield tag="650" ind1="0" ind2="7"><subfield code="a">Polen</subfield><subfield code="g">Volk</subfield><subfield code="0">(DE-588)4046497-0</subfield><subfield code="2">gnd</subfield><subfield code="9">rswk-swf</subfield></datafield><datafield tag="651" ind1=" " ind2="7"><subfield code="a">Piemont</subfield><subfield code="0">(DE-588)4046039-3</subfield><subfield code="2">gnd</subfield><subfield code="9">rswk-swf</subfield></datafield><datafield tag="689" ind1="0" ind2="0"><subfield code="a">Piemont</subfield><subfield code="0">(DE-588)4046039-3</subfield><subfield code="D">g</subfield></datafield><datafield tag="689" ind1="0" ind2="1"><subfield code="a">Polen</subfield><subfield code="g">Volk</subfield><subfield code="0">(DE-588)4046497-0</subfield><subfield code="D">s</subfield></datafield><datafield tag="689" ind1="0" ind2="2"><subfield code="a">Kultur</subfield><subfield code="0">(DE-588)4125698-0</subfield><subfield code="D">s</subfield></datafield><datafield tag="689" ind1="0" ind2="3"><subfield code="a">Geschichte 1800-1920</subfield><subfield code="A">z</subfield></datafield><datafield tag="689" ind1="0" ind2=" "><subfield code="5">DE-604</subfield></datafield><datafield tag="856" ind1="4" ind2="2"><subfield code="m">Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment</subfield><subfield code="q">application/pdf</subfield><subfield code="u">http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000003&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA</subfield><subfield code="3">Inhaltsverzeichnis</subfield></datafield><datafield tag="856" ind1="4" ind2="2"><subfield code="m">Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment</subfield><subfield code="q">application/pdf</subfield><subfield code="u">http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000004&line_number=0002&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA</subfield><subfield code="3">Abstract</subfield></datafield><datafield tag="940" ind1="1" ind2=" "><subfield code="n">oe</subfield></datafield><datafield tag="999" ind1=" " ind2=" "><subfield code="a">oai:aleph.bib-bvb.de:BVB01-027218385</subfield></datafield><datafield tag="942" ind1="1" ind2="1"><subfield code="c">306.09</subfield><subfield code="e">22/bsb</subfield><subfield code="f">09034</subfield><subfield code="g">438</subfield></datafield><datafield tag="942" ind1="1" ind2="1"><subfield code="c">306.09</subfield><subfield code="e">22/bsb</subfield><subfield code="f">09041</subfield><subfield code="g">438</subfield></datafield></record></collection> |
geographic | Piemont (DE-588)4046039-3 gnd |
geographic_facet | Piemont |
id | DE-604.BV041772420 |
illustrated | Not Illustrated |
indexdate | 2024-07-10T01:05:03Z |
institution | BVB |
isbn | 9788363047337 |
language | Polish |
oai_aleph_id | oai:aleph.bib-bvb.de:BVB01-027218385 |
oclc_num | 896821289 |
open_access_boolean | |
owner | DE-12 |
owner_facet | DE-12 |
physical | 301 s. il. 24 cm |
publishDate | 2014 |
publishDateSearch | 2014 |
publishDateSort | 2014 |
publisher | Instytut Historii Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza |
record_format | marc |
spelling | Henczel-Wróblewska, Ligia Verfasser aut Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku Ligia Henczel-Wróblewska Poznań Instytut Historii Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza 2014 301 s. il. 24 cm txt rdacontent n rdamedia nc rdacarrier Zsfassung in ital. Sprache u.d.T.: Polacchi nella cultura del Piemonte nel XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo Bibliogr. s. 257-264. Indeksy Geschichte 1800-1920 gnd rswk-swf Kultur (DE-588)4125698-0 gnd rswk-swf Polen Volk (DE-588)4046497-0 gnd rswk-swf Piemont (DE-588)4046039-3 gnd rswk-swf Piemont (DE-588)4046039-3 g Polen Volk (DE-588)4046497-0 s Kultur (DE-588)4125698-0 s Geschichte 1800-1920 z DE-604 Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment application/pdf http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000003&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA Inhaltsverzeichnis Digitalisierung BSB Muenchen 19 - ADAM Catalogue Enrichment application/pdf http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000004&line_number=0002&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA Abstract |
spellingShingle | Henczel-Wróblewska, Ligia Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku Kultur (DE-588)4125698-0 gnd Polen Volk (DE-588)4046497-0 gnd |
subject_GND | (DE-588)4125698-0 (DE-588)4046497-0 (DE-588)4046039-3 |
title | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku |
title_auth | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku |
title_exact_search | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku |
title_full | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku Ligia Henczel-Wróblewska |
title_fullStr | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku Ligia Henczel-Wróblewska |
title_full_unstemmed | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku Ligia Henczel-Wróblewska |
title_short | Polacy w kulturze Piemontu w XIX wieku i w pierwszych dekadach XX wieku |
title_sort | polacy w kulturze piemontu w xix wieku i w pierwszych dekadach xx wieku |
topic | Kultur (DE-588)4125698-0 gnd Polen Volk (DE-588)4046497-0 gnd |
topic_facet | Kultur Polen Volk Piemont |
url | http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000003&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&local_base=BVB01&doc_number=027218385&sequence=000004&line_number=0002&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA |
work_keys_str_mv | AT henczelwroblewskaligia polacywkulturzepiemontuwxixwiekuiwpierwszychdekadachxxwieku |