Le misure provvisorie nella protezione internazionale dei diritti umani:
Gespeichert in:
| 1. Verfasser: | |
|---|---|
| Format: | Buch |
| Sprache: | Italian |
| Veröffentlicht: |
Torino
G. Giappichelli
2006
|
| Schriftenreihe: | Studi di diritto internazionale
9 |
| Schlagworte: | |
| Online-Zugang: | Inhaltsverzeichnis |
| Beschreibung: | Contains general index, bibliography (p. 643-664), bibliographical references and notes |
| Beschreibung: | xxiv, 664 p. 24 cm |
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| adam_text | ANDREA SACCUCCI LE MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
DEI DIRITTI UMANI G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO INDICE ABBREVIAZIONI
XIX AWERTENZE XXIII INTRODUZIONE 1. LA FUNZIONE DELLA TUTELA CAUTELARE E
LE SUE PECULIARI CARATTERISTICHE NELL AMBITO DELLA GIUSTIZIA
INTEMAZIONALE 1 2. L ETEROGENEITAE DELLA TERMINOLOGIA IMPIEGATA A LIVELLO
INTEMAZIONALE E DELLE FUNZIONI DI SALVAGUARDIA CUI LE MISURE PROVVISORIE
POSSONO ESSE- RE STRUMENTALMENTE PREORDINATE 6 3. PIANO DELPINDAGINE 9
CAPITOLO I II FONDAMENTO GIURIDICO DELLE MISURE PROVVISORIE SEZIONE I
ANALISI DELLE NORME CONVENZIONALI E REGOLAMENTARI ATTRIBUTIVE DEL POTERE
DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE 1. LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA
CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL UOMO E DELLE
LIBERTAE FONDAMENTALI 12 1.1. L ASSENZA DI UNA NORMA ATTRIBUTIVA DEL
POTERE CAUTELARE NEL TE- STO ORIGINARIO DELLA CONVENZIONE 12 VIII LE
MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG.
1.2. LA CD. SOLUZIONE EMPIRICA» DELLA COMMISSIONE SINO AL 1974:
L APPRESTAMENTO DI UNA TUTELA LATO SENSU CAUTELARE IN ASSENZA DI
UN ESPRESSA PREVISIONE NORMATIVA E L IRRILEVANZA DI TALE PRASSI ALLA
LUCE DELLE TEORIE DEI POTERI INERENTI O IMPLICITI 18 1.3. L EVOLUZIONE
DELLA NORMATIVA REGOLAMENTARE SULLE MISURE PROV- VISORIE E LE VARIE
PROPOSTE DI CODIFICAZIONE CONVENZIONALE SINO ALLA RIFORMA DEL 1998 28
1.4. II SILENZIO DEL PROTOCOLLO N. 11 IN MATERIA DI MISURE PROVVISORIE E
L ART. 39 DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DELLA NUOVA CORTE EU- ROPEA DEI
DIRITTI UMANI 32 2. LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA CONVENZIONE
AMERICANA DEI DIRITTI UMANI 37 2.1. L INSERIMENTO NEL TESTO
CONVENZIONALE DI UN ESPRESSA PREVISIO- NE RELATIVA AL POTERE DELLA CORTE
INTER-AMERICANA DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE 37 2.2. L ESERCIZIO DEL
POTERE CAUTELARE DA PARTE DELLA CORTE INTER-AME- RICANA AL DI LAE DEI
LIMITI STABILITI DALLA NORMA CONVENZIONALE DI ATTRIBUZIONE: MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO-PROCE- DIMENTALE E POTERI
PRESIDENZIALI 43 2.3. LA PREVISIONE REGOLAMENTARE DEL POTERE DELLA
COMMISSIONE IN- TER-AMERICANA DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE E IL SUO
COORDI- NAMENTO CON QUELLO CONVENZIONALMENTE ATTRIBUITO ALLA CORTE 49 3.
LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA CARTA AFRICANA DEI DIRITTI DEL-
L UOMO E DEI POPOLI 64 3.1. II SILENZIO DELLA CARTA AFRICANA IN MATERIA
DI MISURE PROVVISORIE E LA COMPETENZA REGOLAMENTARE DELLA COMMISSIONE
AFRICANA DEI DIRITTI DELPUOMO E DEI POPOLI 64 3.2. LA COMPETENZA DELLA
CORTE AFRICANA IN MATERIA DI MISURE PROV- VISORIE IN BASE ALPART. 27,
PAR. 2, DEL PROTOCOLLO DI OUAGADOU- GOU DEL 1998 72 4. LE MISURE
PROVVISORIE NEL QUADRO DEI TRATTATI INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI
ADOTTATI DALLE NAZIONI UNITE EHE PREVEDONO IL DIRITTO DI RICORSO
INDIVIDUALE 77 4.1. OSSERVAZIONI GENERALI ^7 4.2. L ART. 86 (OGGI ART.
92) DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DEL CO- MITATO DEI DIRITTI UMANI ^ 4.3.
L ART. 94 DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DEL COMITATO SULL ELI- MINAZIONE
DELLA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE 5 4.4. L ART. 108 DEL REGOLAMENTO DI
PROCEDURA DEL COMITATO CONTRO LA TORTURA 88 4.5. L ART. 5 DEL PROTOCOLLO
FACOLTATIVO ALLA CONVENZIONE SULL ELIMINA- ZIONE DI OGNI FORMA DI
DISCRIMINAZIONE NEI CONFRONTI DELLA DONNA 90 INDICE IX PAG. 5. LE MISURE
PROVVISORIE ADOTTATE DA ALTRI ORGANI INTERNAZIONALI EHE ESER- CITANO
FUNZIONI DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE ATTINENTI ALLA PROTEZIONE DEI
DIRITTI UMANI 94 5.1. LA CAMERA DEI DIRITTI UMANI DELLA
BOSNIA-ERZEGOVINA 94 5.2. LA CORTE DI GIUSTIZIA ED IL TRIBUNALE DI PRIMO
GRADO DELLE CO- MUNITAE EUROPEE 97 SEZIONE II RICOSTRUZIONE DEL
FONDAMENTO GIURIDICO FORMALE E SOSTANZIALE DEL POTERE DI ADOTTARE MISURE
PROVVISORIE NEI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI
6. I LIMITI DELLE TESI ELABORATE RELATIVAMENTE AL FONDAMENTO GIURIDICO
DEL POTERE CAUTELARE NELL AMBITO DELLA GIUSTIZIA INTEMAZIONALE E LA
SCARSA UTILITAE DI UN APPROCCIO FORMALISTICO» AL PROBLEMA CON
RIFERIMENTO AI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI
103 7. LA RICOSTRUZIONE SECONDO UN APPROCCIO SOSTANZIALISTICO» DEL
FONDA- MENTO GIURIDICO DEL POTERE CAUTELARE NEI TRATTATI INTERNAZIONALI
SUI DI- RITTI UMANI 113 8. LE MISURE PROVVISORIE QUALI STRUMENTI DIRETTI
A SALVAGUARDARE L OPERA- TIVITAE DI DETERMINATI OBBLIGHI PRIMARI, DI
NATURA SOSTANZIALE O PROCEDU- RALE, PREVISTI DAI VARI TRATTATI 119
CAPITOLO II II PROCEDIMENTO INCIDENTALE PER L ADOZIONE DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. LA SCARSA TIPIZZAZIONE NORMATIVA DELLE MODALITAE DI
ESEREIZIO DEL POTE- RE CAUTELARE E PESIGENZA DI UNA LETTURA SISTEMATICA
DELLE FONTI EHE LO REGOLANO ALLA LUCE DELLE PECULIARI CARATTERISTICHE
DEI SINGOLI SISTEMI DI PROTEZIONE 124 2. I SOGGETTI LEGITTIMATI A
RICHIEDERE L ADOZIONE DI UNA MISURA PROWISORIA 128 2.1. LE PARTI» DEL
PROCEDIMENTO: IL DIRITTO DI INIZIATIVA DELL IN- DIVIDUO DINANZI ALLA
CORTE EUROPEA ED ALLA CORTE INTER-AMERICANA 128 X LE MISURE PROVVISORIE
NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG. 2.1.1. LA
LEGITTIMAZIONE DELLO STATO CONVENUTO 132 2.1.2. LE NORME REGOLAMENTARI
EHE NON CONTENGONO UN ESPLI- CITA INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI
LEGITTIMATI A RICHIEDERE 1 ADOZIONE DI UNA MISURA PROWISORIA 134 2.2.
L INIZIATIVA OFFICIOSA E PAPPLICAZIONE DEL PRINEIPIO NE PROCE- DAT IUDEX
EX OFFICIO ALLA LUCE DEI CARATTERI TIPICI DEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI
DIRITTI UMANI 135 2.2.1. LA PREVALENZA DEL PRINEIPIO DELLA DOMANDA NEL
SISTEMA EUROPEO 137 2.2.2. LA PREVALENZA DEGLI ELEMENTI DI OFFLCIOSITAE
NEL SISTEMA INTER-AMERICANO 143 2.2.3. II PROBLEMA DELPADOZIONE EX
OFFICIO DI MISURE PROVVISO- RIE DA PARTE DEGLI ORGANI LE CUI RISPETTIVE
NORME REGOLA- MENTARI NON LA PREVEDONO 147 2.3. LE ALTRE PERSONE
INTERESSATE» QUALI SOGGETTI LEGITTIMATI A RI- CHIEDERE L ADOZIONE DI
MISURE PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE EUROPEA: PEVOLUZIONE
DELL INTERVENTO DI TERZI PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL PROTOCOLLO N. 11
149 2.4. L ADOZIONE DI MISURE PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE INTER-
AMERICANA SU ISTANZA DELLA COMMISSIONE INTER-AMERICANA: LIMI- TI E
CONDIZIONI DI ESEREIZIO DEL POTERE DI INIZIATIVA 155 3. LA PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA PER L ADOZIONE DI MISURE PROVVISO- RIE: RAPPORTI TRA
PROCEDIMENTO SOMMARIO CAUTELARE E PROCEDIMENTO PRINCIPALE A COGNIZIONE
PIENA» 162 3.1. LACUNOSITAE DELLE DISEIPLINE REGOLAMENTARI E SUE
IMPLIEAZIONI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA EUROPEO 162 3.2.
L ESEREIZIO ANTE CAUSAM DEL POTERE CAUTELARE NEL SISTEMA EURO- PEO: I
REQUISITI FORMALI DELLA RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 164 3.2.1.
L INSTAURAZIONE DEL GIUDIZIO PRINCIPALE IN CASO DI AECO- GLIMENTO DELLA
RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE: DIFETTO SO- PRAWENUTO DELLA QUALITAE DI
VITTIMA E PRONUNCE DI CANCEL- LAZIONE DAL RUOLO 168 3.2.2.
L INSTAURAZIONE DEL GIUDIZIO PRINCIPALE IN CASO DI RIGETTO DELLA
RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 175 4. L ORGANO COMPETENTE A DEEIDERE
SULLA RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 176 4.1. L ESERCIZIO DECENTRATO»
O DELEGATO» DEL POTERE CAUTELARE QUAELE STRUMENTO NECESSARIO PER
ASSICURARE LA TEMPESTIVITAE DELLE MISURE PROVVISORIE 176 4.2. L ESERCIZIO
MONOERATICO O COLLEGIALE DEL POTERE CAUTELARE NEL QUADRO DELLA RIFORMA
DEL SISTEMA EUROPEO DI PROTEZIONE 179 4.3. I POTERI PRESIDENZIALI NEL
SISTEMA INTER-AMERICANO 185 4.4. L EVOLUZIONE DELLA DISEIPLINA
REGOLAMENTARE DEI COMITATI ONU RIGUARDANTE L ESERCIZIO DECENTRATO» DEL
POTERE CAUTELARE 188 INDICE XI PAG. 5. II PROWEDIMENTO CONCLUSIVO DEL
PROCEDIMENTO INCIDENTALE: D) MOTI- VAZIONE 192 5.1. SEGUE: B) EFFICACIA
GIURIDICA (RINVIO) 193 5.2. SEGUE: C) CONTROLLO SULL ESECUZIONE 193
CAPITOLO III I PRESUPPOSTI SOSTANZIALI PER L ADOZIONE DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. LA GENERICITAE DELLA NORMATIVA PATTIZIA E/O REGOLAMENTARE
E L ESIGENZA DI COLMARNE LE LACUNE TENENDO CONTO DEI CARATTERI TIPICI
DEI RIMEDI CAUTELARI, DELLA LORO MATRICE POLIFUNZIONALE E DEI VALORI
OPERANTI NEL QUADRO DEI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI
UMANI 197 SEZIONE I // FUMUS BONI IURIS E LE MODALITAE DEL SUO
ACCERTAMENTO 1. LA RILEVANZA DEL FUMUS BONI IURIS QUAELE PRESUPPOSTO PER
L ADOZIONE DI MISURE PROVVISORIE AVENTI FUNZIONE CAUTELARE IN SENSO
STRETTO NEI SI- STEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 202
2. L ACCERTAMENTO DEL FUMUS DA PARTE DELLA COMMISSIONE E DELLA CORTE
EUROPEE DEI DIRITTI UMANI 208 2.1. LA GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLE
VIOLAZIONI VIRTUALI» DELLA CE- DU IN MATERIA DI ESPULSIONI ED
ESTRADIZIONI 208 2.2. II GIUDIZIO PROGNOSTICO IN SEDE CAUTELARE
SULL ESISTENZA DI UN RISCHIO REALE» DI SUBIRE PENE O TRATTAMENTI
CONTRARI ALLA CEDU 217 2.3. L ACCERTAMENTO DEL FUMUS OPERATO SECONDO IL
CANONE PIUE RIGO- ROSO DELLA APPARENTE FONDATEZZA» E LA RILEVANZA DELLE
CIRCO- STANZE SOPRAWENUTE 222 3. L ACCERTAMENTO DEL FUMUS DA PARTE DEGLI
ORGANI INTER-AMERICANI ALLA LUCE DELLE PECULIARI SITUAZIONI ESISTENTI
NEGLI STATI DELPAMERICA CEN- TRO-MERIDIONALE 225 3.1. L ESISTENZA DI UN
PRIMA FACIE CASE» QUAELE REQUISITO PER L ADO- ZIONE DI MISURE
PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE INTER-AME- RICANA 225 3.2.
L ACCERTAMENTO DD FUMUS IN RELAZIONE AI PROWEDIMENTI URGEN- TI ADOTTATI
DAL PRESIDENTE DELLA CORTE INTER-AMERICANA ED ALLE MISURE PRECAUZIONALI
ADOTTATE DALLA COMMISSIONE INTER-AMERI- CANA 233 XII LE MISURE
PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG- 4. LA
RILEVANZA DEL FUMUS BONI IURIS IN RELAZIONE ALLE MISURE PROVVISORIE NON
AVENTI FUNZIONE CAUTELARE IN SENSO STRETTO CON PARTICOLARE RIFERI- MENTO
ALLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE INTER-AMERICANA 235 SEZIONE II //
PERICULUM IN MORA: URGENZA, GRAVITAE ED IRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO 5.
LA RILEVANZA DEL PERICULUM IN MORA QUAELE PRESUPPOSTO PER L ADOZIONE DI
MISURE PROVVISORIE IN RAPPORTO ALLE VARIE FUNZIONI CAUTELARI EHE ES- SE
POSSONO ASSOLVERE 243 6. II REQUISITO DELL URGENZA ALLA LUCE DELLA
REGOLA DEL PREVIO ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI 252 6.1. LA VALUTAZIONE
DELL URGENZA NELLA PRASSI DEGLI ORGANI CONVEN- ZIONALI RELATIVA ALLA
SOSPENSIONE DEI PROWEDIMENTI DI ESPUL- SIONE ED ESTRADIZIONE: RIMEDI
INTERNI NON AVENTI EFFETTO SOSPEN- SIVO ED ESEREIZIO DEL POTERE
CAUTELARE IN FUNZIONE SOSTITUTIVA» 252 6.1.1. IMMINENZA DEL PREGIUDIZIO
ED OPERATIVITAE DELLA TUTELA CONVENZIONALE NELLO STATO DI DESTINAZIONE
264 6.2. LA VALUTAZIONE DELL URGENZA NELLA PRASSI DEGLI ORGANI CONVEN-
ZIONALI RELATIVA ALLA SOSPENSIONE DELLE CONDANNE A MORTE 272 6.3. LA
VALUTAZIONE DELL URGENZA CON RIGUARDO ALLE MISURE PROVVISO- RIE DIVERSE
DALLA SOSPENSIONE DI ATTI STATALI 280 7. II REQUISITO DEL PREGIUDIZIO
GRAVE ED IRREPARABILE»: I SEGNI DI UN EVO- LUZIONE INTERPRETATIVA ANCORA
INCOMPIUTA 285 7.1. LA PECULIARE VALENZA DEI CONCETTI DI IRREPARABILITAE
E DI GRAVITAE NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI E LA SCELTA DEL
PARAMETRO ASSIOLOGICO PER INDIVIDUARE I DIRITTI TUTELABILI IN VIA
CAUTELARE 285 7.2. LA TUTELA CAUTELARE IN RELAZIONE A PRETESE VIOLAZIONI
DEL DIRITTO ALLA VITA E DEL DIVIETO DI TORTURA E DI PENE O TRATTAMENTI
INUMANI O DEGRADANTI: LE DIVERSE TIPOLOGIE DI RISCHIO PER PINCOLUMITAE
PSICO-FLSICA DELLA PERSONA UMANA 296 7.3. LA TUTELA CAUTELARE IN
RELAZIONE A PRETESE VIOLAZIONI DI ALTRI DI- RITTI 314 7.3.1. LA
GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI EUROPEI: DALPORIENTAMEN- TO RESTRITTIVO
DELLA COMMISSIONE ALLE TIMIDE APERTURE DELLA NUOVA CORTE 314 INDICE XIII
PAG- 7.3.1.1. LA TUTELA CAUTELARE DELLE GARANZIE DELL EQUO PRO- CESSO
NEL CASO OECALAN: PANTICIPAZIONE DELLA SO- GLIA DI INTERVENTO IN RAPPORTO
A VIOLAZIONI NON ANCORA CONSOLIDATESI A LIVELLO INTERNO E LA CRISI DEL
CONCETTO DI IRREPARABILITAE» DEL PREGIUDIZIO 321 7.3.2. LA
GIURISPRUDENZA DEL COMITATO DEI DIRITTI UMANI 328 7.3.3. LA
GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI INTER-AMERICANI ED IL GRA- DUALE AMPLIAMENTO
DELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLE MI- SURE PROVVISORIE 332 7.4. SPUNTI
SISTEMATICI PER RICOSTRUIRE LA NOZIONE DI PREGIUDIZIO GRA- VE ED
IRREPARABILE» NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 340 7.4.1.
L INCIDENZA DEL PREGIUDIZIO SULLA SFERA DELL INTEGRITAE PSI- CO-FISICA
DELLA PERSONA IN RAPPORTO AI DIRITTI EHE SI ASSU- MONO VIOLATI 340
7.4.2. L ESERCIZIO DEL POTERE CAUTELARE IN RAPPORTO A DIRITTI LA CUI
LESIONE NON INEIDE CONCRETAMENTE SULLA SFERA DELL IN- TEGRITAE
PSICO-FISICA INDIVIDUALE 346 7.4.3. IRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO,
FUNZIONE PREVENTIVA DELLE MISURE PROVVISORIE E NATURA SUSSIDIARIA DEI
SISTEMI DI PRO- TEZIONE 351 CAPITOLO IV LA RILEVANZA DELLE QUESTIONI DI
GIURISDIZIONE E DI RICEVIBILITAE IN SEDE CAUTELARE 1. CONSIDERAZIONI
INTRODUTTIVE SUL RILIEVO DELLE QUESTIONI DI GIURISDIZIONE E DI
RICEVIBILITAE NELL AMBITO DELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI
UMANI 361 SEZIONE I L ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL ESISTENZA DI
GIURISDIZIONE ALLA LUCE DEI CARATTERI TIPICI DEI SINGOLI SISTEMI DI
PROTEZIONE 2. L ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL ESISTENZA DI GIURISDIZIONE
NEL SISTEMA EUROPEO DI PROTEZIONE PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL 1998 370
3. L ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL ESISTENZA DI GIURISDIZIONE DA PARTE
DEL- LA CORTE INTER-AMERICANA DEI DIRITTI UMANI: A) NELL AMBITO DELLE
CON- TROVERSIE ANCORA PENDENTI DINANZI ALLA COMMISSIONE 378 XIV LE
MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG-
3.1. SEGUE: B) NELL AMBITO DELLE CONTROVERSIE DI CUI LA CORTE E GIAE
STATA RITUALMENTE INVESTITA 384 SEZIONE II L ACCERTAMENTO INCIDENTALE
DELLE CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA REGOLA
DELPREVIO ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI 4. LA RILEVANZA DELLE
CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE AI FINI DELL ESERCIZIO DEL POTERE CAUTELARE
NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 387 5. LE CONDIZIONI DI
RICEVIBILITAE FORMALE DEL RICORSO INCIDENTALE PER L ADOZIONE DI MISURE
PROVVISORIE 392 6. L ETEROGENEITAE DEI CRITERI DI ACCERTAMENTO
INCIDENTALE DELLE CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE SOSTANZIALE» 398 6.1. II
NE BIS IN IDEM INTEMAZIONALE E LA CUMULABILITAE DELLE PROCE- DURE
CAUTELARI 401 6.2. L IMPUTABILITAE DELL ILLECITO E LA QUALITAE DI VITTIMA
406 6.3. II CARATTERE NON ABUSIVO DEL RICORSO 409 6.4. LA COMPATIBILITAE
RATIONE MATERIAE CON LE DISPOSIZIONI CONVEN- ZIONALI E LA NON MANIFESTA
INFONDATEZZA DEL RICORSO 412 7. LA RILEVANZA DELLA REGOLA DEL PREVIO
ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI AI FINI DELL ADOZIONE DI MISURE
PROVVISORIE 416 7.1. L INIDONEITAE DELLA REGOLA A FORMARE OGGETTO DI UN
ACCERTAMENTO INCIDENTALE ALLO STATO DEGLI ATTI 416 7.2. LA RILEVANZA
DELLA REGOLA QUAELE PARADIGMA PER LA VALUTAZIONE DEI REQUISITI
DELL URGENZA E DELPIRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO 427 7.3.
L ACCERTAMENTO DELLE ECCEZIONI ALLA REGOLA SECONDO IL PARAME- TRO PIUE
RIGOROSO PER PAPPRESTAMENTO DI UNA TUTELA CAUTELARE DI CARATTERE
ANTICIPATORIO» 433 CAPITOLO V L EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. OSSERVAZIONI INTRODUTTIVE 441 INDICE XV PAG. SEZIONE I LE
SOLUZIONI ACCOLTE DALLA GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI INTERNAZIONALI DI
PROTEZIONE E L ORIENTAMENTO DEGLI STATI 2. LA GIURISPRUDENZA DEGLI
ORGANI DELLA CONVENZIONE EUROPEA E L ORIEN- TAMENTO DEGLI STATI PARTE
447 2.1. LA SOLUZIONE NEGATIVA IN ORDINE ALL EFFICACIA VINCOLANTE DELLE
MISURE PROVVISORIE PRIMA DELL ENTRATA IN VIGORE DEL PROTOCOLLO N. 11: IL
CASO CRUZ VARAS 447 2.2. L INIZIALE CONFERMA DELL ORIENTAMENTO NEGATIVO
NELLA GIURI- SPRUDENZA DELLA NUOVA CORTE EUROPEA NONOSTANTE I NUMEROSI
ELEMENTI DI NOVITAE APPORTATI DAL PROTOCOLLO N. 11: IL CASO CONKA 457
2.3. L INATTESO E PROBLEMATICO REVIREMENT DELLA NUOVA CORTE NEL CASO
MAMATKULOV E ASKAROV: A) LE ARGOMENTAZIONI IMPIEGATE PER AFFERMARE
PESISTENZA DI UN OBBLIGO GENERALIZZATO DEGLI STA- TI PARTE DI
OTTEMPERARE ALLE MISURE PROVVISORIE SOSPENSIVE 463 2.3.1. SEGUE: B) I
LIMITI E LE INCONGRUENZE DELL IMPOSTAZIONE SEGUITA DALLA CORTE 473 2.4.
LA CONFERMA DEL NUOVO ORIENTAMENTO NEL CASO SHAMAYEV E AL- TRI ED IL
PERSISTERE DI UN AMBIGUITAE DI FONDO CIRCA LA RILEVANZA DELLE
CIRCOSTANZE CONCRETE DEL CASO DI SPECIE» 480 3. LA GIURISPRUDENZA DEGLI
ORGANI DELLA CONVENZIONE AMERICANA E L O- RIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE
481 3.1. L EFFICACIA VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE ADOTTATE AI
SEN- SI DELL ART. 63, PAR. 2, CADU: LA POSSIBILITAE DI DESUMERE TALE EF-
FICACIA DALL INTERPRETAZIONE DELLE NORME CONVENZIONALI 481 3.1.1.
L AFFERMAZIONE DI UN OBBLIGO GENERALIZZATO DI RISPETTARE LE MISURE
PROVVISORIE NEL CASO JAMES E ALTRI 484 3.1.2. LA RESPONSABILITAE
AGGRAVATA DELLO STATO PER INOSSERVANZA DI UNA MISURA SOSPENSIVA DELLA
CONDANNA A MORTE NEL CASO HILAIRE, CONSTANTINE, BENJAMIN E ALTRI 490
3.2. L EFFICACIA DELLE MISURE PROVVISORIE ADOTTATE DAL PRESIDENTE DELLA
CORTE E DALLA COMMISSIONE INTER-AMERICANA 492 4. LA GIURISPRUDENZA DEI
COMITATI ONU E L ORIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE 495 4.1. GH OSTACOLI AL
RICONOSCIMENTO DELL EFFICACIA VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE
ADOTTATE DAI COMITATI ONU 495 4.2. II GRADUALE RICONOSCIMENTO
DELL OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE: A) DA PARTE DEL COMITATO
DEI DIRITTI DELL UOMO 497 4.2.1. SEGUE: B) DA PARTE DEL COMITATO CONTRO
LA TORTURA 505 5. LA GIURISPRUDENZA DELLA COMMISSIONE AFRICANA DEI
DIRITTI DELL UOMO E DEI POPOLI E L ORIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE 506
XVI LE MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI
UMANI PAG- SEZIONE II ANALISI DEI PRINCIPALI ORIENTAMENTI DOTTRINALI
SULLA QUESTIONE DELL EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE PROVVISORIE 6. I
LIMITI GENERALI DELLE VARIE SOLUZIONI TEORICHE SINO AD ORA PROSPETTATE
IN ORDINE ALL EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE PROVVISORIE, SOPRATTUTTO
PER QUANTO RIGUARDA IL VALORE DELLA OPINIO DEGLI STATI 508 7. LA TESI
SECONDO CUI L OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE DERIVE- REBBE
DALLA NATURA IMPLICITA» DEL RELATIVO POTERE 516 8. LA TESI SECONDO CUI
L OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE SAREBBE DESUMIBILE DA UN
PRINEIPIO GENERALE DI DIRITTO COMUNE AGLI ORDINA- MENTI INTERNI 522 9.
LA TESI SECONDO CUI SAREBBE CONFIGURABILE UNA NORMA CONSUETUDINARIA
ATTRIBUTIVA DEL POTERE CAUTELARE E LA POSSIBILITAE DI DESUMERE DA ESSA
L OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE IN ASSENZA DI UN ESPRESSA DI-
SPOSIZIONE PATTIZIA 530 10. LA TESI SECONDO CUI LA NATURA VINCOLANTE
DELLE MISURE PROVVISORIE DE- RIVEREBBE DALL OBBLIGO DI NON OSTACOLARE
L ESERCIZIO EFFETTIVO DEL DIRIT- TO DI RICORSO INDIVIDUALE 532 11. LA
TESI SECONDO CUI L OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE DERIVE- REBBE
DALLA NECESSITAE DI SALVAGUARDARE L EFFICACIA PRATICA DELLA SENTEN- ZA
FINALE DI MERITO 541 12. LA TESI SECONDO CUI L OBBLIGATORIETAE DELLE
MISURE PROVVISORIE ADOTTATE IN BASE AD UNA NORMA REGOLAMENTARE POTREBBE
DESUMERSI DALL ATTRIBU- ZIONE ALL ORGANO INTEMAZIONALE DEL POTERE DI
AUTO-DISEIPLINARE LA PRO- PRIA ATTIVITAE 546 SEZIONE III RICOSTRUZIONE
DELL EFFICACIA GIURIDICA FORMALE E SOSTANZIALE DELLE MISURE PROVVISORIE
ALLA LUCE DELLA LORO SPEEIFICA FUNZIONE DI SALVAGUARDIA 13. LA NECESSITAE
DI UNA SOLUZIONE ARTICOLATA DELLA QUESTIONE RELATIVA ALL EF- FICACIA
VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE: OBBLIGATORIETAE FORMALE E
OBBLIGATORIETAE SOSTANZIALE NEL QUADRO DELLA TUTELA INTEMAZIONALE DEI
DIRITTI UMANI 549 14. CRITERI RICOSTRUTTIVI DELPOBBLIGATORIETAE FORMALE
DELLE MISURE PROVVISO- RIE ADOTTATE IN BASE AD UN ESPRESSA NORMA
PATTIZIA ATTRIBUTIVA DI COM- PETENZA: OBBLIGO DI INTERPRETAZIONE IN
BUONA FEDE BASATA SULL OGGETTO E LO SCOPO DEI TRATTATI IN MATERIA DI
DIRITTI UMANI 552 INDICE XVII PAG- 15. RICOSTRUZIONE SOSTANZIALISTICA»
DELL EFFICACIA OBBLIGATORIA DELLE MI- SURE PROVVISORIE: RILIEVI GENERALI
555 16. L OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE FUNZIONALMENTE
PREORDINATE ALLA SALVAGUARDIA DI OBBLIGHI PRIMARI DI NATURA SOSTANZIALE
562 16.1. PRINEIPIO DI SUSSIDIARIETAE ED OBBLIGHI NEGATIVI E POSITIVI A
CA- RATTERE PREVENTIVO 562 16.2. OBBLIGHI PREVENTIVI DI NONFACERE A
TUTELA DELLA VITA E DELL INTE- GRITAE PSICO-FISICA E MISURE PROVVISORIE
SOSPENSIVE 565 16.3. OBBLIGHI PREVENTIVI DI FACERE A TUTELA DELLA VITA E
DELL INTEGRITAE PSICO-FISICA E MISURE PROVVISORIE A CONTENUTO POSITIVO
567 16.4. OBBLIGHI PREVENTIVI A TUTELA DI ALTRI DIRITTI E MISURE
PROVVISORIE VOLTE A SALVAGUARDARLI (RINVIO) 569 17. L OBBLIGATORIETAE
DELLE MISURE PROVVISORIE FUNZIONALMENTE PREORDINATE ALLA SALVAGUARDIA DI
OBBLIGHI PRIMARI DI NATURA PROCEDURALE 571 17.1. OBBLIGHI PROCEDURALI
ATTINENTI ALL ASSUNZIONE DELLE PROVE E, PIUE IN GENERALE, AL CORRETTO
SVOLGIMENTO DELLA PROCEDURA INTEMAZIO- NALE: LA DISEGUAGLIANZA
STATO-INDIVIDUO NELLA PROCEDURA INTEMA- ZIONALE E LA FUNZIONE
RIEQULIBRATRICE DELLE MISURE PROVVISORIE 574 17.1.1. LE MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO- PROCEDIMENTALE NEL SISTEMA EUROPEO
577 17.1.2. LE MISURE PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO-
PROCEDIMENTALE NEL SISTEMA INTER-AMERICANO 584 17.1.3. LE MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO- PROCEDIMENTALE NEGLI ALTRI SISTEMI
DI PROTEZIONE 588 17.2. OBBLIGHI PROCEDURALI VOLTI A SCONGIURARE
SITUAZIONI IN GRADO DI COMPROMETTERE IRRIMEDIABILMENTE L ESERCIZIO DELLE
COMPETENZE DELL ORGANO DI PROTEZIONE 593 18. LE IMPLIEAZIONI DELLA
RICOSTRUZIONE SOSTANZIALISTICA» DELL EFFICACIA OBBLIGATORIA DELLE
MISURE PROVVISORIE 599 18.1. LE CONSEGUENZE SUL PIANO DELLA
RESPONSABILITAE INTEMAZIONALE DEGLI STATI DERIVANTI DALL INOSSERVANZA
DELLE MISURE PROVVISO- RIE: LA CONFIGURABILITAE DI UNA RESPONSABILITAE
AGGRAVATA» 599 18.2. L EFFICACIA DELLE MISURE PROVVISORIE RIVOLTE NEI
CONFRONTI DI SOGGETTI PRIVATI 612 18.3. LA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI FRA
OBBLIGO DI RISPETTARE LE MISURE PROV- VISORIE E ALTRI OBBLIGHI
INTERNAZIONALI GRAVANTI IN CAPO ALLO STATO 615 CONCLUSIONI 625 INDICE
ANALITICO 635 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 643
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ANDREA SACCUCCI LE MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
DEI DIRITTI UMANI G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO INDICE ABBREVIAZIONI
XIX AWERTENZE XXIII INTRODUZIONE 1. LA FUNZIONE DELLA TUTELA CAUTELARE E
LE SUE PECULIARI CARATTERISTICHE NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA
INTEMAZIONALE 1 2. L'ETEROGENEITAE DELLA TERMINOLOGIA IMPIEGATA A LIVELLO
INTEMAZIONALE E DELLE FUNZIONI DI SALVAGUARDIA CUI LE MISURE PROVVISORIE
POSSONO ESSE- RE STRUMENTALMENTE PREORDINATE 6 3. PIANO DELPINDAGINE 9
CAPITOLO I II FONDAMENTO GIURIDICO DELLE MISURE PROVVISORIE SEZIONE I
ANALISI DELLE NORME CONVENZIONALI E REGOLAMENTARI ATTRIBUTIVE DEL POTERE
DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE 1. LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA
CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL'UOMO E DELLE
LIBERTAE FONDAMENTALI 12 1.1. L'ASSENZA DI UNA NORMA ATTRIBUTIVA DEL
POTERE CAUTELARE NEL TE- STO ORIGINARIO DELLA CONVENZIONE 12 VIII LE
MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG.
1.2. LA CD. SOLUZIONE EMPIRICA» DELLA COMMISSIONE SINO AL 1974:
L'APPRESTAMENTO DI UNA TUTELA LATO SENSU CAUTELARE IN ASSENZA DI
UN'ESPRESSA PREVISIONE NORMATIVA E L'IRRILEVANZA DI TALE PRASSI ALLA
LUCE DELLE TEORIE DEI POTERI INERENTI O IMPLICITI 18 1.3. L'EVOLUZIONE
DELLA NORMATIVA REGOLAMENTARE SULLE MISURE PROV- VISORIE E LE VARIE
PROPOSTE DI CODIFICAZIONE CONVENZIONALE SINO ALLA RIFORMA DEL 1998 28
1.4. II SILENZIO DEL PROTOCOLLO N. 11 IN MATERIA DI MISURE PROVVISORIE E
L'ART. 39 DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DELLA NUOVA CORTE EU- ROPEA DEI
DIRITTI UMANI 32 2. LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA CONVENZIONE
AMERICANA DEI DIRITTI UMANI 37 2.1. L'INSERIMENTO NEL TESTO
CONVENZIONALE DI UN'ESPRESSA PREVISIO- NE RELATIVA AL POTERE DELLA CORTE
INTER-AMERICANA DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE 37 2.2. L'ESERCIZIO DEL
POTERE CAUTELARE DA PARTE DELLA CORTE INTER-AME- RICANA AL DI LAE DEI
LIMITI STABILITI DALLA NORMA CONVENZIONALE DI ATTRIBUZIONE: MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO-PROCE- DIMENTALE E POTERI
PRESIDENZIALI 43 2.3. LA PREVISIONE REGOLAMENTARE DEL POTERE DELLA
COMMISSIONE IN- TER-AMERICANA DI ADOTTARE MISURE PROVVISORIE E IL SUO
COORDI- NAMENTO CON QUELLO CONVENZIONALMENTE ATTRIBUITO ALLA CORTE 49 3.
LE MISURE PROVVISORIE NEL QUADRO DELLA CARTA AFRICANA DEI DIRITTI DEL-
L'UOMO E DEI POPOLI 64 3.1. II SILENZIO DELLA CARTA AFRICANA IN MATERIA
DI MISURE PROVVISORIE E LA COMPETENZA REGOLAMENTARE DELLA COMMISSIONE
AFRICANA DEI DIRITTI DELPUOMO E DEI POPOLI 64 3.2. LA COMPETENZA DELLA
CORTE AFRICANA IN MATERIA DI MISURE PROV- VISORIE IN BASE ALPART. 27,
PAR. 2, DEL PROTOCOLLO DI OUAGADOU- GOU DEL 1998 72 4. LE MISURE
PROVVISORIE NEL QUADRO DEI TRATTATI INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI
ADOTTATI DALLE NAZIONI UNITE EHE PREVEDONO IL DIRITTO DI RICORSO
INDIVIDUALE 77 4.1. OSSERVAZIONI GENERALI ^7 4.2. L'ART. 86 (OGGI ART.
92) DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DEL CO- MITATO DEI DIRITTI UMANI ^ 4.3.
L'ART. 94 DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DEL COMITATO SULL'ELI- MINAZIONE
DELLA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE 5 4.4. L'ART. 108 DEL REGOLAMENTO DI
PROCEDURA DEL COMITATO CONTRO LA TORTURA 88 4.5. L'ART. 5 DEL PROTOCOLLO
FACOLTATIVO ALLA CONVENZIONE SULL'ELIMINA- ZIONE DI OGNI FORMA DI
DISCRIMINAZIONE NEI CONFRONTI DELLA DONNA 90 INDICE IX PAG. 5. LE MISURE
PROVVISORIE ADOTTATE DA ALTRI ORGANI INTERNAZIONALI EHE ESER- CITANO
FUNZIONI DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE ATTINENTI ALLA PROTEZIONE DEI
DIRITTI UMANI 94 5.1. LA CAMERA DEI DIRITTI UMANI DELLA
BOSNIA-ERZEGOVINA 94 5.2. LA CORTE DI GIUSTIZIA ED IL TRIBUNALE DI PRIMO
GRADO DELLE CO- MUNITAE EUROPEE 97 SEZIONE II RICOSTRUZIONE DEL
FONDAMENTO GIURIDICO FORMALE E SOSTANZIALE DEL POTERE DI ADOTTARE MISURE
PROVVISORIE NEI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI
6. I LIMITI DELLE TESI ELABORATE RELATIVAMENTE AL FONDAMENTO GIURIDICO
DEL POTERE CAUTELARE NELL'AMBITO DELLA GIUSTIZIA INTEMAZIONALE E LA
SCARSA UTILITAE DI UN APPROCCIO FORMALISTICO» AL PROBLEMA CON
RIFERIMENTO AI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI
103 7. LA RICOSTRUZIONE SECONDO UN APPROCCIO SOSTANZIALISTICO» DEL
FONDA- MENTO GIURIDICO DEL POTERE CAUTELARE NEI TRATTATI INTERNAZIONALI
SUI DI- RITTI UMANI 113 8. LE MISURE PROVVISORIE QUALI STRUMENTI DIRETTI
A SALVAGUARDARE L'OPERA- TIVITAE DI DETERMINATI OBBLIGHI PRIMARI, DI
NATURA SOSTANZIALE O PROCEDU- RALE, PREVISTI DAI VARI TRATTATI 119
CAPITOLO II II PROCEDIMENTO INCIDENTALE PER L'ADOZIONE DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. LA SCARSA TIPIZZAZIONE NORMATIVA DELLE MODALITAE DI
ESEREIZIO DEL POTE- RE CAUTELARE E PESIGENZA DI UNA LETTURA SISTEMATICA
DELLE FONTI EHE LO REGOLANO ALLA LUCE DELLE PECULIARI CARATTERISTICHE
DEI SINGOLI SISTEMI DI PROTEZIONE 124 2. I SOGGETTI LEGITTIMATI A
RICHIEDERE L'ADOZIONE DI UNA MISURA PROWISORIA 128 2.1. LE PARTI» DEL
PROCEDIMENTO: IL DIRITTO DI INIZIATIVA DELL'IN- DIVIDUO DINANZI ALLA
CORTE EUROPEA ED ALLA CORTE INTER-AMERICANA 128 X LE MISURE PROVVISORIE
NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG. 2.1.1. LA
LEGITTIMAZIONE DELLO STATO CONVENUTO 132 2.1.2. LE NORME REGOLAMENTARI
EHE NON CONTENGONO UN'ESPLI- CITA INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI
LEGITTIMATI A RICHIEDERE 1' ADOZIONE DI UNA MISURA PROWISORIA 134 2.2.
L'INIZIATIVA OFFICIOSA E PAPPLICAZIONE DEL PRINEIPIO NE PROCE- DAT IUDEX
EX OFFICIO ALLA LUCE DEI CARATTERI TIPICI DEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI
DIRITTI UMANI 135 2.2.1. LA PREVALENZA DEL PRINEIPIO DELLA DOMANDA NEL
SISTEMA EUROPEO 137 2.2.2. LA PREVALENZA DEGLI ELEMENTI DI OFFLCIOSITAE
NEL SISTEMA INTER-AMERICANO 143 2.2.3. II PROBLEMA DELPADOZIONE EX
OFFICIO DI MISURE PROVVISO- RIE DA PARTE DEGLI ORGANI LE CUI RISPETTIVE
NORME REGOLA- MENTARI NON LA PREVEDONO 147 2.3. LE ALTRE PERSONE
INTERESSATE» QUALI SOGGETTI LEGITTIMATI A RI- CHIEDERE L'ADOZIONE DI
MISURE PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE EUROPEA: PEVOLUZIONE
DELL'INTERVENTO DI TERZI PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL PROTOCOLLO N. 11
149 2.4. L'ADOZIONE DI MISURE PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE INTER-
AMERICANA SU ISTANZA DELLA COMMISSIONE INTER-AMERICANA: LIMI- TI E
CONDIZIONI DI ESEREIZIO DEL POTERE DI INIZIATIVA 155 3. LA PRESENTAZIONE
DELLA DOMANDA PER L'ADOZIONE DI MISURE PROVVISO- RIE: RAPPORTI TRA
PROCEDIMENTO SOMMARIO CAUTELARE E PROCEDIMENTO PRINCIPALE A COGNIZIONE
PIENA» 162 3.1. LACUNOSITAE DELLE DISEIPLINE REGOLAMENTARI E SUE
IMPLIEAZIONI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA EUROPEO 162 3.2.
L'ESEREIZIO ANTE CAUSAM DEL POTERE CAUTELARE NEL SISTEMA EURO- PEO: I
REQUISITI FORMALI DELLA RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 164 3.2.1.
L'INSTAURAZIONE DEL GIUDIZIO PRINCIPALE IN CASO DI AECO- GLIMENTO DELLA
RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE: DIFETTO SO- PRAWENUTO DELLA QUALITAE DI
VITTIMA E PRONUNCE DI CANCEL- LAZIONE DAL RUOLO 168 3.2.2.
L'INSTAURAZIONE DEL GIUDIZIO PRINCIPALE IN CASO DI RIGETTO DELLA
RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 175 4. L'ORGANO COMPETENTE A DEEIDERE
SULLA RICHIESTA DI MISURE PROVVISORIE 176 4.1. L'ESERCIZIO DECENTRATO»
O DELEGATO» DEL POTERE CAUTELARE QUAELE STRUMENTO NECESSARIO PER
ASSICURARE LA TEMPESTIVITAE DELLE MISURE PROVVISORIE 176 4.2. L'ESERCIZIO
MONOERATICO O COLLEGIALE DEL POTERE CAUTELARE NEL QUADRO DELLA RIFORMA
DEL SISTEMA EUROPEO DI PROTEZIONE 179 4.3. I POTERI PRESIDENZIALI NEL
SISTEMA INTER-AMERICANO 185 4.4. L'EVOLUZIONE DELLA DISEIPLINA
REGOLAMENTARE DEI COMITATI ONU RIGUARDANTE L'ESERCIZIO DECENTRATO» DEL
POTERE CAUTELARE 188 INDICE XI PAG. 5. II PROWEDIMENTO CONCLUSIVO DEL
PROCEDIMENTO INCIDENTALE: D) MOTI- VAZIONE 192 5.1. SEGUE: B) EFFICACIA
GIURIDICA (RINVIO) 193 5.2. SEGUE: C) CONTROLLO SULL'ESECUZIONE 193
CAPITOLO III I PRESUPPOSTI SOSTANZIALI PER L'ADOZIONE DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. LA GENERICITAE DELLA NORMATIVA PATTIZIA E/O REGOLAMENTARE
E L'ESIGENZA DI COLMARNE LE LACUNE TENENDO CONTO DEI CARATTERI TIPICI
DEI RIMEDI CAUTELARI, DELLA LORO MATRICE "POLIFUNZIONALE" E DEI "VALORI"
OPERANTI NEL QUADRO DEI SISTEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI
UMANI 197 SEZIONE I // FUMUS BONI IURIS E LE MODALITAE DEL SUO
ACCERTAMENTO 1. LA RILEVANZA DEL FUMUS BONI IURIS QUAELE PRESUPPOSTO PER
L'ADOZIONE DI MISURE PROVVISORIE AVENTI FUNZIONE CAUTELARE IN SENSO
STRETTO NEI SI- STEMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 202
2. L'ACCERTAMENTO DEL FUMUS DA PARTE DELLA COMMISSIONE E DELLA CORTE
EUROPEE DEI DIRITTI UMANI 208 2.1. LA GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLE
VIOLAZIONI VIRTUALI» DELLA CE- DU IN MATERIA DI ESPULSIONI ED
ESTRADIZIONI 208 2.2. II GIUDIZIO PROGNOSTICO IN SEDE CAUTELARE
SULL'ESISTENZA DI UN RISCHIO REALE» DI SUBIRE PENE O TRATTAMENTI
CONTRARI ALLA CEDU 217 2.3. L'ACCERTAMENTO DEL FUMUS OPERATO SECONDO IL
CANONE PIUE RIGO- ROSO DELLA APPARENTE FONDATEZZA» E LA RILEVANZA DELLE
CIRCO- STANZE SOPRAWENUTE 222 3. L'ACCERTAMENTO DEL FUMUS DA PARTE DEGLI
ORGANI INTER-AMERICANI ALLA LUCE DELLE PECULIARI SITUAZIONI ESISTENTI
NEGLI STATI DELPAMERICA CEN- TRO-MERIDIONALE 225 3.1. L'ESISTENZA DI UN
PRIMA FACIE CASE» QUAELE REQUISITO PER L'ADO- ZIONE DI MISURE
PROVVISORIE DA PARTE DELLA CORTE INTER-AME- RICANA 225 3.2.
L'ACCERTAMENTO DD FUMUS IN RELAZIONE AI PROWEDIMENTI URGEN- TI ADOTTATI
DAL PRESIDENTE DELLA CORTE INTER-AMERICANA ED ALLE MISURE PRECAUZIONALI
ADOTTATE DALLA COMMISSIONE INTER-AMERI- CANA 233 XII LE MISURE
PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG- 4. LA
RILEVANZA DEL FUMUS BONI IURIS IN RELAZIONE ALLE MISURE PROVVISORIE NON
AVENTI FUNZIONE CAUTELARE IN SENSO STRETTO CON PARTICOLARE RIFERI- MENTO
ALLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE INTER-AMERICANA 235 SEZIONE II //
PERICULUM IN MORA: URGENZA, GRAVITAE ED IRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO 5.
LA RILEVANZA DEL PERICULUM IN MORA QUAELE PRESUPPOSTO PER L'ADOZIONE DI
MISURE PROVVISORIE IN RAPPORTO ALLE VARIE FUNZIONI CAUTELARI EHE ES- SE
POSSONO ASSOLVERE 243 6. II REQUISITO DELL'URGENZA ALLA LUCE DELLA
REGOLA DEL PREVIO ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI 252 6.1. LA VALUTAZIONE
DELL'URGENZA NELLA PRASSI DEGLI ORGANI CONVEN- ZIONALI RELATIVA ALLA
SOSPENSIONE DEI PROWEDIMENTI DI ESPUL- SIONE ED ESTRADIZIONE: RIMEDI
INTERNI NON AVENTI EFFETTO SOSPEN- SIVO ED ESEREIZIO DEL POTERE
CAUTELARE IN FUNZIONE SOSTITUTIVA» 252 6.1.1. IMMINENZA DEL PREGIUDIZIO
ED OPERATIVITAE DELLA TUTELA CONVENZIONALE NELLO STATO DI DESTINAZIONE
264 6.2. LA VALUTAZIONE DELL'URGENZA NELLA PRASSI DEGLI ORGANI CONVEN-
ZIONALI RELATIVA ALLA SOSPENSIONE DELLE CONDANNE A MORTE 272 6.3. LA
VALUTAZIONE DELL'URGENZA CON RIGUARDO ALLE MISURE PROVVISO- RIE DIVERSE
DALLA SOSPENSIONE DI ATTI STATALI 280 7. II REQUISITO DEL PREGIUDIZIO
GRAVE ED IRREPARABILE»: I SEGNI DI UN'EVO- LUZIONE INTERPRETATIVA ANCORA
INCOMPIUTA 285 7.1. LA PECULIARE VALENZA DEI CONCETTI DI IRREPARABILITAE
E DI GRAVITAE NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI E LA SCELTA DEL
PARAMETRO ASSIOLOGICO PER INDIVIDUARE I DIRITTI TUTELABILI IN VIA
CAUTELARE 285 7.2. LA TUTELA CAUTELARE IN RELAZIONE A PRETESE VIOLAZIONI
DEL DIRITTO ALLA VITA E DEL DIVIETO DI TORTURA E DI PENE O TRATTAMENTI
INUMANI O DEGRADANTI: LE DIVERSE TIPOLOGIE DI RISCHIO PER PINCOLUMITAE
PSICO-FLSICA DELLA PERSONA UMANA 296 7.3. LA TUTELA CAUTELARE IN
RELAZIONE A PRETESE VIOLAZIONI DI ALTRI DI- RITTI 314 7.3.1. LA
GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI EUROPEI: DALPORIENTAMEN- TO RESTRITTIVO
DELLA COMMISSIONE ALLE TIMIDE APERTURE DELLA NUOVA CORTE 314 INDICE XIII
PAG- 7.3.1.1. LA TUTELA CAUTELARE DELLE GARANZIE DELL'EQUO PRO- CESSO
NEL CASO OECALAN: PANTICIPAZIONE DELLA SO- GLIA DI INTERVENTO IN RAPPORTO
A VIOLAZIONI NON ANCORA CONSOLIDATESI A LIVELLO INTERNO E LA CRISI DEL
CONCETTO DI IRREPARABILITAE» DEL PREGIUDIZIO 321 7.3.2. LA
GIURISPRUDENZA DEL COMITATO DEI DIRITTI UMANI 328 7.3.3. LA
GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI INTER-AMERICANI ED IL GRA- DUALE AMPLIAMENTO
DELL'AMBITO DI APPLICAZIONE DELLE MI- SURE PROVVISORIE 332 7.4. SPUNTI
SISTEMATICI PER RICOSTRUIRE LA NOZIONE DI PREGIUDIZIO GRA- VE ED
IRREPARABILE» NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 340 7.4.1.
L'INCIDENZA DEL PREGIUDIZIO SULLA SFERA DELL'INTEGRITAE PSI- CO-FISICA
DELLA PERSONA IN RAPPORTO AI DIRITTI EHE SI ASSU- MONO VIOLATI 340
7.4.2. L'ESERCIZIO DEL POTERE CAUTELARE IN RAPPORTO A DIRITTI LA CUI
LESIONE NON INEIDE CONCRETAMENTE SULLA SFERA DELL'IN- TEGRITAE
PSICO-FISICA INDIVIDUALE 346 7.4.3. IRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO,
FUNZIONE PREVENTIVA DELLE MISURE PROVVISORIE E NATURA SUSSIDIARIA DEI
SISTEMI DI PRO- TEZIONE 351 CAPITOLO IV LA RILEVANZA DELLE QUESTIONI DI
GIURISDIZIONE E DI RICEVIBILITAE IN SEDE CAUTELARE 1. CONSIDERAZIONI
INTRODUTTIVE SUL RILIEVO DELLE QUESTIONI DI GIURISDIZIONE E DI
RICEVIBILITAE NELL'AMBITO DELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI
UMANI 361 SEZIONE I L 'ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL'ESISTENZA DI
GIURISDIZIONE ALLA LUCE DEI CARATTERI TIPICI DEI SINGOLI SISTEMI DI
PROTEZIONE 2. L'ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL'ESISTENZA DI GIURISDIZIONE
NEL SISTEMA EUROPEO DI PROTEZIONE PRIMA E DOPO LA RIFORMA DEL 1998 370
3. L'ACCERTAMENTO INCIDENTALE SULL'ESISTENZA DI GIURISDIZIONE DA PARTE
DEL- LA CORTE INTER-AMERICANA DEI DIRITTI UMANI: A) NELL'AMBITO DELLE
CON- TROVERSIE ANCORA PENDENTI DINANZI ALLA COMMISSIONE 378 XIV LE
MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI UMANI PAG-
3.1. SEGUE: B) NELL'AMBITO DELLE CONTROVERSIE DI CUI LA CORTE E GIAE
STATA RITUALMENTE INVESTITA 384 SEZIONE II L 'ACCERTAMENTO INCIDENTALE
DELLE CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA REGOLA
DELPREVIO ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI 4. LA RILEVANZA DELLE
CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE AI FINI DELL'ESERCIZIO DEL POTERE CAUTELARE
NEI SISTEMI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI 387 5. LE CONDIZIONI DI
RICEVIBILITAE FORMALE DEL RICORSO INCIDENTALE PER L'ADOZIONE DI MISURE
PROVVISORIE 392 6. L'ETEROGENEITAE DEI CRITERI DI ACCERTAMENTO
INCIDENTALE DELLE CONDIZIONI DI RICEVIBILITAE SOSTANZIALE» 398 6.1. II
NE BIS IN IDEM INTEMAZIONALE E LA CUMULABILITAE DELLE PROCE- DURE
CAUTELARI 401 6.2. L'IMPUTABILITAE DELL'ILLECITO E LA QUALITAE DI VITTIMA
406 6.3. II CARATTERE NON ABUSIVO DEL RICORSO 409 6.4. LA COMPATIBILITAE
RATIONE MATERIAE CON LE DISPOSIZIONI CONVEN- ZIONALI E LA NON MANIFESTA
INFONDATEZZA DEL RICORSO 412 7. LA RILEVANZA DELLA REGOLA DEL PREVIO
ESAURIMENTO DEI RIMEDI INTERNI AI FINI DELL'ADOZIONE DI MISURE
PROVVISORIE 416 7.1. L'INIDONEITAE DELLA REGOLA A FORMARE OGGETTO DI UN
ACCERTAMENTO INCIDENTALE ALLO STATO DEGLI ATTI 416 7.2. LA RILEVANZA
DELLA REGOLA QUAELE PARADIGMA PER LA VALUTAZIONE DEI REQUISITI
DELL'URGENZA E DELPIRREPARABILITAE DEL PREGIUDIZIO 427 7.3.
L'ACCERTAMENTO DELLE ECCEZIONI ALLA REGOLA SECONDO IL PARAME- TRO PIUE
RIGOROSO PER PAPPRESTAMENTO DI UNA TUTELA CAUTELARE DI CARATTERE
ANTICIPATORIO» 433 CAPITOLO V L 'EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE
PROVVISORIE 1. OSSERVAZIONI INTRODUTTIVE 441 INDICE XV PAG. SEZIONE I LE
SOLUZIONI ACCOLTE DALLA GIURISPRUDENZA DEGLI ORGANI INTERNAZIONALI DI
PROTEZIONE E L'ORIENTAMENTO DEGLI STATI 2. LA GIURISPRUDENZA DEGLI
ORGANI DELLA CONVENZIONE EUROPEA E L'ORIEN- TAMENTO DEGLI STATI PARTE
447 2.1. LA SOLUZIONE NEGATIVA IN ORDINE ALL'EFFICACIA VINCOLANTE DELLE
MISURE PROVVISORIE PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DEL PROTOCOLLO N. 11: IL
CASO CRUZ VARAS 447 2.2. L'INIZIALE CONFERMA DELL'ORIENTAMENTO NEGATIVO
NELLA GIURI- SPRUDENZA DELLA NUOVA CORTE EUROPEA NONOSTANTE I NUMEROSI
ELEMENTI DI NOVITAE APPORTATI DAL PROTOCOLLO N. 11: IL CASO CONKA 457
2.3. L'INATTESO E PROBLEMATICO REVIREMENT DELLA NUOVA CORTE NEL CASO
MAMATKULOV E ASKAROV: A) LE ARGOMENTAZIONI IMPIEGATE PER AFFERMARE
PESISTENZA DI UN OBBLIGO GENERALIZZATO DEGLI STA- TI PARTE DI
OTTEMPERARE ALLE MISURE PROVVISORIE SOSPENSIVE 463 2.3.1. SEGUE: B) I
LIMITI E LE INCONGRUENZE DELL'IMPOSTAZIONE SEGUITA DALLA CORTE 473 2.4.
LA CONFERMA DEL NUOVO ORIENTAMENTO NEL CASO SHAMAYEV E AL- TRI ED IL
PERSISTERE DI UN'AMBIGUITAE DI FONDO CIRCA LA RILEVANZA DELLE
CIRCOSTANZE CONCRETE DEL CASO DI SPECIE» 480 3. LA GIURISPRUDENZA DEGLI
ORGANI DELLA CONVENZIONE AMERICANA E L'O- RIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE
481 3.1. L'EFFICACIA VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE ADOTTATE AI
SEN- SI DELL'ART. 63, PAR. 2, CADU: LA POSSIBILITAE DI DESUMERE TALE EF-
FICACIA DALL'INTERPRETAZIONE DELLE NORME CONVENZIONALI 481 3.1.1.
L'AFFERMAZIONE DI UN OBBLIGO GENERALIZZATO DI RISPETTARE LE MISURE
PROVVISORIE NEL CASO JAMES E ALTRI 484 3.1.2. LA RESPONSABILITAE
AGGRAVATA DELLO STATO PER INOSSERVANZA DI UNA MISURA SOSPENSIVA DELLA
CONDANNA A MORTE NEL CASO HILAIRE, CONSTANTINE, BENJAMIN E ALTRI 490
3.2. L'EFFICACIA DELLE MISURE PROVVISORIE ADOTTATE DAL PRESIDENTE DELLA
CORTE E DALLA COMMISSIONE INTER-AMERICANA 492 4. LA GIURISPRUDENZA DEI
COMITATI ONU E L'ORIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE 495 4.1. GH OSTACOLI AL
RICONOSCIMENTO DELL'EFFICACIA VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE
ADOTTATE DAI COMITATI ONU 495 4.2. II GRADUALE RICONOSCIMENTO
DELL'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE: A) DA PARTE DEL COMITATO
DEI DIRITTI DELL'UOMO 497 4.2.1. SEGUE: B) DA PARTE DEL COMITATO CONTRO
LA TORTURA 505 5. LA GIURISPRUDENZA DELLA COMMISSIONE AFRICANA DEI
DIRITTI DELL'UOMO E DEI POPOLI E L'ORIENTAMENTO DEGLI STATI PARTE 506
XVI LE MISURE PROVVISORIE NELLA PROTEZIONE INTEMAZIONALE DEI DIRITTI
UMANI PAG- SEZIONE II ANALISI DEI PRINCIPALI ORIENTAMENTI DOTTRINALI
SULLA QUESTIONE DELL'EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE PROVVISORIE 6. I
LIMITI GENERALI DELLE VARIE SOLUZIONI TEORICHE SINO AD ORA PROSPETTATE
IN ORDINE ALL'EFFICACIA GIURIDICA DELLE MISURE PROVVISORIE, SOPRATTUTTO
PER QUANTO RIGUARDA IL VALORE DELLA OPINIO DEGLI STATI 508 7. LA TESI
SECONDO CUI L'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE DERIVE- REBBE
DALLA NATURA IMPLICITA» DEL RELATIVO POTERE 516 8. LA TESI SECONDO CUI
L'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE SAREBBE DESUMIBILE DA UN
PRINEIPIO GENERALE DI DIRITTO COMUNE AGLI ORDINA- MENTI INTERNI 522 9.
LA TESI SECONDO CUI SAREBBE CONFIGURABILE UNA NORMA CONSUETUDINARIA
ATTRIBUTIVA DEL POTERE CAUTELARE E LA POSSIBILITAE DI DESUMERE DA ESSA
L'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE IN ASSENZA DI UN'ESPRESSA DI-
SPOSIZIONE PATTIZIA 530 10. LA TESI SECONDO CUI LA NATURA VINCOLANTE
DELLE MISURE PROVVISORIE DE- RIVEREBBE DALL'OBBLIGO DI NON OSTACOLARE
L'ESERCIZIO EFFETTIVO DEL DIRIT- TO DI RICORSO INDIVIDUALE 532 11. LA
TESI SECONDO CUI L'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE DERIVE- REBBE
DALLA NECESSITAE DI SALVAGUARDARE L'EFFICACIA PRATICA DELLA SENTEN- ZA
FINALE DI MERITO 541 12. LA TESI SECONDO CUI L'OBBLIGATORIETAE DELLE
MISURE PROVVISORIE ADOTTATE IN BASE AD UNA NORMA REGOLAMENTARE POTREBBE
DESUMERSI DALL'ATTRIBU- ZIONE ALL'ORGANO INTEMAZIONALE DEL POTERE DI
AUTO-DISEIPLINARE LA PRO- PRIA ATTIVITAE 546 SEZIONE III RICOSTRUZIONE
DELL'EFFICACIA GIURIDICA FORMALE E SOSTANZIALE DELLE MISURE PROVVISORIE
ALLA LUCE DELLA LORO SPEEIFICA FUNZIONE DI SALVAGUARDIA 13. LA NECESSITAE
DI UNA SOLUZIONE ARTICOLATA DELLA QUESTIONE RELATIVA ALL'EF- FICACIA
VINCOLANTE DELLE MISURE PROVVISORIE: OBBLIGATORIETAE FORMALE E
OBBLIGATORIETAE SOSTANZIALE NEL QUADRO DELLA TUTELA INTEMAZIONALE DEI
DIRITTI UMANI 549 14. CRITERI RICOSTRUTTIVI DELPOBBLIGATORIETAE FORMALE
DELLE MISURE PROVVISO- RIE ADOTTATE IN BASE AD UN'ESPRESSA NORMA
PATTIZIA ATTRIBUTIVA DI COM- PETENZA: OBBLIGO DI INTERPRETAZIONE IN
BUONA FEDE BASATA SULL'OGGETTO E LO SCOPO DEI TRATTATI IN MATERIA DI
DIRITTI UMANI 552 INDICE XVII PAG- 15. RICOSTRUZIONE SOSTANZIALISTICA»
DELL'EFFICACIA OBBLIGATORIA DELLE MI- SURE PROVVISORIE: RILIEVI GENERALI
555 16. L'OBBLIGATORIETAE DELLE MISURE PROVVISORIE FUNZIONALMENTE
PREORDINATE ALLA SALVAGUARDIA DI OBBLIGHI PRIMARI DI NATURA SOSTANZIALE
562 16.1. PRINEIPIO DI SUSSIDIARIETAE ED OBBLIGHI NEGATIVI E POSITIVI A
CA- RATTERE PREVENTIVO 562 16.2. OBBLIGHI PREVENTIVI DI NONFACERE A
TUTELA DELLA VITA E DELL'INTE- GRITAE PSICO-FISICA E MISURE PROVVISORIE
SOSPENSIVE 565 16.3. OBBLIGHI PREVENTIVI DI FACERE A TUTELA DELLA VITA E
DELL'INTEGRITAE PSICO-FISICA E MISURE PROVVISORIE A CONTENUTO POSITIVO
567 16.4. OBBLIGHI PREVENTIVI A TUTELA DI ALTRI DIRITTI E MISURE
PROVVISORIE VOLTE A SALVAGUARDARLI (RINVIO) 569 17. L'OBBLIGATORIETAE
DELLE MISURE PROVVISORIE FUNZIONALMENTE PREORDINATE ALLA SALVAGUARDIA DI
OBBLIGHI PRIMARI DI NATURA PROCEDURALE 571 17.1. OBBLIGHI PROCEDURALI
ATTINENTI ALL'ASSUNZIONE DELLE PROVE E, PIUE IN GENERALE, AL CORRETTO
SVOLGIMENTO DELLA PROCEDURA INTEMAZIO- NALE: LA DISEGUAGLIANZA
STATO-INDIVIDUO NELLA PROCEDURA INTEMA- ZIONALE E LA FUNZIONE
RIEQULIBRATRICE DELLE MISURE PROVVISORIE 574 17.1.1. LE MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO- PROCEDIMENTALE NEL SISTEMA EUROPEO
577 17.1.2. LE MISURE PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO-
PROCEDIMENTALE NEL SISTEMA INTER-AMERICANO 584 17.1.3. LE MISURE
PROVVISORIE CON FUNZIONE ISTRUTTORIO- PROCEDIMENTALE NEGLI ALTRI SISTEMI
DI PROTEZIONE 588 17.2. OBBLIGHI PROCEDURALI VOLTI A SCONGIURARE
SITUAZIONI IN GRADO DI COMPROMETTERE IRRIMEDIABILMENTE L'ESERCIZIO DELLE
COMPETENZE DELL'ORGANO DI PROTEZIONE 593 18. LE IMPLIEAZIONI DELLA
RICOSTRUZIONE SOSTANZIALISTICA» DELL'EFFICACIA OBBLIGATORIA DELLE
MISURE PROVVISORIE 599 18.1. LE CONSEGUENZE SUL PIANO DELLA
RESPONSABILITAE INTEMAZIONALE DEGLI STATI DERIVANTI DALL'INOSSERVANZA
DELLE MISURE PROVVISO- RIE: LA CONFIGURABILITAE DI UNA RESPONSABILITAE
AGGRAVATA» 599 18.2. L'EFFICACIA DELLE MISURE PROVVISORIE RIVOLTE NEI
CONFRONTI DI SOGGETTI PRIVATI 612 18.3. LA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI FRA
OBBLIGO DI RISPETTARE LE MISURE PROV- VISORIE E ALTRI OBBLIGHI
INTERNAZIONALI GRAVANTI IN CAPO ALLO STATO 615 CONCLUSIONI 625 INDICE
ANALITICO 635 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 643 |
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